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Autore: _Kimberly_    29/04/2012    0 recensioni
In un mondo in cui l’amore tra angeli delle tenebre e angeli della luce e’ proibito e la guerra tra loro e’ costante, c’e’ un angelo capace di sacrificarsi per amore, capace di andare contro tutto e tutti pur di salvare lui…che dalla prima volta che l’ha guardata negli occhi e’ entrato nei suoi pensieri per non uscirne mai piu’!!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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# Angolo Autrice
Ciao a tutti e grazie per aver scelto questa storia;
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate…
Saluti,
Avalon Darling

 

Lo sguardo dell’angelo bianco
CAP. 1

In un mondo in cui l’amore tra angeli delle tenebre e angeli della luce e’ proibito e la guerra tra loro e’ costante, c’e’ un angelo capace di sacrificarsi per amore, capace di andare contro tutto e tutti pur di salvare lui…che dalla prima volta che l’ha guardata negli occhi e’ entrato nei suoi pensieri per non uscirne mai più!!!!
 
Ninifante, un angelo delle tenebre capace di predire il futuro, aveva annunciato la nascita di un angelo della luce, talmente potente da vincere la guerra tra male e bene che ormai durava da mille anni.
Gli angeli più potenti si erano riuniti a Heldlow per decidere il da farsi, bisognava eliminare questo angelo...
Così, avevano deciso di mandare me, Ninìfe, un angelo delle tenebre, con il cuore e le ali nere piene di malvagità.
Nulla, mi scoraggiava, per cui volevo portare a termine il mio compito, inoltre Zergon, il sovrano di Heldlow, mi avrebbe certamente premiata, Nnifante, mi aveva presa in casa sua da quando ero piccola e ora, in qualche modo volevo sdebitarmi, insomma, volevo fare qualcosa per ringraziarlo, da una parte mi sentivo anche quasi in dovere di fare questa "impresa" per lui.
L'angelo che avrei dovuto uccidere per evitare di perdere la guerra, si chiamava Jake, i suoi genitori erano stati uccisi da Zergon quando lui aveva un anno e quindi fino ad adesso, aveva vissuto in una famiglia umana, come un comune mortale, non sapeva di essere un angelo della luce...
 
 
 
La terra, mi sembrava un posto pieno di avventure, la notte in cui ho compiuto il mio viaggio e sono arrivata sulla terra ero molto sorpresa, non ci ero mai stata, il cielo era scuro, i lampioni accesi e la luce delle stelle illuminavano il mio cammino. Ero abituata al "buio", Heldlow, era la città dell'oscurità', la città degli angeli delle tenebre ed oltre a trovarsi in un altra dimensione, si trovava sotto terra, ma questo "buio" era diverso...
 
Ho camminato per una lunga via stretta che dava sul mare, finché, ho notato un ragazzo appoggiato alla ringhiera.
Potevo leggere la sua mente, quindi capire i suoi pensieri, e mi sono resa conto subito che mi aveva notata.
Per cui, mi sono avvicinata a lui e ho scostato i miei capelli rossi, ma nessuno ha detto nulla...
Poco dopo pero mi sono sentita dire:
- Bello vero? -
Inizialmente non ho risposto, poi, mi sono fatta scappare un leggero
- Sì... -
- Sei nuova di qua'...non ti ho mai vista! -
- Ehm...mi sono appena trasferita. - ho risposto.
Poi Jake, ha tirato fuori dallo zaino che aveva con se, un grande blocco da disegno e una matita e si e' messo a disegnare...
- Co-cosa fai? - ho chiesto un po' sorpresa.
- Sono uno studente di un liceo artistico... - mi ha solo risposto.
Per un ora, nessuna ha piu' fiatato, lui disegnava e io lo guardavo.
- Perché stai facendo proprio un ritratto del mare? -
- Ti sbagli, sto facendo il ritratto di un momento speciale...-
- Non ti basta tenere nella mente i ricordi...? - ho domandato.
- Potrei dimenticarli, almeno in questo modo, non potrò mai scordarlo! -
Forse si aspettava una risposta da me, perché poco dopo se ne andò.
Gli sono corsa dietro per un po' e quando lui si e' girato, l'ho urtato e il suo zaino e' caduto per terra aprendosi.
In quel momento però, i nostri sguardi si sono incrociati per la prima volta, i suoi occhi blu color del mare, mi hanno letteralmente ipnotizzato...
Poi, io ho abbassato lo sguardo.
- Hai bisogno? - mi ha chiesto Jake.
Senza rispondere, ho afferrato il blocco e la matita e ho completato il disegno, facendo un veloce ritratto di lui, appoggiato alla ringhiera.
So disegnare bene e poi comunque, sono un angelo...oscuro, ma sempre un angelo.
Finito il ritratto, gli ho riconsegnato tutto e me ne sono andata.
- Aspetta! - mi sono sentita dire - come ti chiami? -
- Ninìfe! - ho risposto con un mezzo sorriso quasi sincero.

GRAZIE PER AVER LETTO 

  
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