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Autore: _Giulietta88_    04/05/2012    2 recensioni
C'è Carolina, una ragazza di soli 16 anni che fa parte della Nazionale Italiana, con la disciplina della Ginnastica Artistica. Ci sono le sue amiche, gli allenatori e le gare e c'è anche un ragazzo.
Per Carolina però non è un bel momento, anzi, vuole abbandonare tutto e come dice 'Fumo e cenere' dei Finley, vuole mandare tutto a puttane. Qualcosa la frena, forse la famiglia, forse i 10 anni di sacrifici.. Ma c'è un mondo attorno a Carolina, storie che si intrecciano, sguardi vuoti, sorrisi accennati, incidenti ed amori segreti.. Questo momento è ancora tutto alla scoperta.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminando su una trave.

 

La ginnastica artistica è la cosa più

importante della mia vita.

Non riesco a vedere la

mia vita senza di

essa.

(Kylie – Make it or break it)

 


 

L'autobus si fermò bruscamente, facendo quasi cadere a terra Fontana, che era alzata a parlare col suo ragazzo, Marco.

Carlotta era la ginnasta che più odiavo al mondo, non mi era stata mai simpatica, neanche quando avevo messo piede per la prima volta agli allenamenti.

Marco era, invece, quello che potevo chiamare 'il mio migliore amico'. Era un bravo ginnasta, simpatico e davvero bello, era ciò che ogni ragazza sognava, insomma. Lo avevo conosciuto il primo giorno lì a Milano, lui ci aveva provato con me, ma alla fine eravamo rimasti sempre e solo migliori amici. Da quando si era messo con Carlotta Fontana, però, ci eravamo allontanati. Io odiavo stare con loro due, la sua ragazza odiava stare con me e lui aveva preferito Carlotta a me. Non gli avevo rinfacciato nulla, gli avevo solo fatto gli auguri ed ero andata.

Con le cuffiette messe osservai anche il nuovo arrivato, di cui non sapevo ancora il nome. Era seduto accanto a Giulia e quest'ultima ci provava spudoratamente con lui.

Simona era seduta accanto a me, anche lei con le cuffiette messe e intenta a leggersi una rivista di gossip.

« Siamo arrivati gente! Scendere, scendere! »

L'autista continuava a fare segnali per farci scendere, sembrava più un vigile, che un autista.

Presi il mio borsone e camminando parallele a Simona andai nello spogliatoio femminile, levandomi la tuta e rimanendo con la canotta e i pantaloncini.

« Anna ha detto che oggi avremmo fatto degli esercizi insieme ai ragazzi, chissà cosa ci vorrà fare.. »

Eleonora era emozionata e continuava a blaterare di qua e di la. Io me ne fregavo di cosa avremmo fatto oggi ed ero venuta principalmente perché se no mi sbattevano fuori e non volevo fare storie.

Vedevo come le mie compagne mi guardavano dispiaciute, così cercavano di farmi pensare ad altro che non fosse la gara della prossima settimana.

A piedi nudi lasciai lo spogliatoio, ne avevo fin sopra i capelli di quegli sguardi melensi.

Quando raggiunsi la sala allenamenti vidi che erano tutti disposti in fila, ragazzi e ragazze.

« Come stavo dicendo.. Oggi faremo degli esercizi in coppia, ragazzi e ragazze, per perfezionare la fiducia e il divertimento, che spesso mettete da parte in gara. Se mi seguite.. Potrete leggere le coppie. »

Raggiunsi la folla e lessi il mio nome insieme a quello di un certo Federico Nerve, ma non sapevo chi fosse. Qualcuno dietro di me mi prese per il braccio, trascinandomi fuori dalla folla. Era il ragazzo nuovo.

« Che vuoi ora?! »

Sbottai irritata, pensando alla mia.. camera. Sul suo volto si dipinse un espressione divertita, cioè lui si divertiva alla mia irritazione!

« Federico ti dice niente? »

Disse ridendo, mentre io iniziai a boccheggiare. Lui era Federico. Però, bel nome.. Ma che cavolo pensi, Caro?!

Gli lanciai un'occhiataccia, maledicendolo. Avrei dovuto fare gli esercizi di fiducia con uno sconosciuto maledettamente bello, che si credeva il Dio della Ginnastica e che odiavo profondamente.. Però, che bello.

« Bene, facciamo pure questa buffonata. »

Sussurrai a mezza voce mentre le coppie si dividevano per tutta la palestra.

Avevo già pensato di andarmene via, ma non potevo, perché quel maledetto direttore mi avrebbe buttato fuori a suon di calci nel sedere e l'ultima cosa che volevo era avere una vita ancora più complicata di come non l'avessi già ora.

Presi un bel respiro e ascoltai tutto quello che stava blaterando Anna, tutta contenta, come una stupida bambina con l'ovetto kinder.

« Allora, l'allenamento di oggi si svolgerà così. La palestra è stata divisa in vari 'step', ogni coppia dovrà passare obbligatoriamente per ogni step, fino ad arrivare all'ultimo. Di step in step gli allenatori e I dirigenti vi diranno cosa dovete fare. Bene, iniziate pure. »

Osservai il numero dietro le spalle di Federico. 'Step 6', era chiaro. Luca, un altro dei miei allenatori, mi guardò sprezzante e ci disse di avvicinarmi.

Luca mi odiava. Gli allenamenti con lui era massacranti. Continuava ad urlarmi di fare di più, fino a quando non cadevo stremata a terra, supplicandolo di poter smettere perché ero davvero stanca, nonostante facessi le stesse ore di allenamento con Anna quasi tutti i giorni. Quest'ultima mi ripeteva sempre sorridendo che se Luca faceva così con una ginnasta, significava che voleva il loro bene, che li voleva fare arrivare alle olimpiadi e ne dovevo essere entusiasta.

« Rossi, alza il culo e sali sulla trave, Federico.. Tu sali pure e mettiti davanti a lei, sulla trave. »

Strinsi gli occhi e con uno scatto poco equilibrato salì sulla trave, posizionandomi davanti a Federico. Wau, quant'era alto il ragazzo..

« Rossi dovrai eseguire una delle tue esibizioni sulla trave, con Nerve posizionato lì, cercando di non colpirlo. Ovviamente l'esibizione non può comprendere cose con i piedi, con il cervello che ti ritrovi lo manderesti all'ospedale. »

Iniziai a muovermi incerta, calibrando ogni passo. Ero incerta come non mai, i miei occhi vagavano disarmati su Federico, cercando di non colpirlo.

Paolo continuava ad urlarmi che sbagliavo, che avrei ridotto Nerve con braccia e gambe se avrei continuato ad essere così indecisa, che per fare un buon esercizio dovevo essere sicura e non lo ero.

Quando mi ritrovai a testa sotto, con le mani a stringere la trave e le gambe che eseguivano quella specie di spaccata al contrario, Luca mi urlò di non farlo, perché avrei dato un calcio con le gambe a Federico. Ma io la volevo fare, cazzo. Non poteva decidere sempre lui! Io ero indipendente!

Nel modo di farlo però diedi un calcio a Federico, che barcollò sulla trave, ma non cadde.

Luca mi fermò urlando come un matto, mentre io mi facevo sempre più piccola.

« Se ti dico di non fare una cosa, non la devi fare! Quest'esercizio era per dimostrare la fantasia, dovevi ballare attorno a lui, non me ne frega un cavolo se sai fare tutti quegli esercizi di tecnica! Questo dimostra perché la russa ti ha fatto un mazzo così alle qualificazioni.. Rossi devi ascoltare! E ora passa al prossimo step! »

Federico mi guardava scioccato, gli facevo pena. Una lacrima mi uscì dagli occhi, mentre con un tonfo secco scendevo dalla trave.

« S-stai bene? Guarda che non mi sono fat.. »

Lo fermai mentre con la mano sudata tamponavo sugli zigomi, evitando di scoppiare a piangere. Gli voltai le spalle e biascicai a malapena un 'Sto bene, ho solo sete..', mentre mi sedevo sul materassino e bevevo un sorso d'acqua, con gli occhi chiusi, cercando di non piangere. Una ginnasta si vede dalla testa prima di tutto, mi ripeteva sempre il dirigente della nazionale. E io, quel giorno, non ero stata una ginnasta, nonostante il magnesio sulle gambe ne fosse la prova.

 

 

L'angolo dell'autrice.

 

Ed eccomi qua.. Scusate se ho postato solo io, ritardando di una settimana, ma purtroppo ho avuto l'università che prendeva tutto il mio tempo.

Questo capitolo è un po'.. strano? Beh, forse lo voleva essere. Luca sarà un personaggio importante per questa storia, perché anche se urla come un pazzo contro la Caro, le vuole bene e c'è un motivo se fa questo, che poi capiremo più avanti.

Ci tengo anche a ringraziare:

 

- Chi ha recensito.

- La persona che l'ha messa tra i preferiti.

- Le tre persone che l'anno messa nelle ricordate.

- Le due persone che l'anno messa tra le seguite.

- Le 160 persone che hanno letto i due capitoli.

 

Grazie mille e.. alla prossima!

 

Giulia.

 

P.S. Il volto di Luca ancora non c'è, spero di trovarlo presto!

  
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