CAPITOLO 7

Bastard girls

Quando entrammo a scuola, ci separammo per andare nelle nostre aule. Non avevo la minima idea di dire niente alle mie compagne, tranne che a Fede, la mia migliore amica. Le altre dopo quello che sapevo dicevano di me, potevano anche andare al diavolo! Mi sedetti ad un banco in seconda fila tenendo il posto affianco a me per Fede. Mi sentivo veramente strana, come se fossi in un altro mondo, ero confusa…e anche triste. Non sapevo esattamente perché, ma era proprio così, mi sentivo TRISTE. Entrarono le stronze insieme alla mia migliore amica che subito corse da me. Finalmente mi spuntò un sorriso, era così bello avere qualcuno che ti vuole bene…per davvero, invece di leccarti il culo e poi appena ti giri sputtanarti a mezzo mondo. Fede era speciale. Aveva il suo stile, proprio come me, odiava tutto ciò che era housettone [mi scuso con le lettrici amanti dell’house se ce ne sono, ma è una cosa che proprio non sopporto], sapeva farmi sorridere sempre, in ogni occasione, ma soprattutto era leale e sincera. Le qualità che io ho sempre apprezzato. Si sedette vicino a me e io a bassa voce le raccontai cosa era successo alla festa.

-Sono contenta per te! Ti piace così tanto! E poi almeno non mi rompi più, no? Dai scherzo! Lo sai che ti voglio un mondo di bene!- ed era vero, con lei capivi subito che scherzava, non ci rimanevi male neanche per un secondo.
In quel momento una bidella entrò dicendoci che la prof di mate non c’era. Alcuni fecero dei sospiri di sollievo, felici di aver evitato un 4 e rovinarsi la già scarsa media del 6 avuta grazie alla nobile arte dei bigliettini durante le interrogazioni.
Mi misi a ripassare gli appunti di storia, dopotutto non avevo gran ché da fare, ma il mio studio durò poco perché qualcuno bussò alla porta. Un mormorio diffuso e infantile di -Avanti!- diede il permesso di entrare alla rappresentante di istituto. Mi guardò un momento ed annuì.

-Sei tu Giulia, no? Una delle due rappresentati di classe?-

Io annuì piuttosto perplessa. –Puoi venire un attimo?-
A questo punto la mia perplessità venne sostituita da paura. “Oh ma che diavolo ho combinato?” mi ritrovai a pensare. Uscii e mi disse:-Bene io ora vado…- e se ne andò.

-Ma che ca…- stavo per dire quando davanti a me si stagliò un'altra figura che io conoscevo così bene.

-Ciao, scusa, ti ho disturbato?- mi chiese Ale. Io sorrisi.

-No, no, non c’è quella di mate, non stavo facendo niente-

-Non sapevo se avessi parlato alle tue amiche della festa, quindi ho preferito non chiamarti io di persona- a quella frase mi rabbuiai.

-Nella mia classe ho solo un amica, le altre non le considero nemmeno sono solo delle volta faccia-

Mi accarezzò una guancia e mi diede un lieve bacio sulle labbra, che io ricambiai.

-Ci vediamo più tardi, ora torno in classe- mi spettinò dolcemente i capelli e si diresse verso la sua aula.
Io mi girai e aprii la porta. Erano tutti seduti ai loro posti tranne Fede che era ancora incerta se sedersi o no.
Lo sguardo mi cadde quasi involontariamente sulle stronze che mi guardavano e sghignazzavano tra loro senza ritegno. La rabbia mi montò dentro, sapevo tutto, TUTTO!

-Allora, Giulia, non ci racconti niente del tuo amore?- mi chiese Sara con la faccia di quella che sa tutto e il sorriso da chiara presa per il culo.
Io ero un ingenua, ed ero molto debole di carattere, ero un periodo di depressione e loro non facevano che aumentarla. Non riuscii neanche a risponderle. Mi voltai e sbattendo la porta corsi in bagno con le lacrime che scorrevano sul mio volto già celeri. Ora le odiavo veramente.




Ho avuto un po’ più di tempo per scrivere questo capitolo e infatti è un pochino più lungo, no? Questa fanfiction, stranamente mi da una certa difficoltà nello scriverla…mah… Comunque grazie ancora dei commenti!!!