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Autore: Silvia98sissi    02/05/2012    3 recensioni
Taylor Rossi è una quattordicenne nata a Roma che ama la musica e che un giorno, a causa di problemi familiari, decide di trasferirsi a Londra. Quì tutti i suoi sogni diventeranno realtà, conoscerà i One Direction e si innamorerà di Zayn Malik. A Londra Taylor imparerà ad accettare se stessa per quello che è e per la prima volta si sentirà accettata da qualcuno.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A quel punto per un attimo tutto rallentò, quello fù l'istante più lungo della mia vita. Notai che il profondo battito del mio cuore, in quel momento di rallenty, faceva più rumore del getto dell'acqua che cadeva nel lavandino.

Forse era un segno, forse qualcuno mi stava concedendo un po' di tempo per pensarci, forse dovevo riflettere un po' a lungo sulla mia affermazione, forse quella non doveva essere una delle tante proposte che faccio ogni giorno, forse quella fissa non doveva passare, forse dovevamo andarcene sul serio.

Mi strizzai gli occhi cercando di spazzare via le lacrime dal mio viso, ma sapevo che era inutile: i miei occhi non volevano smettere di piangere.

Anche se cercavo di non pensare a ciò che era appena successo, anche se provavo ad essere positiva, le lacrime cadevano, era come se ormai avessero trovato la capacità di autocontrollarsi, e lo stesso accadeva al resto del mio corpo che non ne voleva sapere di alzarsi da terra.

- è questo ciò che vuoi? - mi chiese mamma - vuoi partire? -

E finalmente, dopo quel lungo istante colmo di pensieri, risposi: - si, voglio andarmene, con te -

Mia sorella uscì e sbattè con violenza la porta di casa.

Uscimmo dal bagno e vedemmo che non c'era quasi più niente di sano in casa.

- Ti piacciono i piatti che tua zia mi ha regalato per il 25° anno di matrimonio? - disse mia madre indicando i vetri rotti a terra, forse cercava di essere ironica.

Andai in camera e notai che Anna aveva rotto anche i poster dei One Direction.

Quei pezzi di carta erano le uniche cose che mi facevano sentire protetta, le uniche cose grazie alle quali mi sentivo me stessa. So che può sembrare stupido pensare al fatto che dei fogli mi fortifichino, ma è così, è come quando guardi una foto del tuo amore segreto e ti senti forte, perchè capisci che se vuoi raggiungerlo devi lottare.

- Dai Taylor, li ricompreremo.. non pensarci - disse mamma.

- Non ci penso, tanto non è la prima volta che Anna infrange i miei sogni - dissi.

- Ma puoi ricominciare, un'altra volta - continuò.

- Che vuoi dire? - chiesi.

Mia madre andò in giardino e chiamò mio padre:

- è deciso, partiamo - disse mamma

- è meglio così. Dove vorreste andare? - chiese papà.

- a Londra e staremo lì tutta l'estate. Luca.. tu come farai? - disse mamma.

- Come ho sempre fatto. Dovete pensare un po' a voi stesse, Taylor deve pensare un po' a se stessa - disse papà.

- è per questo che la porto a Londra, vorrei che si dedicasse ai suoi sogni e che non pensasse soltanto a difendermi, per una volta - disse mamma.

- Hai ragione. Quando volete partire? - chiese papà

- il prima possibile - rispose mamma

- Quì risulta che c'è ancora un volo per la giornata di oggi ed è alle 21:45 - disse papà

- tra due ore? Ce la faremo, prenotalo - disse mamma

- mi mancherete -

- ci mancherai anche tu - disse mamma mentre asciugava le ultime lacrime che le rimanevano sul viso.

Mamma entrò

- Ho sentito bene? Londra? - chiesi

- Si, andiamo a Londra - rispose

- Mamma, ti voglio bene!! -

- Anche io tesoro, sbrigati, prepara i bagagli, dobbiamo andarcene prima che Anna ritorni -

Iniziai a preparare i bagagli, intanto pensavo al fatto che per una volta il fato era dalla mia parte.

Londra? Cioè, dico, LONDRA! Quella bellissima città in cui i sogni diventano sempre realtà, quella città in cui vivono i miei idoli, quella città in cui anche la ragazza più goffa della ragazza più goffa delle ragazze più goffe di tutto il mondo può vestirsi in modo elegante.. per una volta mi sentivo felice, fortunata.

- Mamma, secondo te realizzerò i miei sogni laggiù? - chiesi

- Mai dire mai - rispose

- Potremo ricominciare di nuovo? - chiesi ancora prima di salire sull'aereo

- Potremo ricominciare di nuovo, stoppare il nastro e riavvolgerlo. Ci riusciremo - rispose

Can we fall one more time?

Stop the tape and rewind

Sì, in quel momento ero la ragazza più felice e fortunata del mondo..!  

  
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