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Autore: Lady A    03/05/2012    3 recensioni
[…] La macchina oltre ad andare indietro nel tempo permetteva anche di perdere la memoria, di ricominciare di nuovo la propria storia, infatti si poteva inserire qualunque cosa per evitare che si ripetesse nel nuovo passato.
«Questa fa a caso mio!», disse tra sé la corvina. Si avvicinò flebilmente allo sportello metallico e lo aprì con cautela. Digitò sul monitor la frase :”Voglio cancellare dal mio cuore e dalla mia mente Son Goku “. Fece un breve sospiro e azionò il dispositivo. In un’esigua frazione di secondi Chichi sentì la propria testa scoppiare e la vista diminuire, si risvegliò nel suo letto nel castello di suo padre Giuma.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Giumaho, Goku, Nuovo personaggio | Coppie: Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chichi si voltò, aveva le labbra sanguinanti e gli abiti impregnati del sangue di Goku, Akomo gettò a terra il fucile, si avvicinò a lei e adirato, l’afferrò per un braccio. 
«Questa è la fine che fanno tutti quelli che si mettono contro di me!», sibilò fissandola con i suoi penetranti occhi color ghiaccio, abbassandosi vicino a lei e cominciando a sfiorarle maliziosamente i lunghissimi capelli color pece. La ragazza infastidita e disgustata gli diede uno schiaffo.
«Non osare toccarmi!», gridò con il terrore negli occhi, il ragazzo si apprestò a sferrarle un pugno quando si percepì uno sparo. Chichi vide il giovane accasciarsi a terra e Goku strisciare lentamente con il fucile.
«Goku…», gridò, raggiungendo il marito.
«Chichi… devo proteggerti…», mormorò lui con un filo di voce.
«Goku ti prego resisti…».
La fanciulla cominciò a correre dirigendosi verso il palazzo per chiedere aiuto. Il suo cuore batteva a mille, sapeva che Goku era all'estremo ormai. Inciampò varie volte, provocandosi numerose ferite e strappi ai vestiti, ma ciò non poteva fermarla, nulla poteva fermarla! Entrò nel castello e gridò a squarciagola finché attirò l'attenzione della servitù.
«Vi prego aiutatemi, Goku è stato ferito è nel bosco!», disse piangendo, mentre le abrasioni cominciarono a sanguinare sempre di più.
«Figliola ma che succede?», chiese Giuma, accorrendo preoccupato e spaventato nel vedere sua figlia in quelle condizioni. Chichi si gettò tra le sue braccia, piangendo disperata.
«Oh, papà! Goku sta per morire ed è tutta colpa mia e del mio maledettissimo orgoglio!»
 «Piccola mia vedrai che ce la farà... ma voi già vi conoscevate?», chiese un po’ confuso, prendendo a carezzarle i capelli. Chichi lo guardò e con gli occhi rossi e grondanti di lacrime, assentì.
«Papà, io vengo dal futuro! Goku è mio marito… è… è difficile da spiegare, sono stata una stupida! Lui è un potente guerriero, si è sacrificato varie volte per la Terra, per i suoi abitanti e io? Io invece di comprenderlo l'ho sempre attaccato e non l'ho mai aiutato, sono fuggita via utilizzando una macchina del tempo, volevo cancellarlo dalla mia vita e ho lasciato i miei figli...», la donna cercava di farsi forza, ma  si sentiva terribilmente in colpa. All'improvviso vide i medici che trasportarono Goku al palazzo e si precipitò da uno di loro
«Allora come sta? Vi prego ditemi che c'è la farà? Vi prego!», urlò disperata, facendo spaventare uno dei medici. 
 
«Cercheremo di fare tutto il possibile, signorina Del Toro».
 
«Dovete fare l'impossibile!», gridò con la voce affranta dal dolore. Non poteva perderlo di nuovo. Le ore passavano, ma sembravano interminabili. Chichi era seduta a terra fuori la stanza di Goku, non si era neppure fatta medicare, nonostante le suppliche di suo padre, quelle ferite non era niente rispetto allo strazio che provava interiormente.
 «Kami ti prego, ti supplico non farlo morire...», pregò sommessamente, volgendo gli occhi al cielo. Finalmente dopo svariate ore uscirono i medici.
«Allora? Come sta?», chiese ansiosa, alzandosi.
«Ha riportato ferite molto gravi, però l’organo vitale non è leso in profondità, se riesce a superare la notte ha buone probabilità di farcela», asserì il medico, andandosene. Ancora in apprensione, Chichi avvertì la presenza di suo padre, che come un angelo aveva vegliato su di lei tutto il tempo.
«Papà, scusami… posso immaginare che in questo momento tu non stia capendo niente! Scusami per il mio comportamento e sappi che ti voglio un’infinità di bene…», e abbracciò teneramente il dolce l'omone barbuto.
 «Non ti preoccupare piccola mia, comunque l'ho intuito da subito che tra te e quel ragazzo c'era un qualcosa che vi legava».
Dopo qualche ora, Chichi entrò nella stanza dove c'era Goku. Il guerriero era disteso sul letto, aveva il petto fasciato e il suo viso segnato da graffi. Si sedette vicino a lui, osservandolo teneramente. Aveva quell'aria così dolce e ingenua, era proprio per quello che aveva perso la testa tanti anni fa! 
«Goku sei così importante per me…», sussurrò flebilmente, accarezzandogli dolcemente il capo. Lentamente lui riaprì gli occhi e vide la sua Chichi vicino a lui. Da quanto tempo non stavano così vicini? Forse da quando avevano concepito Goten, quella sera prima di quel maledettissimo Cell Game.
«Urca, che dolore! Tesoro sono felice di rivederti qui vicino a me!», parlò con quel tono da bambinone.
«Come potrei non stare con te! Ti amo tanto Goku… ora ti lascio riposto», sorrise la mora, dandogli un dolce bacio sulla guancia, ma lui con molta delicatezza, nonostante anche le braccia gli dolessero la prese e la baciò sulle labbra, fu uno dei momenti più belli e intensi. 
«Chichi sei… sei indispensabile per me, un po’ come il cibo...», a quelle parole la mora  lo guardò sorridendogli sarcasticamente.
«Non cambierai mai!», lo baciò nuovamente. Dopo poco uscì dalla stanza, si affacciò all'ampia terrazza, era una maestosa serata e le stelle erano sparse nell'immenso cielo, la luna contribuiva con la sua luce argentea a dare un aspetto incantevole all’intero monte e in quel momento non potette  non pensare ai suoi figli. Guardando Goku aveva avuto l'impressione di rivederli. Erano così simili, erano la copia esatta del padre... soprattutto il piccolo Goten.
Dove siete piccoli miei? Pensò la fanciulla, sospirando e scostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, quando sentì dei passi familiari e si voltò, notando suo marito in piedi.
«Goku ti sei già alzato, non dovresti stare a letto?», mormorò sinceramente preoccupata e apprensiva.
«Sto bene, tranquilla!», la rassicurò lui. Chichi avvolse il marito in un caldo e amorevole abbraccio. Era meraviglioso poterlo avere con sé, quanta nostalgia aveva provato negli ultimi anni. Il saiyan prese teneramente tra le mani il viso della moglie e si baciarono di nuovo. Il chiaro di luna rendeva tutto molto romantico, Giuma li osservava intenerito all'interno della stanza. All'improvviso un vortice li avvolse, Goku e Chichi tenendosi per mano vennero catapultati nel laboratorio di Bulma.
«Era ora!», esultò la turchina, ponendosi le mani sui fianchi.
«Kakaroth!», asserì Vegeta, cercando di simulare un blando interesse per il suo ritorno. Goku e Chichi si guardarono complici, erano contenti di essere ritornati a casa. La mora si alzò e uscì dal laboratorio, Goku immediatamente la seguì, senza neppure dar troppo peso ai suoi amici, ora la cosa che contava più di tutte era solo e solamente lei. Goku aveva riacquistato tutti i poteri.
«Chichina che ne dici se a casa ci andiamo a piedi?», le propose, guardandola intensamente. 
«D-dici sul serio?», Chichi era stupefatta. 
«Ma certo! Mi piace così tanto stare con te, scusami se a volte non trovo le parole giuste ma io ti amo», rispose Goku sorridendo e baciandola dolcemente. Una volta giunti a casa, furono accolti calorosamente da  Gohan e Goten che corsero ad abbracciarli, felici. Dopo molto tempo, la famiglia Son trascorse finalmente una serata piena di gioia, armonia e amore. Chichi  in cuor suo era consapevole che ciò non sarebbe durato in eterno, ma in fin dei conti non le dispiaceva, anche se il destino avrebbe servato altri nemici e allontanamenti lungo il loro cammino, il loro amore sarebbe rimasto per sempre indissolubile, nulla l’avrebbe mai scalfito, né la lontananza né la morte.

  
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