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Autore: Pineapple__    05/05/2012    2 recensioni
I nostri 5 ragazzi si ritirano nella tranquilla campagna dell'Hampshire per passare un'estate in totale relax. Ma poi conosceranno una bellissima, e loro grandissima fan, pastorella locale e Niall incomincerà a comportarsi in modo abbastanza insolito. Che cosa sarà successo al nostro irlandesino preferito? Se volete scoprirlo non vi resta che leggere! E ovviamente... recensire! (Nei generi non metto Song-fic perchè è abbastanza scontato che canteranno)
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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YO YO GIRLZ! Come vaa? Da Pesaro non ci sono novità qui il sole splende e fa caldo. Coooooomunquee prima di rimettermi a narrare le gesta dei nosti eroi ringrazio immensamente RossiRedTea e Infinity1D per quelle fantastiche recensioni ;D non so proprio come fare senza le mie fan *si segna di pagare i diritti d'autore ai One Direction*. Un grande grazie anche a faboulouis, Infinity1D e TVD forever Delena per aver messo la storia tra quelle seguite! Vi amo ragazze, tanto tanto ^^! BUONA LETTURA <3 C'è una piccolissima OS che ho scritto su Zayn, se volete dargli un'occhiata si chiama 'Ognuno è bellissimo'! :3
N.B.: In questo capitolo ci sarà una scena un pò forte; quindi chi è facilmente impressionabile salti, grazie! :D

"Va bene, va bene! Sono sveglio! Basta che la smetti con Bieber!" sospirò Zayn strofinandosi gli occhi con una mano. Davanti a lui stava Niall, imbracciando la sua chitarra, già bello pronto e pimpante. Aveva tirato l'amico giù dal letto a furia Never say never del giovane cantante canadese "Ti sei dimenticato dove dobbiamo andare oggi? Su, in piedi!" lo spronò il biondo "Oddio, hai ragione!" si ricordò il cantante buttando in aria le coperte e togliendosi il pigiama verde con su disegnato un orsacchiotto "Andiamo bene... dai fai in fretta, disotto la colazione è già pronta" affermò uscendo dalla stanza e chiudendo la porta dietro di lui. Scese le scale piano piano e si recò in cucina, dove trovò gli altri componenti della band intenti a consumare "'Gioooorno ragazzi!" li salutò prendendo posto tra Liam e Harry "Ciaoo Niall!" disse il riccio dandogli una leggera pacca sulla spalla "Come mai tutta questa euforia?" chiese portandosi alla bocca un pezzo di pancake con mezzo chilo di Nutella sopra "Che domande! Si va a fare una bella scampagnata!" rispose Louis con un sorriso fino alle orecchie "Beh, veramente c'è un altro motivo" intervenne Liam. Si avvicinò all'orecchio di Niall e gli sussurrò qualcosa che lo fece sbiancare completamente "No, dai ragazzi, non è necessario che..." non riuscì a terminare la frase che... SBRUUUUUUUM! Si sentì qualcuno cadere dalle scale. I quattro si alzarono e videro Zayn che si rialzava piano piano dal pavimento. Non riuscirono a trattenere una grassa risata, a cui si unì anche il pakistano dopo essersi ripreso dalla botta "Tornando al discorso di prima... io sto cominciando a mettere in serio dubbio la vostra stabilità mentale" fece il biondo con un sorrisetto divertito "Non mi sembra il caso di..." "Si invece!" lo interruppe Lou "Ci servono dei consigli fondati di moda e altre cose simili e chi può darceli meglio di loro?" "Ma sei sicuro che non si disturberanno troppo?" chiese il ragazzo, cercando di far abbandonare agli amici quella idea a dir poco folle "Ma che vai farneticando! Saranno strafelici di aiutarci! Te lo assicuro!" affermò il castano più convinto che mai "Bah, se lo dici tu..." il suo sguardo cadde sull'orologio; segnava le sette e mezza "Ragazzi sarà meglio andare" asserì ingoiando con foga l'ultimo pezzo di colazione "Niall ha ragione. Dobbiamo portare qualcosa? In fondo stiamo via due giorni" gli ricordò Liam, alzandosi da tavola " Ha detto 'Portate solo voi stessi'" rispose il biondo "Testuali parole; vero Niall?" lo prese in giro Harry dandogli una leggera gomitata all'altezza delle costole. Uscirono dalla villetta Hudson e presero a camminare a passo svelto lungo il sentiero che percorreva il bosco che li separava dal ranch della loro amica. Improvvisamente Zayn sentì un vociare cavernoso provenire dal folto degli alberi e si arrestò "Ehi, tutto bene?" gli domandò Liam appoggiandogli una mano sulla spalla "La sentite anche voi?" chiese, rivolto ai suoi amici. I quattro ragazzi si misero attentamente in ascolto. Il brusio di voci si faceva sempre più vicino. Tutti gli occhi si puntarono su Niall. Aveva una faccia abbastanza preoccupata. Il biondo si avvicinò ai suoi amici "Ragazzi, dobbiamo cominciare a correre. Veloci. Non parlate finchè non saremo usciti dal bosco!" ordinò con un filo di voce. I quattro annuirono e iniziarono la loro corsa. Cercavano di fare meno rumore possibile, compiendo passi lesti ma felpati. Uscirono dalla selva pochi minuti dopo, con un fiatone non indefferente "Niall adesso, perfavore, ci dici di chi erano quelle voci?" domandò Louis cercando di mantenere un certo autocontrollo "I cacciatori di frodo, che cacciano anche quando quest'ultima è proibita. Se ci dovessero scoprire non si farebbero molti problemi a farci secchi" riferì quello che gli aveva inseganto la mora "E tu queste cose come le sai?" "Esperianza personale, mio carissimo Zayn. Una volta io e Roxy abbiamo avuto un incontro ravvicinato con questi tizi. Fortunatamente non ci hanno visti, forse solo di striscio" raccontò l'irlandese ricominciando a camminare verso la fattoria della ragazza.
Roxy stava finendo di sellare l'ultimo cavallo, quello che avrebbe montato Liam; BJ, un bellissimo cavallo dal mantello baio. In un angolo della scuderia, attaccato alla presa di corrente, c'era un piccolo stereo al cui interno girava Up all Night, il primo album dei suoi idoli. Gli stessi che stavano per partire all'avventura insieme a lei. Ancora non ci credeva; aveva incontrato gli One Direction e se li era anche fatti amici. Come si può non essere amici di quelle cinque carote matte? Il suo pensiero andò per un attimo a Niall e quei suoi bellissimi occhi color del cielo, a quei suoi capelli color del sole, quella sua risata tanto contagiosa, quel suo tenerissimo modo di abbracciare le persone. Senza neanche accorgersene sul suo volto si dipinse un piccolo sorriso. Quegli attimi paradisiaci furono interrotti da una figura alta, che si parò davanti alla porta della scuderia. Una vista mostruosa, per la giovane "Sono venuto a parlarti" riferì calmo Thomas, avvicinandosi a lei "Vattene, non abbiamo niente da dirci" disse fredda, stringendo il sottopancia del cavallo "Ti prego, Roxy, torna con me... te lo chiedo per favore" la pregò congiungendo le mani "No, è finita... mi sembra di avertelo spiegato già diverse volte" asserì infilando la testiera all'animale "Ma io... io ti amo". A quelle parole la giovane si voltò di scatto, rossa di rabbia in viso "MI AMI?! Se davvero mi amavi ci pensavi su due volte prima di violentarmi!!!! Adesso fuori e non farti più vedere" sbraitò furiosa "Ma, Roxy..." tentò di farla calmare, ma si stava solo arrampicando sugli specchi "FUORI!!!!" gridò di nuovo, pestando i piedi per terra. Il castano girò i tacchi e se andò, sparendo dalla seconda entrata. Una serie di immagini iniziarono a tormentare la mente della povera ragazza; lei, stesa nel letto, completamente nuda e lui, ubriaco fradicio, che infieriva, infieriva e continuava a infierire su di lei. Si prese la testa tra le mani e si appiattì contro la porta di un box, scivolando a sedere. Dopo tanti anni sentì le lacrime rigarle assiduamente le guance. Gli occhi bruciavano, ma non solo quelli. Si sentiva andare tutta a fuoco. Improvvisamente sentì due mani tremanti posarsi sulle sue spalle. Alzò lo sguardo e vide Niall inginocchiato davanti a lei, che la guardava, sconvolto. Gli altri quattro erano in piedi dinanzi a loro, con una faccia scossa "Avete sentito tutto, vero?" domandò cercando di asciugare quel fiume in piena che le usciva dagli occhi "Si..." sussurrò il biondo mettendosi a sedere di fianco a lei, imitato da tutti gli altri "Roxy... non sappiamo cosa dire... non ci aspettavano che arrivasse a tutto questo..." balbettò Louis "Ragazzi, è tutto a posto..." cercò di rassicurarli la giovane abbozzando una smorfia che doveva sembrare un sorriso "No che non è tutto a posto!" sbottò Harry  "Se solo quel bastardo prova a rimetterti le mani addosso lo faccio nero!". Era arrabbiatissimo. Non riusciva a capacitarsi come si potesse fare tutto questo a una creatura così dolce "Ragazzi, uscite un attimo. Ci resto io con lei" bisbigliò il biondo con lo sguardo basso. I quattro cantanti se ne andarono all'esterno e nella scuderia restarono solo loro due. Il ragazzo le cinse le spalle con un braccio "Ne vuoi parlare?" chiese dolcemente accarezandole i capelli. Strano; adesso non sembrava quella ragazza orgogliosa e forte che avevano conosciuto all'inizio. Sembrava fatta di porcellana; così bella ma al contempo così fragile. Fragile, un aggettivo che mai avrebbe usato per definire Roxy, prima di vederla in quello stato. "No, perfavore, Niall. Voglio solo dimenticare... tutto quello che ha mi ha fatto... fa male, Niall, fa malissimo..." singhiozzò aggrappandosi con disperazione alla maglia del cantante. Lui la circondò le braccia intorno alla vita e la strinse in un tenero abbraccio "Lo so, lo so. Non preoccuparti, non ti farà più del male, ci siamo noi qui" provò a consolarla. Gli faceva male vederla così. Era sempre stato un tipo che non arrivava mai alle mani, ma se avesse rivisto quel verme lo avrebbe riempito di cazotti se solo avesse provato a torcerle un solo capello "Beh, adesso sarai contento" sussurrò staccandosi da lui "Perchè scusa?" domandò confuso "Sarai felice di avermi vista piangere..." "Non dirlo neanche per scherzo" la interruppe "dovresti saperlo che non mi piace vedere la ragazze piangere" le ricordò sorridendo dolcemente. 'Cazzo, sei stupendo Horan. Perchè ho così paura di dirti cosa prova per te?' pensò guardandolo negli occhi "Allora... entriamo in casa o restiamo qui tutto il giorno a sentire questo buonissimo odorino di pupù equina?" cercò di tirarle un pò su il morale. La ragazza sorrise. Un sorriso amaro, uno di quei sorrisi che si fanno per non far restare male la gente anche se non si ha nessuna voglia di ridere "Ehm... ok" sospirò alzandosi in piedi e dirigendosi a passo lento verso la sua abitazione. Passò davanti agli altri quattro ragazzi ma non li guardò e continuò a camminare con lo sguardo basso. Le lacrime scendevano ancora copiose e i singhiozzi non accennavano a diminuire. Niall si avvicinò ai suoi amici "Ragazzi, sarà meglio rimandare a domani la partenza... diamole il tempo di riprendersi" asserì scrutando la mora che entrava in casa, chiudendosi la porta alle spalle "Si, hai ragione... povera Roxy... non meritava tutto questo..." sussurrò Harry stringendo i pugni. Era furioso. Non riusciva a capacitarsi come qualcuno potesse fare quello che Thomas aveva fatto a Roxy "Io dico di entrare in casa e di vedere come sta" propose Louis incamminandosi verso la casa della loro amica. Entrarono e sentirono dei singhiozzi sommessi provenire dal piano di sopra; evidemente Roxy non si era ancora calmata "Niall, credo che debba andare da lei" disse Liam dandogli una pacca di incoraggiamento sulla spalla "E a fare cosa? Se non sono riuscito a calmarla cinque minuti fa credi che adesso ce la possa fare?" sbuffò il biondo "Allora vado io, non sopporto di vederla così" si offrì Zayn, iniziando a salire le scale e dirigendosi in camera della ragazza. La trovò seduta sul bordo del letto. Le lacrime che cadevano, schiantandosi pesantemente sul parquet, creavano un incessante ticchettio. Lo sguardo basso. Una sofferenza troppo grande gravava sulle sue spalle. Roxy non era poi quella dura che era sembrata ai nostri amici "Roxy?" domandò titubante il moro avvicinandosi alla ragazza "Hm? Oh, ciao Zayn... n-non ti ho sentito arrivare" affermò asciugandosi gli occhi con il dorso della mano "Dove sei finita?" chiese sedendosi al suo fianco "Come scusa?". Lui, per tutta risposta, le prese il viso tra le mani e lo portò davanti al suo. Si ritrovò due arrossati pozzi verdiazzurri che lo fissavano, quasi spaventati "Roxy... lo so che è difficile superare uno shock così grande però... devi farti coraggio e andare avanti. Questa non è la Roxy che abbiamo conosciuto due settimane fa. Su, basta piangere..." disse dolcemente cancellando con il pollice una riga d'acqua che le divideva il volto in tre parti "Zayn... tu hai perfettamente ragione ma... non ce la posso fare... almeno non da sola" bisbigliò abbassando lo sguardo per non incontrare quello sguardo ambrato. Si sentì quegli occhi addosso, che la guardavano con dolcezza "E secondo te perchè siamo qui? Siamo qui perchè siamo tutti preoccupati per te. Noi ti vogliamo bene e non sopportiamo di vederti ridotta così. So che è stato traumatico per te ma... non ti abbattere" asserì stringendola a sè. Sapeva che se Niall li avesse visti così ne avrebbe passate di tutte i colori ma non poteva reggere un secondo di più a vederla piangere a dirotto. Quando si staccarono notò con piacere che le lacrime erano state rimpiazzate da un piccolo sorriso "E questo cos'è?" chiese natando un ciondolo penzolare dal collo della ragazza. La mora lo tirò fuori e lo fece vedere al ragazzo; una piccola monetina con un foro al centro, dal quale passava una cordicella nera. Sul dischetto era inciso un ragazzo, un uccello tipo fenice e un specie di orco "È un portafortuna russo" gli rivelò la giovane "Russo?" domandò Zayn un pò confuso "Da dove pensi che vengano questi occhioni verdiazzurri? Dalla Grande Madre Russia, ecco da dove!" disse con un filo di voce "Aspetta un attimo, vuoi dire che..." "Zayn, non fraintendere. Non sono del tutto russa. Diciamo per metà. Mio padre è russo, ma io non so nemmeno una parola di quella lingua" ammise un pò imbarazzata "Vuoi che ti lasci sola?" domandò appoggiandole una mano sulla spalla "Se non ti è di troppo disturbo... dì anche agli altri di non venire su... voglio stare un pò per conto mio" "Ok, capisco, allora io vado...". Il ragazzo fece per uscire ma la diciannovenne lo fermò "Zayn, mi fareste un favore?" chiese afferrandolo per una manica della maglietta "Certo, dimmi pure" "Visto che ormai la frittata è fatta, partiamo domani. Mi potreste dissellare i cavalli, per favore?" "Beh... senza dubbio!" affermò con un sorrisetto nervoso; non aveva la più pallida idea di come si "dissella" un cavallo "Grazie Zayn, sei il migliore..." sussurrò schioccandogli un piccolo bacio sulla guancia e chiudendo la porta. Si buttò a peso morto sul soffice letto 'Mai incontrato dei ragazzi così... non riesco a trovare la parola per descriverli... forse asdfghjkl è la più adatta' pensò afferrando con noncuranza il suo Ipod. Mise su le cuffiette e la musica partì. Forever Young le risuonava nel cervello. Quelle stronze ricominciarono a scendere copiose, senza che Roxy potesse fare niente per impedirglielo. Nella sua mente ancora quelle immangini raccapriccianti. Si prese la testa tra le mani "Basta! Esci, esci! Non ti voglio più vedere! Io sono più forte di voi... IO SONO PIU' FORTE DI VOI!" sbraitò stringendo la morsa intorno alle tempie. All'improvviso il susseguirsi vorticoso delle immagini si bloccò, lasciando spazio ad un'altra: il sorriso di Niall. La visione più bella del mondo. Abbandonò la testa sul cuscino e chiuse gli occhi. Aveva vinto, era riuscita a essere più forte di quel doloroso ricordo.
I cinque ragazzi si ritrovarono davanti a sei cavalli perfettamente bardati e pronti. Bene, bisognava procedere "Allora, iniziamo?" fece Louis avvicinandosi a Cheyenne e iniziando a slacciarle delicatamente il sottopancia. Pochi secondi dopo tutti erano al lavoro, armeggiando affannosamente intorno ai destrieri "Ciao bellissima..." sussurrò Niall avvicinandosi a Winter Sinphony. La dissellò e le si parò davanti, accarezzandole delicatamente il morbido muso. I suoi occhi azzurri incontrarono quelli neri della giumenta "Ehi, Niall! Hai finito?" Liam gli si avvicinò e lo vide in contempalzione del'animale dal mantO bianco "Hai trovato la fidanzatina?" lo prese in giro il castano "Eh? No, ma che dici Liam! Comunque si ho fatto, ciao Sinphony!" la salutò e uscì dalla scuderia, raggiungendo i suoi amici "Secondo voi Roxy sta meglio?" domandò Harry, incrociando le braccia al petto. La risposta arrivò subito; Roxy avanzava con passo sicuro verso i cinque cantanti "Roxy! Va un pò meglio?" le chiese gentilmente Niall "Si, molto meglio grazie. Sono venuta a dissellare Winter Sinpony; quella lì non si fa toccare da nessuno. A parte me ovviamente" disse accennando alla scuderia rossa "Ma Niall, la cavalla bianca non l'hai dissellata tu?" domandò Zayn, riferito al biondo. Il ragazzo sentì su di lui due profondi occhi verdiazzurri, pieni di stupore "Beh, sarà tutto innato buonsenso equino" scherzò la mora "Si certo, mezzarussa, certo" sorrise divertito il pakistano "Mezzarussa?" esclamarono all'unisono gli altri quattro. I due si lanciarono un'occhiata complice per poi scoppiare a ridere di gusto "Dai venite dentro che vi spiego tutto!" trillò la ragazza. Quella scintilla era finalmente tornata. Roxy era di nuovo se stessa. 
  
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