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Autore: Kyoro    01/05/2012    6 recensioni
Avevo sopportato il suo comportamento per una settimana intera, ora però non ne potevo più.
-Ehi!- gli feci chiudendo l'armadietto di botto. Attraversai il corridoio, dritta verso di lui.-Perché mi fissi?-
-Perché mi stai di fronte- rispose tranquillamente Taemin con un sorriso.
-Tu mi fissi, sempre-, insistei. -E' strano. Sei strano-.
- Tutti lo fanno-.
-Non mi hai risposto. Tu, perché lo fai?- domandai di nuovo.
- Se ti da fastidio, posso anche smetterla.- rispose piatto, cominciando a camminare.
- Non ho detto questo. Voglio solo sapere il perché!- quasi urlai.
- Quindi vuoi che ti guardi?- sogghignò divertito.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Scusate infinitamente per il ritardo e per la brevità del capitolo :)
Grazie per aver messo la storia tra le seguite e preferite, mi fate taaaanto felice *w*

Grazie a chi lascia sempre un commento, siete gentilissime :D <3 Quindi GRAZIE a Simmylove, Lucifer90, Denji Lee, Kistae, feilin e kim maddy for ever ! :D
 
Bhe, buona lettura ^^ Al prossimo!







 
Taemin PoV
 
 
Seguii con lo sguardo Lyn mentre chiudeva la porta dietro di se, per poi spostarlo truce su Kibum. 
- Questo hippy del cavolo!- sentii forte e chiaro nei suoi pensieri. Sospirai, desiderando ancora una volta di non possedere un potere del genere. Certo era unico, o come dicevano gli altri, utile..straordinario. Così straordinario da condurmi a palazzo a soli sei anni, e prestare i miei “utili” servigi alla Regina e al popolo.
Ma per quanto fosse speciale, si poteva considerare anche molto fastidioso.
Non c’era mai quiete nelle mia testa, non dormivo, non vi era cosa che non conoscessi o che non avrei potuto sapere. La curiosità e le novità erano privilegi che non mi appartenevano più. Fino a quando non mi fu assegnata Lyn, e allora tutto era cambiato.
Era la prima i quali pensieri mi erano in qualche modo celati, come nascosti da un potente scudo invisibile; che cedeva solo quando le sue emozioni si facevano più forti. E così li percepivo come fossero delle interferenze molto labili.
In un primo momento, l’idea di non poterla percepire mi spaventava. Non sapevo come approcciarla o parlarle. Era come fare un passo nel vuoto. La fissavo durante le lezioni, in continuazione, sperando di riuscire a captare qualcosa..ma niente. Era irraggiungibile e adesso mi piaceva quella sensazione di scoprire piano e con calma una persona.
 
Feci un giro lungo i corridoi, indeciso se dare un ultima occhiata a Lyn; dopotutto era stata sballottata per più di un giorno intero e il mio comportamento non era stato dei migliori.
Esitai di fronte alla sua porta, presi un profondo respiro e mi imposi un sorriso sulle labbra; che però si spense quasi subito.
Un sentimento mai provato prima mi invase del tutto. Serrai le mascelle e strinsi con forza i pugni fino a far sbiancare le nocche.
La mano di Jinki le carezzava gentilmente i capelli umidi, fino a portarli dietro l’orecchio. I suoi occhi, a pochi centimetri di distanza, erano puntati in quelli di Lyn, che per di più era solo in accappatoio.
Fremetti e i quell’istante i due si voltarono sorpresi. Jinki si alzò di scatto, raggiungendo il lato del letto a baldacchino; intanto Lyn cercava di coprirsi con le braccia in modo goffo. - Ma se eri così tranquilla pochi attimi fa..ed ora?!- mi inquietai ancora di più.
-Tu, fuori!- scandii con rabbia, rivolgendogli uno sguardo di pietra.
- Tae, giuro non è come pensi..- gli lessi nella mente.
-ORA!- ruggii.
Jinki abbasso il capo, incamminandosi rassegnato verso la porta. Si fermò sullo stipite per rivolgere l’ultimo sguardo a Lyn.
- Ci vediamo dopo- le sorrise dolcemente.
-Non penso proprio.- tagliai corto, sbattendogli la porta in faccia.
 
Piantai il mio sguardo feroce in quello di Lyn, cercai di vedere nella sua mente cosa fosse successo, ma non ci riuscii.
Lentamente indietreggiò, dirigendosi verso il bagno.
- Dove credi di andare?- gli chiesi seccato.
- A vestirmi- rispose confusa, indicando il bagno.
-Ah certo, e solo adesso per te è un problema stare mezza nuda di fronte a un ragazzo?!-urlai.
-Senti, mi dispiace..Io..Non avevo intenzione di..insomma..Non ho fatto nulla!-concluse con tono duro.
-Avresti dovuto saperlo, Lyn! Dovresti sapere che le tue azioni hanno delle conseguenze e che quello che fai conta! Devi stare lontano da Jinki!-
-Ma io non ho fatto un bel niente! E non gli starò lontano, mettitelo in testa!-

 
 
Lyn PoV

 
 
Taemin scattò improvvisamente verso di me, spaventandomi al punto da indurmi a indietreggiare. Urtai il muro con la schiena, mentre lui mi si parava davanti.
Appoggiò un braccio contro la parete, stringendomi a un fianco e avvicinando il suo viso al mio.
 Arrivò con le labbra sul mio orecchio - Cosa avrei dovuto pensare allora?- soffiò provocandomi dei brividi lungo la schiena.
- N-non lo so, m-ma..- ritornò a fissarmi negli occhi con quello sguardo acceso di rabbia.
- Sai bene cosa si pensa quando un ragazzo e una ragazza si trovano da soli in una stanza. Molto peggio, se quella ragazza è laprincipessa e lui un Onew*..- strusciò le labbra sul mio collo, ripercorrendolo più volte. 
-C-che f-fai?-Le gambe mi tremavano e mi morsi le labbra per trattenere un gemito. Abbassò di poco l’accappatoio, scoprendomi la spalla e cominciando a lasciare umidi baci su di essa.
Mi agitai, se è possibile, ancora di più- N-non so n-nemmeno che significa Onew -, farfugliai.- N-non ho fatto nulla..-riuscii a finire.
Sospirò e indietreggiò definitivamente - Lo so!- disse d’un tratto raggiante.
-Eh?- esclamai spontaneamente.
- L’ho appena visto nella tua mente.- sorrise, quasi rasserenato - Ok, adesso vatti a cambiare, io ti aspetto fuori- mi diede le spalle e cominciò a camminare.
Sbarrai gli occhi, avendo capito finalmente a cosa aveva mirato fin dall‘inizio.
Mi ricoprì la spalla, portandomi una mano sul collo. - Taemin ti sei scordato una cosa..- mormorai.
-Cosa?- si voltò spaesato.
Lo raggiunsi - Questo!- gli mollai un sonoro schiaffo, cercando di fargli più male possibile.
-Sei un animale! Per leggermi nella mente, sei arrivato fino a questo! Hai superato il limite Lee Taemin!-
Mi guardò sbalordito, toccandosi la guancia arrossata.
Abbassai lo sguardo, per nascondere le lacrime -Sparisci! Mi fai schifo!- gli ordinai cercando di utilizzare il mio potere. 
Sembrò funzionare, perché l’unica cosa che udì fu la porta sbattere.
 
La mano mi bruciava, me la portai davanti agli occhi notando quanto fosse rossa e gonfia. Mi asciugai le lacrime con la manica dell’accappatoio e decisi che fosse l'ora di vestirsi.
Mi misi al letto decisa a dormire. Ma il pensiero di Taemin non mi lasciava in pace; e quando finalmente presi sonno, nemmeno i sogni mi diedero tregua. Continuavo a svegliarmi, impaurita dallo stesso identico sogno.
La figura di uomo forte e orgoglioso sovrastava sopra un trono rosso e sfavillante. Ai suoi piedi vi erano tre ragazzi, inginocchiati. 
-Non siamo riusciti a prenderla, Maestà..- disse una voce roca e famigliare, appena alzò il viso dal pavimento lo riconobbi. Era Jonghyun! E al suo fianco vi erano Bang e Kris. Il volto dell’uomo, leggermente oscurato, si corrucciò.
-Siete una delusione! Portatela da me! Ad ogni costo!- sbraitò infuriato.
 
 
Sentii bussare alla porta, guardai la sveglia che ormai segnava le otto del mattino. - Taemin, vai via!- mi rigirai nelle coperte.
La porta si spalancò -Sono Kibum, per tua inforamazione.- entrò sedendosi ai bordi del letto.
-Taemin mi ha detto di dirti che tua madre ti aspetta nel suo studio. Ma è successo qualcosa? Mi è sembrato un po’ strano..non ha risposto come al solito alle mie provocazioni su quei suoi orribili capelli..- mi tirai su e lo guardai. - OH MIO DIO!- urlò scattando in piedi.
-Che c’è?- dissi portandomi una mano sul cuore dalla sorpresa.
-Sei orrenda!- proclamò con estrema naturalezza.
Lo fulminai con lo sguardo e mi alzai dal letto. -Sempre molto gentile.-
-No, nel senso..ma hai dormito sta notte? Hai una faccia! Sembri un fantasma, anzi uno zombie; no forse più un vamp..-
-Ho afferrato il concetto.- gli risposi seccata.
Kibum cominciò ad osservarmi mentre cercavo di trovare dei vestiti da mettermi. -Dimmi quel che mi devi chiedere. Lo sai che non sopporto quando mi fissi in quel modo..-
-Avete litigato, vero?- domandò.
-Chi?- chiesi non curante.
-Tu e Taemin. Anche lui aveva quella stessa identica faccia stamattina..e poi..-
-Kibum, non ho voglia di parlarne.- 
Così senza aggiungere altro, mi sorrise un’ ultima volta e uscì.
Sbuffai scegliendo in fine del vestiti a cavolo e raggiunsi mia madre.
 
Bussai. - Entra pure-
- Mamma, mi volevi ?- domandai intimidita dalla sua presenza.
-Non mi chiamare con quell’appellativo. Lo so che può sembrare poco materno da parte mia. Ma non è nelle nostre usanze. Chiamami Byol e basta- concluse un sorriso un po’ forzato.
-O-ok- 
-Dobbiamo parlare dei tuoi poteri. Come già sai, sei potente, ma ti serve un addestramento. Ecco perché ho chiamato una persona a palazzo. Non ti far ingannare dalle sue apparenze, e molto più forte di quanto può sembrare. Dopo di me, si può considerare il più valido nel paese. Anche più di Taemin.- a quel nome fremetti leggermente.
-Cercherò di fare del mio meglio- risposi piatta. Feci per andare, ma mi richiamò. 
-Lyn, sta sera a cena abbiamo ospiti importanti. In casi tragici sarebbero i successori al trono, quindi voglio che ti comporti al meglio. E inoltre- diede un’occhiata veloce ai miei vestiti, sembrando un po’ disgustata - ti devi vestire elegante. Non voglio brutte figure. Sei la principessa, dopotutto.- sorrise stucchevole.
Uscii dalla sua stanza, e quando fui abbastanza lontano lasciai un urlo per sfogarmi - “Sei la principessa, dopotutto”- ,feci il verso a Byol,-Che palle con questa principessa! Sei la principessa di là, di qua, di su, di giù! Non ne posso più!- urlai portandomi le mani tra i capelli.
-Principessa?- udii la voce di un ragazzo che mi chiamava, tanto per cambiare “principessa”.
- Che c’è?!- mi voltai furiosa, stufa di quell'appellativo.
Il ragazzo si schiarì la voce, un po’ sorpreso dalla mia reazione. Era alto e muscoloso, i lineamenti del volto erano dolci e rasserenanti, gli occhi  grandi e scuri, davano l’impressione che fosse una persona molto sicura di sé; infine i capelli anch’essi scuri, gli ricadevano sulla fronte morbidi e sinuosi.
Fece un leggero inchino - Choi Minho, d’ora in poi il tuo insegnante, piacere-







*Onew non è il nome o soprannome di Jinki, ma bensì ciò che è in realtà. Le sue capacità lo rendono un Onew. OK, suona strano..ma mi piaceva l'idea xD



Grazie :)
  
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