«Tranquillo» rispondo cercando di mantenere la calma più assoluta anche se già sentivo le mie guance surriscaldarsi.
Più lo guardo, più mi perdo nel colore dei suoi occhi.
Ma, in fondo in fondo, nemmeno lo conosco. Distolgo lo sguardo sperando che quindi si sposti, ma resta li impalato.«Ma tu non sei la ragazza di prima?»
«S-si.. » e sorrido in modo quasi impercettibile mentre, fortunatamente, mi squilla il telefono. «Scusa un attimo..»
Rispondo e sento mio padre che mi dice di passare da casa entro cinque minuti perchè lui deve scappare urgentemente al lavoro. Chiudo la chiamata e mi volto verso Davide che aveva già intuito il fatto che dovessi andare via.
«Scusa, devo andare.. Ciao!!» gli dico sorridendo e salutandolo con la mano..
«Posso sapere almeno come ti chiami?» mi dice prima che potessi voltarmi per andare via.
«Emh.. Sharon.. Mi chiamo Sharon..»
«Bel nome.. Ci vediamo allora..»
Entrambi sorridiamo e mi volto per proseguire verso la strada di casa mia.
Torno a casa e fortunatamente trovo in un mio vecchio armadio tutti gli accessori che mi sarebbero serviti per ballare.
Scaldamuscoli, retine per capelli, fermagli, body e calze.
Mancano solo le scarpette, ma a quelle ci penserò domani..
Sono stanchissima, meglio dormire un po' di più oggi, quindi vado a letto ma mentre sto per addormentarmi mi vibra il cellulare.
Un messaggio.