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Autore: Loony Evans    04/05/2012    2 recensioni
Sono una frana con le introduzioni quindi mi limito a spiegarviche questa storia tratta di Lily Luna Potter durante il suo quarto anno ad Hogwarts, un anno pieno di sorprese
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Nuovo personaggio | Coppie: Lily Luna/Lysander
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Quell’anno l’estate era ancora nel pieno delle sue forze: c’era un caldo afoso e gli alberi esibivano delle chiome verde smeraldo.
La donna affrettò il passo per stare dietro al bambino che correva verso la stazione. Era molto agitato.
- Dai zia! Non voglio perderlo!-
- Tranquillo, John. Sono solo le dieci e quaranta.- 
- Ma se partisse prima?! Corri zia!-
Il bambino con i capelli neri e gli occhi azzurro cobalto corse verso la barriera e la attraversò senza badare ai Babbani che, comunque, non lo notarono.
La donna alzò gli occhi al cielo: il nipote non aveva mai veramente compreso l’importanza di tenere la magia segreta ai Babbani. Comunque lo seguì attraverso la barriera e ritrovò uno dei luoghi più significativi della sua giovinezza.
Il treno era rosso e brillante in quella mattinata di settembre. Lo sguardo del bambino corse su tutte le persone presenti, eccitatissimo, poi si posò su una famigliola di tre persone che stavano vicino a loro.
La donna aveva lunghi capelli lisci e rossi scuri e occhi cioccolato; l’uomo, invece, era biondo e riccio con occhi verdi. Erano molto giovani.
La bambina con loro aveva capelli ricci, rossi ed era voltata, John non riusciva a vederle la faccia. Sembrava che stessero litigando.
- Per l’ultima volta, Christine, no! Tu vai a Hogwarts!- disse la donna.
- Ma io voglio andare a Beauxbatons! Amélie e Dave ci andranno!- ribatté la bambina.
- No! Ti farai degli amici anche in Inghilterra. E poi non sai il francese!- replicò la donna.
- Ma mamma!-
- È un po’ troppo tardi, non ti pare? Avresti dovuto dircelo prima di questa mattina che Hogwarts non ti piaceva. Ormai sei in ballo e devi salire su quel treno.- s’intromise l’uomo con voce calma.
Le due si voltarono verso di lui, la donna con gratitudine, la bambina con rassegnazione e rabbia.
All’improvviso, la ragazzina si voltò verso di lui, sentendosi osservata e John sussultò: non aveva mai visto degli occhi così, così…erano neri e grandi, ma non spenti. Avevano qualcosa…era come una scintilla di vita.
- John! Eccoti finalmente!- esclamò sua zia arrivando di corsa.
- Sheila? Sei proprio tu?- s’intromise la donna rossa vedendoli e correndo incontro alla zia di John.
- Lily Luna! Lysander! Che ci fate qui?- urlò Sheila rispondendole.
- Accompagnavamo Christine. Tu?- rispose Lysander.
- Anch’io. Lui è John Runner. - rispose Sheila indicando il nipote. - Il figlio di mio fratello. Ha preso il cognome della madre: mio fratello cercava di distaccarlo dalla magia, ma non c’è riuscito. Con sua sorella invece sì. -
- Il Magonò? Charles ha avuto un figlio mago?- chiese Lily Luna.
- Già, strano vero? Ma John è molto dotato e…John!-
Il bambino stava giocando a Gobbiglie con un altro ragazzino castano e lentigginoso.
- Giocavo con Chester zia. - disse John.
- Io sono Chester Dunderr, buongiorno signora. Sali con me John?- disse il bambino castano.
- Certo! Arrivo subito, ciao zia. - salutò John salendo.
- Aspetta! Magari Christine può salire con voi, no Lily?- disse Sheila.
- Lily, io credo che sarebbe meglio non farla…- cominciò Lysander, ma l’altra non lo ascoltò e spinse la bambina, riluttante, sul treno.
- Ciao. Io sono Christine. Tu sei Nato Babbano?- gli chiese a bruciapelo. Aveva ereditato la schiettezza della nonna, anche se la sua era condita dalla rabbia, un tratto permanente del suo carattere. Era molto rissosa, anche senza una ragione precisa. In fondo, però, non era cattiva. Amava solamente rischiare.
- Sì, c’è qualcosa di male?- le rispose John con aria di sfida.
Lei alzò le spalle e rispose: - Nulla. Chiedevo.- 
- Fai la brava Christine!- le intimò la madre da fuori.
- Sì mamma.- sbuffò la bambina.
- Giovane, tua madre.- notò Chester.
- Che t’importa? Mi ha avuta a sedici anni. Va bene?- rispose la ragazzina rabbiosa.
- Ehi, calma. Non stavo insultando nessuno.- replicò Chester indietreggiando con le mani davanti a sé, come per proteggersi.
- Anche mio padre.- aggiunse John, ma la ragazza gli riservò uno sguardo di sufficienza.
Lily la guardò sospirando e si voltò verso Lysander e Sheila.
- Allora i vostri amici come stanno?- chiese quest’ultima.
- Be’, tutti bene. Insomma, di rilevante c’è solo che Louis e Sasha si sono trasferiti in Francia. Dicono che gli piace la lingua, solo che adesso Christine si è fissata col fatto che vuole andare a Beauxbatons perché la loro figlioletta, Amélie, andrà lì e lei le è molto attaccata. Solo che ha pensato bene di dirci questo suo desiderio solo questa mattina.- sbuffò Lily. - Però l’abbiamo quasi convinta, perché sa che zia Lucy insegna lì. -
- Mi spiace. Però…beati voi che avete una famiglia, io non ho trovato nessuno. Ormai l’unico che amo è John. È quasi un figlio.-
- Anch’io ti voglio bene zia. - disse il bimbo affacciandosi dal finestrino. - E, come te, andrò a Grifondoro, dove i coraggiosi nascono e Harry Potter ha vissuto!-
- Harry Potter?- chiese Lily ridacchiando. – Lo conosci?-
- Io so tutto di Harry Potter! Gli unici libri che ho letto sono su di lui e sulla magia!-
- Io so più di te su Harry Potter. È mio nonno.- s’intromise Christine.
- Cosa?!-
- Sì, dunque?-
- Ma è fortissimo! Mi racconti qualcosa?-
- Perché dovrei? Non sei mio amico.-
- Ehi, come osi?! Non puoi gettare la pietra e ritirare la mano. Se fai così, sei davvero una…-
- John va dentro. Fra poco si parte.- si affrettò ad avvertirlo Sheila.
- Dopo zia. Prima devo sbattere fuori questo…pomodoro!- esclamò rivolto a Christine.
- Scusa?!-
- Vai John!- lo incitò Chester mentre un altro bambino entrava. Aveva un’aria timida.
- Chi sei?- gli chiese John.
- Robert Dwight, piacere.-
- Io sono Chester Dunderr, lui è John Runner.-
- E tu?- chiese Robert rivolto alla ragazza.
- Christine Scamandro. Ma se sei amico loro, è meglio che te lo dimentichi. Ciao mamma, ciao papà. -
- Ehi, tu. - disse Lysander al moretto. - Non me la trattare male!-
- Tranquillo signor Scamandro. È solo una sfida. E poi ha dei begli occhi.- concluse entrando.
Lily sorrise e appoggiò la testa alla spalla di Lysander. Aveva solo ventisette anni e già sua figlia andava ad Hogwarts, era incredibile, anche perché era la prima dei suoi fratelli dato che la primogenita di James, Celeste, aveva solo tre anni e Al non si era neanche sposato.
Piano, piano, il treno cominciò a muoversi e la testa della bambina, che si era sporta per salutare, scomparve.
I due salutarono Sheila e si avviarono verso l’uscita.
- Sei triste?- chiese Lily.
- Mai quanto te. - replicò Lysander.
- In realtà la mia è ansia pura. Sai quanto ama rischiare, e se si trasformasse in volpe quando qualcuno può vederla?!-
- Stai tranquilla, non lo farà. Piuttosto, lei e quel ragazzino non ti ricordano qualcosa?-
- Non saprei.-
- Andrà tutto bene, Lily-Lils. - lei sorrise. Sarebbe andato tutto bene.
 
Angolo autrice
*Piange sommessamente*
Non posso crederci che l’ho conclusa! Temevo questo momento! Uaaaaaaaah!
Vabbè, c’è chi va, e c’è chi viene. Vi saluto e mi immergo nelle mie altre numerose storie, perché Luna non vi abbandonerà mai! (Muahahah!)
Ah, se volete sapere che fine hanno fatto gli altri, chiedete. Per quanto riguarda Lily e Lys, lei è la Cercatrice dei mitici Falcons, e lui scrive cronaca sportiva sulla Gazzetta del Profeta, sotto la paziente guida di Ginny!
  
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