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Autore: IwannabedrunkwhenIwakeup    01/05/2012    2 recensioni
Jasmine è una normale ragazza, va a scuola, ha delle amiche, le piace un ragazzo. Finchè ad una festa bacia il ragazzo della sua migliore amica..
(Dal prologo)
Poi ci baciavamo. Le sue labbra erano sulle mie. Le mie labbra erano sulle sue. Sapeva di fragola e cioccolato. Avevo paura di fare qualcosa di sbagliato. Non avevo mai baciato un ragazzo prima.
Ma era come se noi due ci appartenessimo da una vita. Eravamo le parti di qualcosa separato dalla nascita, che finalmente tornava a ricongiungersi.
Eravamo NOI. Noi.
Le sue mani vagavano tra i miei capelli, mi piaceva il suo tocco. Pensare che ho sempre odiato chi mi toccava i capelli. Lui era l'eccezione. Quella che conferma la regola, si.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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La mattina cercai disperatamente di coprirmi quelle gigantesche occhiaie che erano apparse sul mio viso per la notte insonne. Non riuscivo proprio a capire cosa fosse successo alla festa. Perchè avevo fatto quel sogno? Perchè mi ero ritrovata a casa mia?

Le risposte non avrebbero dovuto aspettare molto. Mia madre si sarebbe svegliata a momenti.

Mi misi una t-shirt e un paio di jeans e scesi in cucina.

La colazione era in tavola.

"Giorno, ma"

"Ciao, Jasmine''

"Senti, lo so, posso sembrare stupida, ma non mi ricordo niente di quello che è successo ieri alla festa della Soph''

Presi un biscotto e lo inzuppai nel latte caldo.

''Uhm, sei svenuta e ti hanno riportato a casa''.

''E come mai?"

"Chi sono io, la veggente. Non era alla festa. Comunque probabilmente un calo di zuccheri, non lo so.''

''Uhm, non penso, c'era molto da mangiare, e penso di aver mangiato.''

''Allora chiedi dopo a scuola''

''Ma il punto è che non mi ricordo niente della festa.. E se fosse successo qualcosa, di, ehm.. brutto, spiacevole nei miei confronti?"

"Non ti resta che scoprirlo"

No, e poi dicono che le mamme danno consigli seri.

''Io vado, che perdo l'autobus. Ciao Mà''

Infilai una giacca, presi lo zaino e uscii di casa.

 

Quella mattina in autobus non c'era nessuno che conoscevo che era alla festa, per fortuna. Arrivai a scuola qualche minuto in ritardo, perchè camminavo lentamente per via della stanchezza. Entrai in classe e iniziarono tutti a chiedermi come stavo.

"Jass, come stai?" "Jass, tutto bene" "Min, ti sei ripresa?"

Ma ripresa da cosa? No, proprio non capivo, non riuscivo a capire cosa fosse successo. Ma ero decisa a scoprirlo. Richiamai Sofia da una parte per parlarle.

Lei mi guardava male e mi chiese :"Cazzo vuoi?"

Ommioddio, cosa era successo alla festa, perchè quel tono?

"Senti, lo so, ti sembrerà strano, ma io non mi ricordo niente di cosa è successo alla festa. So solo che sono svenuta e non so neanche perchè.''

''Allora, vediamo se questo ti rinfrescherà la memoria. Tu. Marco. Limonare. "

"Cosa? Io? Ma, ma non l'avrei mai fatto, non ti avrei mai tradita in questo modo. Sei la mia migliore amica e non farei mai nulla per ferirti."

"Ma l'hai fatto. E non chiamarmi mai più migliore amica perchè io con te non voglio più avere a che fare.''

Se ne andò lasciandomi lì da sola. Stavo per scoppiare a piangere. Ma come avevo potuto baciare il suo ragazzo. Erano così una bella coppia, stavano insieme da 8-9 mesi, sembravano così innamorati. E dovevo essere stata sobria dopotutto, l'aveva detto lei stessa che non avrebbe mai pensato di introdurre alcolici alla sua festa. Per fortuna che non era la mia vicina di banco, perchè se così fosse, avrebbe cercato di picchiarmi. E non aveva tutti i torti. Dovevo assolutamente trovare un modo per fare pace con lei.

Entrò la prof d'inglese e mi sedetti al mio posto. Anche la mia vicina di banco era alla festa. Magari potevo chiedere a lei. Io ed Elisa non eravamo mai state amiche, ci siamo odiate silenziosamente fin dal primo giorno di scuola, e mi stavo per sparare quando ho scoperto di essere vicina di banco con lei. E' la tipica ragazza snob, con capelli tinti di biondo, maglie firmate, un milione di ragazzi che le sbavano dietro. Io ho sempre odiato quel tipo di persone lì, in un certo senso le invidio perchè hanno una vita sociale, in un altro non vorrei mai essere come loro. Ma dovevo tentare.

"Senti, Eli, ti devo chiedere una cosa, è importante."

"Dimmi"

"Eri alla festa della Sofia, giusto?"

"No, e dovresti saperlo, ma probabilmente eri troppo fatta per renderti conto che io non ero venuta. Sai girano certe voci.."

"Oddio. Scusa, ma io proprio non ricordo niente. L'unica cosa che mi ricordo è il posto perchè poi l'ho sognato."

"Magari quel sogno era la realtà?"

La guardai con una faccia sbalordita. No, non poteva essere. Marco non era Luke.

"No, è impossibile, a meno che non ci siano voci in giro di vampiri che mii hanno morso. Mi puoi dire cosa hai sentito, per favoreeee?" Allungai le lettere dell'ultima parola e la guardai con una faccia dolce.

"Allora, vediamo, ti baciavi con il ragazzo della Sofia in una stanza separata, eri ubriaca, ma alla festa non c'era alcol e sei svenuta quando Sofia ti ha urlato in faccia."

Io? Bevuto? No, non era possibile. E.. se...

"Ma se tipo, mi avessero drogata? Io non avrei mai bevuto niente di mia spontanea volontà."

"Come ti ho detto, è quello che si dice in giro. Non si può riuscire a capire tutto soltanto tramite delle voci. Quindi vallo a chiedere al tuo Marcolino, che lo deve sapere, sembra che lui l'abbia fatto di sua spontanea volonta."

Stavo per aprire bocca per risponderle quando la prof fece un urlo perchè non stavamo seguendo.

"Ventura e Rossi, potete smetterla di parlare. Ma siamo a scuola o siamo al mercato. Rossi ti avevo chiesto di leggermi il brano a pagina 45, e vedo che sul tuo banco manca ancora il materiale."

Mi ero persa talmente tanto a cercare di capire cosa fosse successo il giorno prima che mi ero totalmente dimenticata di tirare fuori il libro. Lo presi, e iniziai a leggere.

"My best friend is the best person who are in the world. She is always with me." No, non ce l'avrei fatta, a leggere questo. Una lacrima rigò il mio viso. Le parole continuavano confuse in un testo che sembrava cercasse di colpevolizzarmi.

"Scusi, prof, ma non riesco a leggere queste cose." Dissi con voce bassa e spezzata.

Mi alzai dal banco e uscii dalla classe dirigendomi verso il bagno, che era vuoto. Riuscii a malapena a sentire le grida della professoressa che mi ordinava di ritornare in classe.

Come solo Marco aveva pensato di baciarmi, e io, io non l'avevo respinto.

Avevo il suo numero, così decisi di inviargli un messaggio.

-Cosa è successo ieri?Come hai pensato di baciarmi? Scusa, non ricordo niente. Rispondi è importante.-





 


Spazio autrice.
Ciao belli(e)!
In questo capitolo si inizia a capire cosa sta succedendo!
La povera Jasmine ha baciato Marco, il ragazzo della sua migliore amica.
Riuscirà a farsi perdonare da lei? Oppure non si parleranno più?
E soprattutto cosa è successo alla festa esattamente?

Lo scoprirete nelle prossime puntate!
Quindi recensite recensite!

With love
Ketty

  
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