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Autore: AlexScalesFF91    29/04/2012    2 recensioni
Questa è la seconda storia ambientata in un mondo alternativo. Questa volta vi ritroverete in un mondo completamente diverso da quello che conoscete. Un viaggio in un mondo passato anche da noi. Un mondo dominato dalle leggende e dai miti. Benvenuti/e nel Medioevo!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amy Rose, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nota: Da questo capitolo in poi capirete perché ho messo “Giallo” nel Rating della storia! Spero che nessuno qui rimanga scioccato o confuso.

Come sempre accetto suggerimenti e critiche (Non esagerate! xD) da parte di tutti voi!

Buona lettura!

  • Erano passate due ore. La pioggia continuava a scendere. Sonic si risvegliò lentamente dal suo sonno. Al suo risveglio notò una figura davanti a sé. Era Shadow.

Sonic: “Che vuoi tu?”

Shadow: “Che accoglienza fredda. Sei ancora offeso per quello che è successo oggi?”

Sonic: “Vedi tu! Hai baciato la mia ragazza!” Alzandosi.

Shadow: “E dai … era solo per divertirmi”

Sonic: “Il tuo modo di divertirti mi lascia senza parole. Non mi dirai che fai il signorino con tutte le belle ragazze che incontri?” Shadow: “No!”

Sonic: “E meno male ..!”

Shadow: “Solo con le più belle”

Sonic: “…”

Sonic e Shadow si incamminarono per la foresta sotto la pioggia battente. Sonic parlò a Shadow dei suoi problemi notando subito che Shadow era un cavaliere che se la sapeva cavare in queste cose.

Shadow: “Ragazzo, tu non devi certo farti intimidire; sei solo all’inizio del percorso. Se non superi questa parte allora non ti puoi considerare un cavaliere con onore”

Sonic: “Onore? Non capisci che quello che sto facendo và contro il mio onore!”

Shadow: “E’ qui che ti sbagli ragazzo! Il vero Cavaliere è colui che fa di tutto per raggiungere i suoi obbiettivi e che non si arrende mai, neanche quando ha tutto il mondo contro! Ricordatelo ragazzo!”

Con queste parole  Shadow si congedo. Intanto la pioggia cessò e il cielo si riaprì; Sonic accorgendosi del tramonto del sole si ricordò dell’incontro con suo fratello. Con decisione e anche un po’ di paura Sonic si diresse verso il castello. Nel suo cammino incrociò la sorella Sonia che vedendo il fratellino che proseguiva con passo decisogli andò incontro.

Sonia: “Ehi fratellino che grinta, dov’è l’incendio?” Ironica.

Sonic: “Non ho tempo Sonia, devo fare due chiacchiere con mio fratello!”

Sonia: “Sono sicura che andare incontro a nostro fratello urlando come un pazzo risolverà le cose” Ironica. Sonic riprese il cammino ma Sonia fermò la sua camminata.

Sonia: “Quello che sto cercando di dirti è che dovresti calmarti Sonic. Tu sei libero di fare le tue scelte”

Sonic: “Sonia … tu … sai?”

Sonia: “Certo Fratellino, Manic mi ha raccontato tutto. E sappi che io la penso diversamente” Sorridendo.

Sonic: “Sonia … davvero pensi che io posso?”

Sonia: “Se la ami veramente non vedo perché tu non possa frequentarla. Come diceva sempre nostra madre – All’amore non si sfugge! – “

Sonic: “Ma come faccio con Manic?”

Sonia: “Tu vai a riposare; ci penso io! Ti aspetto per la cena”

Sonic: “D’accordo! Grazie di cuore Sorella” disse sorridendo e correndo con gioia verso la sua stanza.

Sonic ne approfitto  per riflettere su cosa fare il giorno dopo e nella mente aveva solo Amy e la sua incredibile bellezza; la sera stessa raggiunse la locanda vicina per la cena, al tavolo nell’angolo lo attendevano Sonia e Manic. Sonia era visibilmente felice, Manic aveva quasi un’aria da rassegnazione. Sonic si accomodò sulla terza sedia del tavolo.

Sonic: “Si racconta qualcosa?”

Sonia: “Si. Manic è duro, ma alla fine si è arreso alla sottoscritta” Sorridendo. 

Manic: “Senti fratellino … se veramente ami quella ragazza allora puoi frequentarla; ma promettimi che non ti caccerai nei guai!”

Sonic: “Certo. Puoi stare tranquillo”

Sonia: “Ehi Sonic direi che ora puoi descriverci questa tua fidanzatina”

Sonic arrossì visibilmente

Sonic: “Beh … ecco è una riccia rosa, è molto simile a te Sonia. Si chiama Amy Rose”

Manic: “Ah si? Beh … se avrai difficoltà … chiedi a me! Io so come ci si comporta con le ragazze!” Modesto. 

Sonic: “Ben tornato tra noi fratellone” Ridendo. La cena prosegui allegramente, Sonic aveva ora una preoccupazione in meno infatti la notte stessa Sonic riuscì a dormire sereno. La mattina successiva il giovane riccio si era preparato per andare da Amy, ma venne bloccato all’uscita del castello da Abel.

Abel: “Dove credi di andare ragazzo?”

Sonic: “A spasso …”

Abel: “Tra i porci? Te lo scordi, mio caro! Ogni mattina tu sarai qui per gli allenamenti, è ora di rimetterti in riga!”

Dentro di sé Sonic aveva voglia di estrarre la spada e farlo a fette, ma si ricordò subito che era l’allievo del Re; Pur controvoglia ritirò la mano dalla spada.

Sonic: “E’ comodo per te ripararsi dietro al Re vero!?” disse rabbiosamente tornando indietro. Per  tutto il giorno Sonic e i suoi amici dovettero sopportare duri allenamenti; Sonic continuava a ricordarsi della cosa che Sally voleva dirgli, sapeva che se voleva rendere le cose più facili doveva andare e dirle la verità. Finiti gli allenamenti proprio poco prima del tramonto Sonic si diresse subito verso il ponte. Nel corso del cammino cercava di pensare a come dire tutto a Sally senza ferirla. Arrivato al ponte trovò Sally che era appoggiata al bordo del ponte che guardava il tramonto.

Sonic: “Sally … sono qui …”

Sally si voltò subito verso di lui.

Sally: “Sei arrivato. Non dovevi affrettarti”

Sonic: “Ma cosa dici?”

Sonic e Sally non sapevano da dove cominciare; alla fine fu Sonic a prendere per primo la parola. “Senti Sally … io ho una cosa di cui ti devo parlare … dunque, io …” Sonic non ebbe nemmeno il tempo di iniziare che Sally iniziò inspiegabilmente a piangere. “E-Ehm … NON TI HO ANCORA DETTO NIENTE …”Urlò Sonic era sorpreso e confuso.

“Sonic … non odiarmi ti prego!” Urlò Sally piangendo.

Sonic: *Ma cosa sta dicendo così all’improvviso? Vorrà dirmi che mi ama? Però io devo dirglielo chiaramente!* “Scusami Sally! Ma io non potrò mai essere il tuo fidanzato!”

Sally rimase visibilmente sorpresa.

“Perché io … ho una persona che amo! Mi dispiace davvero ma … anche se mi odierai non posso farci niente …” Prosegui Sonic abbassando la testa.

Sally: “Chi è? Allora è vero che sei fidanzato con una povera?”

Sonic: “Cosa? Come fai a saperlo?”

Sally: “Camminando ho visto tuo fratello e tua sorella che ne discutevano animatamente, ma non ero certa di aver capito bene. Com’è lei? Vuoi sposarla o roba del genere?”

Sonic: “Beh … non sono ancora arrivato a quel punto! Però … la amo con tutto me stesso! E non mi importa se siamo di due categorie sociali diverse!”

Sally: “Ho capito … beh … ora mi sento sollevata … avevo paura di ferirti. Perché io … ho deciso di sposarmi …”

Sally iniziò a sorridere

Sonic: “Ti sposi?”

Sally: “Si. Non te l’ho detto subito perché non volevo che ci rimanessi male; non volevo che la nostra amicizia finisse male. Perciò … mi sa che siamo pari …♥” Sorridendo.

Sonic: “Il tuo fidanzato è una brava persona vero?”

Sally: “Si è un ragazzo davvero straordinario … sembra che mi ami davvero. Per questo mi fido di lui”

Sonic: “Allora nessun problema?” Sorridendo.

Sally: “Già! Sonic … tu sei mio amico, e voglio che tu sia felice. Quindi per il tuo bene ti dico: Fai attenzione, le voci girano molto velocemente. Stai attento a chi ti sta intorno e stai attento a quello che fai”

Sonic: “Contaci! Grazie Sally”

Sally: “Se mai avrai bisogno di me basta che mi chiami. D’altronde sono la Principessa di Vectis, non possono ignorare la mia parola”

Sonic: “Certo! Grazie di tutto” Sorridendo. Sally si diresse allegramente all’interno del castello e anche Sonic era felice, era come se si fosse sbarazzato di un grande peso; per qualche minuto rimase a guardare il tramonto con infinita gioia. Si sentiva come e avesse ritrovato tutte le forze perdute!

Calata la notte e dopo aver cenato con gli amici, si diresse nella sua stanza col pensiero di Amy fisso in testa; voleva andare da lei. Qualcuno busso alla porta, era Sonia.

Sonic: “Sonia che ci fai qui?”

Sonia: “Non riesci a dormire fratellino?”

Sonic: “No …”

Sonia: “Neanche noi con tutte le giravolte che ti fai nel letto. Dimmi la verità Sonic, vuoi andare da lei?”

Sonic: “Si. Ma … non posso; Abel …”

Sonia: “Stai tranquillo. Abel sta già dormendo, prosegui per il sentiero, nessuno ti noterà”

Sonic: “Davvero? Grazie Sonia!”

Sonia: “Cerca solo di tornare prima dell’alba, ok?”

Sonic: “Certo. Grazie di cuore Sorella! Te ne sarò per sempre riconoscente!”

Sonic scese dalla finestra e prosegui lungo il sentiero che portava dal bosco fino al villaggio dei poveri. Sonia lo vide allontanarsi con felicità; lo vedeva veramente cresciuto, non era più il piccolo riccio allegro e pasticcione che sognava di diventare un guerriero; era un ragazzo maturo e consapevole dei rischi che correva e delle sue idee. Soddisfatta e fiera tornò a dormire. Intanto Sonic aveva raggiunto la casa di Amy; per non farsi notare bussò alla finestra del retro. Amy sentendo il bussare lo noto alla finestra e subito gli aprì; Sonic entrò abbracciò subito Amy con un affetto mai mostrato prima.

Sonic: “Scusami se non sono venuto. Ma ormai il Re e la Regina mi tengono d’occhio, non mi permetteranno più di vederti” Con tono triste.

Amy: “Sonic … non è colpa tua. Per te sono pronta anche ad aspettare”

“ Amy …” Disse Sonic abbracciando Amy ancora più forte. Amy preparo a Sonic un po’ di tè caldo che  i due si misero a bere insieme.

Amy: “Mi sembri più sollevato rispetto all’ultima volta”

Sonic: “Si … diciamo che ho risolto un po’ di problemi”

Amy: “Che tipo di problemi?”

Sonic: “Problemi personali”

Mentre continuava a bere il tè con la sua amata, Sonic sentiva una strana sensazione di imbarazzo che si faceva sempre più forte. Amy notò subito la cosa “Sonic? Qualcosa non và?”

“No è solo che io … *Ma che diavolo mi prende? Cosa sono questi pensieri che mi frullano in testa!?*”

Sonic diventò visibilmente rosso.

Amy: “Sonic … ma che cos’hai?”

Sonic: “Amy io … voglio restare con te …♥♥♥”

Amy: “Cosa vuoi dire?”

anche Amy Iniziò ad arrossire.

Sonic baciò Amy con decisione e accarezzandole i capelli

“Sonic … che ti prende?”

“Shhhhhh … basta parlare ..♥♥♥”

Ormai Sonic non riusciva più a trattenersi; il suo amore era come esploso in tutto il suo calore! Amy sentiva questo calore che Sonic continuava a trasmettergli.

A un certo punto Amy senti le calde mani di Sonic che la stavano spogliando delicatamente …

Amy per un attimo cerco di fermare Sonic che subito la tranquillizzò

“Stai tranquilla♥. Non ti farò del male♥. Io Ti Amo Amy Rose con tutto me stesso♥”

Amy sentiva la sua sicurezza e il suo amore, quelle sensazioni la facevano sentire amata come mai in vita sua e al sicuro

Niente mi separerà da te. Farò qualunque cosa per renderti felice e per proteggerti. Stanotte come mai prima d’ora … sono tuo Amy Rose. Per sempre♥♥!!

I due ricci passarono la notte … Insieme …♥♥

La mattina successiva Amy si sveglio nel proprio letto sotto le coperte e con i raggi del sole che le battevano delicatamente sugli occhi, i suoi abiti erano vicino a lei ben piegati e lavati; era evidente che Sonic le aveva voluto fare un piacere. L’altra parte del letto era vuota e sul cuscino c’era una lettera di Sonic accompagnata da una rosa rossa.

Senza perdere tempo Amy prese la lettera e la lesse: “Scusa se non ti ho svegliato, ma dormivi così profondamente che non volevo svegliarti. Ti ho lavato i vestiti. Almeno non dovrai avere la fatica di farlo tu. Sono dovuto tornare al castello. Purtroppo potevo rimanere solo fino all’alba. Ti lasciò questa rosa come regalo. Appena mi sarà possibile tornerò. Ti Amo. Firmato Sonic”

Amy rimase così intenerita che non riuscì a trattenere le lacrime, mentre si commuoveva strinse la lettera dell’amato sul petto

Intanto Sonic era di ritorno al castello, con grande sorpresa trovò Sally fuori dalle mura.

Sally: “Sonic? Sei già sveglio?”

Sonic: “No, a dire il vero sono stato fuori tutta la notte”

Sally: “Ah ho capito … affari amorosi …”

Sonic: “Sally … non ti si può nascondere niente …” Imbarazzato

Sally: “Ti conosco troppo bene, Sonic” Occhiolino.

Sonic: “Come mai tu sei qua fuori?”

Sally: “Non lo sapevi? Gli alti dirigenti stanno per fare una riunione importante”

Sonic: “All’alba? Quindi … adesso?” Sorpreso.

Sally: “No, tra cinque minuti …”

Sonic: “Oh Cacchio! Scusa Sally ma devo sbrigarmi! Ciao!”

In fretta e furia Sonic corse ad alta velocità verso la propria stanza senza farsi notare da quei pochi che si erano appena alzati. Sonic si muoveva con passò furtivo. Alla fine, anche se con qualche momento di suspense, il giovane riccio riuscì a raggiungere la sua stanza e ad entrarvi proprio pochi minuti prima che Abel bussasse alla sua porta. Come era ormai di abitudine Sonic si allenò con i suoi compagni guidati da Abel.  Nonostante tutto Sonic era felice e di buon umore, stessa cosa per Amy nonostante sentisse la mancanza dell’amato. Nei due giorni successivi il giovane fu impegnato in missioni di ricognizione che gli impedirono di stare con l’amata ma che misero in luce le sue doti di cavaliere. Il pomeriggio del terzo giorno Sonic fu richiamato dal Re; recatosi nella sala grande il Re si complimentò con lui per l’impegno ritrovato e per l’ottima ripresa dell’onore; Sonic uscì dalla sala soddisfatto. Ma mentre si allontanava Scourge lo guardò con sguardo freddo e minaccioso.

Scrouge: “Mi nasconde qualcosa, me lo sento. E poi queste voci che girano …” Dietro Scourge vi era una persona che si nascondeva nell’ombra.

Scourge: “Non mi fido di lui. Tu!”

“Si mio signore?” Disse la figura con tono divertito.

Scourge: “Tieni d’occhio Sonic! E scopri cosa nasconde! Non appena avrai scoperto qualcosa torna da me e riferiscimi!”

 “Ai suoi ordini vostra maestà! Lo sa quanto mi piace … Spiare!” Dicendo questo la figura emerse dall’ombra. Era Rouge!

CONTINUA …

  
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