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Autore: Artemisia89    26/11/2006    6 recensioni
Uscita fuori in una bella giornata di sole: è pura musica, è una musica che se solo volesse Greg potrebbe suonare. Spero che vi piaccia.
Genere: Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La canzone è Eppure sentire (un senso di te), Elisa da Soundtrack ‘96/06

 

A un passo dal possibile

A un passo da te

 

Guardo fuori da una finestra una piuma che volteggia, volata via da chissà dove. Nelle mie orecchie giungono i suoni di tutto l’ospedale.

Amo, amo tutto questo.

I suoni vibrano nell’aria dipingendo una tela trasparente, se potessero colorare l’aria non la renderebbero che come è in realtà.

Incolore.

Paura di decidere
Paura di me

 

Tu sei in giro, non so precisamente dove anche se forse potrei indovinarlo.

Forse proprio adesso la Cuddy ti sta facendo una ramanzina e tu fai l’offeso o l’irritato.

Forse potrei immaginarlo, forse potrei sentirlo.

Potrei sentirti.

Seguo l’evolversi della vita della piuma, lontana, portata via da questa brezza primaverile verso altri posti.

Il vetro riflette la mia immagine. La pelle chiara come il marmo più pregiato, gli occhi che sono lo specchio di questo cielo.

Vibra il vetro, vibra il mio corpo alla tua musica.

Sentire in me tutto quello che mi circonda,

sentirti e non potersi muovere.

Che musica triste…

Di tutto quello che non so
Di tutto quello che non ho

 

Mi volto indietro per accertarmi di essere sola nella stanza, e poggio discretamente una mano sul vetro.

Che musica triste quella del pianoforte.

Se solo potessi essere per te la tua musica, essere il tuo pianoforte, poter vibrare al tocco delle tue mani che, sapienti, creano musica, creano amore e desiderio, in me, dentro me, su me.

Se solo potessi lasciarmi indietro la mia vita, se solo potessi spingerti ad abbandonare il sole, sarei il foglio bianco pronto ad accogliere la tua musica.

Vita.

Respiro.

Eppure sentire
Nei fiori tra l'asfalto
Nei cieli di cobalto - c'è

 

Eppure sentire, sentire quanto il mio amore può mantenermi viva.

Eppure sentire quanto puoi essermi indifferente.

Non serve la mia bellezza, né servono i miei occhi di cielo e la mia pelle di neve, la mia voce, la piuma che vola via lontano e che non tornerà. È così lontana la musica, la vita, è in noi, è così lontana, è così irraggiungibile.

Eppure sentire, nel buio, quanto la luce può brillare, quanto posso piegarti al sentimento.

La tua paura viene trasformata, la tua solitudine messa da parte.

Non senti? Non senti?

Il mondo.

Noi.

Eppure sentire
Nei sogni in fondo a un pianto
Nei giorni di silenzio - c'è

 

Anche nei giorni più tristi, canterò la nostra musica, quello che immagino tu abbia scritto mentre io dormivo, fra le tue braccia, coperta dai tuoi lenzuoli candidi, dai tuoi occhi blu.

Cosa costa immaginare? Poter sentire, poterti sentire anche se non ci sei, anche se sei lontano come quella piuma.

Posso trovare la felicità di essere la tua donna anche quando mi lascerai sola.

Cosa costa sentire? Cosa costa provare?

Quel brano è troppo complicato da suonare, Greg?

Eppure, non senti? Non senti, non vedi il fiore che nasce nel buio, nella mia speranza, nella tua indifferenza. Se potessi fare tesoro di tutto quello che non mi hai mai dato, che sogno potrei creare.

Donna.

Bambina.

Un velo.

un senso di te

C'è un senso di te

La tua immagine si manifesta sul vetro tutto ad un tratto.

Lascio vagare per un attimo il mio sguardo sorpreso. A cosa può arrivare la mia mente?

Manifestare la tua immagine, il mio amore.

Non c’è un senso in tutto questo, eppure non posso fare a meno di concedermi questo momento irrazionale.

Non esiste un senso per te a ciò che io chiamo amore, eppure per me sentire significa amare.

 

Eppure sentire
Nei fiori tra l'asfalto
Nei cieli di cobalto - c'è

 

Non so cosa significa amarti, potrebbe essere fuori dalle mie capacità, ma a questo non voglio pensarci. Posso raccogliere ogni parola che ti lasci sfuggire, in silenzio, come la più compromettente delle confessioni, raccolgo la luce scura che emanano i tuoi occhi creando la lanterna che ci guiderà attraverso i cieli più bui.

Eppure sentire
Nei sogni in fondo a un pianto
Nei giorni di silenzio - c'è

Lasciami fare Greg, in fondo non sono poi così pazza, non sono poi così male.

Forse hai ragione, è una musica troppo stramba da suonare la mia, una musica eccessivamente ricca di pathos, ma comincia, comincia a posare le mani sui tasti d’avorio, se potessi sentire forse, sicuramente, ti piacerebbe, ti piacerebbe suonare, ti piacerebbe suonarmi.

Io.

Una stanza.

Aria.

Un senso di te

Forse non lo troverò mai, il senso di te, un senso per noi.

Non lo troverò un senso allo sguardo che mi hai mostrato appena mi sono voltata a guardarti, a queste mie labbra schiuse, ai miei occhi stupiti, al tuo sorriso che ho fatto in tempo a cogliere.

Forse un senso non c’è, eppure…eppure ho potuto sentire, ho potuto sentire l’amore.

L’amore, nei tuoi occhi.

Il senso di te, nei miei.

 

C'è un senso di te

Un senso di te

C'è un senso di te

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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