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Autore: Trecy89    29/04/2012    5 recensioni
Dijon McDov, era solo una semplice ragazza che sognava ad occhi aperti, ma c'è qualche probabilità che il suo sogno si realizzi!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL SOGNO PROIBITO
Ad Evangeline e a Giorgia, che hanno contribuito con la realizzazione di questa One-Shot. E perché mi sostengono sempre; le mie amiche fedeli!



Voi non potete sapere.
Non potete immaginare.
Nessuno può  pensare come ci si sente quando si è in questo stato.
Ed io, sono rimasta troppo a lungo nei miei pensieri innocui per poter parlare di come ero.
Quindi lo voglio fare ora. Con questa semplicissima lettera indirizzata a voi, e con questi caratteri così strambi.  
Cari amici, io ero una ragazza molto solare, amavo la vita più di qualsiasi altra cosa al mondo, amavo molto i fiori, e amavo la mia città. Winnipeg a nord del Canada. Le vaste praterie di Winnipeg sono le più famose, e forse anche le più belle.

Sono sempre stata un pò solitaria,  non amavo stare con le persone, sopratutto le persone che si vantavano di com'erano.
Amavo solamente la natura,  perché con lei potevo parlarci tranquillamente a differenza delle altre persone. Perché io ero muta. Muta dalla nascita.
Molti a scuola mi prendevano in giro, e per questo fatto non ho mai avuto un'amica o un fidanzatino, perché nessuno riusciva a comunicare con me.
Per le persone la lingua dei muti è difficile da comprendere, e quindi anche se avessero voluto, non sarebbero mai riusciti a interagire con me.

Ho sofferto molto, certe volte in classe tutti parlavano allegramente, mentre io desideravo parlare, esprimermi, ridere, come loro.
Ma tutto me lo impediva.

Un giorno di fine luglio però, le cose cambiarono.
Quel pomeriggio avevo acceso la tv, perché fuori pioveva a dirotto e quindi mi stavo annoiando.
Andai per sbaglio su un canale musicale, dico 'per sbaglio' perché non ho mai ascoltato musica. Preferivo il silenzio.
Anche se, avevo sviluppato un ottimo senso dei rumori e dei suoni, visto che uno dei cinque sensi non c'era mai stato.

Sullo schermo piatto della tv, intravidi cinque ragazzi.
Stavano cantando in riva al mare, dai visi sembravano simpatici, e le loro voci erano angeliche.
Pensai subito a quanto erano fortunati quei cinque ragazzi, almeno loro sentivano la loro voce, sapevano parlare, e ovviamente cantare.

Spensi poco dopo la tv, perché mi rimpiangevo da sola.
Non amavo i cantanti, loro non sanno cosa si prova a non avere la voce e  non riuscir a parlare.

Non amavo i cantanti e le canzoni, ma quella volta fù molto diversa, col passare dei giorni le melodie di quei cinque ragazzi si sentivano per radio, nei centri commerciali, e persino nelle librerie.
Stavano diventando popolari, ed io ogni giorno che passava, avevo una sorta di ammirazione nei loro confronti.

Ad Agosto, per il mio compleanno, mia madre mi regalò un cd.
Il primo cd che ricevetti da lei.
Lo scartai molto velocemente, e ci ritrovai sopra le facce di quei cinque ragazzi.
Scoprii che quello coi ricci si chiamava Harry, quello coi tatuaggi Zayn, il  biondo Niall, mentre quello con gli occhi azzurri intenso Louis, e infine quello pettinato alla Justin Bieber si chiamava Liam.
Sarebbe stato impossibile ricordarsi tutti quei nomi, e i cognomi ma feci uno sforzo enorme, mi ricordai che il biondo si chiamava Niall, che da parte mia era un gran passo.


Il tempo passò alla svelta e quei cinque ragazzi continuai a seguirli, guardai i loro video, li seguii su twitter, cercai in tutti i modi di farmi notare.
Ma Winnipeg per loro era troppo lontana, non era nei loro programmi.
Ci restai un pò male, anche se non avevo la più pallida idea di quello che sarebbe accaduto dopo.


Era fine Dicembre, il 2014 era alle porte, ed io ovviamente ero la solita, mi ero dimenticata di compreare i regali di Natale.
Quel giorno, la neve fresca si era già adagiata sui tetti delle case, e sopratutto sulle strade, ma decisi comunque di andare a fare le ultime compere, prima della viglilia.
Salii sulla mia Audi, e percorsi la statale fin quando arrivai davanti al semaforo.
Dopo averlo superato, acellerai un pò e sentii urtare qualcosa.
Non vidi più niente, sentii solo un gran dolore alla testa e alla schiena, nient'altro.

Da quel giorno, 24 Dicembre 2013, io non mi risvegliai più.
Stetti in coma per circa tre anni, poi i miei famigliari decisero di finirla, e di lasciarmi morire. Mettendo fine ad ogni sofferenza.

Molta gente ha sofferto inutilmente per me.
Tutta quella gente che mi aveva sempre ignorato a scuola, quel giorno pianse, in ospedale mi vennero a trovare tutti, anche i più 'fighetti' e le 'oche' della scuola, semrbavano tutti così amichevoli e amareggiati, ma era tutta arte quella. Erano tutti bravissimi a recitare, erano molto credibili, ma nessuno di loro era veramente dispiaciuto per me.



Ecco qua, questa è la mia storia, cari One Direction. La storia di Dijon McDov, ero solo una teneeger muta che amava i One Direction.
La mia vita è stata infelice, dalla nascita. E l'unica cosa bella, siate stati voi: Liam, Louis, Harry, Niall e Zayn! Solo voi.
Sembra impossibile, lo so, ma la mia non era un'ossessione, era solo un'amore platonico verso cinque ragazzi che non sapevano neppure della mia esistenza, sì perché forse la mia esistenza c'è stata per troppo poco tempo, o forse non c'è mai stata!

Continuerò a sorvegliarvi One Direction, sarò con voi in tutti i vostri concerti, in ogni radio, in ogni hotel, in ogni città e in ogni posto che andrete.
Ma voi non mi vedrete.
Perché sarò invisibile, vi ascolterò senza farmi vedere.
Voglio assaporare tutti gli attimi che non ho potuto godere, in Santa pace.
Voglio vedere ancora una volta i vostri splendidi sorrisi sorridere, le vostre lacrime scendere, le vostre cavolate uniche, le vostre idee pazze. . .  
Tutto però in rigoroso silenzio.
Veglierò su di voi, e vi dirò se state commettendo errori. Vi guarderò sempre, come un angelo.
E, fatemi un favore, quando leggerete questa lettera, non versate lacrime inuti per me.. perché nessuno si è mai disperato per me e non credo sia il momento di farlo ora.

Nel piccolo percorso della mia breve vita, ho sognato di incontrarvi.
Ogni giorno che passava mi dicevo: '' Sù Dijon, prima o poi li incontrerai ''  
Ma questo non è avvenuto, perché forse il mio era solo un sogno. Un sogno proibito, e si sà che le cose se vengono proibite ci sarà sempre più tentazione nel violare la regola.


Sarò sempre con voi. Dappertutto.
                                             
                                                                                                                                    Vostra:  Dijon McDov ...




  
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