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Autore: La Kurapikina    02/05/2012    2 recensioni
Ciao a tutti!!! E' la prima cosa che scrivo una ff su loro e spero vi piaccia. E' una "riscrizione" con molti cambiamenti della casa della notte dal punto di vista di Damien, in cui la storia prende una piega diversa da quella descritta nei libri, soprattutto per quanto riguarda Jack
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nyx, perché? Perché a me? Perché a lui? PERCHE’ A NOI?

In quel momento il mio cervello, di solito sempre rapido e razionale, era completamente spento e non mi permetteva di fare altro se non limitarmi a fissare le mani che Jack premeva sulla bocca sporcarsi di sangue ad ogni rantolo: stava morendo.

Lui stava morendo sotto i miei occhi e io me ne stavo li impalato come un cretino; mi alzai di scatto afferrandolo per un braccio e trascinandolo di peso verso l’ingresso della scuola, poi mi resi conto di una cosa che mi costrinse a fermarmi e guardarlo:“E’ impossibile…” sussurrai incrociando i suoi occhi, perfettamente limpidi nel loro straordinario blu mare: “I tuoi occhi non sono iniettati di sangue, il tuo viso non è gonfio e le tue lacrime non sono di sangue, ma semplici… lacrime.”

“Damien…” sussurrò fissandomi di rimando e forse intuendo i miei pensieri: “Il mio organismo non sta rifiutando la trasformazione, non sono i soliti sintomi…”

E lui doveva essere un esperto, visto che due mesi fa sua sorella era morta, per quei sintomi: “Stai male per un altro motivo…”

Sentii quelle parole come se le avesse dette un'altra persona, ma mi diedero una carica improvvisa: se non stava rifiutando la trasformazione in vampiro, forse allora c’era qualche possibilità che quel qualcosa che lo stava facendo star male non lo uccidesse!

Afferrai nuovamente il suo braccio e ripresi a trascinarlo verso l’infermeria, ma fui costretto a metà corridoio quando sentii le sue gambe cedere e Jack cadde a terra continuando a tossire sangue; urlai sperando di attirare l’attenzione e, fortunatamente, ci riuscii: doveva aver sfondato i timpani a tutta la scuola, perché in breve praticamente tutti i professori e persino la gran parte dei novizi, si affollarono intorno a noi.

“Damien… non si può fare niente, solo aspettare che passi… che finisca tutto.”

Le gemelle, Stivie Rae, Zoey e perfino Erik erano comparsi al mio fianco, ma, evidentemente, non avevano capito: “NO!” urlai accorgendomi solo in quel momento di star piangendo: “Non sta rifiutando la trasformazione, non sono quelli i sintomi!”

Ero inginocchiato in mezzo al circolo dei presenti e Jack era semi sdraiato sulle mie gambe: tremava e nascondeva il viso fra le mani insanguinata, ma aveva smesso di tossire.

All’improvviso, dopo quella che mi parve un’eternità, l’arrivo di Neferet sbloccò l’immobilità in cui tutti eravamo caduti: “In infermeria, subito! E chiamate un medico esperto!” urlò la nostra Somma Sacerdotessa che aveva notato ad una prima occhiata la stranezza della situazione e per un attimo sembrò la Neferet di sempre, quella potente, dolce e materna che accoglieva tutte le matricole, ma qualcosa mi diceva che era solo una stronzissima facciata che indossava perché eravamo circondati da mezza scuola.

Dopo di che, successe tutto talmente velocemente che fatico a ricordarlo: una vampira mi tolse Jack dalle braccia, sollevandolo senza fatica e portandolo immediatamente in infermeria, subito seguita da Neferet e la maggioranza degli altri professori, mentre i novizi rimasero bloccati in corridoio, sussurrando e parlottando fra loro, ovviamente dando inizio ai pettegolezzi.

Io, dopo un attimo di esitazione, scattai a mia volta verso l’infermeria ignorando i passi rapidi che mi seguivano; come se in quel momento mi importasse di chi cavolo mi stesse seguendo! Mi importava solo di Jack… del MIO Jack, di quel piccolo angelo biondo che era entrato come un tornado nella mia vita, sconvolgendola in meno di un giorno… migliorandola.

Mi ritrovai, quasi senza sapere come, in infermeria dove vidi Jack steso su un letto e intorno a lui Lenobia, Dragone, Anastasia e la prof Garmy che stavano leggermente in disparte in disparte con due infermiere, mentre un vampiro che riconobbi come il medico specializzato era chino su Jackie, svenuto, insieme a Neferet.

Mi voltai spaesato incrociando lo sguardo delle ragazze ed Erik, che mi rivolsero veloci sorrisi spaventati: sapevamo che stava succedendo qualcosa di brutto e sbagliato, ma ancora non capivamo cosa.

“Damien, cosa è successo?” mi chiese bruscamente Neferet lanciandomi un’occhiata truce e lo sguardo di tutti si puntò su di me: cos’era successo? Avrei dovuto saperlo? E perché mai??

“Non lo so…” risposi infatti sentendo che le lacrime erano tornate alla carica: “Io… è stato tutto troppo veloce!” cercai di giustificarmi senza neanche sapere perché lo stessi facendo: non era mica colpa mia! non lo avevo avvelenato!

“Avevate ragione, il suo organismo non sta rifiutando la trasformazione: è stato avvelenato.”

Oh cazzo… va bene che sono sveglio, ma non pensavo di saper vedere il futuro!

“Ha passato la maggior parte del tempo con te!” ringhiò Neferet e a nessuno sfuggì il fatto che mi stesse palesemente accusando, cosa che mi fece perdere un battito al cuore: “No!” fu l’unica cosa che riuscii a strillare come un vero cretino, ma quell’accusa mi faceva venire il voltastomaco: MAI avrei fatto del male a Jack!

“Neferet, non saltare a conclusioni affrettate.” intervenne fortunatamente in mia difesa Dragone, il mio mentore, con una calma straordinario.

“Ha ragione.” la voce del medico ci fece sobbalzare tutti per la sua durezza che doveva servire, secondo le sue intenzioni, a mascherare l’agitazione, ma fallì miseramente e quello mi mise ancora più paura.

“Il ragazzo è stato avvelenato qualche ora prima di venire alla Casa della Notte… è davvero ben studiato: chiunque sia, sperava che avremmo creduto che fosse morto perché il suo organismo aveva rifiutato la trasformazione, così da farla franca. Deve essere stato qualcuno che conosce i vampiri e i novizi…”

“Si salverà?” chiese Zoey alle mie spalle.

“Gli ho dato un antidoto per contrastare l’azione del veleno e Jack ha smesso di tossire sangue… ma forse morirà comunque: è fin troppo debole e, anche se il veleno ha terminato il suo effetto, ora il suo organismo rischia veramente di rifiutare la trasformazione.”

“Diamogli sangue.” propose Anastasia, ma il medico scosse la testa: “In questo caso il sangue umano rischierebbe di peggiorare la situazione: sono riuscito a bloccare l’azione del veleno solo perché il fisico di un novizio è più forte di quello umano, ma ingerendo sangue umano il veleno potrebbe attaccare quello…”

“Vampiro!” tentò a quel punto la Garmy facendo un passo avanti ma il medico, ‘sto stronzo, scosse nuovamente la testa: “Creerebbe troppo squilibrio fra il suo fisico indebolito e la scossa di energia che gli darebbe il sangue di un vampiro adulto…”

Cadde un attimo di teso silenzio in cui ognuno cercava di accettare il fatto che forse per lui era veramente finita e che noi avevamo già fatto il possibile, quando Erik sussurrò una semplice parola che riuscì a ridarmi speranza: “Novizio…”

Ma certo! Come avevo fatto a non pensarci io? Se il sangue umano era troppo debole e quello vampiro troppo forte, allora quello di un novizio sarebbe stato perfetto! Il mio cervello doveva essere proprio in palla per non riuscire a trovare nemmeno una soluzione così semplice!

Questa volta, per grazia di Nyx, il medico non ebbe nulla di ribattere, anzi, sembrò apprezzare l’idea: “Potrebbe funzionare…” disse infatti, annuendo.

“Per dargli la forza necessaria, sarà meglio che beva da un novizio a cui è vicino… con cui ha già un legame particolare.”

E, di nuovo, lo sguardo di tutti si posò su di me. Mi sentii avvampare: possibile che fosse già così evidente che fra me e Jack c’era qualcosa?

In ogni caso, annui convinto, assicurando che non avrei avuto il minimo problema.

“Ok, allora lo sveglio… poi vi lasciamo soli.” così dicendo il medico iniettò qualcosa a Jack, quindi tutti se ne andarono chiudendosi la porta alle spalle.

Ah, cavolo! Stava succedendo tutto decisamente troppo velocemente…

“Damien…” la sua voce mi fece sobbalzare per quanto era flebile, ma mi diede carica: chi se ne importa se era veloce, si trattava di aiutare Jack e lo avrei fatto a qualunque costo!  Quel ragazzo mi piaceva davvero tanto…

Mi avvicinai a lui, inginocchiandomi accanto al suo letto e carezzandogli i capelli: “Dicono che qualche stronzo ti ha avvelentato…”

Nonostante la situazione, ridacchiò, ma rimase in silenzio così io continuai:“ Avevamo ragione, non stavi rifiutando la trasformazione… ora, però, per riprenderti definitivamente devi bere sangue.”

“Umano?!”

“No, sarebbe troppo debole… e vampiro troppo forte…”

“NO!” urlò. Credo che avesse già capito tutto… chissà mai da dove mi veniva quel pensiero!

“Jack…” cominciai, ma lui mi bloccò subito: “Non berrò il tuo sangue! E se poi va male? Magari poi io mi riprendo e tu stai male… poi magari ti indebolisci troppo! Non me lo perdonerei mai! Non voglio farti una cosa simile…”

Lo guardai dolcemente, mi alzai e lo baciai: “Sei così dolce… sei il mio angioletto, Jackie! Non avere paura, non mi succederà nulla: staremo bene entrambi… per favore Jack, lascia che ti aiuti!”

Rimanemmo qualche istante a fissarci senza parlare, ma il mio sguardo dovette convincerlo perché annuì, anche se con timidezza: sorrisi, mi avvicinai a lui e gli avvicinai il braccio alla bocca. Dopo un attimo di esitazione, successe: Jack Twist mi morse.

E anche quello avrebbe notevolmente cambiato le cose nella mia vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti!!!! Scusate il ritardo, spero che questo capitolo vi piaccia! Ringrazio tutti quelli che leggono, anche silenziosamente, ma soprattutto ringrazio  Sgiach e Elizabeth Blackbird per le loro recensioni!! Dedico questo capitolo a voi, anche perché da qui la storia diventerà sempre più incasinata^^

  
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