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Autore: Lemon    30/04/2012    5 recensioni
Paul prese le chiavi di casa sua e chise lo sportello della macchina con forza, dirigendosi verso la porta. Fece per aprire, le mani tremanti dal freddo, quando notò un pacco. Era di forma quadrata, la carta color marroncino chiaro e non c'era il mittente, ma il francobollo indicava che veniva direttamente dall'America.
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Flower Princess;
 
27 Gennaio 1984
Quel gennaio era particolarmente freddo per McCartney. Si strinse nel suo cappotto e alzò la sciarpa fino a coprirsi la punta del naso ed uscì dall'autovettura, poggiando i piedi saldamente sulla neve, cercando di non perdere l'equilibrio e scivolare. Paul prese le chiavi di casa sua e chise lo sportello della macchina con forza, dirigendosi verso la porta.
Fece per aprire, le mani tremanti dal freddo, quando notò un pacco. Era di forma quadrata, la carta color marroncino chiaro e non c'era il mittente, ma il francobollo indicava che veniva direttamente dall'America. L'inglese, incuriosito, prese il pacchetto e finalmente aprì la porta, entrando.
«Sono a casa!» Esclamò, aspettandosi di sentire i bimbi correre incontro a lui assieme alla moglie. Silenzio. McCartney fece qualche passo avanti e trovò un bigliettino firmato da Linda. "Torniamo presto, ti amo" Recitava. Lui sorrise, passando con la punta del dito i contorni della scrittura della sua amata, fino ad arrivare al cuoricino accuratamente disegnato. Lo piegò e se lo infilò in tasca, sfilandosi la sciarpa e il cappotto, abbandonandoli all'ingresso. Andò in salotto, il pacco misterioso stretto tra le mani e si sedette, anzi sprofondò, sulla poltrona. Il cantante strappò con cura ambi i lati della carta e dopo diversi tentativi di non lacerla, cedette e la strappò via, rimanendo a fissare stupefatto il contenuto.
«Milk and Honey» Lesse a voce alta, sbattendo velocemente le palpebre. Era un album, un album di John Lennon, che era morto quattro anni addietro. Poi la mente confusa dell'inglese si schiarì. Era l'album a cui il suo amico stava lavorando prima della sua morte, quello che non aveva mai finito per colpa di un pazzo. Una fitta dolorosa al petto colpì Macca, sentendo come una ferita riaprirsi dopo chissà quanto tempo, si mordicchiò il labbro inferiore e guardò la foto dell'uomo che aveva amato ( e che ovviamente ancora amava ).
Paul si alzò, tenendo il vinile stretto al proprio petto e si avvicinò al mangiadischi, estraendo il disco, quando un biglietto cadde per terra. Si chinò a raccoglierlo e lo lesse, schiarendosi la voce con un colpo di tosse. «So che il nostro rapporto non è mai stato ottimo, ma spero ti piaccia. Ho lavorato molto per riuscire a recuperare tutte le registrazioni di John. Salutami la famiglia. Yoko» Gli sfuggì un sorriso, quasi impercettibile e voltò l'album, guardando il retro. 
Sgranò gli occhi. Un titolo gli era saltato direttamente all'occhio, facendolo addirittura sobbalzare e il cuore prese a battere irregolarmente. "(Forgive Me) My Little Flower Princess" C'era scritto. A McCartney vennero le lacrime agli occhi. Quello era il suo soprannome, il modo in cui John lo chiamava quando erano giovani e pieni d'amore verso l'altro. Con le mani tremanti dall'emozione posò il disco nel giradischi ed arrivò alla nona traccia, impaziente, mentre la mente veniva riempita di ricordi, cullati dalla dolce voce di John che si sovrapponeva a quella immaginaria di Elvis.
 
Lennon accese la radio e sorrise, appena sentì quella che era la canzone sua e di Paul, cantata dal re del rock. Si avvicinò al piccolo McCartney, che se ne stava seduto a gambe accavallate sul divano e gli porse la mano. «La senti? E' la nostra canzone, principessa» Il bassista rise e lo guardò dal basso, prendendogli la mano e si alzò in piedi. «Principessa?» John annuì e gli circondò il busto con le braccia, tirandolo a sè e fece posare la testa di Paul sul proprio petto, sorreggendogliela come si fa ai bimbi. «Certo, tu sei la mia piccola principessa dei fiori» Gli sussurrò all'orecchio e Macca arrossì e rabbrividì allo stesso tempo, tenendosi stretto all'amato. John sorrise dolcemente e gli alzò il viso, sfiorando le labbra con le sue e lo guardò intensamente nei suoi occhioni verdi, mentre entrambi danzavano lentamente cullati dalle dolci parole di Love Me Tender. «Ti amo, Johnnie» Sussurrò Paul con il viso completamente rosso e sorrise quando l'altro lo prese per mano, portandolo con gentilezza in camera. «Anche io, principessa»
 
Quando McCartney riaprì gli occhi sentì le guance bagnarsi e le lacrime scorrere sul suo viso. Ricordava ancora tutto, i baci e le carezze, le parole dolci e gli sguardi pieni d'affetto. Ma ricordava anche gli insulti e l'odio del periodo in cui di amore non ce n'era più. Lo amava ancora. Quanto? Tantissimo, anche troppo, tanto quanto aveva sofferto. E quelle erano le scuse di John, il suo modo di dirgli "Ti amo ancora", seppur un po' in ritardo. 
Paul si portò le mani davanti al viso, lasciando scorrere le lacrime e gli sfuggì un singhiozzo, mentre la schiena gli tremava. Era andato tutto perduto, certo che appena avrebbe sentito la canzone l'avrebbe perdonato, in verità l'aveva già perdonato dall'inizio. Dopo quell'ultimo "I'm home" sarebbe corso da lui, ma ora era sfumato tutto. John se n'era andato.
 
 
 
Lemons;
Era da tanto che volevo scriverla, però non è che mi convinca tanto. L'idea iniziale era del tutto diversa.
Comunque, ho letto che si sentiva dire che John chiamava Paul "Principessa" e poi insomma, si capisce che questa canzone è per lui! çwç
Recensite che non vi mangia nessuno. <3
 
Peace, Lemon.
   
 
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