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Autore: ChadMyers    29/04/2012    0 recensioni
Chad Myers è uno studente della McKinley High School. Scopre la sua omosessualità durante la sua adolescenza ed inizia un percorso tortuoso in un mondo in cui tutto gli è nemico. Viene adottato all'età di sette anni e da lì inizia a scoprire il suo IO. Inizia il suo percorso di scuola superiore e con il tempo si ritrova diverse controversie che gli impediranno di avere una vita normale. Al suo Junior Year si innamora di un ragazzo, il suo nome è David Karofsky. L'amore tra i due inizia tra i corridoi della scuola in un giorno invernale. Chad non capirà mai come l'amore tra i due abbia cambiato la sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dave Karofsky
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Right Behind You
























Dopo l'incontro nell'infermeria cambiarono molte cose. 
A mensa sedevo al tavolo con David ed al ritorno da scuola facevamo un tratto di strada insieme.
La vita cominciava a sorridermi davvero.
Erano passate solamente due settimane.
Era un mercoledì di aprile, il primo.
 
 
Camminavo nel corridoio est della McKinley, tenendomi lontano dall'ondata di studenti inferociti che si spostavano aula per aula al suono della campana. Erano le nove del mattino.
Entrare nella sala di chimica era una delle cose che avrei evitato con molto piacere, emanava un odore terribile.
L'aula di chimica era come un lungo corridoio con circa otto tavoli da lavoro, tutti con la propria attrezzatura. Pavimenti bianchi e sporchi, carta da parati giallo canarino. Due finestre, una ventina di sedie poggiate al muro.
Mi addentrai nel piccolo tratto che separa tavolo a tavolo e mi sistemai al settimo tavolo, ultima fila.
L'ondata di studenti prese posto nell'aula, riempendo subito i posti dietro i tavoli da lavoro, il professore entro per ultimo.
"Lavorate a coppie" furono le uniche parole pronunciate dal professore, che sfogliava diversi articoli sulla riproduzione degli anfibi.
<< Oggi lavoreremo sul legame covalente. Un legame covalente polare si viene a instaurare quando avviene una sovrapposizione degli orbitali atomici di due atomi con una differenza di elettronegatività minore o uguale a 1,9. Ciò avviene per una ragione ben precisa: gli atomi tendono al minor dispendio energetico possibile ottenibile con la stabilità della loro configurazione elettronica (ad esempio l'ottetto). Gli orbitali atomici contenenti gli elettroni spaiati si sovrappongono, costituendo appunto, nuovi orbitali molecolari. Le sostanze così ottenute sono dette molecole. >> Spiegò il professore, ancora preso dalle sue scartoffie.
Al mio fianco, in coppia, Sam Evans.
<< Non ho mai capito un tubo di chimica, non so' nemmeno perchè ho scelto questo corso. >> borbottò Sam, sorridendo.
Risposi che non avrei potuto dargli più ragione.
<< E' una rottura, tutte quei cerchi mi mettono fame e non ho il pranzo, e dopo ho le prove con il Glee. >> Disse Sam guardandomi.
Mi presentai, flettendo la mano. Tirai fuori uno dei miei soliti: "Chad Myers, piacere di conoscerti".
<< Piacere, Sam Evans! >> Finì Sam, voltandosi nuovamente verso il professore.
Sam non disse altro.
Passai il resto del tempo a fissare l'orologio, aspettando le tredici.
 
 
 
Geografia, Francese, Matematica e Biologia passarono in fretta.
La mensa era accessibile ora.
 
 
Fui uno degli ultimi ad entrare a mensa.
Camminavo a passo lento, destreggiandomi nella fila con il vassoio tra le mani.
Latte, bacon e uova era la mia ordinazione quotidiana.
Presi velocemente il pranzo al bancone e mi diressi nella zona centrale della mensa, fermandomi proprio al centro.
Fu lì che ancora una volta incontrai i suoi occhi, il suo viso e il suo sorriso. 
Mi guardò, sorridendomi.
Ricambiai, morendo dentro.
Mi avvicinai come era solito da qualche giorno.
<< Buongiorno! hai una faccia, ti senti bene? >> disse David, incuriosito.
Mormorai che era tutto okay, sedendomi di fronte a lui.
<< Sei sempre pallido ogni volta che ti vedo, ho iniziato a pensare alle ipotetiche motivazioni. >>
Chiesi di illustrarmene qualcuna, mostrandomi interessato.
<< Agorafobia, sociofobia oppure Davefobia.. ti metto forse a disagio? >> disse numerando fobia per fobia con la mano, sorridendo.
Pensai alla Dave-dipendenza ma risposi dicendo di essere anemico, mentendo.
Il vassoio di David era stracolmo. Latte, acqua, hamburger, insalata, stufato di verdure, pasticcio di carne ed un muffin.
Chiesi se avrebbe mangiato tutta quella roba, cercando di cambiare argomento.
<< A volte, ma solo se sono nervoso, tipo oggi. >> disse David, abbassando lo sguardo sul vassoio stracolmo.
Chiesi cosa lo rendesse nervoso, morsicchiando il bacon dalla forchetta.
<< Te. >> rispose David.
Lasciai cadere la forchetta nel vassoio, sbarrando gli occhi.
<< Te e questo posto. Odio questo posto. Ma te mi fai sentire stranamente a mio agio, e questo mi innervosice. >> riprese David sorridendo.
Ripresi la calma ormai lontana e mi scusai.
<< Ti stai scusando? ma scherzi? se non fosse per te probabilmente avrei lasciato la scuola. Avevo già deciso di parlarne con il preside Figgins, per questo quel giorno in cui ti scontrasti con me non ero all'interno della scuola, aspettavo l'arrivo del preside per discutere del mio ritiro. La squadra di football mi sta rendendo la vita impossibile e mi infastidiscono di continuo, di questo passo sarei finito in qualche manicomio. Poi da quel giorno nell'infermeria ho deciso di restare, mi hai fatto capire che nulla può scalfirti con le giuste persone accanto e bhe.. eccomi qui. >> Concluse David.
Sorrisi, continuando a mangiare.
<< Grazie Chad, senza saperlo nè immaginarlo stai facendo moltissimo per me. >> riprese David, tornando serio.
Risposi che non avrei potuto immaginare di meglio, ingoiando tutto quello che avrei voluto dire.
La campana interruppe quel momento, limitandoci ad un " ci vediamo all'uscita ".
 
 
Letteratura, Storia e Spagnolo.
La campana indicò la fine delle lezioni.
 
 
Uscendo da scuola sostai nel cortile, guardandomi intorno.
David era a qualche metro che mi aspettava; Mi incamminai verso di lui.
Dopo uno scambio di sorrisi iniziammo a camminare.
<< Allora? come sono andate le lezioni? >> mormorò David, camminando al mio stesso passo.
Risposi che erano andate bene, con la solita noia.
<< Senti, c'è forse qualcosa che devi dirmi? Ogni volta sembra come se ti trattenessi.. non voglio obbligarti a parlarne ma se c'è qualche problema con me preferisco sentirmelo dire subito.. >> Chiuse David, guardandosi più volte intorno.
" Mi chiedevo se volevi uscire con me uno di questi giorni " fu l'unica cosa che la mia bocca riuscì a bofonchiare con poca chiarezza. 
<< Ah, bhe, si, cioè.. va bene! >> Disse David, sorridendo ancora una volta alla fine della frase.
Dissi che ne ero entusiasta, tornando con lo sguardo fisso sul percorso.
<< Allora siamo d'accordo! Ci vediamo nel fine settimana, che ne dici? >> Ribattè David entusiasta, quasi liberato.
Simulai un si con la testa, arrossendo.
<< Io sono arrivato, ci vediamo domani a scuola? >>
Risposi nuovamente con un si, rimanendo per un po' a guardarlo.
<< Vado.. ehm, a domani! >> Concluse David, sorridendomi con uno dei suoi migliori sorrisi.
Io rimasi lì, ancora per qualche minuto a fissarlo mentre spariva via dopo via. 
 
 
Il mio cuore iniziò a pulsare dall'agitazione, mancavano solamente tre giorni a sabato.
  
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