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Autore: nowtellmeastory    04/05/2012    5 recensioni
Dal capitolo 7:
“Aspetta un attimo Christ –lo interruppe Zacky sgranando gli occhi- ci stai dicendo che abbiamo in casa una ragazzina minorenne scappata di casa, e che se i genitori lo vengono a sapere, finiremo TUTTI nei casini??” Okay, si era incazzato.
Johnny annuì con aria colpevole.
“Oh, ma tu e Matt vi siete bevuti il cervello?!?!” Iniziò a dire.
“Andiamo Zacky, cosa avresti fatto tu al posto nostro?” Ebbe l’istinto di provare a proteggerla. Strano!
“Che cazzo di situazione!” Si mise a ridacchiare Brian.
“E tu Jimmy?? Non dici nulla??” Insisteva Zacky.
“Io.. beh.. a dire la verità io avrei fatto la stessa cosa, Zacky..” il ragazzo era rimasto molto sorpreso dalla giovanissima età di Gwen, ma non riusciva proprio a vederne i lati negativi. Lui vedeva solo una ragazza che andava protetta, e anche se la conosceva da nemmeno 24 ore, poteva dire tranquillamente di volerle bene.
E se volete sapere di più, basta solo leggere! :)
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-My life, as a Fiction.


Prologo.

“Gwen, giuro che se esci da questa casa, non ci tornerai mai più!” L’ennesima minaccia di mia madre, quanto poteva essere patetica??
“Ah davvero?? Allora questa è la volta buona che riesco ad andarmene davvero!” Urlai rabbiosa mente chiudevo una piccola valigia con dentro qualche cambio e tutto quello che mi serviva.
Mi madre non mi accettava così com’ero, non l’aveva mai fatto. Ero stanca delle sue critiche, dei suoi insulti, del suo ripetermi: “Non fai altro che deludermi!” Quando mi vestivo con una maglietta che aveva sopra un teschio o truccavo gli occhi di nero. No, lei voleva una figlia perfetta, di quelle con gonna e camicia, coda alta e un bel colorito del viso, quando il mio era pallido.
Si, sono una specie di metallara fallita. Fallita perché il mio carattere tradisce il mio stile, e se quella sera mi misi a sbraitare contro mia madre, fu solo perché davvero non ce la facevo più. Di solito prendevo l’mp3 ed uscivo in silenzio cercando di far sbollire la rabbia, ma quella sera capii che non potevo andare avanti così, che dovevo dare un cambiamento a tutto. Così cercai di fare la forte, misi quattro cose in valigia e piangendo, uscii di casa sotto gli occhi increduli di mia madre, accompagnata dalle sue urla.
“Gwen, sei ancora in tempo per tornare indietro..” mi disse con un filo di voce quando ero già uscita, così mi voltai e le risposi tra le lacrime: “Mi dispiace mamma, ma anche io ho il diritto di vivere, e non come vuoi tu..” annuii io stessa a quelle parole, e corsi via il più lontano possibile. Durante il cammino, ebbi modo di pensare a quanto la mia vita facesse schifo, e a come avrei voluto avere una famiglia normale.. mio padre non l’avevo nemmeno conosciuto, mia madre mi disprezzava, ero figlia unica e quindi non avevo una sorella o un fratello che mi capisse e mi coccolasse.. forse è stata la cosa di cui soffrii di più, ma quando scappai, fu l’ultima cosa a cui mi capitò di pensare. Pensai alla scuola, di quanto i miei voti fossero disastrosi e di quanto mi mancasse l’avere un’amica con cui condividere le mie giornate. Io ero l’emarginata, la depressa, quella che non ti ascoltava mai perché aveva perennemente le cuffie nelle orecchie, ma questo era ciò che dicevano gli altri. Perché io mi reputavo una ragazza normale, solo un po’ più malinconica e riflessiva, e nonostante ciò, avevo sempre il sorriso stampato sulle labbra e non vedevo l’ora di scoppiare in una rumorosa risata, anche davanti a tutti. Si, ero un casino vivente, non che ora sia molto cambiata.
Ma mentre camminavo e pensavo, arrivai a perdermi in una stradina della mia città, ed erano circa le 23:00, perciò i negozi e i localetti si apprestavano a chiudere. La paura prese subito il sopravvento: dove sarei andata? Con quali soldi? E se qualcuno mi avesse aggredita?
Ma si sa, a 17 anni si pensa di avere il mondo in mano, e quando si prende una decisione, in quel momento sarebbe impensabile tornare indietro.
 





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Diciamo pure che questa nuova storia è un esperimento! Voglio vedere se ne esce fuori qualcosa di buono, altrimenti, avrò provato!
Voi cosa ne pensate, come inizio? Aspetto le vostre recensioni, sono fiduciosa!
Baci a tutti!
 

  
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