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Autore: lady hawke    29/11/2006    2 recensioni
Povero, povero Peter: ma che cosa dobbiamo fare con te? Purtroppo non abbiamo tante soluzioni al tuo problema. Storia di una missione impossibile non voluta, storia di una trasformazione completa che scardinerà ogni certezza che avevamo sul mondo di Harry Potter. Sto esagerando? Magari...qui siamo pieni di guai!
Genere: Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Peter Minus
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo secondo: Popolarità cercasi

Demetra si guardò attorno, perplessa: non credeva davvero che le tue parole avessero potuto suonare così catastrofiche. Rimasero a fissarsi – lei e Peter – per un po’ sperando che accadesse qualcosa: forse i fantasmi avevano bisogno di più tempo rispetto ai comuni mortali per riprendersi, ma nemmeno il dolce Remus dava segni di vita.
- Se per colpa tua ho fatto secco anche lui me la paghi – Minus sorrise debolmente – in fondo saresti triste senza di loro. Il povero Codaliscia, il sopravvissuto alla gloriosa banda dei Malandrini. No, no: bisognerebbe sopprimerti all’istante. – aggiunse con una punta di perfidia.
- Demetra non puoi dare notizie del genere e aspettarti che non succeda nulla
- Remus! – cinguettò la ragazza allegra – ti sei ripreso, questa è un’ottima notizia!
- Sì ma dovremmo far resuscitare anche gli altri tre; strano che Felpato faccia tutto quello che fa Ramoso – commentò Lupin con un pizzico d’ironia.
I due erano già pronti a passare la fase quattro: ovvero schiaffeggiare i malcapitati, quando questi si ripresero di loro spontanea volontà; forse la morte aveva indebolito il loro noto coraggio.
- Bella fantasia, ragazza. Davvero un bello scherzo
- Sirius non sto scherzando
- Non ti sento bambina, sono nell’aldilà
- Non sono una bambina – sbottò Demetra offesa – e non sto affatto scherzando! – aggiunse triplicando il volume già alto della sua voce.
- Non puoi chiederci questo – supplicò Lily
- Con tutta la fatica che abbiamo fatto per arrivare fin qui! – diede manforte James. Ora avete presente un’Avada? E’ un po’ come essere investiti da un tram, un nottetempo eccetera. Non è affatto piacevole, e da morto uno vorrebbe un po’ di pace, pensava arrabbiato.
- Lo so, lo so. A me dispiace davvero disturbarvi così, ma non ho altra scelta. Mi torturerà non mi lascerà mai in pace se non lo aiuto. – pigolò lei indicando il “mostro”.
Peter alzò gli occhi al cielo, stizzito: comoda prendersela sempre con lui, vero?
Gli altri quattro si guardarono negli occhi in silenzio. Nonostante tutto quello che era successo loro erano ancora in grado di capirsi al volo, come veri amici.
Segna anche questo si appuntò la giovane scrittrice.
- D’accordo, ti daremo una mano – mormorò Lily per tutti cosciente del fatto che se ne sarebbe pentita presto.
- Grazie, grazie! – esultarono Demetra e Peter al settimo cielo.
Poi la giovane si mise ad armeggiare per un po’ nell’oscurità e con fatica tirò fuori un bel cavalletto con annessa lavagna bianca e pennarello.
- Oh, no! – sussurrò la signora Potter al marito
- Coraggio tesoro, possiamo sempre spedirlo da tua sorella se ce la vediamo veramente brutta. – la incoraggiò lui, già pregustando la scena del suo obeso, insulso, idiota cognato alle prese con quell’omiciattolo.
- Temo che sarà una cosa lunga, ma prima cominciamo meglio sarà quindi…si sieda signor Pettigrew – lo invitò la ragazza – Come dicevamo prima, gran parte dei problemi di Codaliscia derivano dalla sua scarsa popolarità.
- Non dal fatto che è uno sporco bastardo?
- Ti sorprenderà Sirius, ma se fosse come dici non avresti tante corteggiatrici
- Remus ha perfettamente ragione – esclamò compiaciuta Demetra giocando con il suo improvvisato ruolo di maestrina – ma tornando al discorso popolarità, che è quello che ci preme, possiamo fare qualche esempio. Sirius per la fan writer, ma per le ragazze in genere, è una delle cose più fantastiche che si possano trovare. È affascinante, maledetto, la pecora nera della sua nobile e antica famiglia, fortemente indipendente, adorabilmente avventato e stupido, fondamentalmente buono anche se spesso cinico, leale e altre cose che non specificheremo in questa sede – terminò arrossendo e pensando che l’aggettivo mancante era: sexy.
- Le piaci! – esclamò divertito James.
Dalle orecchie di Demetra uscì un po’ di fumo, ma tentò di contenersi: ormoni a parte lei era una professionista.
- Remus piace invece perché è intelligente, posato e tranquillo, malinconico, tenero, sfortunato, tanto dolce, meraviglioso e “pungentemente” ironico. Inoltre ha una doppia personalità dove una è veramente l’opposto dell’altra e questo è tremendamente affascinante – spiegò.
Aveva mai detto che adorava anche Remus? Bene, era il caso di ricordarlo.
- Le piaci – commentò nuovamente facendo diventare bordeaux la “professionista”.
- James Potter è invece un asso sportivo, sfrontato, indiscutibilmente bello, burlone, molto ironico, un galante cascamorto e un irrecuperabile Don Giovanni da sempre innamorato di una donna che tutte noi invidiamo profondamente per ovvi motivi.
- Le piaci – lo canzonarono Felpato e Lunastorta, Lily reagì rapidamente.
- Ahi! E questo per che cos’era? – si lamentò il campione di Quidditch massaggiandosi la nuca dolorante.
- Per il sorrisone sornione che le hai fatto – si giustificò lei inviperita. Era dai tempi della scuola che si comportava così e non poteva sopportarlo. Sì, era gelosa, perché negarlo?
Demetra saggiamente voltò loro le spalle trovandosi a fissare intensamente la superficie immacolata della lavagna; sul suo volto si combattevano varie espressioni indecise tra: divertimento, imbarazzo, curiosità e ilarità.
- Quanto a Peter? – chiese Remus.
- Beh, ecco ne avevo già parlato, insomma non vorrei infierire.
- Obiettiva e professionale tsk! – si lamentò l’interessato. Cominciava abbastanza di tutta quella storia.
- C’ è poco da scherzare, guardati! – iniziò la ragazza piccata. Porca miseria, già le toccava fare da baby sitter ad un quasi quarantenne pigolante che era, oltretutto, un servo del Signore Oscuro! – Fisicamente mi ricordi una damigiana, piangi sempre, tanto che la gente continua a chiedersi perché mai ti hanno piazzato a Grifondoro, porti lo stesso vestito da quindici anni di cui dodici passati sotto forma di topo – Seguì un breve e catartico momento di pausa – questo non è per niente affascinante a meno che tu non sia una civetta
Ci fu un enorme scroscio di risa, Sirius riuscì a soffocarsi da solo almeno un paio di volte; James accarezzò l’idea di aiutarlo, ma che importanza poteva avere, era morto.
- Ma Sirius è…
- Lo so Peter, il fatto è che hai in te un sacco di elementi interessanti.
- Ah sì?
- Piantala Potter, sono seria! – proseguì Demetra in maniera autoritaria sedendosi sul suo sgabello - E’ come se qualcuno avesse voluto fare una torta ma avesse mescolato male gli ingredienti.
- Una ciambella senza buco – esclamò Sirius scherzando.
- Questo significa che possiamo lavorarci su, è un buon segno, Peter.
Demetra si sentiva un po’ in colpa per aver trattato così male il signor Pettigrew; era un creatura estremamente asfissiante, ma era un essere umano dopotutto.
- Non c’entra magari il fatto che è un alleato, e sottolineiamo nel caso non fosse chiaro, STA DALLA PARTE DI VOLDEMORT?
- Lui si chiama il Signore Oscuro!
- D’accordo la fedeltà Peter, ma non adesso – sospirò Demetra.
- Se il fascino un po’ oscuro non ci attraesse io non ti avrei sposata, Sirius non avrebbe un fan club mondiale e Remus non avrebbe accalappiato Tonks – commentò Lily.
Suo marito avrebbe volentieri replicato, ma fu violentemente interrotto.
- Stai con mia cugina?
- Non lo sapevi?
- Remus, per la barba di Merlino, come vuoi che possa saperlo da qua?
- Lily lo sapeva – replicò tranquillamente, conscio nonostante tutto dei guai che gli sarebbero piovuti addosso dopo quell’infelice frase.
- E anche io – intervenne James schierandosi dalla parte di Remus.
- Ero l’unico imbecille all’oscuro di tutto?
- Ehm…
- Lascia stare ragazzina, non parlare che è meglio. – Mormorò con aria melodrammatica - Piuttosto: Remus sai che sei molto più vecchio di lei?
- Sì, lo so Sirius, e gliel’ ho anche detto
- Non saprete di che vivere, tu non hai lavoro e lei è appena un’Auror da pochi mesi, cosa vuoi che possa guadagnare?
- Le ho detto anche questo.
- Sei un lupo mannaro! Che razza di figli avrai? Dei lupacchiotti rosa? Dei mini Lunastorta senza baffi con i capelli viola?
- Io le ho detto tutto quanto – spiegò cominciando a sentirsi lievemente imbarazzato – non proprio con queste tue parole però.
Sirius sembrava sconvolto, o forse era solo impazzito; certo che Harry Potter lasciava terra bruciata al suo passaggio, povero padrino, considerò Demetra.
- E lei?
- Ha detto che va bene così – rispose l’uomo profondamente felice.
- Non è romantico? – sussurrarono Lily, la ragazza e…Peter.
- Io voi donne non vi capisco.
- Siamo i due, Sirius. Dimentichiamo per un attimo i fiori d’arancio: Lily spiegami cosa c’entrano esattamente con Voldemort e il “fascino oscuro” come me. ME. Quello che da quel mago è stato fatto secco!
Demetra e Lily si guardarono sconsolate. James era notoriamente uno scocciatore che s’inalberava per delle sciocchezze, ma insomma non si poteva mai dir niente a quel permalosone!
- Niente James, non c’entri proprio nulla. Era soltanto un esempio, accidenti, un esempio – a volte un troll era più ragionevole di suo marito, si ritrovò a pensare la donna.
- Un ottimo esempio, come Lucius Malfoy! – esclamò una giovane voce esultante.
Peter sputò a terra per il disgusto, Sirius approvò.
- Credetemi, nelle fiction spopola più di suo figlio!
Fu un attimo e Demetra si sentì afferrare per una spalla. Le si ghiacciò immediatamente il sangue nelle vene. Ok, pensò, questo è il terrore, il puro terrore; se mai dovessi descriverlo in qualche storia me ne ricorderò in futuro, ma ora basta vi prego!

-Perchè non sei il tipo dell'eroe, Charlie Brown?
- Beh, non sono il tipo dell'eroe perchè non sono il tipo dell'eroe, suppongo.
- PIANTALA DI CITARMI SHAKEPSEARE!
Tratto da Charlie Brown di Shultz
  
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