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Autore: Claudia    30/04/2004    1 recensioni
Il destino di Kagome è di ritornare nel Sengoku Jidai dopo quattro anni, affrontare di nuovo Inuyasha, ora suo nemico, e salvare sua figlia... ma la figlia avuta da chi?
Genere: Romantico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 20

Notte di Novilunio 

 

 

Note dell’autrice: per chi odiasse le premesse… si, insomma questo è il momento di saltarle. Comunque, in un anno ormai, sono felicissima di essere arrivata a questo punto... ad essere apprezzata per la mia storia e ringrazio tutti coloro che mi hanno sempre sostenuto affinché continuassi questa fanfiction quasi apocalittica. Da questa premessa sembrerebbe il capitolo finale. Naturalmente ce ne saranno altri dopo il ventesimo, la conclusione è comunque vicina.

 

 

I suoi capelli rossi parvero ardere nel riflesso della sua spada. La sua immagine riflessa dalla fredda lama appariva distorta e contorta. Tutto attorno a lui appariva contorto, perfino il comportamento del suo padrone… sì, perché in fondo, lui, Hi, era un semplice schiavo. Uno schiavo che poteva vantarsi di usare al momento giusto la sua spada. Anche Mizu e un tempo perfino Inuyasha, ubbidivano agli ordini di Kuroi, un essere tanto misterioso quanto invincibile che non rivelava mai ad anima alcuna le proprie strategie e non confessava a nessuno i propri pensieri. Fino ad allora aveva vissuto in quel covo di demoni, dove la sopravvivenza era l’unica ragione di vita. Ed ora, proprio in quel preciso momento… pensava a qualcosa di diverso. A qualcosa che non significasse servire in tutto e per tutto Kuroi.

Quella Kagome… l’aveva portata da Kuroi sotto suo preciso ordine. Si era limitato a soddisfare il desiderio del suo padrone. L’aveva sottratta a Inuyasha con la forza. Si, perché Inuyasha aveva tentato di fermarlo. Anche se la versione raccontata a Kagome era differente. Inuyasha l’aveva rivendicata… sapeva quanto quel mezzo demone poteva prestar fede a ciò che diceva e se Inuyasha voleva Kagome, in un modo o nell’altro, l’avrebbe riavuta.

Hi aveva una vaga idea sull’utilizzo che Kuroi avrebbe fatto della donna. Sapeva che l’intento del suo padrone era di recuperare lo Shikon per impossessarsi dei poteri più straordinari e di recuperare in questo modo la sua anima.

Quello specchio…. Lo specchio che aveva visto in quella Sala…. Dentro ad esso si celava l’anima oscura di Kuroi, la parte più nascosta del suo essere che fu privata di un corpo il giorno stesso in cui fu intrappolata in quello specchio. Senza lo Shikon, la sua anima sarebbe rimasta prigioniera, e il suo corpo incompleto. Ciò gli avrebbe impedito di acquistare pieni poteri.

Hi ripose la propria spada nel fodero e si allacciò quest’ultimo alla vita con molta cura. Si portò in piedi e si diresse verso la fine di un enorme corridoio che portava alle stanze di Kuroi.

“ Hi…. Entra “

Il demone dai capelli di fuoco spinse la porta che ostacolava il suo cammino e comparve di fronte alla figura di Kuroi. Dietro di lui, un grande letto incombeva nella stanza e tra le lenzuola disordinate e numerose giaceva la figura di Kagome, in parte privata delle proprie vesti. Hi posò di sfuggita lo sguardo sulla donna e poi tornò ad osservare il volto rilassato del proprio padrone. Kuroi, accortosi di quel movimento fugace dei suoi occhi, sorrise ironico.

“Domani avranno inizio le ricerche della Sfera.”

“Bene, mio signore.”

“Quella donna è uno strumento prezioso per la nostra ricerca.”

“Ho capito. Informerò gli altri, se lo desidera.”

Hi si voltò e la porta di fronte a lui si aprì.

“Aspetta.”

Il demone si arrestò mostrando ancora le sue spalle.

“Riferisci ad Inuyasha ciò che i tuoi occhi hanno visto…”

“…”

“… poi uccidilo.”

La porta si chiuse, non una parola fu spesa.

**

Il boomerang di Sango ritornò dalla sua legittima padrona, impregnato nuovamente del sangue di un nuovo demone. Sicuramente il decimo in quella giornata.

" Saremo sulla strada giusta?" Sango rivolse uno sguardo interrogativo al monaco che stava al suo fianco. Di fronte a loro una vallata immensa che si disperdeva in parte tra le nebbie grigiastre e fosche.

" Più di un abitante ci ha assicurato di vedere un demone vagamente familiare ad Inuyasha."

" Lo sapevo, non dovevamo lasciarlo andare da solo..."   

" Non potevamo certo insistere... Inuyasha è sempre stato caparbio in certe decisioni, specialmente quando la vita di Kagome-sama è messa di mezzo. "

" Fatto sta che se non lo troveremo al più presto, Inuyasha potrebbe restare ucciso. "

Miroku trattenne un sospiro " Inuyasha non si farà uccidere di certo, anche se diventerà umano. "

" Comunque abbiamo davvero poco tempo, Miroku-san. La notte di novilunio è proprio questa." Detto questo Sango montò in groppa a Kirara, seguita da Miroku e insieme sfrecciarono tra la nebbia fitta fino a divenire due sagome deformate in quel mare grigio.

**

"Aprite bene le vostre luride orecchie, demoni!"

Hi, al centro della stanza, aveva interrotto il macabro banchetto dei demoni che formavano lo schieramento offensivo di Kuroi. Alcuni di questi brandevano tra i denti pezzi di carne sanguinanti che macchiavano di rosso le pelli che costituivano i loro vestiti, altri agitavano le botti ricolme di chissà quale tipo di bevanda. Sangue, forse. La stanza cadde nel silenzio più interessato. Ai loro occhi, Hi era un demone perfetto... sicuramente il più vicino a Kuroi. Incuteva loro timore, paura e allo stesso tempo potevano vederlo come compagno fidato e abile. Forse, in fondo alla loro mente demoniaca, apprezzavano Hi piuttosto che il loro reale capo. Kuroi non si faceva scrupoli ad ucciderli solamente per puro piacere.

"Domani andremo alla ricerca dello Shikon! Conoscete benissimo i poteri della Sfera dei Quattro Spiriti, perciò non mi dilungherò nei dettagli, ma sappiate solo una cosa.... Lo Shikon non è per voi, né per me, ma per Kuroi. Chi si imposesserà dello Shikon cesserà di esistere per mano del proprio padrone. So che molti di voi in passato hanno bramato la Sfera e so che molti di voi cadranno nella tentazione di possederla... Voi avete avuto la possibilità di risorgere dal vostro letto tombale dopo anni e anni... vedete di non farvi ammazzare di nuovo. All'alba di domani vi voglio riuniti fuori dal nostro rifugio. E stanotte meditate sulle mie parole."

Con un abile salto, Hi scomparve dalla sala e dopo un breve silenzio, i demoni ripresero a schiamazzare e a riprendere le attività che avevano cessato con l'arrivo del loro compagno... per molti di loro, quella sarebbe stata l'ultima sera.

**

Sentì il bisogno di fermarsi.

Qualcosa iniziava a non funzionare dentro a quel suo corpo... un corpo che stava, dopo tanto tempo, diventando umano. Inuyasha non sentiva una tale sensazione da molto, da moltissimo tempo. Per anni l'influsso che lo Shikon aveva su di lui, aveva impedito al mezzo demone di poter beneficiare della sua parte più debole. E purtroppo, quando il sole sarebbe calato, i sensi primordiali degli esseri umani avrebbero sostituito quelli demoniaci per lasciare il posto a un uomo non più in grado di difendersi. Non ricordava cosa provasse in quei momenti. Probabilmente era disgustato da se stesso. Diventava talmente debole, che qualsiasi spettro o animale selvaggio avrebbe potuto avere la meglio su di lui. Di fronte ai suoi capelli neri e alle dita prive di artigli, Inuyasha doveva far fronte alle sue debolezze e mancanze. In quel modo, sotto quell'aspetto, mai e poi mai, sarebbe riuscito a salvare la vita di Kagome. Non aveva mai accettato quella parte di lui, e forse, proprio per questa ragione, aveva affrontato in passato pericoli mortali, che avrebbero potuto privarlo della sua vita eterna. Forse, non si rendeva conto dei limiti del suo corpo umano e agiva come uno spettro... convinto che le proprie ferite si sarebbero subito risanate.

Si sedette su una radice di una quercia secolare. Il respiro era sempre più affannoso e il cuore aveva aumentato i propri battiti... prese a considerare seriamente la sua posizione. Non poteva andare avanti. Sarebbe stato ucciso sicuramente da qualche scagnozzo di Kuroi, ma non poteva nemmeno rimanere in quel luogo, chiaramente esposto ai pericoli notturni. Avrebbe dovuto cercare un riparo e attendere che la sua metamorfosi si fosse completata. Doveva sfruttare quelle poche ore che lo separavano dalla notte di novilunio. Forse un colpo di fortuna, ma riuscì comunque a trovare una caverna disabitata. Con le tenebre che avanzavano l'aspetto dell'antro assumeva un colore sicuramente non molto rassicurante. All'entrata, Inuyasha arricciò un poco il naso. Dall'oscurità di quella grotta veniva emanato un forte odore dolciastro e l'aria attorno a lui iniziava a farsi molto umida. Fece un passo in avanti e le ombre lo avvolsero. Cercò di utilizzare come meglio poteva i suoi occhi demoniaci per trovare un posto in cui fermarsi... una volta divenuto umano, i suoi occhi sarebbero stati completamente inutili. Doveva affrettarsi. Si sedette vicino a una pietra aguzza che nasceva dal suolo terroso della caverna; nascondendosi dietro ad essa gli animali selvatici non potevano vederlo, al massimo solo fiutarlo. E da quel momento attese. Attesse di sentire le proprie mani modificarsi, attesse di perdere sia il suo udito che la sua vista potentissimi. Attesse di diventare un essere umano. Forse per lui stava divenendo un ossessione, ma pensò al modo per liberare Kagome. Sapeva dove era collocato il rifugio del suo nemico. Ma chi poteva confermargli che Kagome fosse davvero là? Stava andando di fronte a una morte sicura.

Quando riaprì gli occhi, percepì qualcosa di diverso. Il solo fatto che avesse dormito per poco tempo, chiarì i suoi dubbi. Era diventato, dopo tanto tempo, umano. Capelli neri, mani normali e sensi umani. Una preda braccata. Fece per muoversi ma sentì del dolore da diverse parti del corpo, quelli parti che avevano subito col tempo ferite e contusioni. Sospirò un poco e fece per rialzarsi. Con uno scatto cadde a terra e la sua spalle prese a bruciare avvolta da una fiamma infuocata. Le sue vesti permisero alle carni di Inuyasha di rimanere indenni e quando Inuyasha spense la piccola fiamma, capì di trovarsi in guai ancor peggiori.

" Non avrei mai creduto che uno come te potesse ridursi in queste condizioni..."

Nonostante gli occhi di Inuyasha fossero oramai completamente sensibili al buio, il mezzo demone capì perfettamente a chi appartenesse quella voce.

" Spiacente di deluderti... se sei venuto qui per ammazzarmi di consiglio di fare in fretta... Hi."

" Tsk, dovrò fare anche questo, ma con calma... " Hi alzò la mano e la tese di fronte a Inuyasha. In un attimo tutta la caverna si illuminò e il demone fu sorpreso di constatare quanto diversa fosse in quel momento la fisionomia di Inuyasha.

" Lo sapevo. Poteva chiedere solo a te di uccidermi..."

Hi si sedette senza molte cerimonie e incrociò le braccia al petto, questa sua posizione insospettì Inuyasha. 

" Mi devi uccidere... eppure sembra che tu sia venuto per una scampagnata...che intenzioni hai?"

" Mhm... non potrei mai disubbidire a un ordine di Kuroi."

" Ah, vuol dire che solo io l'ho fatto. Lieto di essere il primo e l'unico."

" Inuyasha, conosci bene le punizioni di Kuroi..."

" Stare alle dipendenze di quel verme è pura vigliaccheria."

" Ma è l'unico modo per sopravvivere."

" Tsk, se fossi stato demone, a quest'ora avresti un pezzo di corpo in meno. Maledizione!"

" Inuyasha, non è un caso, io so del novilunio e anche Kuroi."

"..."

" Comunque... credevo che tu mi chiedessi della donna."

Kagome. 

" Hai forse paura di sapere la risposta alla tua domanda? Ovvero, dov'è?"

Inuyasha afferrò il collo di Hi. 

" Non sono in grado di ucciderti bastardo, ma prima che tu mi possa uccidermi passeresti dei pessimi minuti!"

Hi scostò le mani di Inuyasha dalla sua gola e riprese il suo discorso interrotto.

" La tua donna è da Kuroi, Inuyasha"

La sua donna? Kagome non era affatto sua. Almeno questo lei lo pensava.

" E allora? Cosa dovrei fare? Andare da Kuroi e farmi ammazzare? Ah, scusa, tu stesso sei venuto ad uccidermi!"

" Non ti ucciderò Inuyasha." Disse Hi rinnegando le sue parole precedenti.

Per la prima volta, Inuyasha rimase sorpreso.

" Anche se sono molto vicino a lui, Kuroi non si fiderà molto di me. Se non ti uccido, probabilmente lo verrebbe a sapere. Per questo, Inuyasha tu devi morire!"

"Cosa? Ma se mi hai detto che non mi ammazzi? Mi devo per caso suicidare? Ma sei idiota?!"

" Niente di tutto questo, devi solo morire..."

" Cazzo, questa ora me la spieghi bastardo!"

" Sta calmo. Ho la capacità di rendere morti i vivi. Nemmeno Kuroi è a conoscenza di questo trucchetto. Tu sarai per tutti morto, invece la tua morte durerà solo due o tre giorni, il tempo necessario affinché il tuo corpo possa tornare normale. Sarò io stesso a portarti da Kuroi, di modo che veda che tu sei realmente morto. Poi, una volta che ti sarai svegliato... beh, deciderai tu cosa fare. Non hai altra scelta Inuyasha. Senza questo stratagemma moriresti di sicuro."

"..."

" Inoltre, Kuroi si è impossessato del corpo di Kagome."

" COSA?"

" L'ho vista mentre dormiva nel suo letto... ha detto di riferirtelo."

" BASTARDO!"

" Inuyasha, Kagome è stata drogata. Ti consiglio di stare molto attento. Potrebbe non essere la stessa. E ora preparati."

Si alzò e andò verso l'uscita della caverna.

" Si può sapere perché stai facendo tutto questo per aiutarmi? Io non mi fido ancora di te, ricordalo."

" Aaaah... diciamo che ho un conto in sospeso con una persona."

La prima stella brillò alta in un cielo privo di luna.

 

 

 

 

 

 

 

  
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