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Autore: lianny    28/04/2012    1 recensioni
Alex si voltò verso la porta e fece per entrare quando venne fermata da una voce.
-e chi saresti tu per dirci cosa fare?- Jeremy era rimasto zitto troppo tempo.
-già e perchè non dovremmo dire a nessuno che ti abbiamo vista?- c'erano rare volte in cui Nat e Jeremy concentravano la loro mutua antipatia verso una terza persona, ed ora era una di quelle volte.
-abiti qui?- si informò Oliver interessato.
-si... no.. a volte!- Alex parve indecisa su cosa rispondere.
-a volte???- Natasha sembrava alterata.
-non è che sei una senzatetto o qualcosa del genere? Magari una ladra!- ricominciò Jeremy
-si è sicuramente così, guardate com'è vestita, non può abitare qui-
-Nat ha ragione, ma ti sei vista allo specchio?-
-ogni mattina principino!-
-come mi hai chiamato? Tu brutta ..!!!-
-ehi non ti alterare cosino azzurro!-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 1
her father?

 

Sunbrown Residence – ore 20:40


 

-Nat sei sicura che si possa fare?- Vivian non è convinta dell'idea di Natasha, non era educato curiosare nelle case altrui.

-ma si tranquilla, siamo state invitate a questa festa, ricordi? Quindi fare il giro della residenza non mi sembra vietato- non sopportava quando la si contraddiceva, soprattutto quella svampita di Vivian, se l'era portata dietro solo perchè non voleva andare in giro da sola, se fosse stata scoperta almeno non sarebbe stata l'unica.

-ma... ma tutti gli altri invitati sono nella hall o nel giardino adiacente. Qui non c'è nessuno ed è buio pece-

-che noia che sei Viv, se hai così tanta paura tornatene indietro! Io non ci voglio tornare a quella festa, un funerale sarebbe più gioioso-

-va bene vengo con te...- aveva paura certo ma non voleva che Nat le desse della codarda -però la festa non è così male, c'è un pianista e la sala bar, e poi... hai ...hai visto che è arrivato anche Oliver?-

-si si... l'ho visto e ho visto pure con chi era... Jeremy!- odiava quel ragazzo, qualche anno prima si era presa una cotta per lui e gli aveva anche scritto una lettera d'amore. E gliel'aveva consegnata! La lettera è finita 'chissà come' attaccata alla lavagna della loro classe. Che vergogna che aveva provato. Ma la rabbia può essere molto utile in quei momenti, si perchè ti concentri solo su quelle e la vergogna passa in secondo piano.

Da allora evita Jeremy come la peste. Oggi compreso. E l'esplorare quel grande pezzo di terra della residenza era una più che piacevole opzione al vedere quel viso tanto odiato.

-insulso figlio di papà, ecco cos'è- esclama ancora sotto l'influsso di quel brutto ricordo.

-ma Nat, tutti noi siamo figli di papà... facciamo parte dell'alta classe di Los Angeles!- disse lei sorridendo.

-rimane il fatto che lui è insulso e...! hai sentito?- Nat si mette allerta. Ha sentito un fruscio alla loro sinistra.

-oddio... oddio... te l'ho detto che non dovevano farlo. Forse sono dei cani addestrati a mordere gli intrusi!- Vivian aveva il terrore dei cani. Da piccola i genitori le aveva regalato un piccolo dalmata, ma ahimè al cucciolo piaceva mordere un po' troppo la padroncina e da allora Viv non li poteva neanche pensare che già le facevano male le mani (parte preferita dal dalmata).

Il rumore si fece più vicino e pure Natasha iniziò a pensare che la festa non fosse così male.


 

Morsielle Club, sud di Los Angeles – ore 20:40


 

-dai Alex, vieni con noi!-

-no... davvero Charlotte, non preoccupatevi, tu e Max dovete festeggiare insieme. Io ho un... appuntamento- il loro gruppo aveva appena vinto una competizione di street dance e Alex, Martin e Brian pensarono di lasciare da soli la coppia da poco formata. Martin e Brian erano appena andati via in macchina, se macchina si può chiamare quel catorcio. Ma per loro che venivano da un quartiere non proprio idilliaco era già molto non dovere andare a piedi.

-appuntamento??? e con chi?? lo conosco?- Charlotte era un di quelle persone che sono impiccione, ma impiccione simpatiche. Sa con chi può comportarsi così senza essere presa per una che non si fa i fatti suoi.

-hahaha giuro che quando uscirò con qualcuno sarai la prima a saperlo ma per il momento pensavo di andare a trovare mio padre- era da più di due mesi che non lo vedeva e forse fargli sapere che era ancora viva non sarebbe stata una cattiva idea.

-ah... bhè se succede qualcosa chiamami ok? Arriveremo in un battibaleno e se necessario prenderò a calci in culo quella specie di essere umano che ti ritrovi come padre!-

-Charlotte calmati, non sono affari tuoi. Sono sicuro che se ci fosse qualche problema Alex ci contatterebbe subito... vero Alex- questo è Max. Lui è sempre quello più calmo nelle situazioni difficili.

-grazie Max! Dai ragazzi andate che perdete l'autobus!-

-Alex ci vediamo domani ok? Non fare tardi! E chiamami se succe...- non si riuscì più a sentire perchè l'autobus partì con un sonoro boato.

Alex rimase qualche secondo a salutarla con la mano per poi incamminarsi per una delle vie di LA. Le era sempre piaciuta quella città. Sempre in movimento e mai un momento di noia, proprio come lei.

Il Morsielle Club era abbastanza lontano da casa 'sua'. Già, perchè lei abitava con i nonni materni da qualche anno, e nonostante i nonni le volessero molto bene e le lasciassero fare quel che voleva, non riusciva a considerarla casa sua. In pullman ci sarebbero volute almeno due ore per arrivarci e considerata la sua antipatia per la sedentarietà, non aveva voglia di stare seduta per tutto quel tempo.

Aveva deciso di andare a casa. La sua vera casa! Dov'era cresciuta e vissuta con i genitori. Nonostante entrambe le case si trovassero a LA, erano a 58 km di distanza e passavano mesi interi senza che Alex vedesse suo padre.

Dopo una ventina di minuti a piedi, giunse davanti ad un enorme cancello. A lato una insegna recava la scritta ''Sunbrown Residence''.

Chissà se suo padre l'avrebbe abbracciata?


 

Sunbrown Residence – ore 20:53


 

-AHHHH!-

-AHHHHHHHH-

-ma che...?

-Natasha? e... Vivian??- chiese un po' incredulo Oliver -chi ci fate qui?-

-OLIVER! Oh Oliver... ti sembrano scherzi da fare? Ci avete spaventate per la miseria!- Nat lo avrebbe pure abbracciato per il sollievo se non avesse guardato dietro di lui.

-Natasha non è colpa nostra se voi due vi spaventate per niente e urlate come delle galline-

-Jeremy!- ribrezzo -simpatico e gentile come sempre vedo...-

-tutto dipende da con chi ho di fronte cara- disse ammiccando -e tu mi ispiri simpatia come un sasso nella scarpa-

-MA CO..!-

-su su su.... calmatevi voi due!- Oliver era stufo delle litigate fra Nat e Jeremy, non ne poteva più di cercare sempre di calmarli – a quanto pare non siamo stati gli unici a scappare dalla festa-

-bhe... Nat ha pensato che fosse una buona idea... fare il giro della casa e … non … cioè ….-

-Vivian oh Vivian, perchè non cresci un po' e ti lasci indietro tutta quella vergogna? Tanto lo sanno tutti che sei innamorata di Oliver- rosso fuoco sono ora le guance della povera ragazza e un leggero sbuffo si sente da Oliver.

-JEREMY! MA NON SAI STARE ZITTO TU?- va bene che Vivian no le era tanto simpatica ma almeno il suo rispetto lo aveva.

-MA CHE CENTRI TU OCA? NEANCHE TU LA SOPPORTI QUANDO FA' COSI'!-

-MA CHE NE VUOI SAPERE TU? NON.!

-BASTA! Un'altra parola da voi due e finite male- meno male che c'è Oliver.

I due si squadrano per un po' e poi si danno le spalle in malo modo. Intanto Oliver si avvicina a Vivian che è rimasta zitta tutto il tempo e le dà una leggera pacca sulla schiena.

-Viv non te la prendere. Jeremy fa brutti scherzi a volte. Lo so che è odioso ma non ti preoccupare per quello che ha detto tanto nessuno lo prende sul serio- Oliver sapeva benissimo che Viv aveva una cotta per lui. Ma quella ragazzina era troppo ingenua per lui, e nonostante non fosse brutta, non era il suo tipo. Viv era la più giovane dei 4, 18 anni compiuti da poco. Nat e Jeremy ne avevano 19, mentre Oliver ne avrebbe compiuti 21 il mese prossimo.

Infatti perchè era ingenua sapeva che le sue parole l'avrebbero convinta e avrebbe pensato che Jeremy stava solo scherzando.

-da... davvero?- appunto!

-si tranquilla- e allora per 'stenderla' Oliver usò il suo asso nella manica: il suo sorriso.

-meno... meno male he he..-

-ragazzi guardate! Si è accesa una luce là in fondo- Natasha e gli altri due aguzzarono la vista sul punto indicato da Jeremy.

Nel buio del grande giardino, fra alcuni cespugli e alberi si intravedeva una luce.

-è vero...- Viv aveva di nuovo paura -ragazzi forse dovremmo andarcene...-

-non essere stupida! Siamo stati invitati in questa casa, non c'è niente di male a dare un'occhiata in giro. Basta che non si torni a quella stupida festa-

Natasha però doveva ammettere che lei e Jeremy aveva gli stessi punti di vista. Il che la innervosiva ancora di più.

I quattro si avvicinarono piano in direzione di quel piccoli bagliore per scoprire che si trattava della luce di ingresso di quella che sembrava una dependance.

-forse ci alloggia il maggiordomo- propose Nat.

-secondo me ci abita l'amante del signor Sunbrown, ci scommetto-

-Jeremy le tue idee sono sempre le più fantasiose- terminò Oliver ridendo, seguito a ruota dagli altri quando sentirono il rumore di qualcosa che cadeva per terra.

Voltandosi di nuovo verso quella porta di vetro, scoprirono una sagoma davanti ad essa.

-chi cazzo siete voi?- disse

Il gruppo rimase ammutolito per qualche secondo alla vista di quella persona. Per il suo modo di parlare ma più che altro sul suo abbigliamento. Loro erano tutti eleganti, i ragazzi con il completo nero e le ragazze con un abito leggero ma di alta fattura. La sconosciuta invece indossava dei pantaloni , un top che le copriva solo il seno ma con mezze maniche, e sopra di esso un giacchino con cappuccio.

La ragazza si accovaccia per prendere le chiavi che le erano cadute per la sorpresa di trovarsi davanti quelle persone e nel rialzarsi il cappuccio le scivola indietro mostrandone meglio il volto.

Ma anche qui, ad attirare l'attenzione dei ragazzi sono stati i capelli di lei. Il colore più precisamente. Erano di un biondo cenere, e fin qui tutto normale se non fosse per le numerose meches blu.

La ragazza non poté fare a meno di ridere delle facce fatte dai ragazzi. La ragazza bionda, quella alta, aveva un'espressione fra l'incredulo e il disgustato. Sembra che il suo abbigliamento non le sia di molto gradimento. L'altra ragazza, con i capelli corti e più bassa di lei, era impaurita e scioccata e non faceva che guardare i suoi capelli.

Uno dei ragazzi la squadrava come se fosse un alieno mentre l'altro la osservava incuriosito.

Ecco, questo quadretto l'ha fatta ridere così tanto da doversi tenere lo stomaco. Si era dimenticata dell'effetto che il suo aspetto faceva alla gente ricca, come sicuramente erano loro.

-ok jajaja ok ci sono... ah..... scusate sono stata un po' brusca ma adesso potete dirmi chi siete e cosa ci fate qui?- riuscì a dire dopo la risata.

Quella scena aveva fatto riprendere il gruppo, Oliver per primo. Subito si fece avanti.

-salve io sono Oliver, loro sono Jeremy, Natasha e Vivian. Siamo stati invitati qui stasera per presenziare ad una cena. Ora possiamo sapere con chi abbiamo l'onore di parlare?- nel mentre tese la mano e sorrise.

-io sono Alex, ed evita pure di darmi la mano che tanto il tuo finto sorriso di cortesia dice già tutto- sorrise beffarda -però devo ringraziarvi, era da un po' che non ridevo così tanto.... presenziare.... onore... jajajaja-

Oliver rimasto in silenzio, ritrasse la mano. Strana ragazza. Anche se qualcuno in passato si fosse accorto del suo sorriso di circostanza, non glielo avrebbe di certo rinfacciato così chiaramente. Si ritrovò a sorridere a quel pensiero.

-vedi? Già va meglio- disse Alex riferita a Oliver -adesso non sembri così falso-

-è perchè adesso non lo sono- si meravigliò di come si trovava bene a parlare con quella tipa, Alex giusto?

-si vedo... comunque- e qui si diresse anche verso gli altri -il fatto che siete stati invitati a cena non giustifica il fatto che andiate a girovagare per tutta la proprietà- disse dura -quindi ora tornate indietro alla villa e non dite a nessuno che mi avete vista qui.-

Alex si voltò verso la porta e fece per entrare quando venne fermata da una voce.

-e chi saresti tu per dirci cosa fare?- Jeremy era rimasto zitto troppo tempo.

-già e perchè non dovremmo dire a nessuno che ti abbiamo vista?- c'erano rare volte in cui Nat e Jeremy concentravano la loro mutua antipatia verso una terza persona, ed ora era una di quelle volte.

-abiti qui?- si informò Oliver interessato.

-si... no.. a volte!- Alex parve indecisa su cosa rispondere.

-a volte???- Natasha sembrava alterata.

-non è che sei una senzatetto o qualcosa del genere? Magari una ladra!- ricominciò Jeremy

-si è sicuramente così, guardate com'è vestita, non può abitare qui-

-Nat ha ragione, ma ti sei vista allo specchio?-

-ogni mattina principino!-

-come mi hai chiamato? Tu brutta ..!!!-

-ehi non ti alterare cosino azzurro!- Oliver soppresse una risata, si! Le piaceva quella tipa.

-non mi sto alterando, sono calmissimo- si vedeva invece dall'espressione che non era vero.

-sii..... certo... guarda che qui sono io quella che è stata insultata più volte e senza ragione da due che forse non sanno neanche allacciarsi le scarpe da soli.-

-l'hai appena fatto anche tu!- esplose Nat, prendendo involontariamente anche le difese di Jeremy.

-bhe... sai come si dice... occhio per occhio.... e poi voi siete in due contro una sola, è ingiusto!- sorrise sapiente Alex.

-se vuoi posso darti manforte io.- si fece avanti Oliver.

..

..

..

e fu il caos.

-OLIVER! Cosa cerchi di fare?- Jeremy era su di giri.

-INFATTI! Non è un gioco, ti stai mettendo con il nemico!- Nat non sopportava più quella situazione, voleva solo farla vedere a quella ragazza chi era che comandava.

-ma ragazzi, ragionate.- Oliver era divertito da quella situazione – la povera Alex ha ragione, togliendo il suo abbigliamento, non ha fatto niente che ci possa aver fatto sospettare di lei. Voi l'avete subito attaccata solo perchè avevate già da prima il sangue bollente. Scommetto che non è come sembra.- e si volse verso Alex -vero, Alex?-

Oliver e la ragazza si osservarono a lungo, sorpresi di quella loro improvvisa e spontanea complicità. In quel momento Nat e Jeremy, nonostante fosse difficile da accettare, sapevano che Oliver aveva ragione e stettero zitti fra l'imbarazzato e il colpevole.

-già- ma non fù Alex a parlare bensì Vivian. Non vi eravate dimenticata di lei vero? Tranquilli, può succedere.

-come?- Nat e Jeremy lo dissero contemporaneamente e si fulminarono con gli occhi. Di nuovo la normalità e la loro mutua antipatia era tornata fra di loro.

-cioè... ecco... penso che... Alex non sembra una cattiva persona, cioè... si veste in modo strano ma ha l'aria di una.... cattiva persona ecco...-

-grazie mille Vivian- le sorrise Oliver e lei naturalmente arrossì -visto? Siamo tutti d'accordo, bastava parlare con calma- rivolto alla coppia che ancora si guardava male -sicuramente Alex conosce qualcuno che abita qui, magari il maggiordomo? Forse ..-

venne interrotto da una voce maschile.

-Signori! Tutto bene signori? Ho sentito delle voci... Alexandra..!-

Tutti e cinque si voltarono verso il nuovo arrivato, anche lui con un completo, ma di qualità inferiore. Parli del diavolo e.... Era arrivato di fretta, si era accorto della scomparsa dei ragazzi dalla hall e aveva paura che fosse successo qualcosa agli ospiti. Di certo non si aspettava di vedere Alex.

-ohhh... che palle e io che volevo solo riposare un po' prima di domani- sbuffò Alex.

-allora ho immaginato bene! Il maggiordomo è tuo padre vero? È per questo che a 'volte' vivi qui!- disse convinto Oliver, stranamente contento di aver trovato la soluzione del puzzle.

Il viso speranzoso del ragazzo fece di nuovo ridere Alex. Era carino! Si, a modo suo era carino. Insomma per uno alto all'incirca 2 metri, è tanto essere carini!

-No! No no no... come le vien- il maggiordomo subito cerca di correggere Oliver ma viene zittito da un mano di Alex.

-va tutto bene William. Non ti preoccupare. Questi ragazzi si sono solo persi e non vedevano l'ora di tornare alla festa. Vero ragazzi?- guarda di soppiatto il quartetto irrigidirsi all'idea di tornare di là e la cosa compiacque molto Alex. Sapeva quanto fossero noiose quelle cene o feste come le si vuole chiamare. Erano quasi le 22:00 e nonostante si fosse fatta due risate, tutte quelle chiacchere avevano aggiunto un leggero mal di testa alla sua stanchezza.

-oh signori! Mi dispiace tanto, avrei dovuto avvertirvi da subito che il giardino era poco illuminato- si scusò Will.

-non...- colpo di tosse forzato di Oliver -non si preoccupi, stavamo facendo due passi quando abbiamo perso l'orientamento. Non vedevamo l'ora di tornare alla villa.- si sforzò di sorridere di quelle piccole bugie. Quando lanciò un'occhiata a Alex notò la sua espressione vincitrice e ciò lo innervosì.

-prego signori, da questa parte, vi faccio strada- Will si mise di fianco a loro, che remissivamente si incamminarono -tu... Alex cosa?...- si rivolse verso la ragazza.

-non preoccuparti Will, dormirò qui oggi, domattina ti spiace preparare la colazione anche a me?- sorrise dolcemente, non beffarda, non provocatoria, no. Dolcemente. E Oliver, anche se non capiva bene la situazione, ammise che era bella... gli è sembrato anche di averla già vista sorridere prima ma era impossibile..no?

-certo Alex! Anzi dovresti venire più spesso, tuo..-

-si si lo so! Ne parliamo domani ok? Sono stanca...-

-va bene. Buonanotte-

-'notte.-

..

..

..

Di ritorno alla villa c'era silenzio.

Nat e Jeremy non ne potevano proprio più di quella serata. Volevano solo tornare a casa loro.

Viv era concentrata al non sfiorare Oliver durante il cammino, visto erano vicini. Brutta cosa la consapevolezza di qualcuno.

Oliver era scocciato di non aver capito bene la situazione ma in un certo modo contento di quella nuova conoscenza. Non c'erano molte cose o persone che attirassero la sua attenzione e di certo Alex l'aveva attirata tutta. Rimaneva una domanda però. Chi era Alex?

-William... giusto?- chiese Oliver al maggiordomo davanti a loro.

-si signore?- ormai erano quasi arrivati. Si vedeva già il terrazzo collegato con la hall.

-non vorrei... vorremmo essere scortesi ma siamo curiosi di sapere chi sia Alex-

Will lo studiò un momento ma abbastanza da mettere a disagio Oliver.

-si insomma... abbiamo fatto quattro chiacchere con lei e ci è sembrata molto... simpatica- concluse.

-Alex, anche se non lo sembra, è una persona molto simpatica e gentile. Cerca sempre di aiutare le persone a cui vuole bene.... anche a costo di fare danno a sé stessa- il volto di William si rabbuiò un istante ma subito dopo tornò serio, come si addice a un maggiordomo.

-vi sarei grati se non diceste al padrone di casa di Alex, in tutti i modi la vedrà domani quindi non è ….-

Vivian e Natasha si guardarono incuriosite. Così come Oliver e Jeremy.

Di nuovo fu Oliver a prendere la parola.

-non c'è problema William. Tanto fra poco ce ne andremo tutti a casa. Ma posso chiederle il perchè?- era ovvio ormai quanto Oliver fosse interessato a Alex, seppure inconsciamente.

-bhè... diciamo che la signorina Alex e suo padre non sono in ottimi rapporti.-

-SUO PADRE?- esclamarono tutti e quattro insieme

  
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