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Autore: Verena    30/04/2012    1 recensioni
Tokyo, 2024.
Una città oppressa dalla dittatura di un sindaco corrotto.
Un gruppo di giovani ribelli armati di pattini a rotelle e vernice spray.
Una ragazza senza passato.
Ma con una missione da compiere.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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REBEL



La mattina dopo, Dark si svegliò al Garage. Si stiracchiò tendendo le braccia, e sfiorando qualcosa di caldo e morbido sdraiato nella stessa branda accanto a lei. Ridacchiò tra sé, continuando ad accarezzare quella cosa, che in realtà era la spalla di Beat. Lui si voltò con un mugolio e aprì un occhio. I suoi capelli rossi sparavano da tutte le parti. Lei gli scivolò tra le braccia, accoccolandosi contro il suo petto.

“Buongiorno…” Mormorò.

Lui rispose con un grugnito, strizzando gli occhi. Poi la prese stretta e la ribaltò di scatto, portandola sopra di sé. “Buongiorno!!!” Esclamò.

Si stamparono un bacio. “Hey, cos’è tutta questa allegria?” chiese lei, scostandosi i lunghissimi capelli ramati che aveva lasciato sciolti e che le ricadevano attorno in morbide onde.

“Beh, con un risveglio così bello, come si fa a non essere allegri?” Scoppiarono a ridere. La giornata era iniziata così bene, e sarebbe andata avanti così. E non sarebbe stata l’unica, ma solo la prima.

 
Le cose però cambiarono drasticamente quella notte, quando Dark si trovava a passare nella 99th Street. Uno dei sottoposti di Rokkaku l’aveva avvicinata con discrezione, dicendole di presentarsi immediatamente al quartier generale. E ora si trovava nella solita sala riunioni, circondata dai soliti ufficiali di polizia in giacca e cravatta.

“Molto bene, Dark. Hai svolto un ottimo lavoro. Le informazioni che hai raccolto ci sono state molto utili.”

Dark sentiva un grosso groppo in gola. Iniziava a intuire dove sarebbe andato a finire il discorso.

“Sarai felice di sapere che l’attacco al quartier generale dei GG è fissato per domani notte.”

Lei si sentì gelare. Iniziò a sudare freddo. La polizia sarebbe entrata in forze nel Garage. Lo avrebbe raso al suolo e avrebbe sterminato i suoi abitanti. Un solo pensiero le attraversò la mente: Beat. Davanti agli occhi le scorrevano le immagini del bellissimo risveglio di quella mattina, e si sentì morire. Come tutti gli altri, Beat sarebbe stato ucciso, debellato come un parassita dagli uomini di Rokkaku. E la colpa sarebbe stata soltanto sua. Aveva appena firmato la condanna a morte dell’uomo che amava. E non poteva accettarlo.

“A-aspettate” balbettò, “le informazioni che vi ho portato potrebbero essere inesatte, sono imprecise. Non ho avuto abbastanza tempo di controllare che fossero attendibili…”

“Stai tranquilla. Le abbiamo verificate confrontandole con i dati raccolti da altri informatori e con le testimonianze di altri agenti. È tutto preciso ed impeccabile. Hai svolto davvero uno splendido lavoro, e ti ringraziamo di questo.”

La stavano addirittura ringraziando. Ringraziando di essere un’assassina, una traditrice. Di aver condannato a morte dei ragazzi innocenti, o meglio colpevoli solo di credere nei propri ideali di libertà e amicizia. No. Non lo avrebbe tollerato un secondo di più.

Si alzò di scatto, rovesciando la propria sedia. I presenti la guardarono stupiti.

“Ma cosa..?”

Gli occhi di Dark sembravano mandare lampi mentre li squadrava uno ad uno. Una nuova forza si era accesa dentro di lei.

“State commettendo un grosso errore. Non potete condannare a morte dei ragazzi completamente innocenti. I veri criminali qui siete voi, e ve lo dimostrerò.”

Si voltò di scatto e sfrecciò via dalla sala e dal palazzo, mentre tutte le guardie si mobilitavano per fermarla, ma inutilmente.

 
Dark correva, correva per le vie di Tokyo. Come aveva potuto? Come aveva potuto condannare i suoi amici… e soprattutto Beat? Non faceva altro che darsi dell’idiota per essersi lasciata trasportare dalla gelosia, quella stupida ed inutile gelosia che aveva provato verso Ryth. Ora ne avrebbero pagato le conseguenze delle persone totalmente estranee ed innocenti. C’era solo una cosa da fare: confessare tutto ai GG, quantomeno per non farli trovare impreparati di fronte all’attacco che avrebbero subito. 




L'angolo di Verena
Buonasera a tutti. Chiedo scusa per l'enorme ritardo nel pubblicare questo capitolo, mi rendo conto che ho fatto aspettare tantissimo i miei lettori (so che ci siete, anche se non vi fate notare...)
Beh, che dire di questo capitolo? Che finalmente qualcuno ha scelto definitivamente da che parte stare!! Ed ora dovrà affrontare le conseguenze della sua scelta... Quali saranno, lo scopriremo nel prossimo capitolo (e vi prometto che non ci metterà così tanto ad arrivare ^-^')
Alla prossima!!

  
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