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Autore: VanNotOk    01/05/2012    0 recensioni
Interruppe di colpo i miei pensieri:
-Gee, che ne dici di un film e una birra stasera?
-Frank, sono le quattro del pomeriggio.
Non mi piaceva andargli contro, ma non potevo mostrarmi per quel che realmente ero, una persona oltretutto debole e demolita.
In ogni caso alzò il suo corpo dal letto con fare buffo e lo trascinò verso di me, stanco e brillo, mentre per reggersi mi ancorò le braccia al collo e poggiò il suo viso sulla mia spalla. 
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ore: 6 e un quarto di un pomeriggio afoso.
Siamo entrambi pronti, siamo vestiti di nero come fosse un lutto quello che i nostri corpi stanno per mostrare, riveldnosi più vicini del dovuto.
Eppure qualcosa in me mi suggeriva che quello non sarebbe stato il giusto momento per collezzionare un altro fallimento agli occhi di mio fratello. Per quanto tutta la mia vita sia trascorsa inesorabilmente senza tener mai conto del parere altrui uesta volta la paura c'è, e la sento esplodere nel mio stesso cuore tutt'ora.
"Pronto?"
La voce di Frank è così calma, ma non riesce a calmare me...
"No.." sussurro.
"Come no!?"
"Frank, pensi sia la cosa giusta da fare? Mostrarsi al mondo inermi, facendo cadere su di noi tutte le attenzioni che in questo tempo hanno dubbiato contro di noi!""
"Ma... se siamo insieme..."
"Noi siamo insieme adesso, ma la tensione potrebbe dividerci, i nostri corpi potrebbe prendere direzioni diverse e il mio non reggerebbe mai l'ennesimo errore dovuto alla "popolarità" che queste persone ci offrono a caro prezzo"
Cadde un buio silenzio, probabilmente ci avrebbero visti insieme, mi avrebbero scoperti e tramutati in articoli da prima pagina di qualche scadente giornale scandalistico. I pezzi del mio cuore erano sulla via del ricongiungimento ed era accaduto tutto troppo velocemente per lasciar cadere tutto nelle mani del fato. Frank avrebbe capito. Lyn-z no.
"Vai da solo..." 
Disse riluttante, innervosito dal mio cambiamento improvviso. Le idee mi si schirirono solo al suono delle sue parole, delus ee affrante si scagliarono contro di me.
"..Vai da solo.. Non sarò geloso, non fremerò tutto il tempo pensando che magari una troietta qualsiasi, seppur tatuata, ti sia saltata al collo, e sai che se così sarà io lo verrò a sapere."
La sua aria di sfida mi innervosì più del dovuto.
"Ci vado da solo, e nessuna troietta mi salterà al collo. Hai troppi dubbi su di noi." Mi avvicinai alla porta recuperando il cellulare dal tavolo e una copia delle chiavi. "Ciao Frank!"  dissi scocciato avviandomi verso il lounge bar mentre le mie aspettative di vederlo correre verso di me si spensero col rumore frastornante dello sbattersi della porta dietro le mie spalle.

"Vai al diavolo" ripetei fra me e me. "Vai fottutamente al diavolo, coglione"

Come poteva pensare che mi sarei fatto prendere da una ragazzina qualunque? Seppur bella Lyn-z non era Frank, e ciò che non era Frank non era per me, ormai.

"Hi, babe1" Urlò una ragazzetta seduta in un tavolino bianco panna al bar, il suo corpo era semi-coperto da vestiti strappati qui e lì, una canotta a strisce blu e bianche le lasciava intravedere il seno, un paio di pantaloncini neri invece lasciava libero sfogo alle fantasie di chiunque sfoderando due belle e sode gambe da cui trasparivano calze a rete chiare e un tatuaggio sulla gamba sinistra, suppongo.
"Ciao.." Incerto mi avviai verso quel sorriso incorniciato da un rossetto rosso sangue.
Il mio cervello innervosito si spense, o forse fu lui ad accendersi mentre il mio cuore, palpitante per Frank, ancora, lasciò per ore che fù la ragione a sorprendermi.
La ragione mi vedeva felice ocn una donna, che tutti avrebbero accettato. La mia ragione la vedeva vestita di bianco, ma a modo suo lasciando intravedere il suo splendido corpo, alla mia destra le proiezioni mentali lasciarono  che vedessi mio fratello in smoking, sorridente e felice per la mia felicità. E alla sua sinistra una sua amica, magari la ragazza di mio fratello. Fra i banchi della chiesa i suoi genitori e mia madre, affianco a loro, sorridente, cordiale verso i suoi futuri parenti. Sua sorella, suo fratello, chiunque le appartenesse in qualche modo seduto sui banchi di legno di una chiesa spersa nel New Jersey, dove nessuno avrebbe mai potuto vederci. Ma nel secondo banco, in prospettiva al mio corpo, un ragazzetto dagli occhi chiari, verdi, vestito elegantemente ma con i capeli colorati. E' Frank e il cuore si accende a svariate ore di distanza dal saluto di quella donna. Siamo davanti a un caffè, ho parlato con lei fantasticando sul mio futuro, le chiedo che ore sono "Sono le nove e mezza" dice la sua voce, che bella voce.
"Cazzo, devo scappare, scusa" Prendo la giacca e mi avvicino a lei, per salutarla: Lei sposta il mio viso e mi bacia, e il bacio viene corrisposto. Ma non sento nulla, il mio cuore è accesoe pensa a Frank, e a cosa potrebbe fare se lo scoprisse. Ma non mi ci volle molto a scoprirlo dato che dall'altro lato della stanza c'era lui con una chitarra fra le mani..







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E' tutto inventato al momento girls...
Non so come andrà a finire, spero bene, sinceramente, però oggi mi sentivo di rovinare una trama vecchissima
che porto avanti da secoli e che non continuo da secoli :3
Miao, ciao. 

VAAAN.

  
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