The beginning of the game

Hailey si ritrovò a scoprire con un certo fastidio che riuscire a parlare da sola con Black sarebbe stata una missione quasi impossibile, il ragazzo girava sempre circondato dagli amici o attorniato dalle ragazzine civettanti del suo fan club.
L' occasione le si prospettò quando meno se l' aspettava.
Erano passati tre giorni da quando aveva perso quella maledettissima partita a poker e stava ultimando la sua ronda serale, era arrivata davanti alla torre di astronomia quando udì un lieve rumore di passi. La ragazza si mise in ascolto cercando di capire da dove provenissero, sembrava proprio che chiunque fosse si stesse dirigendo verso di lei.
Una manciata di secondi più tardi dall' oscurità emersero un paio di occhi grigi fastidiosamente familiari. L' istinto gridava ad Hailey di cogliere l' opportunità di togliere una bella manciata di punti ai Grifondoro per la violazione del copri fuoco, ma si costrinse ad ignorarlo e a camminare verso di lui facendo finta di non averlo visto.
Con studiata noncuranza finì addosso al ragazzo che, forse per istinto, la strinse a sè per non farla cadere a terra.
- Dovresti guardare dove cammini Nott - le fece notare Sirius senza il solito tono seccato che aveva quando si rivolgeva ad un Serpeverde.
- Sì, scusami non ti avevo visto - replicò tirandosi indietro i capelli e facendo scintillare il suo sorriso luminoso nell' oscurità. Si rese conto di quanto era stata stranamente cordiale solo quando il Grifondoro la guardò stranito.
- Sei sicura di sentirti bene? - le chiese perplesso.
Bè, doveva ammettere che in effetti ricevere delle scuse da lei era come minimo molto strano; per Salazar, si potevano contare sulle dita di una mano le volte che aveva chiesto scusa a qualcuno. Ad ogni modo una battuta così scontata se la poteva anche risparmiare, pensò la ragazza; in effetti stava quasi per rispondergli che sì stava magnificamente quando si rese conto che un' occasione come quella probabilmente non le sarebbe più capitata.
- Bè in effetti non mi sento proprio tanto bene - replicò lasciandosi cadere come se avesse avuto un lieve mancamento.
Il ragazzo la sostenne delicatamente e la fece sedere sugli scalini della torre.
- Forse è meglio se prendi una boccata d' aria - propose scrutandola con aria preoccupata.
Magnifico, stava funzionando tutto alla perfezione. Merlino, avrebbe potuto tranquillamente fare l' attrice.
- Sì, mi sembra una buona idea - mormorò debolmente prima di aggiungere con tono incerto - Però non so se riuscirò ad arrivare fino al balcone, mi sento così debole -
- Puoi sostenerti a me - propose Sirius con aria galante, non c' era traccia di malizia nel suo sguardo. Per un attimo Hailey si chiese se non avesse sbagliato a giudicarlo e se quella che esponeva tutti i giorni in mezzo alla gente non fosse solo una maschera per celare una personalità dolce e gentile. Si tolse dalla testa quell' idea, no a certe cose non doveva neanche lontanamente pensarci.
- Grazie, sei molto gentile - replicò poggiandogli delicatamente una mano sul petto e piantando gli occhi verdi in quelli grigi di lui. Certo che Black doveva proprio avere un fisico statuario a giudicare dai muscoli che sentiva guizzare sotto la camicia. Santo Salazar, ma che andava a pensare? Che cosa poteva importarle se aveva o no un bel corpo?
Si lasciò condurre verso il piccolo balcone e si appoggiò alla ringhiera, faceva piuttosto caldo per essere aprile e la felpa che aveva indossato sopra la camicia era decisamente troppo pesante per una temperatura così mite.
Con studiata nonchalance si sfilò la felpa osservando con la coda dell' occhio la reazione di Black. Il ragazzo seguì con attenzione i suoi movimenti sgranando appena gli occhi, lo osservò accarezzare con lo sguardo le sue curve che la camicetta bianca semi trasparente celava a fatica. Diavolo, era così facile catturare la sua attenzione, sarebbe stato un gioco da ragazzi portare a termine la missione pensò mentre raccoglieva i capelli rossi in uno chignon improvvisato.
- Bè che ne pensi? - gli chiese condendo la domanda di appena un pizzico della malizia che avrebbe messo in condizioni normali.
- Bè, direi che è notevole - replicò Sirius con uno sguardo d' apprezzamento.
Per qualche strana ragione Hailey si ritrovò ad arrossire alle parole del Grifondoro.
- Veramente io parlavo del cielo, da qui si vedono un sacco di stelle - mormorò con studiata innocenza.
Il ragazzo si schiarì leggermente la gola prima di replicare - Ma certo, anche io parlavo del cielo -
Sì certo, e lei era una nata babbana; ma a chi voleva darla a bere?
- Davvero, e io che credevo che ti riferissi ad altro - scherzò punzecchiandolo leggermente su un fianco.
Hailey guardò con stupore la sua mano non riuscendo a capacitarsi della naturalezza con cui le era venuto quel gesto.
- Bè, diciamo che magari il cielo non era esattamente quello che stavo guardando - ammise Sirius ridacchiando. La Serpeverde si unì alla sua risata.
-Per Salazar, è tardissimo - esclamò la Nott lanciando un' occhiata all' orologio che portava al polso e che segnava l' una.
- Già, sarà meglio rientrare prima che Gazza ci becchi - concordò Sirius stiracchiandosi leggermente.
- Bè, ci si vede in giro Black - lo salutò Hailey voltandogli le spalle.
- Sì, notte Nott -
La Serpeverde attese un minuto prima di voltarsi nuovamente e, come se l' idea le fosse venuta solo in quel momento, gli chiese - Sai, c' è un' uscita domani ad Hogsmeade e....bè se non hai niente di meglio da fare magari potremmo andarci insieme -
- Cos' è mi stai chiedendo un appuntamento Nott? - le chiese con aria divertita.
Hailey sentì tornare l' irritazione dentro di lei, ecco il solito borioso ed egocentrico Grifondoro.
- Lascia stare, fai finta che non ti abbia detto nulla - ribattè piccata, penitenza o meno lei non avrebbe mai fatto la parte di una delle tante ochette che gli morivano dietro.
La raggiunse con un paio di ampie falcate e la fece girare con gentile fermezza.
- No, aspetta. Sarebbe un vero onore accompagnarla ad Hogsmeade signorina Nott - le disse fissandola negli occhi.
- Magari è a me che adesso non va più - ribattè gelida.
- Ok, me la sono cercata. Non volevo essere scortese è che non mi aspettavo un tuo invito, ma mi farebbe piacere uscire con te, sul serio -
Ingoiando l' orgoglio e ripetendosi che in fondo faceva tutto questo per riuscire a pagare quella penitenza la Serpeverde annuì rivolgendogli un piccolo sorriso.
- D' accordo, domani alle dieci davanti al portone d' ingresso e vedi di non fare tardi, non sopporto i ritardatari - gli disse sottraendosi alla sua presa e rivolgendogli l' ennesimo sorriso.
- Ai suoi ordini - replicò Sirius prima di voltarsi a sua volta e incamminarsi verso il suo dormitorio.

Spazio autrice:

Ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia ^^. Fatemi sapere che ne pensate che ci tengo un sacco al vostro parere. Comunque vorrei sottoporvi una questione, stavo pensando di scrivere la storia sia dal punto di vista di Hailey che da quello di Sirius, preferite leggere tutti e due i pov nello stesso capitolo oppure fare un capitolo a testa? Al prossimo capitolo.
Baci baci,
Bella_92