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Autore: amrty    02/05/2012    3 recensioni
Cosa dire? A quanto pare le mie storie sono sempre molto introspettive. Come sempre wincest (*_*). Dean e tutte le parole mai dette.
Piccola aggiunta: la storia ha poi preso una piega inaspettata =P
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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Una carezza, e un lieve bacio. La faccia di Dean. Le lacrime. La bocca di Dean sulla mia.

 

 

-Sam svegliati ! Dobbiamo andare, Bobby ha chiamato.

 

Si alza di scatto e sparisce in bagno come una furia, …

 

-eh Sammy che succede? Qualche bel sogno hot ? Erano in due? Su dai fratellino racconta! I tuoi languidi lamenti si sentivano fin dalla strada !

 

-Idiota !

 

-Ah ma allora ci ho preso in pieno!

 

Mi passa accanto come un treno, non mi guarda in faccia, rosso come non mai! Caro il mio fratellino!

 

 

 

Ricordo la mamma sul soffitto che brucia. Brucia e io piango. Ma non posso farci niente.

Mi sveglio di soprassalto ancora sconvolto, il viso bagnato dalle mie lacrime e il fiato corto. Devo aver urlato perché Dean è accanto a me.

-Va tutto bene Sammy era solo un brutto sogno. Ora cerca di rilassarti e tornare a dormire.

-Dean! Non lasciarmi solo..

piagnucolo tanto da vergognarmi io stesso del mio tono, una supplica accorata, ma tutto pur di non restare solo. Non dopo quelle immagini fissate nei miei occhi.

Dean sbuffa, ma tentenna abbastanza da farmi capire di aver vinto. Si accoccola vicino a me e mi sento molto meglio. Mi addormento subito dopo con le braccia di mio fratello che mi circondano e mi fanno sentire al sicuro. Da tutto, anche dai brutti sogni.

 

Era un ricordo fissato indelebile nella mente di Sam, ogni volta che aveva paura o si sentiva solo gli tornava in mente questo episodio e ne era confortato. Dean forse neppure sapeva quanto era stato di conforto quella notte, ma quella sensazione di totale sicurezza provata tra le sue braccia lo rassicurava ancora oggi.

 

E poi il sogno di sta notte.

Non riusciva a capacitarsene.

Era così strano, così sbagliato... così.... sentì un brivido lungo la schiena e un involontaria eccitazione lo percorse... infastidito e seccato da quella reazione così sbagliata al ricordo del sogno cercò di pensare ad altro.

Impossibile. Quel sogno lo avrebbe tormento per sempre se non ci capiva qualcosa.

 

//

Ancora le immagini di sua madre nel soffitto. Che brucia. Lui che urla ma non riesce a far nulla. Il risveglio angosciante, la mancanza di fiato, le lacrime... e Dean al suo fianco. Ma ora non ha più quattro anni, ne ha sedici. Ed era parecchio che non faceva più quel sogno.

-Sam? Che succede? Qualche brutto sogno?

-Sto .. sto bene Dean, tranquillo.

Dean fa per andarsene togliendo la mano dalla spalla di Sam che subito ne sente la mancanza.

Senza pensare afferra il polso di suo fratello

-Resta Dean, ti prego.

È perplesso ora …

-Sam, non sei grande per queste cose?

Si, sono grande per queste cose, per questo non dico niente. Solo lo guardo, sperando che capisca. Che non posso dormire solo questa notte, che ho bisogno ancora una volta di lui. Di lui e delle sue braccia che mi fanno sentire al sicuro.

E lui capisce, o almeno credo, visto che mi fa segno di fargli posto e si mette lì accanto a me.

Come tanti anni prima mi abbraccia e mi sento di nuovo bene. Al sicuro. Come l'altra volta.

Eppure ce qualcosa di diverso. Il suo profumo. Il suo respiro su di me. Ho voglia di girarmi e guardare il suo viso. Così bello.

Mi giro e lo guardo. I nostri visi sono così vicini. Fisso le sue labbra carnose. Poi sposto lo sguardo su i suoi occhi: mi stanno fissando anche loro, verdi, due meravigliosi pozzi d'acqua cristallina che mi guardano. Mi rendo ora conto dello sguardo strano di Dean: perplesso, ma anche spaventato.

In quell'istante mi rendo conto che qualcosa laggiù è cambiato. Mi rendo anche conto che Dean deve aver sentito anche lui il cambiamento perché si scosta e fa per andarsene.

Preso da panico lo trattengo, finiamo per rovinare a terra entrambi in una specie di lotta. Alla fine Dean è bloccato a terra, è più forte di me, ma qualcosa gli impedisce di reagire realmente e magari rischiare di farmi male.

Rimango lì a fissarlo, l'erezione ormai vistosa e il panico sempre più ai limiti. Non so che fare,e lascio andare l'istinto: mi sporgo su Dean e lo bacio.

E Dean mi lascia fare, così riprovo e questa volta anche lui risponde.

Mi accorgo pian piano che la mia non è l'unica eccitazione presente .

//

 

Un sogno di pessimo, pessimo gusto non ce che dire !

Si era svegliato con un erezione enorme... avuta sognando Dean!

Gli veniva il vomito, la nausea a pensarci!

E come se non bastasse quelle immagini continuavano a tornargli in mente, ed ogni volta, nonostante la vergogna, eccola lì, presente sempre, l'erezione.

Doveva fare qualcosa, o Dean si sarebbe accorto di qualcosa. Insomma, lui ci viveva 24 ore su 24 con Dean non poteva avere un erezione ogni volta che lo guardava !!!

 

E quell'immagine che lo tormentava costantemente: Una carezza, e un lieve bacio. La faccia di Dean. Le lacrime. La bocca di Dean sulla mia.

 

  • Dean senti, ti dovrei parlare..

  • Del fatto che sono tre giorni che mi eviti, che non mi guardi, che stai sempre chiuso in camera e cerchi di parlarmi solo a monosillabe?

  • Riguarda questo si, ma devi promettermi di non ridere, ne di picchiarmi

 

Guardo Dean irrigidirsi, non era una buona premessa lo sapeva, ma doveva avere la sua parola che qualunque cosa gli avesse detto le cose non sarebbe cambiate tra loro.

 

  • Va bene Sam, dimmi, ti prometto che come sempre ne usciremo insieme.

 

È nervoso ora, ma mai quanto me... come le lo spiego ora senza sembrare un depravato?

 

-Senti... ti ricordi quella volta, quando ero molto piccolo, che avevo fatto quei strani incubi sulla mamma e tu sei rimasto con me tutta la notte?

 

Mi guarda confuso, immagino non si aspettasse un uscita del genere...

 

  • Uhm, si Sam, me lo ricordo, ma mi spieghi ora questo che c'entra?

 

  • Si beh ecco... l'altro giorno ho fatto un sogno..

  • Sulla mamma ?

 

Non riesco a guardarlo mentre gli racconto il sogno così mi alzo e fisso fuori dalla finestra, terrorizzato da ciò che Dean penserà di me. Che mi sono fritto il cervello sicuramente.

 

  • Beh, no, si... una specie. Senti Dean non c'è un bel modo per dirtelo. Ma noi viviamo 24 ore su 24 insieme e devo liberarmi di questa cosa se non voglio impazzire. Avevo circa sedici anni nel mio sogno. Sognavo di nuovo la mamma e tu accorrevi al mio letto. E come quando ero piccolo ti chiedevo di rimanere lì.... e... e ci siamo baciati.

 

Tiro un sospiro di sollievo. Ce l avevo fatta glielo avevo raccontato!

Ma quel silenzio non porta certo niente di buono. Nessuna battuta. Nessuna domanda. Ne parolaccia.

Mi costringo a girarmi e a guardarlo. Tutto mi aspettavo ma non ciò che vidi.

La faccia di Dean era una maschera di puro terrore. Panico, paura lo attraversavano ad ondate, lo percepisco da qui.

 

 

  • Dean? Era solo un sogno, solo che da allora ogni volta che ti guardavo... mi tornava in mente il sogno...

 

Mi avvicino, preoccupato dal mutismo dio Dean.

Ma appena faccio per toccarlo lui si alza e si allontana. Mi guarda terrorizzato e infine mi chiede

 

  • che altro?

 

Che altro? Cosa intende dire?

 

  • che altro hai sognato?

Specifica

 

  • niente, mi sono svegliato.

 

Ma sono sicuro che la mia faccia mi ha tradito perché sento il rossore pulsarmi sulle guance, e sento anche la famigliare sensazione di eccitazione che mi formicola nel basso ventre ripensando al sogno. Merda non ora!

È già un miracolo se Dean non mi ha scorticato vivo per quanto gli ho raccontato, ma se vede che mi sto eccitando probabilmente mi ucciderebbe senza pensarci neppure troppo!

 

Ma Dean non mi presta molta attenzione, si è accasciato su una sedia e trema. Mi rendo conto che piange. Piange???

Dean Winchester che piange? Questa mi è nuova, e mi sembra completamente fuori luogo.. non capisco.

 

  • Ora capisco perché continuavi ad evitarmi.

 

Mi dice all'improvviso.

  • Capisco il disgusto che devi aver provato dopo quel sogno. L'orrore.

 

Mi guarda con quei occhi verde smeraldo ancora luccicanti dalle lacrime versate, sospira e infine

 

  • se vuoi, se vuoi proseguire da solo penso che tu abbia tutte le ragioni di questo mondo.

  •  

È un sussurro, rotto da un singhiozzo.

 

Disgusto?

Ma certo, si, era quello che avrei dovuto provare a far quel sogno. Ecco perché Dean pensa che io sia disgustato da lui. Forse è meglio che pensi così, la verità, la mia eccitazione,. Probabilmente non sarebbe molto gradita.

 

  • Dean era solo un sogno, ora che ne abbiamo parlato mi sento molto meglio. Anzi sono contento che tu abbia reagito così. Pensavo di avresti picchiato.

 

Solleva lo sguardo. Sorpreso. Sconvolto. Stanco.

 

Rimaniamo in silenzio parecchi minuti. Infine si alza, mi fissa e..

 

  • è accaduto davvero

  
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