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Autore: Congliocchipienidite    02/05/2012    6 recensioni
«Sei un bastardo…»
«Un bastardo? - imitò la mia voce,ridendo – ho solo detto la mia opinione,Smith. Ti da fastidio sapere quello che pensa la gente? Non dovrebbe.»
«E’ quello che sei. Un bastardo,un fottuto bastardo dai capelli ricci che si sente figo solo perché ha tutte le ragazze che gli sbavano dietro. Ma sai che ti dico? Tornatene alla festa,fai quello che vuoi!»
Non mi sentivo solamente uno schifo,ma mi sentivo in colpa per qualcosa che non avevo fatto io. E per quanto mi ripetessi nella testa che dovevo essere forte e allo stesso tempo sopportare, tutte queste cose svanivano appena vedevo quegli occhi verdi come il mare guardarmi come non ci riusciva nessuno. Come se avessero uno strano potere su di me.
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-Continuo di Where's the love? -
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Memories"  
 
 



«Si può sapere chi è questo Harry?»   Mi chiese insistentemente Cassie, aspettando che gli accennassi qualcosa su di lui.   La ignorai, ignorai le sue parole e tutto il resto, concentrandomi nello scrivere sul mio diario.  Era da un eternità che non scrivevo qualche mio pensiero tra quelle pagine bianche,era ora di ricominciare  a farlo. Anche se  non sapevo da cosa iniziare. 
Le cose da scrivere erano molte, talmente tante che avrei fatto una gran confusione.  Avrei dovuto ricominciare a parlare della mia vita e di come sono andate a finire le cose. Ma no, forse è meglio partire da quello che sta succedendo ora, tralasciando il passato.
«Amelie voglio sapere la verità»    Si sedette sul letto davanti ai miei occhi, incrociando le braccia come una bimba arrabbiata per qualcosa. Non è che non volevo raccontarti chi fosse, sarebbe stato troppo complicato per me . Insomma, tirare fuori tutti quei ricordi  non mi avrebbe fatto certo bene.
«Sarà la centesima volta che te lo ripeto Cassie,non è nessuno»    Alzai lo sguardo verso di lei. Mi guardò con uno sguardo assassino, pensando che così, gli avrei detto qualcosa. 
Posai il diario sulla coperta azzurra, sdraiandomi su tutto il letto. Affondai la testa nel cuscino bianco,soffermandomi a pensare a quello che avevo sentito in televisione. Era possibile che Harry Styles sarebbe  venuto a Parigi?  Desideravo con tutta me stessa che non fosse così.  Le cose non sarebbero andate meravigliosamente come ora , anzi si sarebbero complicate. 
Deve sempre esserci qualcosa a rovinare tutto.
«Il fatto è che siamo preoccupate»  Disse Lucy, chiudendo di poco la porta alle sue spalle, unendosi poi alla nostra chiacchierata tra amiche.   «Chi è Harry?»   Mi domandò anche lei.  Si creò sulla mia faccia un espressione stanca, stanca di sentire tutte quelle domande.   Volevano sapere tutti quanti chi era questo benedetto Harry Edward Styles? Bene , ora lo sapranno.
«Un..il…»   Cassie e Lucy si guardarono, provando a capire quello che stavo cercando di dire.  «E’ il mio ex»    risposi convinta, alzandomi dal letto.
«Cosa?»  Quasi urlò Lù ,tappandosi la bocca, capendo che magari qualcuno l’avrebbe sentita. E questo non doveva minimamente succedere.
«Questa si  che è bella»   Commentò Cassie,ancora stupita di quella notizia. Cosa c’era di così strano? Niente.
«Siete contente ora?»    Afferrai la maniglia della porta, aprendola. Mi scontrai con il viso di Meredith. Aveva tra le mani una marea di dvd di film sdolcinati e commoventi.  «Ti stai deprimendo Mere?»    Risi , aiutandola con quei dischi.  Lei annuì, preparandosi già una scorta di fazzoletti che sicuramente avrebbe usato nel momento di scene tristi.  
«Di cosa parlavate?»   Domandò dopo essersi seduta sulla poltrona rosso fuoco, accanto alla televisione.  «Mi sono persa qualcosa?» 
«E’ tornato l’ex di Amy»   Ripose Cassie, ricevendo un mio sguardo minaccioso che la fulminò.   «Ehm volevo dire…» Si stava per correggere, ma era già troppo tardi.
«L’ex? Io non sapevo nulla»   Spalancò la bocca Meredith, venendomi incontro per sapere tutto. Voleva sapere i più piccoli dettagli.   «Spara»   disse tenendomi la mano, ansiosa che gli raccontassi la nostra ‘storia’.
«Ragazze non c’è niente da dire»   Mentii spudoratamente, sentendomi tutti i lori sguardi su di me.  Accesi  la televisione, fingendo che tutto stava andando per il verso giusto.  «Ci guardiamo un bel film?»  Presi in mano un film drammatico, pentendomene amaramente.  «Forse questo… è meglio di no»   Riposai il dvd, guardando negli occhi Lucy.
«Nate lo sa?»   Come poteva saperlo? Lui non sapeva niente e non dovrà mai sapere niente. A volte mi chiedevo se magari sbagliassi a comportarmi così. E se magari dovevo dirgli di Harry, di quello che c’ stato. Anche se ora è solo acqua passata.
«No,non sa niente»   Risposi alla sua domanda, cambiando umore improvvisamente.  «Preferirei non aver mai visto quell’intervista»  Aggiunsi subito dopo, ripensando che non era possibile. Non riuscivo a crederci.
«Provi ancora qualcosa per questo ragazzo?»    Sussurrò Mere,calando così un silenzio tombale. Avevo bisogno di rifletterci, ma riflettere su cosa? Ero fidanzata, fidanzata da un anno.
Non potevo pensare ad altri ragazzi e per lo più lui.
«Amo Nate. Amo lui e basta»   La mia risposta fu decisa ,ma forse non così seria da convincere le altre.  Mi guardarono perplesse, accennando un piccolo sospiro.  «Proveremo a crederci»  Commentarono insieme,mentre Lù mi passava una bottiglia con del succo di frutta.  «Per riprenderti , prenditi questo»   Accettai , attaccandomi alla bottiglia, bevendo fino all’ultimo goccio. 
«Ragazze vi disturbiamo?»  Disse una voce maschile,entrando nella camera con dei dolci. «Avete fame?»   Era William con dei biscotti al cioccolato, i miei preferiti. 
Annuii prendendone subito uno. 
«Sei affamata a quanto vedo»  Sorrise Willy,mostrandomi anche dei biscotti con delle mandorle.
«Diventeremo delle botti!» Esclamò Cassie.
«E’ meglio che torno a casa»   Dissi lasciando quell’adorato cibo nelle mani delle mie amiche, uscendo fuori dalla stanza,incamminandomi fino alla porta d’uscita.  
 «Ci vediamo»  Aprii la porta, facendo un enorme sospiro, come se avessi uno strano  presentimento.
 
 




 
*
 
 





«Quindi tu sei Amelie Smith?»  Una signora sulla cinquantina d’anni era seduta a tavola con noi. Da quanto avevo capito, era una cara amica di mia madre, una cara amica d’infanzia.  La guardai impaurita, mi metteva troppa ansia quella donna.  
Si versò del vino bianco che mio padre aveva appena portato, osservandomi dalla testa ai piedi, come se stesse cercando qualche difetto.    «Somigli tutta a tua madre»   Sembrava così finta,ma provai a crederci. 
«Ti piace la scuola qui?»  
«Non mi lamento»   risposi con poca voce,prendendo un frutto dalla cesta sulla tavola.  «Ma preferisco mille volte Londra»  Morsicai la mela,lanciandoci vari sguardi. Cosa voleva da me?
«Non hai amici qui?»   Cos’era un interrogatorio?Bah.
«Ovvio che ce li ho, ho anche un ragazzo se è per questo» 
L’amica di mia madre fece un mezzo sorriso, guardando poi mio padre che era concentrato nel guardare delle foto che aveva scattato pochi giorni fa.   «Tuo padre non è geloso? »  
«No ,non lo è. Almeno credo.»  Sussurrai l’ultima frase, agitandomi sempre di più a quelle domande.  
«Ho ritrovato una foto di Harry»   Cambiò discorso mia madre, fissandomi negli occhi, ma non come faceva di solito. 
Che motivo c’era di dirmelo? Preferivo non saperlo.  
«Bene»   risposi,dando un ultimo morso.  «Dovresti buttarle quelle fotografie, dovresti saperlo»
Mia madre incurvò il sopracciglio,muovendo la testa.  «Dovresti sapere che è una cosa stupida»
«Per quale motivo butteresti le foto di questo Harry?»  Quella vecchia decrepita, non poteva farsi gli affaracci suoi? 
«Non credo che le interessi Signora…»
«Abbie»  Rispose dopo di me, con un sorriso brillante.   «Sono la Signora Abbie» 
Mi morsi il labbro,alzandomi dalla sedia. «Vado in camera mia»  mi voltai verso il corridoio, facendo un passo avanti.
«Amelie ti sembra questo il modo di parlare?»  Disse serio mio padre, alzandosi anche lui.  «E’ una nostra ospite, comportati come si deve!»    
Mi importò poco delle loro chiacchiere. Corsi nella mia camera, chiudendomi a chiave. Ora ero nel mio mondo, in quel piccolo mondo dove avrei potuto sfogarmi.
La prima cosa che notai fuoriposto, era un enorme scatola buttata a terra.  
Mi avvicinai ad essa, raccogliendo tutto quello che stava a terra.
Trovai un pezzo di carta, un pezzo di carta con scritto: ‘ Ti Amo piccola Amy .  –Nate’  
Sorrisi nel leggere quella frase, ma sorrisi ancora di più nel vedere una collana accanto a quel foglio.  
Nate però, non mi aveva mai regalato una cosa del genere.
Toccai la pietra azzurra, avendo come un flash di ricordi.  
Strinsi il gioiello, ricordando alla perfezione la persona che me la regalò.
 
 
«E’ stupido volerti dimenticare, ogni cosa mi ricorda di te,ogni cosa mi ricorda di noi» 
Dissi abbassando lo sguardo , facendo scivolare con lentezza la catenella a terra.






Ciao bellissime :)
Sono tornata con il nuovo capitolo di questa storia. Spero vi sia piaciuto :33
La piccola Amelie è un pò confusa? Nah, giusto un pò.
Chissà cosa succederà nel prossimo, huhuhu.
Intanto.. per chi volesse seguire un altra mia storia, c'è 'It's hidden in the scars' 
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.

xoxo.

  
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