La mattina dopo mi alzo presto, Beatrice sta ancora dormendo e, nonostante la tentazione di svegliarla sia forte, la lascio dormire beata.
Esco, l’aria frizzante sul viso è molto piacevole, è il momento di iniziare l’allenamento, appoggio il mio zaino a terra e prendo la sfera contenente Pikachu.
“Pikachu, vieni fuori!”
Il Pokemon esce dalla sua sfera e mi guarda con aria curiosa e al contempo determinata.
“Allora Pikachu, oggi lavoreremo sulla tua velocità, conto molto su di te, sarai il mio asso nella manica nella lotta contro Misty quindi dovremo allenarci molto duramente”
“Pika!” mi risponde quest’ultimo
Vado fuori città alla ricerca di un posto, dove allenarci, e, dopo un po’ finalmente lo trovo, un grande spazio aperto con qualche roccia che spunta dal terreno.
“Perfetto” penso “Qui va benissimo”.
“Ok Pikachu, prima di tutto dovrai diventare veloce come il vento quindi, cominceremo con il correre qui attorno”
“Pika”
Pikachu comincia a correre in circolo di fronte a me, sono dubbioso, mi dispiace starmene qui a fare niente mentre lui fatica, ma dall’altro canto l’attività fisica non fa proprio per me, io sono più un tipo intellettuale.
“Che cosa aspetti, corri insieme a lui”
Mi volto, Pikachu si ferma e si volta pure lui, di nuovo il vecchietto che ho incontrato di fronte alla palestra di Plumbeopoli.
“Vede io non sono portato per la corsa”
“E allora? Se vuoi che i tuoi Pokemon crescano tu devi crescere con loro”
“Che cosa cambierebbe se mi allenassi anch'io?”
“Non è l’allenamento in se, tu non vuoi correre per un motivo ben preciso, ti va di dirmi qual è?”
“Non lo vengo certo a dire al primo sconosciuto che passa!”
“E invece sbagli, ammettere i propri limiti è il primo passo per superarli”.
“Ci tiene tanto a saperlo? E allora l’accontento: quando ero ancora a Biancavilla io non avevo molti amici, semplicemente per il fatto che fin da piccolo non riuscivo a correre veloce, non per via dell’allenamento, ma proprio per il mio modo di correre, e questo è sempre stato un grande ostacolo per me”
“Però la tua amica sembra non notarlo”
“Semplicemente perché quando camminiamo, lei è davanti quindi non bada nemmeno al mio modo di camminare”.
“Capisco... ti ripeto, il miglior modo per superare una paura è procedere poco alla volta”
“Ma io non sarò mai in grado di correre bene!”
“Hai detto che il problema è proprio nel modo di correre?”
“Sì, è quello il fatto per quanto io possa allenarmi io...”
“Se proprio ci tieni, la miglior da fare, sarebbe imparare a camminare, e di conseguenza a correre di nuovo, come fossi un bambino appena nato”.
Abbasso lo sguardo, come posso imparare a correre di nuovo?
“E crede che funzionerebbe?”
Alzo di nuovo lo sguardo, l’uomo se n’è andato, in compenso Beatrice sta correndo verso di me a gran velocità.
“Perché te ne sei andato senza dire niente?”
“Stavi dormendo così tranquillamente che mi sarebbe dispiaciuto svegliarti”.
“Beh la prossima volta fallo capito?”
“Sì capo” non ascolto neanche ciò che mi dice poi, al momento la mia mente è altrove.
“Comunque Bea ora se non ti dispiace io e Pikachu dovremmo allenarci”
Comincio a correre a fianco di Pikachu, Beatrice ci osserva, so che è solo questione di tempo, anche lei noterà che corro male e inizierà a prendermi in giro, corro, corro, ormai è un bel po’ che sto correndo, ma lei non ha ancora aperto bocca, ci osserva senza fiatare.
Ad un certo punto mi fermo, anche Pikachu si ferma, io la guardo
“Allora?”
“Allora cosa?”
“Non dici niente?”
“Riguardo a cosa?”
“Al fatto che corro in modo strano, so che muori dalla voglia di prendermi in giro come tutti gli altri”.
“Tu non corri in modo strano, corri solo in modo diverso”.
“Davvero la pensi così?”
“Certo, nessuno è perfetto prendi me per esempio io...”
“Tu, cosa?”
“No, niente”
“Non puoi tirare il sasso e poi nascondere la mano”.
“E invece sì, l’ho appena fatto!”
“E invece no, tu adesso finisci la frase”
“No”
“Si”
Andiamo avanti così per almeno mezz’ora, alla fine mi rendo conto che non la convincerò mai a finire la frase e riprendo i miei allenamenti, consapevole però di una cosa: ho sempre creduto di correre strano, invece ho sempre corso diverso, e questo mi rende molto felice.
“Era questa la conclusione cui volevi che arrivassi vero vecchio?” sorrido e continuo il mio allenamento fino al momento di pranzare.
 
Torniamo in città, ci dirigiamo al centro Pokemon ed entriamo per mettere qualcosa sotto i denti.
“Mi sembra che Pikachu stia migliorando”
“Non solo, anche tu stai migliorando”
“In che senso scusa?”
“Non te ne sei accorto? Anche tu stai migliorando”
“Dici davvero?”
“Certo, io non mento mai”
“Se, come no!”
“Ok, forse ogni tanto mento, ma qualche bugia piccola piccola”.
Non ribatto, mi limito a sorridere e a finire di mangiare, se quello che Beatrice ha detto corrisponde a verità non vedo l’ora di ricominciare ad  allenarmi”.
 
Mi alleno per tutto il pomeriggio e per tutto il giorno seguente finché, la mattina del giorno dopo ancora mi rendo finalmente conto dei nostri miglioramenti, infatti ho chiesto a Beatrice di cronometrarci, usando un cronometro acquistato nel negozio li vicino con i soldi che mi ha dato Brock dopo che l’ho battuto.
“Rispetto a due giorni fa siete certamente più veloci”.
“Quindi è il momento di passare a potenziare l’attacco di Pikachu”
“E come?”
“Ricordi la spara - palline che ti ho chiesto di comprare assieme al cronometro?”
“E come intendi usarla scusa?”
“Semplice, giocheremo al tiro al bersaglio”.
“Eh? Hai idea di quante palline consumerai? Sempre che abbia capito cosa hai mente di fare”
“Certo, ma ho trovato un tizio che stava per buttare mille palline solo perché un po’ rovinate, io le ho recuperate per riutilizzarle”e così dicendo recupero un sacco che avevo nascosto dietro ad un cespuglio lì vicino.
 “Avanti Pikachu preparati, appena vedi la pallina, colpiscila con Tuonoshock!”
“Pika!”
All’inizio sia la precisione sia la potenza dell’attacco sono piuttosto scarse, ma tentativo dopo tentativo si vedono i miglioramenti.
“Continua così! Stai migliorando a vista d’occhio”
Sono entusiasta, mi giro cercando il supporto di Beatrice e, solo in quel momento, mi accorgo che se n’è andata.
“Che strano” penso “di certo avrà avuto qualcosa d’importante da fare”.
Arriva la sera, mi dirigo al centro Pokemon e, come speravo, la trovo lì ad aspettarmi.
“Dove eri sparita?”
“Saranno affari miei”
“Su dai, non prendertela...”
“E invece sì, me la prendo perché il fatto che viaggiamo insieme non significa che tu debba controllarmi ogni istante”.
“Va bene stai calma, sono affari tuoi, prometto di non tirar più fuori l’argomento”.
“Così va meglio”
 
Passano un altro paio di giorni, io continuo gli allenamenti mentre Beatrice sparisce senza dare spiegazioni per poi ricomparire a pranzo e a cena.
“Pikachu, sono orgoglioso di te, hai fatto enormi progressi in pochissimo tempo, ora siamo pronti ad affrontare Misty”
 
“Sei sicuro?” mi chiede Beatrice mentre stiamo cenando “Insomma, usare Pikachu in entrambi gli incontri, mi sembra impudente da parte tua”.
“E invece ho riflettuto attentamente prima di prendere questa decisione”.
“Come vuoi tu, se perderai un’altra volta però non venire a piangere da me”.
“Non perderò vedrai”
“Staremo a vedere...”
 
Tabella riassuntiva:

Pokémon in squadra

Charmander Lv 14 Mosse: Graffio, Ruggito, Braciere, Muro di fumo

Pidgey Lv 12 Mosse: Azione, Turbosabbia, Raffica

Spearow Lv 10 Mosse: Beccata, Ruggito, Fulminsguardo, Furia

Caterpie Lv 5 Mosse Azione, Millebave

PikachuLv 22 Mosse Tuonoshock, Attacco Rapido, Energisfera, Tuononda