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Autore: Carla Volturi    05/05/2012    2 recensioni
L’aria che respiriamo può portarci alla mente un ricordo di un evento particolare della nostra vita, un amicizia, un amore. E’l’aria, il sole, il mare a far incontrare Cecilia, giovane giornalista venticinquenne con Damiano, militare trentacinquenne.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Buon pomeriggio! Come precisato nel precendente capitolo, posto le ultime parti della storia entra stasera! Questo è il penultimo capitolo, l'epilogo tra un paio di ore.
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Baci da Carla.


CAPITOLO 20- INSIEME


C’è da ridere qui, il momento che sto vivendo è di un paradossale che non avete idea. Mi trovo a casa di Damiano, seduta sul divano. Lui appoggiato al muro, con tanto di spalle ben pompate e messe in risalto da una polo blu a mezze maniche, e Mirella con sguardo basso, accomodata su di una sedia. Passo una mano tra i capelli: ma ne vale la pena? Ne vale la pena starsene qui, in compagnia di due coniugi, il cui legame è tuttora incerto? Suppongo di sì, anche perché lo amo, è così. Io amo Damiano e non posso reprimere i miei sentimenti per lui. Bhè in realtà lo faccio e come, ogni notte quando lo tengo tra le mie braccia, evitando di rivelarmi a lui, in virtu’ della situazione complicata che si ritrova a vivere. Che mi ritrovo a vivere, visto che potrebbe chiudere ogni legame con me, preferendo la moglie. Tra i tre sono io quella che rischia di piu’, sono io che soffrirei come un cane, nel caso in cui Mirella e Damiano tornassero insieme.
Damiano scuote il capo, nervoso: “Io vorrei capire tu che ci fai ancora qui, Mirella”.
Non si capisce?”, chiede la donna a quello che legalmente è suo marito.
Lui sbuffa, porta rumorosamente le mani al viso: “Non si capisce che tra noi è finita?”.
Mirella punta l’indice verso di me: “E’ per lei vero? È colpa sua?”.
Al suon di queste due domande, Damiano va su tutte le furie, alzando la voce: “Non dare le tue colpe ad altri. Abbiamo avuto la nostra opportunità e Cecilia non era ancora entrata nella mia vita. Sei tu con il tuo carattere che mi hai allontanato e sono stato io che ne ho approfittato perché non ti ho mai amata”.
Mirella scatta dalla sedia, con occhi lucidi: “Non puoi dire questo”.
Posso e come. Se mi avessi amato non ti saresti fatta trovare a letto con un altro, non avresti atteso due anni prima di venire qui. Mirella tu sei venuta da me a causa della solitudine in cui vivi. È da quando ti conosco che ti dedichi al tuo lavoro, alla tua famiglia…ma hai pensato solo un attimo a te stessa? Hai quasi trent’anni e sei sola!”, afferma Damiano con voce seria e relativamente calma.
Sua moglie asciuga gli occhi con un fazzoletto di cotone, sporco di mascara. Singhiozza affranta: “Non è così…”. Il bel marinaio interrompe il suo discorso: “Certo che è così! Cavolo Mirella se Cecilia andasse via ora, io la inseguirei anche in capo al mondo”.
Collasso totale. Mai mi sarei aspettata una frase del genere da Damiano. Forse avrei dovuto, ma ho preferito essere un attimino razionale in questa storia, non sapendo che futuro avrebbe potuto avere. E sentire che mi cercherebbe ovunque io andassi, è sintomo di gioia, è la conferma che tanto desideravo. Una conferma a cui è rivolto tutto il mio amore.
Un sorriso stizzito sul viso di Mirella, intenta a girovagare in cucina: “Non ci posso credere che ti…
Che io mi sia innamorato di lei? Non ci vuole molto, visto che mi accetta per quel che sono, senza impormi nulla. Lei mi rende felice”, replica il mio uomo sicuro di se.
Posso farlo anche io”, sentenzia Mirella, portando l’indice verso se stessa per indicarsi.
Damiano si scosta dal muro, apre un cassetto del mobile del soggiorno ed estrae dei documenti, che prontamente sbatte sul tavolo della cucina: “Rendimi felice firmando i documenti del divorzio, perché io non ce la faccio piu’ e neanche tu. Mirella liberiamoci di questomatrimonio, tu in primis”.
Il pianto della donna diviene incessante: “Io non voglio”.
Damiano punta gli occhi dritto su di lei: “Ma io si e posso ottenerlo anche senza il tuo consenso in tempi rapidissimi. Non dimenticare che sei tu ad aver preso determinate posizioni in passato in merito al nostro matrimonio. Non puoi costringermi a stare con te, non questa volta”.
Resto in religioso silenzio, fissando l’intera scena. Mirella afferra la penna e tremante, firma. Damiano annuisce, come ad approvare la sua decisione: “Questo è il chiaro esempio di quanto il tuo sia tutto tranne che amore. Esci dalla mia vita Mirella e vivi, perché sei ancora in tempo”.
Ti odierò per sempre”, afferma la donna, prima di andar via. Chiude la porta dietro di se con gran rumore. Credo che non l rivedrò piu’ e ciò mi da un gran sollievo.
Damiano poggia le mani tra i capelli, abbassa lo sguardo e sospira. Ci guardiamo e in un nanosecondo mi ritrovo tra le sue braccia forti. Finalmente…il mio cuore non è piu’ attanagliato da sentimenti oscuri e negativi. Prendo il suo viso tra le mie mani: “Ti amo da morire. Non so cosa avrei fatto se tu e …
Porta un dito sulle mie labbra: “Non sarei mai tornato da lei, mai, perché ti amo così tanto da non poter star lontano da te”.
Ci abbracciamo con passione e sorridiamo felici. Felici di un nuovo inizio, di una nuova vita…insieme!
  
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