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Autore: lacrimedidinosauro    30/04/2012    6 recensioni
Beatrice era una ragazza Italiana di quasi vent’anni, era una ragazza piuttosto bella è piacente, dal fisico esile ma dalle belle forme, gli occhi color verde-acqua, i capelli color nocciola e le labbra sottili ma carnose, Viveva nella Bologna del 1963, quel giorno non si sarebbe mai immaginata di avere come compagni di viaggio quattro ragazzi.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Across the Beatles universe.'
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 Paul will never stop.
 







Capitolo quarto: 
Un sogno durato un giorno....















- Oh ragazzi, grazie mille….ancora non mi sembra vero che ho privatamente assistito ad una vostra esibizione. – Disse felicemente Beatrice mentre applaudiva.
 
- Beh mia cara, siamo sempre dei gentlemen inglesi noi! – Disse George avvicinandosi alla ragazza depositandogli un leggero bacio sul dorso della mano.
 
- George Harrison, liverpooliano chic! – Disse John prendendo in giro l’amico facendo un buffo inchino.
 
Tutti si misero a ridere di gusto tranne George che incrociò le braccia fingendosi arrabbiato.
Lo sguardo di Beatrice volò all’improvviso su McCartney che stava riponendo con delicatezza il suo basso dentro alla custodia, non si stupiva del fatto che per tutta la durata della canzone rimase a fissare Paul come se fosse l’ottava meraviglia del mondo (per lei lo era), di tanto in tanto lui se ne accorgeva e si limitò a rivolgerle dei timidi sorrisi.
 
Per la ragazza ormai tutto pareva essersi arrestato di colpo, dicono che quando uno incontra l’amore della sua vita….il tempo si ferma, lei diceva sempre che Paul era bellissimo, che lui era il suo preferito, arrivando persino a fantasticare eroticamente sul bassista….immaginandosi che i suoi callosi polpastrelli gli stuzzicassero il clitoride, immaginandosi la sua lingua tracciargli delle scie infuocate di saliva lungo la curvatura del seno e immaginandosi infine i suoi enormi occhi verdi brillare d’eccitazione solo per merito suo.
 
Pensieri troppo impossibili….
Tanto ormai sapeva che di lì a poco sarebbe finito tutto.
 
- Ohhh, Beatrice ti senti bene? – Chiese Ringo sventolando una mando davanti al viso della giovane.
 
- Cosa? Chi? Emmmm….si, si Ringo è tutto apposto! – 
 
Beatrice arrossì di colpo, scosse la testa “cadendo dalle nubi” mentre George, John e Ringo risero sotto ai baffi.
 
- Forse volete rimanere un po’ da soli? – Continuò il batterista notando che anche Paul aveva un’espressione imbambolata.
 
- Grazie Ringo. – Rispose Paul continuando a guardare dolcemente Beatrice.
 
Ringo e George si sorrise complici, uscirono tutti e 3 dal vagone salutando elegantemente la fanciulla mentre John sussurrò all’orecchio di McCartney facendogli l’occhiolino:
 
- Dacci dentro Paulie! – 
 
- Ehy, non sono così pervertito. – Rispose Paul facendosi sentire solo da lui.
 
Una volta rimasti soli calò un silenzio imbarazzante che Beatrice provò a spezzare con la domanda:
 
- State andando anche voi a Roma? – 
 


Ma dai Beatrice??
Secondo te dove possono andare su un treno diretto solamente in quella città?
Adesso calmati, non sei svenuta per tutto questo tempo….non svenire adesso!
Oddio, quanta voglia di dargli una bacio che ho, non fare cazzate Bea!
 


- Si, sarà la nostra ultima tappa qui in Italia, dopodiché torneremo nella nostra Liverpool e devo prepararmi psicologicamente a tutte quelle fan urlanti. – Disse Paul svogliato facendo ridere la ragazza.
 
- Ti manca Liverpool? Com’è? Cosa si fa lì di solito? – Domandò.
 
- Hey, è un interrogatorio forse? – Scherzò McCartney.
 
- Scusami! – 
 
- Ma figurati, comunque è una città come tutte le altre in Inghilterra, piena di nebbia è sempre umido….- 
 
- Ed è molto triste il sabato sera!! Specialmente quando uno si accorge che è appena giovedì mattina!! – Disse Ringo sbucando con la testa dalla porta che collegava i due vagoni.
 
- RINGO!! – Strillarono Beatrice e Paul all’unisono. 
 
- Scusate, volevo solamente dire la mia. – Disse Ringo andandosene sconsolato.
 
A quel punto il destino volle che il treno slittò bruscamente sui binari, Paul perse quasi l’equilibrio mentre Beatrice andò a sbattere con la schiena contro la gabbia di metallo che conteneva i bagagli, si ritrovarono tutti e 2 l’uno addosso all’altro.
 
- Oh, scusami tanto. – Disse Paul cercando di rialzarsi.
 
- Ma di che cosa? – Domandò la ragazza non riuscendo a togliere lo sguardo dai suoi meravigliosi occhi.
 
- Io….ecco….credo che mi mancherà molto la mia prima fan che non urla ad ogni movimento che faccio. – Disse Paul arrossendo leggermente.
 
 
 
Ok, cosa sto facendo? Perché sto diventando rosso come un peperone? 
Forse lo so perché, lei è così diversa dalle altre….
ha perso sua mamma quand’era solo una bambina, nessuno meglio di me la può capire,
presto tutto questo finirà, io andrò avanti con il mio destino e lei con il suo.
Che brutta cotta ti sei preso Sir James Paul McCartney! 
 


Beatrice attraverso quegli occhi, osservò nell’animo del giovane bassista, ci vide dei sogni, delle speranze, delle delusioni, amori e un futuro.
Era durato tutto così poco….e non potè fare a meno di farsi ricordare così.
 
- Paul, so che tu, George, John e Ringo farete grandi cose, me lo sento nel cuore….tu potresti pensare che ti conosco da pochissimo tempo e non so nulla di voi ma avete regalato a questa ragazza il giorno più bello della sua vita. – Disse la ragazza quasi sull’orlo delle lacrime per la gioia.
 
- Io….- Stava per rispondere McCartney sinceramente ammirato e commosso.
 
- Shhhh, non dire niente. – 
 
 
Intanto sentirono una voce in lontananza, forse era quella del capotreno che annunciava: 
 
- Signori prepararsi, siamo in arrivo alla stazione di Roma centrale. – 
 
Oppure quella di Brian che urlava:
 
- Dove caspita si è cacciato Paul!!?? – 
 
O una o l’altra….il sogno stava finendo per Beatrice, tutto in un batter d’occhio, come tutto era iniziato.
 
- Vai Paul, assieme agli altri 3 pazzi….- rise. - Cambiate il mondo, rendetelo migliore. – 
 
Detto questo Beatrice si lasciò scappare una lacrima dall’occhio sinistro, Paul subito la raccolse con un dito e accarezzò piano la guancia morbida della ragazza.
 
- Eccoti Paul!! Sbrigati che dobbiamo scendere! – Si intromise Epstein sempre con quella sua vocetta irritante.
 
Alcuni uomini addetti ai bagagli dei ragazzi raccolsero gli strumenti, Paul si voltò in fretta verso Beatrice che stava facendo dei respiri profondi per calmarsi.
 
- Te l’ho detto che hai un nome stupendo? – Chiese.
 
Beatrice sorrise e scosse lentamente la testa.
 
- Se avrò dei bambini, mia figlia la chiamerò così, addio piccola. – Paul si chinò verso le labbra della giovane per regalargli un casto bacio a fior di labbra.
 
Brian sull’orlo di una crisi di nervi si precipitò ad afferrare il bassista per un braccio e a trascinarlo via.
Continuò a tenere fisso lo sguardo si di lei anche dopo che raggiunse la macchina che venne a prelevare i Beatles fin dentro la stazione, lei non potè fare altro che guardarlo mentre andava via….verso il suo destino, guardava Ringo che gli sorrideva mandandogli un bacio volante con la mano, guardava George che la salutava con la mano mangiandosi un ennesimo biscotto al cioccolato e infine guardava anche John che gli faceva maliziosamente l’occhiolino.
 
Tutto il sogno finì, come tutte le cose belle che non durano per sempre.
 
Si avviò verso la sua carrozza di seconda classe dove aveva lasciato la sua amica Eleonora la quale era molto preoccupata.
 
- Beatrice ma dov’eri finita? Sei stata via per tutta la durata del viaggio, ma dove cavolo era questo bar? – 
 
La ragazza non rispose.
 
- Mah, avrai incontrato i Beatles lungo il tragitto! – Disse la sua amica sarcasticamente mentre tirava giù le sue valige.
 
- Qualcosa del genere. – Rispose Beatrice con ancora lo sguardo perso nel vuoto passandosi lentamente due dita sulle labbra, in cerca di quel delizioso sapore di the zuccherato al limone.
 
Si promise a se stessa che non avrebbe mai dimenticato quel giorno e che non avrebbe mai dimenticato i quattro ragazzi di Liverpool. 















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*Angolo autrice*

Tadadadaaaaaaannnnnnn!! *risata malefica*
Calmatevi, questa non è la fine ;)
Scusatemi se magari sono stata così......"melodrammatica"
Non sembra nemmeno a me di aver scritto queste cose o.O
Spero moltissimo che vi stia continuando a piacere.....è la prima volta che mi cimento in una storia la quale riesco ad aggiornare
così velocemente, sarà perchè mi sono affezzionata molto a questa fanfiction :3
Lasciatemi sempre un vostro parere ok?? le vostre recensioni sono essenziali per me!
Bacione grandissimo e al prossimo ed ultimo capitolo! :D

MaCCa_95
   
 
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