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Autore: Fflang    02/05/2012    1 recensioni
Quanti segreti e quanta sofferenza si possono nascondere nella vita di una persona? Isabella Swan nasconde un segreto, un segreto più grande di quello dei Cullen, un segreto malvagio e potente ma allo stesso tempo buono e puro, che pochi conoscono e molti vorrebbero avere.
Un guerra è facile da cominciare ma ancor più difficile da finire, lei deve scegliere da che parte stare. Un equilibrio così fragile da potere essere distrutto con un battito da ali, costruito per caso, ma custodito con cura e venerazione.Salverà se stessa o salverà l'umanità e l'equilibrio ad un carissimo prezzo?
"Non voglio più essere la fine di qualcosa, voglio essere un'inizio..."
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec, Altro personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: New Moon
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CAPITOLO 6 I promise

-Forza alzati in piedi, ragazzina!- urla mio padre mentre non smette un attimo di colpirmi e farmi cadere per terra.
-Isabella... hai forse paura?- mi domanda ghignando e allontanandosi un poco da me.
-Perchè dovrei aver paura di uno come te?- domando innervosita.
-Perchè ti sto facendo il culo, bambina.- mi dice sorridendo. Bastardo. Sospiro e scoppio a ridere. Lui mi guarda incuriosito e in pochissimi secondi scompaio dalla sua vista. Gli giro intorno mentre cerca di sentire il minimo spostamento d'aria. Ghigno. Mi dispiace paparino, ma hai sbagliato di grosso ha farmi svegliare alle due del mattino.

Senza farmi sentire compaio alle sue spalle e con tutta la forze che possiedo lo spingo in avanti. Gabriel schizza in avanti finendo oltre il muro della palestra ritrovandosi in giardino.

-Hahahahaha chi è che ha paura, angioletto?- domando raggiungendolo ridacchiando.

-Puff...fortuna dei pricipianti...- borbotta alzandosi in piedi e andandosene.

-Tieni.- dice Loranna comparendo alle mie spalle e porgendomi un telo per asciugarmi il sudore. Lo prendo e mi lascio cadere per terra. Lei mi guarda dopo di che si siede di fianco a me.

-Possiamo parlare?- mi domanda incerta. Annuisco.

-Bella, so che dire mi dispiace adesso non servirà a ricucire il nostro rapporto...ma mi dispiace. Io ti voglio bene, te ne ho sempre voluto...ma...era per il tuo bene. È sempre stato per il tuo bene.- mi dice guardando il cielo perennemente buio e stellato.

-Perchè non sei mai venuta a trovarmi?- le domando senza guardarla.

-Dovevi farti una nuova vita, da umana...non potevo.- mi risponde.

-Non potevi o non volevano loro?- chiedo ancora.

-Bella...tu sei speciale, per farci stare lontani da te hanno fatto una legge!! Chiunque si fosse avvicinato a te sarebbe morto all'istante...e tu con lui. Nemmeno io che sono tua madre avrei potuto avvicinarmi a te.- mi dice triste.

-Abel non è morto.- dico e mi alzo lasciandola scioccata.

-Che vuoi dire?- mi domanda sorpreso.

-Che ti hanno ingannata. Sei mia madre, anche se sei un demone sono sempre tua figlia...dovevano trovare un modo per tenerti lontana da me.- dico osservando attentamente ogni sua reazione.

-Gabriel...lui...- sussurra.

-Gabriel ti ha mentito...lui amava te ma non me...io sono la causa del vostro separamento.- dico e lei alza lo sguardo triste.

-Amavo tuo padre...anche se era proibito. Il nostro amore era un errore, tu sei un errore. Ma se potessi mi innamorerei di nuovo di tuo padre come riavrei Te...e questa volta non vi lascerei andare.- dice alzandosi e abbracciandomi di slancio. La stringo forte, ma mi stacco subito dopo velocemente.

-Devo andare.- dico e dopo rientro in casa. Davanti a me mi ritrovo Gabriel che mi guarda furioso.

-Non avevi il diritto!!!- urla

-Ah no? Allora perchè non mi uccidi qui, Papà? In fondo hai sempre voluto farlo...- domando avvicinandomi a lui.

-Non posso.- dice.

-Perchè? Perchè sono un essere innocente? Hahahaha ma non farmi ridere...sono la creatura più sporca che ci possa essere al mondo.- dico guardandolo male.

-Sei mia figlia. E nonostante tutto non sopporterei di perderti.- dice abbassando lo sguardo.

-Non sopporteresti di perderei Lei, non me.- dico dirigendomi verso lo studio del "nonno" e lasciandolo lì da solo.

 

-Sta attenta.- mi dice Lora abbracciandomi insieme a Lilith. Annuisco e saluto tutti...il bravo paparino non è venuto.

Chiudo gli occhi lentamente concentrandomi e in pochi attimi mi ritrovo in un vicolo di Parigi.

Sorrido. Che la partita abbia inizio. Ti aiuterò Abel, come tu hai aiutato me. Promesso.

 

 

14 anni prima.

 

Singhiozzi. Si sentono solo questi in una piccola cameretta di un orfanotrofio. Una bambina ranicchiata in una angolo della stanza abbraccia le sue piccole gambe cercando di darsi forza.

-Ciao.- dice una voce. La piccola alza lentamente il piccolo viso puntando i grandi occhi azzurri verso il giovane ragazzo che le sta inginocchiato davanti.

-Chi..sei?- domanda singhiozzando con gli occhi arrossati per il pianto e per le lacrime.

-Un amico, piccolina.- risponde il ragazzo posandole le mani sulle guance e asciugandole , facendo sparire ogni traccia rossa.

-Io non ho amici. E non ti conosco.- risponde la piccola senza allontanandosi.

-Hai me. Da oggi tu avrai me.- risponde il ragazzo sorridendole dolce.

-Perchè?- domanda la bambina guardandolo incuriosita.

-Perchè io so quello che provi...io e te siamo simili.- risponde il giovane sedendosi accanto a lei.

-Sei un mostro anche tu?- domanda la piccola alzandosi in piedi e mettendosi davanti a lui osservandolo attentamente.

-Tu non sei un mostro Isabel, sei la cosa più bella che ci possa essere a questo mondo.- dice il ragazzo accarezzandole i capelli.

-Ma...lei mie lacrime, la mia schiena.- dice la piccola confusa.

-Tu sei speciale. E quando sarai più grande capirai. Adesso devi solo sorridere.- dice il giovane sorridendole.

-Tu non vai via vero?- domanda la piccola abbracciandolo di slancio e accoccolandosi al suo petto.

-Non ti lascerò mai.- risponde lui stringendosi a lei.

-Abel.- sussurra la bambina.

-Come?- domanda il ragazzo sorpreso.

-Tu sei Abel.- risponde la piccola sorridendogli.

-Sarò chiunque tu vuoi che io sia.-

-Anche il mio principe?- domanda la piccola felice

-Certamente, principessa.- risponde lui prendendola in braccio e alzandosi in piedi.

-Ti porterò via, Bella. Te lo prometto.- le sussurra mettendola nel suo lettino.

-Promesso?- domanda la piccola osservandolo implorante.

-Promesso.- e poi scomparve.

 

-Signore?- domanda una voce.

-Che vuoi?-

-E' tornata sulla terra.-

-Bene.,,-

-Che cosa facciamo?-

-Aspettiamo.-

-Come desidera.-

-Sarai mia, Bella. È una promessa.-

 

Scusate il ritardooo e per il capitolo assolutamente corto D: 
Ringrazio tutte le ragazze che commentano, chi ha messo la storia tra le seguite e le preferite e chi legge e basta :D A presto!! 

   
 
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