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Autore: ReeGray    01/05/2012    4 recensioni
La New Generetion (no, non mobile) di HP.
Due protagoniste, due versioni, tanti misteri...FF nata dalla mente mia e di una mia amica.
Dal prequel:
Ma allo stesso tempo avrebbe avuto nostalgia del suo aspetto tenebroso, che avrebbe dovuto abbandonare per lasciar posto a qualcosa di più dolce e innocente; ma lui non aveva nulla d'innocente, aveva ucciso troppi innocenti, innocenti per davvero.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominique Weasley, Rose Weasley, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 9 "Trust game"


Pov. Dominique


Scappai per il corridoio della scuola, ansiosa di raggiungere l’infermeria e soprattutto di raggiungere Lucas. Rose mi aveva raccontato di quello che era successo sulla Mappa di Fred e George e non riuscivo a crederci. L’unica cosa che volevo ora, era stare vicino a Lucas. Se veramente Zach era in realtà Ector Howard avevo paura di quello che avrebbe potuto fare a Lucas. Avevano lo stesso cognome e nella storia della magia non avevo mai sentito parlare di pure coincidenze!
Spalancai la porta dell’infermeria e corsi ancora una volta verso il letto di Lucas.
«Domi!» esclamò appena mi vide, con l’aria sollevata.
«Ehi, come stai?» risposi, cercando di non mostrare il mio sollievo per il fatto che non gli era successo nient’altro e che anzi, aveva assunto un colorito più normale e sembrava stare meglio.
«Sto bene, domani mattina mi lasceranno uscire di qui.» confermò, alzando gli occhi al cielo forse ripensando a qualche discussione con Madama Chips e la sua esagerata protezione verso i suoi pazienti.
Ci fu un momento di silenzio imbarazzato, evidentemente neanche lui aveva dimenticato del nostro bacio. E mandai a quel paese tutti i miei buoni propositi di arrivare a qualche risultato nella ricerca di chi fosse Zach-Ector, mandai a quel paese tutti i giorni passati a evitarci e cercando le parole adatte dissi: «Mi dispiace per com’è andata in questi giorni Lucas, ci tenevo a dirti che tu…» presi un lungo sospiro e continuai «tu mi piace sul serio. Non voglio mentirti.» in quell’esatto istante arrossii ferocemente degna del cognome Weasley, però mi sentivo sollevata finalmente, perché gli avevo rivelato ciò che provavo. Certo, una buona parte del discorso a cui avevo pensato durante tutta l’attesa seduta davanti ai camerini aspettando Jennifer, l’avevo tagliata, ma almeno mi ero liberata da un peso che non riuscivo più a sostenere.
Sembrava stesse per dire qualcosa, ma proprio in quel momento arrivò Madama Chips. Se avessi potuto saltarle addosso e maledirla per quello che aveva combinato e soprattutto per il suo tempismo perfetto, l’avrei certamente fatto senza farmelo ripetere due volte. Maledizione.
«Oh Dominique, siete tornati! Mi dispiace però qui non puoi stare, Lucas deve riprendersi e soprattutto Albus sta riposando, potrebbe sentirvi parlare e svegliarsi, cosa che in questo momento non si può proprio permettere.» Brutta carogna.
«Certo non si preoccupi, ora vado via.» La voce mi uscì quasi strozzata, e vidi Lucas lanciarmi uno sguardo vuoto, prima che mi girassi e uscissi.
Avrei dovuto aspettare il momento giusto per le mie dichiarazioni. Era ancora troppo presto porca miseria! Ed adesso come avrei fatto a guardarlo in faccia? Ero troppo codarda per riprendere l’argomento e lo sapevo benissimo. Forse sarebbe stato lui a iniziarlo… ma chi volevo prendere in giro, non l’avrebbe mai e poi mai fatto, per nessuna ragione al mondo!
Era pur sempre Lucas ed anche se ultimamente le cose stavano migliorando rimaneva uno stronzo.
 

**

 
 
Scesi nella Sala Grande, dove tutti stavano già cenando e mi andai a sedere accanto a Rose.
«Come sta?» mi chiese, riferendosi sicuramente a Lucas.
«Bene.» non mi andava di spiegarle cosa era successo, volevo tenerlo per me.
Quella sera c’era uno strano silenzio tutt’intorno. Erano venuti a conoscenza di ciò che era successo ad Albus, o meglio, i professori erano gli unici a sapere ciò che era successo davvero, mentre il resto della scuola non sapeva la verità ma una mezza storia inventata dalla preside per coprire la situazione. E mi chiedevo perché mai dovessero coprire la situazione. Insomma, Zach-Ector andava espulso per ciò che aveva fatto e nessuno sembrava capirlo! Rose sembrava animata dal desiderio di andare a parlarne con la preside e farsi spiegare il perché. Insomma, lei aveva paura sul serio e sarebbe stata la persona più felice del mondo se non se lo sarebbe più trovato di fronte per i corridoi o a lezione. Esatto, perché a quanto pareva, se ne aveva la possibilità, la fissava continuamente come ormai dall’inizio dell’anno.
Rose non ne poteva davvero più ed io ero preoccupata per lei.
Nel frattempo, la prima gara di Quidditch si stava avvicinando e l’agitazione era palpabile nell’aria. Nonostante tutto quello che era successo, mi sentivo ugualmente agitata e emozionata. La mattina del primo dicembre si sarebbe tenuta la gara Serpeverde contro Corvonero. Io e Victorie eravamo abbastanza felici dato che avremmo fatto le croniste e ci stavamo già preparando da qualche giorno.
«Secondo te per chi tiferà Rose?» mi chiese Victorie mentre sedevamo in biblioteca. Non aveva mai avuto rapporti molto buoni con lei, ma le voleva bene in fondo e si preoccupava per lei da brava cugina. «Insomma, in Serpeverde c’è Malfoy e in Corvonero quel Cody, il suo ragazzo… »
«Oh sicuramente tiferà per il suo amato ragazzo, giusto per far arrabbiare ancora un po’ Scorpius.» risposi prevedendo il comportamento di mia cugina.
«Allora dici che non ci sta bene qualche battuta… ?»
«Ma Victorie! Non credo sia il caso, la situazione è difficile già di per sé!» le risposi indignata.
«Scusa scusa! Chiedevo solo… » si affrettò a rispondere.
Avevamo sempre fatto delle battute anche su chi tifava, per coinvolgere di più il pubblico, ma al momento non mi sembrava proprio il caso di scherzare su questo. Ero sicura che Rose non avrebbe avuto nulla in contrario ma Scorpius si sarebbe sicuramente perso d’animo più del necessario.
Non sembrava un giocatore di Quidditch, ma era un bravissimo cercatore, al contrario di suo padre.
La mattina del primo dicembre erano tutti molto agitati per la partita, ed anch’io mi sentivo agitata nonostante non giocasse la mia squadra.
Verso le nove e mezza io e mia sorella ci posizionammo nelle nostre postazioni da croniste e aspettammo che tutti i posti si riempissero. Rose arrivò più tardi del solito, probabilmente era stata ad augurare buona fortuna al suo fidanzatino in modi che possibilmente non volevo sapere. Riuscì comunque ad ottenere un posto vicino le tribune, abbastanza vicino a noi. Al suono di una tromba, capimmo che la gara stava per iniziare.
«Ed eccoci qui, signori e signore, pronte per regalarvi la cronaca di questo primo incontro dell’anno!» cominciò Victorie entusiasta, parlando al microfono magico.
«Oh non preoccupatevi, cercheremo di contenerci, vero Victorie?» dissi girandomi verso mia sorella e sorridendole. Lei mi fece l’occhiolino e riprese: «Ma certamente Dom!»
«Ora, senza sproloquiare passiamo subito a presentarvi i giocatori di Corvonero!» Alle mie parole, un grosso boato irruppe nella platea centrale e le trombe iniziarono a suonare l’inno della squadra.
«Vi presentiamo i Cacciatori Theodor San ... Carl Cale e … Katherine Jordan, figlia dei famosi Katie Bell e Lee Jordan!» il pubblico scoppiò nuovamente in una marea di applausi e all’ultimo nome si udirono urla di incoraggiamento.
«Ed ecco i battitori Juliet Finnigan e Cody McLaggen!» continuai io. All’ultimo nome fui quasi sicura di sentire Rose urlare e Cody, non appena sceso sul campo le fece un sorrisetto in risposta al quale lei rispose con un altro urlo. Mi dispiaceva per Rose, ma era una scena abbastanza patetica.
«Ed infine vi presentiamo il Portiere Keith Downes e il Cercatore Allen Darrow!» Gli ultimi applausi risuonarono nel campo mentre le ultime note dell’inno di Corvonero si avviavano a finire.
Ci fu un altro fischio acuto, dopodiché sfilarono i giocatori dei Serpeverde, nelle loro tute verdi mentre io e Victorie gli presentavamo: «Ed ora i magnifici campioni di Serpeverde che hanno vinto la coppa delle Case l’anno scorso, ma che quest’anno non vinceranno perché i Grifondoro non lo permetteranno!!
Ecco a voi i Cacciatori Marcus Zabini, Frederic Flint, che in questa partita sostituirà Lucas Howard, e Teddy Weston!» Alle prime parole di Victorie molti Serpeverde si girarono verso di noi e ci guardarono in cagnesco mentre noi sorridevamo di soddisfazione.
«I battitori Chester Davis e Allen Evans. Il Portiere Sam McCarty… »
«… ed il cercatore Scorpius Malfoy!»
Questa volta gli applausi triplicarono e tutti i giocatori si misero al loro posto, con le scope pronte alla partenza, aspettando l’ordine della professoressa Mude di volo.
Aspettai con ansia il suono del suo fischietto magico, poi esclamai sovrastando la folla di ululati: «Ed ecco i giocatori partire in volo e posizionarsi. Al momento la pluffa è di Carl Cole, Corvonero, che cerca di passarla alla sua compagnia Katherine Jordan, ma quest’ultima viene colpita in pieno petto da un bolide lanciato da… »
«Da Cody McLeggen? Un momento, il caro battitore dei Corvonero dev’essersi sbagliato di grosso, ha colpito la sua compagna di squadra!» continua Victorie.  «Un errore che merita molti fischi da parte del pubblico a quanto pare.» esclamò riferendosi al gran fracasso che stavano facendo gli studenti. Rose era con la bocca spalancata e rossa di vergogna, non sapeva cosa dire.
«Ma ora torniamo alla partita: Cole ha appena passato la pluffa a Theodor San ma quaest’ultimo viene disarcionato da un bolide, questa volta lanciato da Allen Evans, dei Serpeverde.» continuai io.
«Un abile giocatore devo dire, molto veloce, ma soprattutto molto attento al contrario di Cody.» questa volta persino i compagni di classe del ragazzo furono d’accordo con me.
«I Serpeverde ora sono in possesso della pluffa, Frederic Flint la passa a Zabini, quest’ultimo va veloce verso gli anelli. Cody cerca di recuperare la figura di prima scaraventandoli addosso i bolidi continuamente, ma l’abile Evans riesce a deviarli e Juliet Finnigan riesce a scaraventarne uno su Katherine Jordan che proprio in quel momento stava per entrare in possesso della pluffa.»
Sostituisco mia sorella nella cronaca: «Teddy Weston arriva giusto in tempo per recuperare la pluffa, si avvicina alla porta… ED E’ GOAL! 10 PUNTI PER SERPEVERDE!»
Il pubblico in quel momento scoppiò in un applauso enorme e Teddy Weston salutò il pubblico sorridendo.
«Un gran goal da Weston che nell’anno scorso non ha avuto molta fortuna nelle partite!» dissi, riferendomi al fatto che non era riuscito a segnare neanche un goal e che era caduto due volte dal suo manico di scopa.
«Ma la partita continua, San è in possesso della pluffa, cerca di passarla a Cale, ma Flint riesce a recuperarla e a passarla a Zabini. Quest’ultimo riesce ad arrivare alla porta e, sta per fare goal!, ma no, Keith Downes riesce a parare la pluffa e restituirla ai suoi giocatori.»
«Ed ecco Jordan all’attacco, acchiappa la pluffa, corre velocemente verso la porta, la sta passando a San… no, un momento, è solo una finta! Ed ecco che riesce a fare goal! SI HA SEGNATO!» l’urlo di Victorie, era più di tristezza che felicità per i Corvonero. Lei tifava per i Serpeverde, ed anch’io che in questo caso sarei dovuta restare neutra, continuavo a tifare per i Serpeverde.
«La pluffa è dei Serpeverde, Weston la passa a Zabini, e Zabini la passa nuovamente a Weston, con la sua scopa velocissima corre verso la porta e…»
«E un bolide proveniente da McLeggen riesce a fargli perdere il controllo e quasi cade dalla scopa, ma riesce a riaggrapparsi giusto in tempo.» interruppi mia sorella. «A quanto pare questa volta Cody ha colpito il bersaglio giusto!»
Katherine Jordan, sembrava ancora molto risentita per ciò che era successo, infatti fu l’unica a non dare il cinque a Cody, che aveva un sorriso ebete stampato in faccia. Rose lo salutò con la mano per ricambiare il suo occhiolino ma aveva un’espressione cauta, forse stava cominciando a capire che Cody era un vero idiota…
I miei pensieri furono interrotti dall’urlo di Victorie: «Attenzione gente, c’è Malfoy, il cercatore dei Serpeverde, sta entrando nel campo di gioco dirigendosi verso gli anelli della sua stessa squadra!»
Emozionata come ogni volta alla visione di qualcuno all’inseguimento di un boccino d’oro cominciai a parlare: «Si ragazzi, Scorpius Malfoy deve proprio aver visto il Boccino D’Oro. Dietro di lui Allen Darrow, il cercatore di Corvonero, lo insegue velocissimo ma Malfoy è diretto ancora verso gli anelli, davanti al quale si trova Sam McCarty. Prosegue tra il primo e il secondo anello poi gira velocemente e… il boccino deve aver cambiato postazione, ora è Darrow ad essere più vicino a prenderlo.»
«Darrow però si blocca di nuovo e… Malfoy sta scendendo in picchiata verso le tribune, è velocissimo e… »
«SIIIIII, HA PRESO IL BOCCINO D’ORO! LA PARTITA E’ FINITA E MALFOY HA PRESO IL BOCCINO!» urlai contentissima.
Dal pubblico si levavano urla e applausi assordanti, mentre Malfoy scendeva a terra e mostrava il Boccino a tutti. Io e Victorie dalla nostra postazione urlavamo congratulazioni e cantavamo l’inno di vittoria “POPOPOPOOOPOOPO”. Sembravamo due pazze ma in quel momento non ce ne importava molto.
«Sarà stato il colpo di Cody ad una sua giocatrice a demoralizzare la squadra per farla perdere, o pura incapacità? » dissi guadagnandomi parecchie occhiatacce e un mezzo rimprovero dalla professoressa rappresentante la casa di Grifondoro ma continuai: «Be’ non lo sapremo mai e non ci interessa saperlo, perché ha vinto SERPEVERDE!»
E tutti cominciarono a cantare la nostra stessa canzone alzando Malfoy in aria. Era sempre stato difficile contenersi in questi casi!
Quando finalmente scesi a fare le congratulazioni a Scorpius e alla sua squadra trovai anche Rose ferma lì che parlava con lui, sembrava stesse facendo anche lei le congratulazioni. Poi andò via verso la scuola senza neanche salutare Cody che la stava aspettando. Era meglio se dopo le andavo a parlare…
Nel frattempo anch’io mi congratulai con Scorpius e lui sembrava molto più allegro del solito.
«Ti va una gita ad Hogsmeade questa notte?» mi chiese abbassando la voce.
«Se si tratta di violare le regole della scuola… certamente!» risposi, sorpresa da una proposta del genere da uno come Scorpius.
«Bene, allora ci vediamo verso le due davanti la biblioteca! Cerca di convincere anche Rose, per favore… »
«Non preoccuparti, prometto che saremo entrambe lì a quell’ora!» gli dissi.
 

**

 
 
Quella sera, dopo cena, decisi di andare di nuovo a far visita a Lucas, nonostante morissi di vergogna. Pensavo di raccontargli qualcosa della partita di Quidditch dato che lui non aveva potuto partecipare e magari mi sarei fermata anche per una chiacchierata con Albus che non avevo visto per tutto il giorno.
Quando Madame Chips mi fece entrare mi disse però che Scorpius non c’era, l’aveva fatto uscire prima per dargli la possibilità di poter festeggiare la vittoria della sua Casa.
Che stupida, davvero credevo che Lucas non avesse avuto nessuno che gli avrebbe raccontato della partita? Davvero credeva che i suoi amici l’avrebbero lasciato da solo?
Comunque, mi fermai per un po’ a far compagnia a Albus. Anche a lui avevano già raccontato tutto ma sembrava contento di vedermi, così restai lì fino a quando non si addormentò e Madama Chips mi cacciò via.
Mentre camminavo per il corridoio però, udii delle voci provenire dal bagno di Mirtilla Malcontenta. Mi poggiai alla porta per udire meglio e mi spaventai quando riconobbi la voce di Paul: «Smettila di piangere, te l’ho già detto non ti farò mai del male. Volevo solo dirti di stare attenta a Rose e Dominique Weasley, sono pericolose e vogliono solo usarti.»
 
  
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