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Autore: nowtellmeastory    04/05/2012    1 recensioni
Dal capitolo 7:
“Aspetta un attimo Christ –lo interruppe Zacky sgranando gli occhi- ci stai dicendo che abbiamo in casa una ragazzina minorenne scappata di casa, e che se i genitori lo vengono a sapere, finiremo TUTTI nei casini??” Okay, si era incazzato.
Johnny annuì con aria colpevole.
“Oh, ma tu e Matt vi siete bevuti il cervello?!?!” Iniziò a dire.
“Andiamo Zacky, cosa avresti fatto tu al posto nostro?” Ebbe l’istinto di provare a proteggerla. Strano!
“Che cazzo di situazione!” Si mise a ridacchiare Brian.
“E tu Jimmy?? Non dici nulla??” Insisteva Zacky.
“Io.. beh.. a dire la verità io avrei fatto la stessa cosa, Zacky..” il ragazzo era rimasto molto sorpreso dalla giovanissima età di Gwen, ma non riusciva proprio a vederne i lati negativi. Lui vedeva solo una ragazza che andava protetta, e anche se la conosceva da nemmeno 24 ore, poteva dire tranquillamente di volerle bene.
E se volete sapere di più, basta solo leggere! :)
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.


Finii a dormire in un parco, lontano da quella che era la mia camera, dove avevo passato infiniti momenti, indimenticabili. Purtroppo il luogo non era dei più comodi, e gira e rigira, finii a pancia in su a guardare le stelle per gran parte della notte, usando la mia valigia come cuscino, sotto uno dei tanti alberi con la grossa chioma verde. Il parco non era un posto sicuro, e anche se fossi riuscita a dormire, avrei dovuto tenere sempre un occhio aperto, in caso di vandali o malintenzionati. Tirai avanti per tutto il tempo ad aprire e chiudere le palpebre lentamente a causa della stanchezza, non avevo intenzione di tornare indietro, di demordere, ma arrivata l’alba, quando iniziai a vedere il chiarore dei raggi del sole che squarciavano il buio, mi resi conto di non riuscire più a tenere gli occhi aperti, così sprofondai in un sonno di poche ore, ma molto molto intenso.. mi sembrò quasi di sognare quando sentii la voce di qualcuno in avvicinamento, ma dovetti ricredermi:
“Matt, a me sembra svenuta, guarda quanto è pallida..”
“Christ, guarda la valigia.. è scappata, o in viaggio, ma a me non sembra svenuta, magari è solo addormentata..”
“Wow! Una ragazzina ribelle, ci mancava solo questo!”
“Hai il coraggio di lasciarla qui?!”
Poi sentii sbuffare e iniziai a strofinarmi gli occhi, cercando di aprirli e non restare accecata dalla luce del sole. Riuscii a distinguere due figure, una alta e ben piazzata, l’altra bassa e normale fisicamente, mi resi conto che erano due ragazzi, e quando riuscii a vederne i volti, diedi uno slancio all’indietro fino a spiaccicarmi di schiena contro l’albero, restando assolutamente muta, ma con lo spavento a mille.
“Ciao!” Mi salutò il primo ragazzo avvicinandosi, così tanto da poter vedere gli occhi grandi e verdi, e le fossette causate dal sorriso.
“Non toccarmi” gli risposi quando tentò di darmi la mano.
“E’ anche acida!” Commentò il secondo ragazzo avvicinandosi anche lui, di cui riuscii a vedere due occhi vispi e castani, e una cresta di capelli scuri non perfettamente in piedi.
“Ha solo paura..” disse tranquillamente il primo guardando il secondo, e poi si voltò verso di me:
“Io sono Matt, e lui –indicò l’amico- è Johnny. Non siamo qui né per derubarti né per farti del male, solo.. ti abbiamo vista stesa qui sotto e abbiamo pensato che non stessi bene..” annuì ‘Matt’ dicendo queste parole.
Portai le ginocchia al petto e rimasi in silenzio a guardarli: avevano arie credibili nonostante il loro aspetto, un po’ come il mio, e non vidi bugie nelle parole di Matt, ma comunque avevo paura di parlare o fare qualcosa.
“Il gatto ti ha mangiato la lingua?” Commentò Johnny inginocchiandosi di fianco a Matt, prendendosi così uno scappellotto che mi fece sorridere.
“Vuoi dirmi come ti chiami?” Mi chiese Matt.
“Gwen” risposi a voce bassa.
“Bene Gwen, non avere paura, siamo qui per aiutarti –mi sorrise rassicurante- dove stai andando? Magari possiamo accompagnarti..” annuì sincero.
“Io.. io non so dove sto andando.. sono scappata di casa.. vi prego, non riportatemi lì, non ci voglio tornare!” Iniziai ad agitarmi e respirare affannosamente, i due si guardarono negli occhi e scossero le teste.
“Vieni, ti aiutiamo noi..” Matt mi diede nuovamente la mano e mi aiutò a mettermi in piedi.




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Primo capitolo! Lo so, nel prologo ho lasciato molto a desiderare, la vera storia inizia da qui! Leggete e recensite, leggo i vostri commenti con piacere!




  
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