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Autore: Nindia Cobs    05/05/2012    2 recensioni
Come sempre parlerò di più coppie anche in questa storia,ma soprattutto della DxS .
Le streghe possono essere nostre amiche,le streghe possono anche ucciderci ,ma le streghe posso anche amarci .
Questa è la mia ennesima dott , questa volta parla di una ragazza di nome Abigail Stuart,nominata Dawn , che diventa una niofiti , cioè una strega. Scott invece va a caccia di queste creature e quando incontra Dawn succede qualcosa.. Pietà ? Odio ? Indifferenza ? O amore ?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dawn, Scott
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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Come potete notare i caratteri li ho ingranditi e per mancanza di tempo non ho potuto battere tutto il capitolo numero 1 e pubblicarlo,così la parte finale (quella mancante) l'ho scritta nel secondo :)
 
                                                                
Inizio parte mancante :


-Basta Bridgette mi meraviglio di te ! Devi capire che la piccola è ancora spaventata,ore deve riposarsi;domani ne parleremo.Lo so che da quando lui  se ne è andato sei molto agitata,ma se ti comporti in questo modo renderai le cose ancora più Difficili.-Disse Gwen mettendo la sua mano sulla spalla della bionda,per confortarla. Come se non lo fossero già abbastanza,pensò Dawn. Quel gesto fece commuovere Raggio di Luna,perchè quella ragazza era una vera amica,anche lei desiderava averne una. La invidiava ,nonostante la paura,riusciva a provare anche forti e intensi sentimenti maliziosi,ma provati prima.Finalmente entrarono ,le stanze non erano molto arredate,anzi la mobilia comprendeva soltanto alcuni tappeti color porpora,dei letti esageratamente eleganti e alcune candele. Nulla di particolare,ma per una umile contadina come Dawn non poteva pensarla allo stesso modo.Dawn sentì un urlo provenire dal salotto,una voce argentea e delicata stava chiedendo aiuto.Forse stavano provando qualche incantesimo,o sacrificando qualche animale -cosa che lei non accettava- , o forse,ma dico forse,stava succedendo qualcosa di più grave.Socchiuse la porta,uscì dalla camera,attraversò il corridoio e cercò di capire dove si trovava la vittima.Il suo udito era molto delicato e affinando i sensi riuscì a percepire alcune parole,che però si rivelarono prive di significato.La mente di quella persona era sicuramente poco lucida.Quando entrò nel salotto scrutò attentamente Bridgette che,si lamentava e piangeva contemporaneamente ,finchè una voce non la rassicurò.
-Heather è andata da Alejandro,il fedele alleato di Scott,di sicuro lo porterà qui per profanare il nostro tempio e ucciderci.Non accetta che un'insulsa ragazzina di campagna possa salvarci,spero che si sbagli,perchè se così fosse sarebbe la nostra fine.Credo che la missione di Dawn Raggio di Luna dovrà essere compiuta in anticipo,se ci teniamo alla nostra vita.-Disse una donna vestita di nero,con il capo coperto da un velo del medesimo colore.Aveva un corpo fine e snello,capelli color ebano ed occhi chiari.Quando Bridgette la vide s'inginocchiò con il viso in basso in segno di rispetto e le lacrime agli occhi.
-Dawn la fine è vicine,chiedo venia. Stanno arrivando. La fine è vicina.-Ripetè più volte quelle parole la bionda,finchè un misterioso silenzio si espanse in quella notte fatta di paure e di felicità,ma soprattutto di paure,ti terribili paure, che ti consumano poco a poco fino ad ucciderti definitivamente. Una morte lenta e dolorosa ,o un inizio rapido e pieno di speranze aspettava quelle ragazze. E purtroppo,tutto dipendeva da Dawn...

Fine parte mancante e inizio capitolo 2 :

La solitudine non era scomparsa,anche se era circondata da moltissime donne,per lei restavano delle sconosciute e,questo la faceva star male. Il non conoscere l'aveva sempre terrorizzata,non sapeva neanche lei perchè,forse non c'era neanche una spiegazione,forse era soltanto uno dei tanti sciocchi pensieri di una ragazza che non voleva affrontare la vita per paura.I suoi genitori e la sua confortevole casa le bastavano,ma purtroppo tutto era svanito,le era rimasto soltanto il terrore,la paura e la sua vita.I suoi occhi lucidi sapevano che non avrebbero più rivisto le persone per cui  aveva versato lacrime di gioia;il suo cuore sapeva che non avrebbe mai più avuto un battito irregolare alla vista di Beverly e,il suo sorriso si era spento,perchè sapeva  che avrebbe cessato di esistere,visto che al suo posto vi era nata la paura e il terrore.
-Io vi invidio,voi sapete tutto,conoscete ogni singola cosa,io invece sono un' ignorante,non so nulla della vita e non ho il diritto di viverla.-Sibilò Dawn rivolgendosi alla sacerdotessa Zoey,che non si era ancora voltata verso di lei.
-Noi non conosciamo tutto,noi che siamo immortali, non sapremo mai il significato della vita e della morte. Quando un uomo cessa di esistere scopre cosa c'è dopo la morte,per noi invece c'è il nulla ,non possiamo saperlo,perchè non moriremo mai.Anche tu un giorno sarai come noi, saprai quasi tutto,ma ti sentirai consumare poco a poco dalla curiosità di conoscere  quello che è proebito sapere,desidererai la morte con tutto il cuore,ma t'lluderai soltanto. Lo so... l'ho visto e l'ho provato.-Sospirò stringendo i pugni fino a far impallidire le nocche e sedendosi sul pavimento sfacciatamente.Quella povera donna aveva visto morire tantissime persone e, invece di soffrire perchè la  morte li aveva portati via, provava invidia nei loro confronti,poichè loro avevano scoperto cosa c'era dopo la vita e,lei , a quei pensieri si sentiva inferiore e insensibile.
-Dawn non aver paura della morte,ma della vita.-Le sussurrò all'orecchio prima di lasciare la stanza. Quel dannato mormorio inesistente era molto piacevole per Raggio di Luna,le ricordava di quelle notte che spalancava le finestre e ammirava la Luna,lei non poteva parlare,ma riusciva a percepire qualcosa in tutto quel candore che,la confortava.Dopo quei dolci pensieri  ricordi,entrò nel templio Bridgette,una delle tante sacerdotesse.
-Bridgette come sei diventata una niofiti e perchè ti chiudi nel tuo dolore ? La tua aura è triste,ma non è stata sempre così vero ?-Domandò.Dawn voleva cercare di capirla,di immedesimarsi in lei e nella sua sofferenza,anche se,a dire la verità, lei ne provava già molta di tristezza, che si accumolava dentro al suo piccolo cuoricino e che le faceva perdere la lucidità che aveva appena ritrovato.
-Tutti hanno avuto dei momenti felici,perfino io,ma sono quelli tristi che ti fanno crescere. Non amo parlarne,ma spesso mi chiedo se tenersi tutto dentro sia la cosa migliore,ma infondo ho sofferto al massimo,ho affrontato ogni difficoltà e sono andata avanti,non mi fermerà qualche altra amara delusione.Era il 20 dicembre del 1500,avevo conosciuto da poco l'uomo della mia vita,ero serena,sorridente e allegra,perchè avevo appena chiesto a mio padre di sposarmi con lui e ,papà, notando la sua estrema ricchezza aveva acconsentito.Tutto andava bene,finchè lui si ammalò di polmonite,rischiava la vita , ormai sperare era inutile,ma pensai subito di rivolgermi a Madre Luna,solo lei poteva aiutarmi. Quella stessa notte,una creatura simile a un angelo mi apparve in sogno , o almeno credevo che lo fosse. Mi disse che dovevo donare la mia vita alla Luna suicidandomi per salvarlo,ma io non lo feci e lui morì. Davanti a me gaceva il suo corpo , il suo battitto era inesistente e quello era molto frustrante e deprimente. Mi diressi nel bosco,era inverno,faceva freddo e bastavano pochi minuti per morire congelati,ma a me non importava , l'unica cosa che mi era rimasta era la mia vita e anche i simboli delle niofiti,quindi non avevo nulla di importante da perdere. Mi sdraiai sul terreno ricoperto dalla neve immacolata, il mantello sembrava di ghiaccio e il mio cuore aveva un battito troppo lento : stavo morendo. Il mattino seguente mi ritrovai nel templio delle Niofiti. Non posso ritornare indietro,questo mi fa soffrire,io desidero morire perchè io dovevo donargli la vita,ma non l'ho fatto e non ho il diritto di vivere,anche se a volte penso che desidero la morte perchè questa esistenza è troppo dura per me e mi convinco che me la merito.-
Dawn abbracciò Bridgette,se il suo scopo era quello di cercare di provare i suoi stessi sentimenti c'era riuscita.
-Non si può cambiare il destino,lui doveva andarsene e vegliare su di te e proteggerti dall'alto.-Sibilò Dawn prendendola per le spalle e costringendola a farsi forza.
-Ma questa vita non avrà mai una fine ed io non lo raggiungerò mai,Dawn.-
 
                                                                         * * *


-Chiamami il tuo padrone e muoviti se ci tieni alla tua pelle.-Le ordinò Heather agitando un dito e producendo un mini-tornado per impaurirla.
-Stai zitta tu se ci tieni al tuo bel visino bambolina.Alejandro dovete venire ! C'è qulcuno che vuole parlarvi urgentemente !-Lo chiamò la donna dai capelli biondi.
Quando l'uomo dalle origini neolatine arrivò annusò l'aria accennando una smorfia divertita.
-Mmm... C'è puzza di Niofiti in giro. Perchè mi hai chiamato Jo -?-Distolse po sguardo dalla bionda e fissò i suoi occhi su l'altra presente nella stanza per poi continuare :-Da quanto tempo piccola chica... Non pensavo che fossi diventata così tanto stupida da presentarti da noi cacciatori.Scott vieni qui e muoviti !-Esclamò il capo dalla pelle dorata e il corpo attraente. Tutti e due si strutavano in silenzio,finchè non entrò un ragazzo dai capelli rossi nell'ufficio. Heather curava le sue unghie infifferente,ma il moro le afferrò il mento per costringerla a guardarlo.
-Alejandro io non sono affatto stupida,se sono quì è soltanto perchè devo parlarti. Se tu mi lascerai andare ti porterò nella nostra dimora e potrai imprigionare tutte le Niofiti che vuoi ,ma se non mi risparmierai , non saprai mai dove si trova il nostro templio. Che ne dici ?-Propose la mora ritornando a limarsi le unghie non curante della reazione dei presenti. Nessuno riusciva ad aprire bocca,neanche Jo,la più strafottente persona del mondo stava tacendo ,lasciando al suo capo la decisione.La proposta era inrifiutabile,ma il ragazzo era fi  troppo sveglio e intelligente per credere che la sua piccola streghetta voleveva soltanto aiutarlo. Doveva esserci qualcosa sotto , di sicuro era una trappola quella .
-Non mi dire che desideri tanto rivedermi da rischiare la vita ?! Dai chica ti conosco troppo bene e sono molto più astuto di quanto pensi,dimmi la verità... Cosa ti spinge ad offrirmi il tuo aiuto ?-Chiese Alejandro . Lei smise di guardare le unghie e incontrò i suoi occhi,profondi,intensi , e sfacciatamente attraenti. tutto di quell'uomo la incitava a baciarlo,ma la Heather perfida e stratega non le permetteva di agire in quel modo,per concedersi ad un uomo doveva avere qualcosa in cambio,qualche scopo,qualche vantagio, e lui non poteva che offrirle amore e, a lei quello stupido sentimento non bastava. Non si vive di amore,ma di soldi,fama e di strategia,cose che aveva conquistato senza l'aiuto dell suo cuore.
-Si ,ti do ragione,mi conosci fin troppo bene Al,ma ricorda che io sono imprevedibile. Ti dico soltanto che l'unica cosa che amo più del denaro è la vendetta,non fidarti di me,ti dico solo questo.-Ghignò sparendo in una nuvoletta grigia .
Tutti rimasero in silenzio. Quanto la amo quella donna,pensò Alejandro. Nessuno al mondo poteva essere così maligno e questo lo eccitava molto. Nessuno a parte lei poteva placare la sua ira,nessuno a parte lei poteva ingannarlo così facilmente,nessuno a parte lei poteva rubarggli il cuore.

                                                                   * * *

Dawn odiava essere circondata da persone che desideravano morire,era depirmente,la Madre Luna aveva donato loro l'immortalità e con potevano ripagarla in questo modo. Non se lo  meritava affatto. Doveva far qualcosa,doveva aiutare quelle ragazze a voler vivere e continuare a sorridere,ma si rendeva conto che lei era la persona meno adatta a quel compito.Non sapeva perchè tutte le sacerdottesse ,quando vedevano la donna dai capelli color ebano che aveva confortato quella notte Bridgette,s'inginocchiavano e s'inchinavano al suo cospetto. Aveva appena finito di meditare, stava per andarglielo a chiedere,ma lei l'anticipò e, si ritrovò quella strega davanti a lei. Deglutì.
-V-vi s-s-stavo cercan-ndo...-Balbettò  abbassando lo sguardo.
Subito si ricordo dell'avviso di zoey , le ordino di non guardarla mai negli occhi se ci teneva alla sua vita,così rimase inginocchiata fissando il pavimento.
La signora sorrise.
-Lo so Abigail.Ora vieni che devo parlarti.-Annuì per poi seguirla. Quel nome ''Abigail'' fece ricordare a raggio di Luna il suo passato,la sua vecchia vita,le mancavono i suoi genitori e non poteva non ammeterlo. Devi essere forte basta ,pensò.
-Vedi ci sono cose che tu non sai ed io so. Ci sono cose che soltanto io posso sapere e ci sono cose tu devi sapere. e questa è una cosa che tu hai il diritto di sapere.-L'avvertì la mora.
-Cosa ? Vi prego parlate se potete.-
-Io Abigail so molto su di te,fin troppo e so qualcosa che dovrebbe interessarti. Io sono tua...-
Non fece in tempo a finire la frase che in una nuvola nera un ragazzo dai capelli rossi prese una freccia d'oro e uccise la Elizabeth. Altri tre insieme ad Heather la guardavano con gli occhi pieni di soddisfazione e di vendetta.
-Piacere dolce donzella,io sono Scott e puoi dire addio alla tua dolce mammina.-Ghignò ridendo.
Madre ? La donna appena stata uccisa da quel mostro era sua madre ? La madre che tanto aveva desiderato e che appena l'aveva ritrovata era morta ? E poi le Niofiti non erano immortali ?
La mamma sanguinava e il suo battito era molto lento,stava morendo e lei non poiteva fare nulla...
Se solo potessi tornare indietro,pensò Dawn. Ora sapeva quello che provava Bridgette:odi verso se stessa,odio verso gli altri,fame di vendetta,frustrazione,sofferenza e soprattutti vergogna. Dov'era finita la dolce bambina che non conosceva la vita ? Era morta insieme alla donna che l'aveva fatta nascere...

-Me la pagherai cara...-
   
 
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