è da tanto che non scrivo niente
e questo capitolo è anche breve çç sorry u.u
-marii

Il resto della giornata passò normalmente, sembrava che nessuno si fosse accorto degli sguardi dolci e delle occhiate di gelosia che Harry mi lanciava con lo sguardo, delle sue carezze e dei suoi abbracci. A tutti ciò sembrava normale. Ma ovviamente, c’è sempre l’eccezione che conferma la regola.
E quell’eccezione chi poteva essere, se non il mio caro fratellino?
Ero del tutto convinta che nessuno avrebbe pensato che tra noi potesse esserci qualcosa, ma tutte le mie convinzioni crollarono, quando la sera per caso mi imbattei nella loro conversazione.
 ‘Harry, tutto bene?’ sentì la voce squillante di Louis, da dietro la porta.
Trattenni il fiato e cercai di fare meno rumore possibile.
‘Si certo Louis, perché questa domanda?’
‘No così.. mi sei sembrato strano oggi.’ Continuò Louis, sulla difensiva, senza però arrivare al punto.
‘Maa, io sto bene.. forse tu hai qualche problema’ rispose Harry scherzando.
‘No, ma forse ci vedo un po’ male.’ Disse Louis, senza cogliere l’umorismo di Harry.
‘Sai oggi, mi è sembrato che guardavi Kate, in modo diverso però. Ma forse mi sarò sbagliato, vero Harry?’ continuò Louis.
Seguì un momento di silenzio. Era percettibile il nervosismo di Harry, anche da lì dietro la porta e la ‘rabbia’ di Louis, non era da meno. C’era una strana tensione, tra di loro, che anche un estraneo avrebbe notato senza tante difficoltà.
‘Hei guarda che sto aspettando’
‘Cosa?’ disse Harry che probabilmente si era buttato sul letto.
‘Una risposta.’ Disse con chiarezza Louis.
‘Non sono obbligato a dirti niente.’ Replicò Harry.
‘Oh allora c’è qualcosa?’
‘E se anche ci fosse? A te, infondo, cosa cambierebbe? Niente.’
‘E invece si..’ Louis cercò di dire qualcos’altro ma non trovò le parole adatte.
‘E’ mia sorella.’ Continuò d’un tratto.
‘Cosa significa? Nulla.’ Ribatté Harry, calmo.
Silenzio. Non capivo cosa stava succedendo ma dopo un po’ Harry continuò a parlare:
‘A me piace. So che è presto ma.. quando l’ho vista, è scattata in me una scintilla, e dal quel momento ho capito che era fantastica, speciale. Non volevo non fare niente e così ho provato, e stamattina ne ho avuto la conferma.
Non ti ho detto niente, perché avevo già immaginato la tua reazione.’
Il rossore che, inizialmente, era solo sulle guance si dilagò in tutto il viso e iniziai ad avere caldo.
In quel momento,però, sentì qualcuno muoversi e avvicinarsi verso la porta. Così di corsa me ne tornai nella mia camera, non molto distante da lì.