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Autore: _Giuls__    28/04/2012    24 recensioni
Jennifer odiava a morte la profondità opaca dei suoi occhi color carbone, odiava fissarli ed odiava semplicemente il fatto che ne fosse stata sempre così sfacciatamente attratta.
[...]
-Guardati- lo fissò disprezzando ogni centimetro di lui -l'unica cosa decente che riesci a fare è specchiarti. Fai con comodo: la tua nuova ragazza ti desidera perfetto, ti vorrà impeccabile!- disse con fare teatrale prima di voltarsi disgustata con l'intento di andarsene.
-Tu forse non hai capito proprio niente- cominciò Zayn accigliandosi ed afferrando la ragazza per un braccio impedendole di avanzare un altro passo, poi avvicinò il volto bagnato di lei al suo e le sussurrò: -mi specchio, certo, ma ormai non riesco più a vedere me. Vedo te, ovunque.-
[...]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno.

 
-L’abbiamo uccisa, Carl. Dannazione, quella donna è morta!- si disperò il ragazzo moro passandosi una mano tra i folti capelli neri. La sua fronte grondava di sudore stranamente freddo al tatto: non aveva mai fatto una cosa del genere in vita sua e tantomeno se lo sarebbe aspettato.
Si sentiva un mostro.
-Tieni- il biondo che gli era accanto, Carl, gli offrì una Marlboro -Devi smetterla di credere ad ogni stronzata che dicono in giro, Zayn- quest’ultimo afferrò la sigaretta offertagli, la poggiò sulle labbra e l’accese grazie ad un fiammifero sfregato contro la parete ruvida e malridotta alla quale era appoggiato.
-No Carl- cominciò -ormai tutti i telegiornali di Bradford ne parlano. Te l’avevo anche detto di non correre con quel dannato motorino!- Zayn cominciò a respirare a fatica, pensò a ciò ch’era accaduto il giorno prima: infondo avevano solo tentato di scippare la borsa ad una donna anziana.
Era un gioco da ragazzi, una ragazzata. La povera donna sembrava così vulnerabile, era proprio una facile preda secondo Carl, ma Zayn non aveva di certo intenzione di trascinarla sull’asfalto a 60 km/h.
-Quella stronza si è uccisa da sola- protestò il biondo sospirando profondamente la sigaretta ormai quasi terminata per poi liberare dalla sua bocca abbondante condensa di fumo che invase quasi tutto lo sgabuzzino. Continuò: -Se avesse mollato la presa ora sarebbe ancora viva- precisò spegnandola e lasciandone solo il filtro consumato nel portacenere.
-Non c’era bisogno di sottolinearlo. Quello avrebbe dovuto essere un semplice scippo, non un omicidio, idiota! Non posso crederci…- Zayn si passò nuovamente le mani tra il ciuffo ormai umido, poi con un movimento secco e silenzioso del braccio sbatté un pugno sul debole tavolino di legno facendolo cigolare.
Carl sobbalzò -Non fare così, se hai scelto questa strada devi saperla percorrere con facilità e devi saperti aspettare qualsiasi cosa- disse -capisco che hai almeno vent’anni in meno a me ma devi sapere, mio caro ragazzo, che non devi provare pietà neanche verso un cieco, non osare innamorarti ma soprattutto non dire nulla a nessuno di tutto questo, intesi? Ricorda: cuore duro, animo forte- il moro sembrava quasi sconvolto dalle parole del suo amico, quest’ultimo gli diede una pacca confortevole sulla spalla sperando invano di farlo tornare in sé.
Zayn aveva bisogno di cambiare, aveva bisogno di dimenticare parecchie persone che non avevano fatto altro che rovinargli l’esistenza, per questo aveva seguito le orme di Carl accettando di “lavorare” con lui.
Ormai quel ragazzo pakistano che tutti avevano sempre preso in giro era cambiato, ed aveva solo un obbiettivo: quello di diventare, grazie a rapimenti e scippi, schifosamente ricco.

*

Erano passati circa venti minuti da quando Zayn era uscito di casa.
Quella strana brezza mattutina sembrava fin troppo fresca; nonostante le porte della primavera s’erano aperte già da un bel pezzo, il freddo quasi gli si gelava nelle vene.
Il ragazzo si chiuse nelle spalle e gettò il mozzicone della sua (molto probabilmente) decima sigaretta al suolo noncurante del fatto che in quel quartiere era severamente vietato gettare rifiuti in giro.
Udì in lontananza urla di ragazzini che, ipotizzò, giocavano a football. Incuriosito, si voltò nella direzione in cui il suono quasi fastidioso creava la sua traiettoria e socchiuse leggermente gli occhi facendo così in modo da rendere più nitida la scena: una comitiva di cinque o sei ragazzini di circa undici anni maltrattava un cane. Un cane che, pensò Zayn, gli sembrava fin troppo familiare e che avrebbe giurato di aver visto giorni prima da qualche parte.
Si accigliò ed a grandi passi si avviò verso di loro.
-Hey, hey, ma sei impazzito?- urlò -Tu, Harry Potter, per caso ti manca qualche rotella?- si rivolse al ragazzino con gli strambi occhiali che proprio in quel momento punzecchiava il cucciolo con un ramo. Spaventato, questi fece segno agli altri di tagliare la corda ed un istante dopo la comitiva correva già a gambe levate.
Appena incrociò gli occhioni scuri ed indifesi del povero cucciolo, Zayn finalmente lo riconobbe: ricordò che qualche giorno prima si era imbattuto in un manifesto che recitava a caratteri cubitali “Scomparso cucciolo di dalmata di soli sei mesi” con una sua foto al centro.
Dopo averlo accarezzato e rassicurato per qualche minuto, il ragazzo incuriosito controllò se al collare del cucciolo ci fosse qualche medaglietta: non appena la trovò fece un sospiro di sollievo.
-Macchia? Hm, sai che hai proprio un bel nome?- disse sorridendo mentre leggeva i caratteri incisi sulla medaglietta d’acciaio, e dopo aver scovato anche l’indirizzo della sua abitazione decise di riportarlo a casa -strano, ma bello, dai.- concluse prima di prenderlo in braccio con molta facilità.
Nonostante le dimensioni notevoli del cucciolone, pensò Zayn, era sorprendentemente leggero come una piuma.
Macchia, appena riconobbe la sua casa, cominciò ad abbaiare ed a scodinzolare freneticamente: Zayn rimase meravigliato dalla così sviluppata memoria del dalmata nonostante avesse solo sei mesi.
Prima che il ragazzo ebbe modo di pigiare il campanello, la porta si spalancò d’un tratto facendolo trasalire.
Il suo sguardo incrociò dolci occhi a mandorla strepitosamente e meravigliosamente azzurri. Gli ricordarono tanto quelli di sua sorella minore. Occhi che, pensò, erano quasi belli quanto i suoi.


_Giuls__:
Vi presento, ragazze mie, la mia seconda fanfiction! (sono un capitan ovvio eccezionale :D)
E' un pò particolare, lo so, ma spero che proprio per questo motivo vi sembri interessante. :3
Sto leggendo le fanfiction che mi avete postato nelle recensioni di "you save me". Sono bellissime, davvero. Purtroppo sono di poche parole quindi... in pratica vi sto dicendo che non so recensire. Cioè so come si fa AHAHAH però non riesco mai a trovare le parole giuste e mi ritrovo sempre a scrivervi cose senza senso, provate a capirmi almeno un pochino. ç_ç Però prometto che ci proverò. (?)
Anyway, ho deciso di scrivere questa fanfiction perchè (ovviamente) non avevo nulla di meglio da fare e perchè mi sono stancata di tutte queste scene sdolcinate e che fanno venire il diabete. .-. Voglio provare a descrivere un amore difficile, un amore perduto e forse irrecuperabile.
Zayn Malik sarà il protagonista quindi vi lascio immaginare. u.u
Come avete capito, lui è un giovane delinquente che sceglie di lavorare con questo Carl solo ed esclusivamente per soldi. A causa delle sue origini pakistane, è sempre stato preso in giro e messo da parte ma ora vuole finalmente vendicarsi e far capire al mondo di che pasta è fatto ma soprattutto vuole dimostrare loro cosa è in grado di fare il mostro che se n'è impossessato. (?)

E' diventato proprio un cattivone, eheheheh. (?) 
Ho detto tutto, quindi credo sia arrivata l'ora di dileguarmi. Vi lascio un bacione e spero recensiate in molti. :3 
(Continuerò non appena vedrò almeno 6 recensioni u.u sono cattiva, lo so AHAHAH).

#muchlove c: <3
  
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