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Autore: Valerie Styles    06/05/2012    1 recensioni
''.. Quando si aprì il suo schermo, abbassai la testa nel vedere i suoi occhi verdi brillare nonostante il buio in cui era immersa la stanza..''
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un nuovo giorno

 

Dopo aver passato qualche giorno a casa attendendo con ansia quella risposta che ancora tardava ad arrivare, decisi di svagarmi un po'.

Scesi di casa andando a lezione di canto per provare qualcuno dei nuovi pezzi assegnati, non potevo avere sempre lo stesso pensiero fisso nella mente, sapevo che mi avrebbe logorato più di quanto non stesse già facendo.

Presi gli spartiti che avevo conservato nella cartelletta nera e li misi sul leggio. Indossai le cuffie velocemente, iniziando ad intonare poi una scala veloce per riscaldare appieno la voce.

Chiusi gli occhi qualche istante lasciando che la musica data dalla base mi cullasse dolcemente come una ninna nanna, permettendo poi alle parole di uscire libere dalle mie labbra, riempiendo la sala insonorizzata.

« I thought I saw a man brought to life

He was warm, he came around like he was dignified

He showed me what it was to cry

Well you couldn't be that man I adored

You dont seem to know, dont seem to care what your heart is for

But I dont know him anymore

Theres nothing where he used to lie

My conversation has run dry

Thats whats going on, nothings fine I'm torn »

Alla mente tornarono i momenti in cui li vedetti per la prima volta come band, come gruppo finalmente tornato, fare il loro primo vero provino

« I'm all out of faith, this is how I feel

I'm cold and I am shamed lying naked on the floor

Illusion never changed into something real

I'm wide awake and I can see the perfect sky is torn

You're a little late, I'm already torn

Torn..»

Socchiusi poi gli occhi notando il mio maestro sorridere da dietro il vetro che separava la stanza di registrazione da quella dei macchinari. Posai le cuffie sul leggio dopo aver tolto gli spartiti dallo stesso e andai da lui, avevo bisogno di parlare ed era come un padre per me, dato che quello che era considerato da tutti il mio padre ''naturale'' erano anni che non mi parlava o che non ci vedevamo. Ero abituata a vedere le persone andar via dalla mia vita, solo che c'erano le eccezioni, come Irene, come il mio maestro e come speravo lo fossero ancora altri.

Portai la cartelletta sulla spalla avvicinandomi a lui

« Com'è andata? Tanto male rispetto all'altra volta? »

« No assolutamente, anzi! Pensavi per caso a qualcosa in particolare o come al solito a quei 5 ragazzi? » Mi domandò con un sorriso scherzoso in volto.

Abbassai lo sguardo incrociando il pavimento e prendendo a correre poi per uscire fuori. Ormai sull'uscio gli feci la linguaccia

« Si dia il caso che io credo in quei 5 ragazzi, credo nel fatto che li incontrerò e questo succederà molto, molto presto. » Uno sguardo deciso si presentò sul mio volto mentre chiudevo la porta alle spalle. Trassi un profondo respiro scuotendo la testa, sembrava volessi convincere più me che lui, a chi la davo a vedere? Non ero affatto convinta di tutto questo.

Sbuffai andando nuovamente a casa, la quale era a pochi isolati da lì, e, una volta connessa, guardai le varie notifiche, l'unica cosa che dimenticai però furono i messaggi privati.

Deglutii prendendo un profondo respiro per poi cliccare su quell'icona. Quando vidi che vi era una notifica in prossimità del suo nome, per poco non caddi dalla sedia. Non ci potevo credere, mi aveva risposto dannazione!
Aprii il messaggio dove lessi che aveva scritto questo

« Ciao Valeria, la tua lettera è semplicemente splendida, non potevo credere che una "fan" ci dedicasse anche una lettera :) Per rispondere alla tua domanda, certo che mi va di parlarti, anzi, non so se tu hai Skype in modo da fare qualcosa di più "Privato" non pensi? Fammi sapere x''»

Rimasi bloccata qualche istante a leggere e rileggere quel messaggio. Era un miraggio, oppure la continua di uno dei sogni che avevo fatto.

Chiusi il programma aspettando qualche minuto, riaprendolo poi di nuovo.

Era di nuovo lì, era di nuovo fottutamente lì.

« Okay Valeria, calma. Non svenire, non urlare altrimenti tua madre ti sente, prendi solo il telefono e chiama Irene, molto tranquillamente »

Avvicinai la mano al cellulare sulla scrivania ma prima di farlo mi ritrovai a saltare per tutta la stanza in preda all'euforia. Mi voleva parlare, mi avrebbe visto! Sarei morta in quel momento, lo sapevo.

Digitai velocemente il nome del mio contatto come messaggio privato a lui, accendendo poi immediatamente Skype. Dovevo solo aspettare, aspettare e chiamare Irene, chiamare Irene e aspettare.

Presi davvero il cellulare questa volta, sentendo poi il suono del telefono prima che lei rispondesse

« Pronti? »

« Irene sono Valeria.. » Balbettai trattenendo un urlo

« Vale? Successo qualcosa? Ti sento strana »

« E' solo successo che Harry mi ha risposto al messaggio privato e mi vuole sentire su Skype!! » Questa volta urlai pienamente, dovevo rendermi io stessa conto che quella non era una finzione, era realtà

« Aaaaaaaaaaaaah! Oddio! Non ci posso credere! Hai visto che avevo ragione cazzo?? Avevo ragione! E tu che dovevi fare la sostenuta e dire di no! »

Scoppiai a ridere per le sue urla notando poi una richiesta d'amicizia su Skype, era ancora presto, possibile che si fosse collegato?
« Irene ti chiamo dopo, mi sa che mi ha aggiunto! Se non è così ti richiamo tranquilla! » Non le diedi nemmeno il tempo di rispondere che chiusi la chiamata, buttando il cellulare sul letto.

Corsi allo specchio per guardarmi, indossavo ancora il vestito di questa mattina e i capelli erano quantomeno decenti. Diedi una ritoccata al trucco e ritornai al pc, vedendo che era proprio lui che mi stava facendo la richiesta.

Sul mio viso spuntò un'enorme sorriso mentre cliccavo ''Accetta''. Era tutto così surreale che avevo il timore di svegliarmi di lì a poco, interrotta dal suono di quella sveglia che mi toglieva dai bellissimi sogni che facevo.

Ad un tratto quella matitina della chat iniziò a scrivere, attesi impaziente di vedere quello che stava per comparire sullo schermo.

Un « Ciao :) » Mi fece di nuovo sorridere, non mi poteva fare questo effetto, non poteva

Gli risposi quasi immediatamente, non riuscendo ad aspettare un secondo di più

Dopo qualche altro minuto un'altra sua risposta « Qui ci sono anche gli altri ragazzi per ringraziarti. Se vuoi posso chiamarti »

Sentii un battito mancare mentre scrivevo un timido « Okay :) »

Qualche altro minuto e poi vidi sulla schermata la rischiesta di videochiamata, l'accettai quasi subito e, quando si aprì il suo schermo, abbassai la testa nel vedere i suoi occhi verdi brillare nonostante il buio in cui era immersa la stanza.

La sua voce mi chiamò, non riuscivo ad alzare la testa, sapevo di essere terribilmente rossa in viso.

« Valeria? » Mi domandò poi abbastanza preoccupato.

Okay, dovevo rialzarmi, ora Vale, ora.

Mi alzai di scatto ridendo come non mai tanto da mettere la mano davanti alla bocca e muovere solo la mano per salutare. Non capivo perchè aveva tutta quella sicurezza, dio era così bello, così terribilmente irreale. Sapevo che non avrei detto nulla, le parole mi erano come morte in gola.

Poco dopo arrivarono anche gli altri, irrompendo nell'icona così piccola data dalla ripresa della web, tutti che mi sorridevano e salutavano ed io? Io che facevo?
Muovevo la mano! Ero così terribilmente intelligente in quel momento.


Respirai profondamente balbettando finalmente qualcosa, non potevo rimanere in silenzio a vita.

« Ciao ragazzi! Io.. Sono incredibilmente imbarazzata in questo momento, sappiatelo e solo nel dire questo ''ciao'' non potete sapere che grande fatica di è voluta! » Mi passai una mano tra i capelli sentendo dopo poco le loro risate sommesse. Fantastico, almeno li facevo ridere!

Fissai negli occhi insistentemente Harry anche se sapevo che davvero non era lì ma solo dietro uno schermo. Non potevo di certo lamentarmi però, non in quel momento.

Notai le sue labbra schiudersi per parlare, amavo la sua voce

« Volevamo dirti grazie per tutto quello che ci hai scritto, siamo abituati a messaggi delle fan ma non di questo tipo. Ti sei comportata da ''amica'' anche se non lo sei davvero ad ognuno di noi e in un certo senso mi.. ci hai fatto sorridere »

Un'altro sorriso, volevo morire

« Sì Harry, me lo hai detto questo ma.. Perchè contattarmi qui allora? »

E questa grande sicurezza? Da dove nasceva? Continuai a guardarlo in quel modo, notando poi che si scostava un ciuffo di capelli dal volto, si guardò attorno lanciando poi occhiate eloquenti ai ragazzi

« In realtà.. Volevo parlarti »

Sembrava serio, non capivo perchè.

Ad un tratto si spense tutto. Sgranai gli occhi tentando di riaccendere il portatile, era morto.

Ed ora?



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Secondo capitolo che apre un po' di più la storia. 
Critiche sono ben accette e a breve pubblicherò l'altro :)

  
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