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Autore: VampireAddicted    29/04/2012    1 recensioni
Questa storia parla di un new moon diverso.. caratterizzato da un nuovo arrivo.
Riuscirà questo personaggio misterioso a stravolgere la vita di Bella?
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billy Black, Jacob Black, Nuovo personaggio, Sorpresa | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: New Moon
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Capitolo 42 Capitolo 42
Pov Bella

Senza rendercene conto si erano già fatte le due passate, così decidemmo di tornare a casa. Appena salii in macchina però iniziai a pensare che fuori da quel pezzo di paradiso in cui eravamo stati fino ad ora sarebbe stato molto più difficile far durare il nostro rapporto cercando di non schiantarsi nei numerosi ostacoli, spero con tutto il cuore che ce la faremo e che non finirà tutto un'altra volta. Uno in particolare mi impauriva in questo momento: mio padre.

- Che cos'hai ? - mi chiede improvvisamente risvegliandomi dai miei pensieri pessimistici, stavo per rispondere niente, ma decido che come lui è stato sincero con me voglio esserlo anche io con lui quindi mi affretto a rispondere: - Sono preoccupata di cosa potrebbe succedere ora, se la nostra relazione riuscirà a sopravvivere o si schianterà presto in uno dei tanti ostacoli disseminati per la strada. In particolare stavo pensando a mio padre, sono preoccupata di come reagirà, non voglio litigare con lui ma nemmeno rinunciare a te o essere costretta a nascondermi - dico sospirando e appoggiando la testa sulla sua spalla, lui prende la mia mano e la appoggia sotto la sua nella leva del cambio mentre mi rassicura, - sta tranquilla ce la faremo, so che tuo padre mi odia, non gli ero simpatico prima figuriamoci ora dopo tutto il male che ti ho fatto – cerco di interromperlo ma non mi dà il tempo di dire niente – credo che prima o poi se ne farà una ragione e che accetterà questa relazione, noi dobbiamo solo evitare scontri diretti fino a quel momento. E poi a me preoccupa di più che tu passi un week-end sola con Mal, ascoltando i tuoi racconti delle feste a cui sei stata ho paura della gente che potrai attirare a New York – dice ridacchiando, ma io non sto ridendo, sta per caso insinuando che crede che lo tradirei col primo che passa? - Non ti fidi di me? Credi che andrei con il primo sconosciuto incontrato ad una festa? - dico alterata, - no, certo che no. So che non lo faresti mai ma sono comunque geloso non ci posso fare niente e poi non puoi neanche immaginare la mia paura che prima o poi tu incontri un ragazzo umano di cui ti innamori e ti scordi di me- , - io non mi innamorerò di nessuno che non sei tu, per l'eternità – gli dico guardandolo dritto in viso, lui si gira appena verso di me e dandomi un bacio sulla fronte sussurra quello che mi sembra sia un “ lo spero tanto amore mio”.

Arrivati davanti casa prendo la pochette e infilo il cappotto, per quanto la serata non sia eccessivamente fresca accaldata dalla macchina la temperatura di Forks alle due e mezza di notte è un po' troppo bassa per il vestito che ho indosso. Mi giro verso Edward – sali da me stanotte? - chiedo debolmente lasciandogli un casto bacio a fior di labbra, lui annuisce – prima però devo passare da casa, giusto il tempo di posare la macchina e di mettere qualcosa di più comodo -. Io mi allontano lentamente e mi avvio verso la porta di casa facendo attenzione a fare piano per non svegliare Charlie, ma non ce n'è bisogno visto che lui è seduto nel divano del salone rigido come una statua ad aspettare il mio ritorno. - Cosa fai alzato a quest'ora? Credevo che passassi la notte con Ramona – dico togliendomi le scarpe in modo da far finalmente respirare i piedi, - infatti, ma ero così teso che non riuscivo a dormire e sono tornato qui ad aspettarti, dobbiamo parlare – afferma deciso, un po' mi preoccupa e i brutti presentimenti del ritorno a casa tornano a galla infastidendo la mia serenità. - Come mai sei tornata così tardi? - , - Abbiamo parlato molto e non ci siamo resi conto dell'orario - , - siete tornati insieme? - chiede esitante come se preferirebbe non conoscere la risposta a questa domanda, - ci stiamo provando – e quel punto non ci ha visto più dalla rabbia. - Come sei potuta tornare da lui dopo tutto quello che ti ha fatto passare, come sei potuta tornare da lui come se non ti ha quasi ucciso il dolore della sua partenza - , - abbiamo chiarito tutto, mi ha dimostrato che di lui ci si può fidare e poi lo amo e voglio provarci, non voglio vivere una vita di rimpianti; se mi sto sbagliando ne pagherò le conseguenze ma non passerò il resto della mia vita a chiedermi: cosa sarebbe successo se gli avessi dato una chance ?– lui rimane ammutolito dalla mia risposta, - buonanotte papà – dico salendo le scale e avviandomi verso il bagno per struccarmi e liberare i capelli che erano ancora raccolti nell'acconciatura che mi aveva fatto oggi pomeriggio Alice. Mi dirigo quindi in camera per prendere il pigiama ed il beauty case, fortunatamente Alice e Jasper prima di andarsene avevano ripristinato la mia stanza. Quando tornai dal bagno trovai ad attendermi Edward sdraiato nel letto, mi buttai subito tra le sue braccia e gli raccontai di ciò che era accaduto con mio padre.

Alla fine del racconto la sua faccia era tesa, capì subito cosa stesse pensando in questo momento; sicuramente si stava chiedendo se avessi cambiato idea dopo le parole di mio padre, decido così di dissipare i suoi dubbi. - Non ti preoccupare – dico stringendomi di più al suo petto e alzando il viso verso i suoi splendidi occhi dorati – non cambierò idea, non riuscirei a lasciarti proprio ora che abbiamo risolto tutto – e non stavo mentendo per rassicurarlo, non sarei mai riuscita a dirgli addio, sopratutto ora che abbiamo un rapporto così complice e sereno. Per rendere più chiaro il concetto mi avvicino alle sue labbra e ci baciamo con passione, la sua lingua vortica insieme alla mia e finalmente lo sento partecipe nei nostri baci. Certo per lui è ancora difficile e sento tutti i suoi muscoli tesi nel tentativo di controllarsi, e sento anche la sua delicatezza e prudenza a vagare nella mia bocca, ma allo stesso tempo sento anche il suo coinvolgimento, quel coinvolgimento che in passato era mancato e che mi aveva più volte fatto dubitare del suo interesse fisico per me. A proposito di interesse fisico mi torna in mente una cosa che avevo precedentemente accantonato e mi allontano scoppiando a ridere come una matta, rendendomi conto troppo tardi di averlo fatto troppo forte così dopo pochi secondi mio padre apre la porta della mia stanza trovandomi seduta da sola nel piccolo letto della mia stanza mentre rido fino a quasi farmi venire le lacrime agli occhi. Lui mi guarda stranito e io cerco di riprendermi da questo improvviso attacco di risa per non farlo preoccupare troppo. - Perché ridevi? - chiede mio padre appena il mio respiro torna normale, non posso di certo dirgli il vero motivo, quindi cerco di inventarmi qualcosa al più presto restando il più vaga possibile, - stavo pensando ad una cosa divertente – lui mi guarda non convintissimo da questa risposta così mi affretto ad aggiungere – credo che sia meglio che andiamo entrambi a dormire, devi essere stanchissimo, buonanotte papà – dico mettendomi sotto le coperte attendendo che mio padre esca e che Edward rientri, dopo pochi secondi lo vedo rientrare dalla finestra e alzo il copriletto invitandolo a sdraiarsi vicino a me; lui parve titubare qualche secondo per poi accomodarsi cercando comunque di stare lontano dal mio corpo per non congelarmi con la sua pelle. Io incurante mi avvicino e lo abbraccio poggiando il mio viso sulla t-shirt che ha messo prima di venire. - Non sapevo che i miei baci ti divertissero tanto, dovrei offendermi signorina – disse lui ridacchiando, - non è stato il tuo bacio a divertirmi tanto, non che i tuoi baci non mi piacciono, ma a causare quelle risate è stato un altro pensiero – dico maliziosa, non sono mai stata così provocante e sicura di me ma la consapevolezza del suo desiderio è un dolce balsamo per la mia scarsa autostima. - E qual'era questo pensiero così esilarante? - chiede, io fingo di pensare se dirglielo o no e poi rivelo l'arcano. Tutto quel pensare che Edward non mi aveva mai dimostrato il suo desiderio mi portarono a pensare a quando io mi disperavo nella camera d'albergo perché pensavo che non mi voleva mentre Alice rimaneva scandalizzata per quello che aveva fatto Edward, detta così la cosa non sembra molto divertente ma in quel momento l'ho trovato esilarante. Quando finii di raccontarlo ad Edward lui era visibilmente imbarazzato e credo che se avesse potuto sarebbe arrossito, mi affrettai a tranquillizzarlo : - eii, non devi vergognarti, è una cosa naturale per te e non devi vergognarti di desiderarmi – e detto questo mi riavvicino a quelle labbra tentatrici, sono così morbide e delicate che starei giorni interi a baciarlo. Dopo un po' mi stacco in debito d'ossigeno – dormi ora, mi ritroverai qui domattina – e cullata dalla melodia della sua voce mentre mi canta la mia ninna nanna cado tra le braccia di Morfeo.

Note autore:

So che vi ho fatto aspettare un po' troppo visto che il capitolo era già pronto ma ho avuto poco tempo, inoltre le poche recensioni non mi invogliavano a fare velocemente, quindi se il prossimo lo volete presto RECENSITE!!!!

Bene detto questo spero che il capitolo vi piaccia, malgrado sia la parte finale del precedente è un po' di passaggio ma ho deciso di dividerlo lo stesso.

QUESITO: Secondo voi Bella ha fatto bene a perdonare Edward? 

Aspetto i vostri pareri sul capitolo ;D

A presto ;D 

Baci :* iNes


   
 
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