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Autore: Alex96_    28/04/2012    10 recensioni
[Pairing Caroline/Klaus - Original Family - Others]
Storia che ha preso ispirazione dalle poche interazioni Klaroline nello show. Non mi atterrò a nessun fatto dalla 3x19 in poi perché ho iniziato a scrivere questa storia quando lo show era ancora in pausa.
Caroline e Klaus in una notte fresca d'autunno, da lì inizierà l'avventura che porterà la bionda ad andare contro a quelli che credeva essere i suoi amici, a fare nuove conoscenze, a riscoprire persone che credeva essere orribili, un viaggio alla scoperta di se stessa e dell'amore con l'aiuto di più di uno degli Originali al suo fianco...Se vi ho incuriositi LEGGETE E RECENSITE!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Una furia bionda entra dalla porta di casa Mikaelson chiamando a gran voce tutti i suoi abitanti e in ordine Klaus, Rebekah, Elijah e Kol la raggiungono, allarmati dalla tono spaventato della ragazza.

Caroline cerca di regolarizzare il respiro, alterato dalla corsa e, quando Rebekah vede che la ragazza si sta riprendendo le si avvicina, presagendo che la bionda non avrebbe portato buone notizie.

“Che succede Caroline?”

La vampira la guarda disperata.

“Dovete andarvene, subito!”

Nel salone cala un silenzio tombale, rotto però subito da Klaus che si avvicina alla bionda circospetto.

“Perché? Cos’è accaduto?”

Caroline incontra i suoi occhi e lo guarda preoccupata prima di iniziare a raccontare cos’era successo quella mattina stessa a casa di Elena.
 


 
Inizio Flashback

Caroline aveva guardato irata la vecchia amica e con una spallata era entrata in casa. Subito aveva notato che la doppelganger non era sola e che con lei c’erano Alaric, Bonnie e i fratelli Salvatore.

“Menomale che dovevamo vederci io e te, Elena”

La mora l’aveva guardata dispiaciuta.

“Scusa Care ma era l’unico modo per convincerti a venire”

La bionda aveva annuito e aveva continuato a guardare in cagnesco i Salvatore, aspettando che da un momento all’altro le avrebbero chiesto scusa, invano.

“Tesoro so che sono bello, ma se mi guardi così mi consumi”

Caroline aveva bellamente ignorato Damon e si era voltata verso Elena.

“Allora, perché mi hai fatto venire?”

La doppelganger stava per rivelarle le novità quando Damon l’aveva bloccata.

“Prima dobbiamo sapere una cosa. Ti sei venduta l’anima al diavolo quando hai scopato con Klaus o possiamo ancora fidarci di te? Sai, non sono uno che concede facilmente la sua fiducia”

Caroline aveva digrignato i denti, ma si era detta che alla fin fine anche se le piaceva l’ibrido e si stava affezionando a Rebekah, loro non avevano mai veramente parlato, lui le aveva detto che gli piaceva, ma insieme non avevano mai discusso di cosa significasse veramente la loro unione, perciò la ragazza si era riscossa dai suoi pensieri e aveva guardano Damon negli occhi.

“Quello che è successo con Klaus è stata una cosa di una notte, niente di importante. Potete fidarvi di me”

Il vampiro l’aveva guardata circospetto.

“Prova a fregarmi bionda e non sarò così gentile con te”

Caroline si era voltata allora verso Elena.

“Allora, cosa avete scoperto?”

Elena aveva sorriso raggiante.

“Abbiamo scoperto chi è stato il creatore di Rose, una certa Mary Porter, siamo riusciti a risalire a un Originario e ora possiamo uccidere tutti gli altri”

Caroline l’aveva guardata confusa.

“Come? Avete un solo paletto, quello che l’alter ego pazzo di Alaric ha nascosto”

Alaric aveva abbassato la testa ma Caroline non se ne era curata.

“Ti sbagli Caroline, abbiamo ancora tre fantastici paletti di quercia bianca”

La bionda aveva spalancato la bocca all’affermazione dell’ex professore di storia.

“Come? Pensavo che Klaus avesse soggiogato Damon”

Il vampiro in questione aveva ghignato.

“Già, non è stato facile ma sono riuscito a mentirli. E ora, andiamo ad uccidere qualche Originale!”

Caroline aveva scosso la testa.

“Non potete lo stesso uccidere Klaus. Lui ha generato Tyler”

Damon aveva nuovamente ghignato.

“Scusa bionda, ma quello era un problema già da licantropo, figurarsi ora da ibrido. Deve morire, così come il suo sire. Nulla in contrario, vero?”

Caroline aveva scosso la testa e aveva guardato Elena.

“Mi dispiace Care, so che tu amavi Tyler e posso capirti che tu non voglia dirgli addio ma..”

La doppelganger non era riuscita neanche a finire la frase perché Caroline l’aveva attaccata.

“Non è vero Elena, tu non sai niente! Le persone che tu ami sono qui davanti a te a farti da lacchè quindi non venire a dirmi che sai che significa sapere che uno dei tuoi più cari amici di sempre morirà”

Caroline era uscita come una furia da casa Gilbert e aveva iniziato a correre, la voglia di sentire il vento dai capelli più impellente della necessità di recuperare la sua auto.

Ma mentre la giovane correva, una domanda le era sorta spontanea: era pronta a dire addio agli Originali?

Perché questo piano in un modo o nell’altro avrebbe funzionato e loro sarebbero morti per sempre. La ragazza neanche si era accorta di aver cambiato la direzione della sua corsa, se non quando aveva scorto davanti a sé villa Mikaelson.

Fine flashback
 
 


Caroline fa un respiro dopo aver terminato il racconto, omettendo la ragione che l’aveva spinta a tornare ad avvisare gli Antichi e si guarda intorno, notando gli sguardi tremendamente seri e preoccupati degli altri.

Rebekah non può evitare di sentire le lacrime pungerle gli occhi nel momento in cui realizza che la sua fine potrebbe essere vicina. Non aveva potuto vivere a pieno la sua esistenza, non sarebbe
dovuta andare così!

L’Antica si lascia andare a un pianto liberatorio come non le era capitato da quando quella piccola insignificante doppelganger umana le aveva detto che era stato suo fratello ad uccidere loro madre, non suo padre come lei credeva.

Caroline, vedendo la fragilità della ragazza non può fare a meno di abbracciarla, nel disperato tentativo di farla smettere di piangere e di calmarsi, ma la vampira non conta la mente machiavellica di
Klaus che subito si mette all’opera.

“Non ci hai ancora detto chi è l’unico che si salva”

Rebekah si stacca da Caroline per poter sapere a quale dei suoi fratelli sarebbe toccata la sorte migliore e quasi ne sorride quando la bionda rivela che la stirpe di sangue risaliva fino ad Elijah che, ricordandosi della strana Mary, abbassa la testa e non dice nulla.

Klaus però non accetta la sconfitta e cerca qualcuno contro cui potersela prendere, rivolgendo le sue attenzioni verso Caroline.

“Perché ce lo hai detto?”

Caroline si stringe nelle spalle.

“Non credo sia giusto che voi dobbiate morire, non avete fatto niente di male da quando vi siete stabiliti qui”

L’ibrido però non si fida e si avvicina di più alla vampira.

“La vera ragione?”

Caroline lo guarda perplessa.

“Quale altra ragione? Pensi che ti abbia svelato i piani dei miei amici per un secondo fine?”

L’ibrido ghigna leggermente, una maschera impenetrabile sul viso.

“Penso che tu ci abbia detto questo per distrarci”

Caroline indietreggia, ferita.

“Distrarvi? Perché avrei dovuto farlo?”

L’ibrido ribatte rapido e veloce, cattivo.

“Perché salvarci? Noi non siamo niente per te, lo hai detto anche tu”

Caroline lo guarda disorientata.

“Io..non l’ho mai detto e poi sono venuta qui solo per avvertirvi”

Klaus la afferra per le spalle, ma in un momento tre mani bloccano le sue.

L’ibrido si allontana dalla ragazza e punta lo sguardo arrabbiato sui fratelli, che lo guardano indecifrabili.

“Se ci salveremo sarà solo grazie a lei fratello, fossi in te mostrerei più rispetto”

Klaus digrigna i denti e manda al diavolo Kol che alza le mani in segno di resa, divertito, mentre Rebekah guarda tremendamente seria il fratello.

“Nik non credo che Caroline voglia tradirci, perché dovrebbe?”

Klaus ghigna nuovamente e guarda sia la sorella che la vampira.

“Perché se noi tutti fossimo fuori gioco, potrebbe vivere una vita in santa pace”

Caroline sbuffa esausta.

“Ma riesci ad ascoltarti o sei troppo preso dal dire stronza..?”

La vampira non fa in tempo a finire la frase che Klaus la sbatte al muro, bloccandole con una mano la gola.

Caroline, se per un momento si sente impaurita e teme che l’ibrido possa farle veramente male, si riprende quando legge nei suoi occhi oltre all’indifferenza e al divertimento anche un vago rimpianto, che la incita a rispondergli per le rime.

“Forza, fallo. Uccidimi, Nik! Se pensi che questa sia la soluzione ai tuoi problemi fallo pure, non ho niente da perdere io”

L’ibrido, dopo averle lanciato un’occhiata raggelante le si stacca da dosso e la lascia libera, anche se per poco, perché questa volta è la ragazza a avvicinarsi a lui in modo minaccioso.

“Sai, sono un’illusa. Ho venduto i miei amici e probabilmente appena si accorgeranno che li ho ingannati mi uccideranno, ma sai perché l’ho fatto? Perché non volevo vedervi morire, non volevo
vederti morire. Ho messo in discussione la mia vita per un qualcosa che non è mai esistito”

Klaus per un attimo la guarda spaesato, ma si ricompone subito e mantiene il tono di voce tagliente.

 “Beh, non avresti dovuto farlo Caroline”

La bionda sorride amara.

“Già, ricordamelo la prossima volta che mi chiedi di vedere oltre la tua maschera di ibrido perché, sai una cosa? Non voglio credere che in te ci sia solo cattiveria, ma tu sei determinato a farmi credere il contrario. Tu vuoi farmi vedere solo Klaus e non mi permetti di vedere anche Nik. Bene, fa come vuoi! Ti auguro una lunga non-vita”

La bionda, orgogliosa, si volta e si rivolge all’Originaria.

“Sono contenta di averti conosciuta meglio Bekah. Passa quando vuoi, tu sarai sempre la benvenuta in casa mia”

Bekah fa in tempo a sorriderle prima di vedere andar via Caroline, forse, per l’ultima volta.

 

 
Quando Elijah, Kol e Rebekah si affacciano sulla porta della stanza dell’ibrido, dove questo si è rinchiuso da quando Caroline se ne è andata, Klaus li caccia via.

“Andatevene! Non ho bisogno della vostra pietà”

Rebekah sbuffa e entra nella stanza, seguita dall’impeccabile Elijah e dall’imprevedibile Kol.

“Nik, Caroline ha totalmente ragione su quello che ha detto”

Klaus rimane a fissare il fuoco, senza spostare lo sguardo sulla sorella.

“Bene, la pensi così. Me l’hai detto. Ora vattene”

L’Originaria gli afferra un braccio e fa per voltarlo ma l’ibrido la spintona malamente, facendola finire a terra.

Subito Elijah e Kol intervengono per aiutarla ma la ragazza li blocca e con un gesto della mano si rialza agilmente.

“Non preoccupatevi, sto bene”

L’Antica si volta poi verso Klaus sperando che questo l’ascolti.

“Nik non respingere le persone che ti vogliono bene e per l’amor del cielo vai a scusarti con Caroline. Se mi farai perdere l’unica amica che ho da secoli te la farò pagare per sempre!”

Klaus sorride beffardo e finalmente sposta lo sguardo sulla sorella.

“Bekah ci ha venduti tutti. Da un momento all’altro arriveranno i Salvatore a piantarci dei paletti nel cuore”

Elijah posa una mano sulla spalla della sorella che, stanca di ripetersi, fa per andarsene, e si rivolge al minore.

“Sai Niklaus vorrei che tu riflettessi sulla situazione in cui ti trovi. Erano secoli, probabilmente quasi un millennio che non ti vedevo sprecare tempo con una persona cercando di corteggiarla, senza usare la compulsione. Probabilmente era da quando Tatia è stata uccisa”

Klaus sbuffa leggermente e guarda derisorio il fratello.

“Elijah..Elijah..sempre così pieno di morale?!”

Elijah accenna un sorriso all’altro.

“Deridimi pure Niklaus ma non sono io che sto cercando di farmi odiare da tutti”

Elijah esce dalla stanza con passo cadenzato sotto lo sguardo divertito di Bekah e Kol, ed è proprio quest’ ultimo a farlo scattare.

“Sai Nik è proprio carina la bionda, se sei deciso a lasciarla perdere ci penso io a lei..ho già in mente un paio d’idee”

Klaus non può impedirsi di ringhiare rumorosamente all’affermazione del fratello e di sbatterlo al muro, afferrandolo per la gola.

“Toccala e ti strappo il cuore dal petto, fratello

Kol scoppia a ridere scatenando l’ira di Klaus che lascia la presa su di lui, non prima di avergli sbattuto la testa al muro.

“Oh, Nik la tua impulsività! Se non ti conoscessi penserei che ti importa veramente di lei. Riflettici!”

Kol, senza voltare le spalle al fratello maggiore, esce dalla stanza a grandi passi, imitato poco dopo da Rebekah che, dopo aver lanciato uno sguardo profondo al fratello, si volta e se ne và.
 


 
Caroline lancia il telefono dall’altro lato della stanza quando si accorge che Klaus non si è fatto sentire per ben tre giorni, non da quando avevano litigato.

La bionda sarebbe tentata di chiamarlo, aveva notato che Rebekah le aveva inserito i loro numeri in rubrica, ma un singulto prorompe dalla sua bocca quando si rende conto del motivo per cui vorrebbe sentirlo.

La ragazza neanche se ne accorge, ma inizia a piangere al solo pensiero di star iniziando a provare qualcosa di forte per l’ibrido, un qualcosa che le attanagliava lo stomaco e che avrebbe potuto benissimo schiacciarla.

Caroline prova ad alzarsi da terra e deve fare più di un tentativo per riuscire a strisciare fino alla porta della sua camera. Erano tre giorni ormai che non usciva dalla sua stanza né si nutriva, era troppo debole, anche per camminare.

La vampira sente una folata di vento dietro di lei e istintivamente si gira nella speranza di trovare un biondo di sua conoscenza a sorriderle sghembo, ma quando la ragazza si trova di fronte Damon Salvatore, il sorriso scompare dal suo volto.

“Che ci fai qui?”

Damon sorride e anche quando Caroline sente la presenza di Stefan alle sue spalle non ci mette molto a capire le intenzioni dei due.

“Siete venuti per portare a fine l’opera. Prego, fate pure. Non proverò neanche ad ostacolarmi”

Damon si avventa addosso a Caroline e le stringe la gola.

“Perché diavolo ci hai venduti? Li avevamo in pugno ma il nostro piano ha fallito per colpa esclusivamente tua. Ti facevo stupida ma come diavolo hai potuto farlo Caroline?”

Anche se gli occhi della bionda fiammeggiano per un istante, la ragazza torna alla sua passività.

“Non ti darò nessuna soddisfazione. Se vuoi uccidermi fallo, altrimenti levati di mezzo”

Damon sorride sarcastico e prende in mano il paletto.

“Beh, dì le tue ultime parole bionda”

Caroline chiude gli occhi aspettando con ansia che il paletto le perfori il petto ma quando non lo sente apre un occhio per scoprire come mai il suo carnefice non la stava più uccidendo.

E quando Caroline vede che Rebekah è entrata nella stanza e che ha piegato il braccio di Damon fino a fargli puntare il suo stesso paletto verso il suo cuore sorride leggermente all’indirizzo della bionda che guarda beffarda sia Damon, sia Stefan che guarda immobile il fratello, impossibilitato a fare qualcosa.

“Vi consiglio di andarvene se non volete che vi uccida in questo istante..e la prossima volta, fossi in voi, ci penserei due volte a tornare da Caroline”

Stefan e Damon, sconfitti, sono costretti a scappare mentre Rebekah si volta furiosa verso Caroline.

“Che diavolo ti dice la testa! Non scappi, non provi a difenderti, vuoi proprio morire?”

Caroline vorrebbe replicare con sagacia alla bionda, ma le forze l’abbandonano e la ragazza non può fare a meno di cadere a terra, svenuta.
 
 


Quando la bionda Forbes si risveglia in un posto a lei sconosciuto, Rebekah la guarda tremendamente preoccupata.

“Stai bene?”

Caroline prova a tirarsi su ma, come prima, sente la forza venirle meno ed è costretta a rimanere sdraiata sul letto dove l’Antica l’ha adagiata.

“Da quant’è che non ti nutri?”

Caroline scuote la testa e si stringe nelle spalle.

“Tre, forse più giorni”

Rebekah stringe le labbra e in un lampo corre giù per le scale, trovando Nik con in mano due sacche di sangue.

L’Originaria gli sorride riconoscente e corre nuovamente nella sua stanza, dove Caroline sembra più morta che viva.

“Bevi!”

Caroline annuisce debolmente e permette all’Antica di aiutarla ad alzarsi per poter bere. E a mano a mano che il liquido vermiglio scende nella sua gola, giù per l’esofago, riscaldando gli organi morti
all’interno, Caroline sente il suo corpo riacquistare le forze e la sua mente essere più recettiva.

La bionda avverte i sensi amplificarsi nuovamente e le voci degli altri Originali arrivare alle sue orecchie, la vista tornare a brillare e la pelle riprendere il solito colorito sano.

“Sono a casa tua?”

Rebekah annuisce lievemente e si siede sul bordo del letto mentre Caroline incrocia le gambe al centro del matrimoniale, poggiando i gomiti sulle gambe.

“Ti senti meglio?”

Caroline sorride e fa segno di si con la testa.

“Si, molto meglio. Grazie di tutto Bekah..io senza di te non so cos’avrei fatto. Probabilmente adesso sarei morta”

Rebekah si stringe nelle spalle.

“Dovere”

La bionda alza gli occhi al cielo divertita.

“Ma rispondete tutti alla stessa maniera?”

Rebekah ride leggermente immaginando che la ragazza si riferisca al fratello, ma subito Caroline cambia argomento.

“Allora, Damon ha detto che i loro piani sono sfumati, cos’è successo?”

Lo sguardo dell’Antica si illumina vittorioso.

“Oh, avresti dovuto esserci! Ce ne siamo andati un giorno da casa dopo che tu sei andata via, ma poi abbiamo pensato che questa è anche la nostra città, meritiamo di vivere qui, così siamo tornati e ieri i Salvatore con Tyler e il cacciatore sono venuti qui, credendo di poterci uccidere stordendoci con qualche dardo alla verbena qualsiasi; ma il vero colpo da genio è venuto ad Elijah quando ha strappato dalle mani di quel cacciatore da strapazzo un paletto e se lo è puntato al cuore, dicendo che aveva vissuto abbastanza e che a lui non sarebbe importato uccidersi pur di trascinare tutti loro con lui. Poi ha detto che se avessero osato torcere un solo capello a uno di noi, lui si sarebbe ucciso. Dio, è stato fantastico!”

Caroline ride dell’entusiasmo di Rebekah nel raccontare gli avvenimenti e posa una mano sulla sua.

“Lo immagino e, per la cronaca, sono contenta che sei viva..che siete vivi”

L’Originaria annuisce e, prima di continuare a parlare, và a chiudere la porta e accende lo stereo a palla, così da impedire ai suoi fratelli di poter in un qualche modo ascoltare la conversazione.

“Allora, sputa il rospo. Cosa provi per Nik?”

Caroline sospira pesantemente e si porta le mani sul viso prima di cominciare a parlare.

“Mi piace Bekah. Non è una storia di solo sesso per me, non lo è mai stata. Ma immagino che a lui non importi. In fondo non mi conosce per niente, come io non conosco lui..”

Rebekah si siede vicino alla ragazza sorridente.

“Nik non è un tipo che si apre facilmente, devi dargli i suoi tempi ma posso garantirti che è stato veramente male questi giorni. È stato quasi tutto il tempo nel suo studio e non ne è uscito se non per nutrirsi. Io credo che tu gli piaccia molto, ma devi capire che la sua chiusura è stata perfezionata nel corso dei secoli. Non sarà così facile per lui riuscire ad aprirsi, ma se lo aspetterai sono sicura che non ti deluderà”

Caroline sorride leggermente.

“Lo spero Bekah, lo spero”

Lo sguardo dell’Antica viene percorso da una vena sadica che fa impallidire Caroline.

“Cosa?”

“Che ne dici di un pigiama party? Me ne devi uno dall’altra volta quando sei andata a folleggiare con mio fratello”

Caroline, dopo averci pensato un attimo annuisce felice perché benché il suo problema fosse con Klaus e per una notte avrebbe dovuto condividere la stessa casa con lui cercando di evitarlo il più possibile, era sicura che una serata con un’amica le avrebbe fatto bene, perché Rebekah alla fine si era dimostrata un’amica, un’ottima amica.
 





Angolino Autrice:

Saalve a tutti! Innanzi tutto buon sabato, ci tengo molto a ringraziare tutte le ragazze che hanno lasciato una recensione, tutte quelle che preferiscono/seguono/ricordano la mia storia, vi sono immensamente grata! allora, che ve ne pare di questo capitolo? Io spero molto che vi abbia colpite e che non vi abbia deluse che non c’è stata moltissima interazione tra Elena e Caroline ma vi assicuro che ci sarà nei prossimi capitoli, per quanto riguarda Nik e Caroline credete che sia tutto perduto, cosa vi aspettate che accadrà? E per le Carekah (nome suggerito da:
CinderNella, sei una grande!). Questa volta non mi dilungo molto, ci vediamo al prossimo capitolo e vi ripeto che in questa storia cerco di attenermi il più possibile al carattere dei personaggi ma immaginandoli in certi contesti non è così facile xP Alla prossima, un bacione a tutte, Alessandra.

   
 
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