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Autore: D_dreamer    07/05/2012    7 recensioni
Era incinta di lui, e non glielo aveva detto.
La sua gioventù era andata a puttane, e non glielo aveva detto.
Lo amava ancora, e non glielo aveva detto.
è la mia prima FF e spero con tutto il cuore che vi piaccia.
io sono Deborah, e cercherò di diventare una specie di "compagna" per voi. mi piacerebbe sapere cosa pensate di quello che scrivo, perciò recensite, vi prego.
Un bacio. x
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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 Wow, I love your hair.


Verso le 9 e mezza circa suonò il campanello, e sentii che Zayn andò ad aprire.
-E’ in camera sua-disse poi. Mi alzai dal letto e non appena fui in piedi la porta si spalancò.
Lui.
Non sapevo cosa dire, non sapevo cosa fare, non sapevo cosa pensare. Vidi che spostò velocemente lo sguardo sulla mia pancia, per poi assumere un'espressione terrorizzata e mortificata allo stesso tempo.
-Quindi- fece una pausa lunghissima prima di riprendere a parlare.
-Sono padre-si passò una mano fra i capelli.
-Non mi aspetto niente da te, Harry. Volevo semplicemente che lo sapessi-sputai fuori quelle parole cercando di essere il più distaccata possibile.
-Voglio prendermi le mie responsabilità, Daisy-fece un passo in avanti ed io indietreggiai. Avevo paura che lo stare troppo vicina a lui avrebbe mandato tutto all'aria.
Riuscì a sfiorarmi la mano destra. Bruciava più del fuoco quel contatto. Il cervello ormai era andato a farsi fottere. Mi buttai tra le sue braccia e lui mi strinse forte a se. Dio. Erano perfetti perfino i suoi abbracci.
"Non lo farà innamorare di nuovo di te". Mi ritornarono in mente le parole di Zayn e mi staccai subito dal riccio. Non dovevo farmi coinvolgere da tutto quello, non dovevo illudermi.
-Domani vado a fare un'altra visita, se vuoi ti porto una sua foto- dissi.
-E' femmina?-annuii e lui sorrise.
-Ho deciso di chiamarla Hope-aggiunsi.
-E' un bel nome-era la conversazione più strana che avessi fatto in vita mia e la situazione era diventata estremamente imbarazzante.
-Scusa, devo parlare con Zayn-me ne uscii poi e mi precipitai in sala.
Era seduto sul divano e fissava distrattamente il vuoto. Mi avvicinai e quando si accorse della mia presenza alzò di scatto lo sguardo verso di me. Ero sul punto di parlare, ma lui mi precedette.
-Non c'è bisogno che tu dica qualcosa. Capisco perfettamente. Tu lo ami ancora, forse più di prima. Ho sbagliato a baciarti e spero che riuscirai a perdonarmi. Non voglio perderti-si grattò la nuca nervosamente.
-Non c'è niente da perdonarti. Non hai fatto nulla. Capita fare errori ogni tanto, no? Ti voglio un bene dell'anima Zayn, ma amo lui, esattamente come hai detto tu- fece spallucce e mi diede un bacio sulla guancia.
-Vi lascio soli- disse, per poi uscire di casa.
-Dove sta andando?-chiese Harry, entrando nella stanza.
-Aveva da fare-mentii.
-D, posso accompagnarti domani?-'D' era il nomignolo che mi aveva dato quando ci eravamo conosciuti.
-Certo-sorrisi. Mi andai a sedere sul divano e poco dopo mi raggiunse.
-Allora, come stai?-gli domandai.
-Sono confuso. E anche un po' spaventato, a dire la verità, ma sto bene. E tu?-
-Sono felice. E’ stato un periodo terribile e avevo davvero bisogno di tutto questo. Ma ho paura anche io-
dissi.
-Tu credi che ce la faremo?-chiese.
-Non lo so. So solo che dobbiamo farcela-sospirai.
Sentii che mi metteva un braccio attorno alle spalle e mi piegai verso di lui, poggiando la testa sul suo petto. Non avrei mai immaginato di vivere quella scena. Era tutto così surreale. Surreale, ma maledettamente bello.

Alle 10 e mezza, però, fu costretto ad andare via. Dovevano fare un'intervista.
Avevamo avuto tempo di parlare un po' di ciò che ci era successo durante quei mesi e scoprii che aveva incontrato una ragazza. Si chiamava Abigail.
"Credo che mi piaccia" aveva detto. Inutile dire che quelle parole mi avevano ferita, ma mi finsi ugualmente felice per lui.

-Sei nervoso?- gli chiesi mentre eravamo in macchina. Si limitò a fare un cenno con la testa. Non era nervoso, era terrorizzato.

I suoi piccoli occhi avevano conservato la stessa tenerezza della prima volta. Adesso potevo distinguere più chiaramente le parti del suo corpo. Mi commossi anche in quel caso.
-Wow-sussurrò Harry, seduto di fianco a me. Notai che aveva gli occhi lucidi e mi si strinse il cuore.
-Allora, penso che sarà contenta del fatto che fra 5 mesi sarà tutto finito-incalzò il dottore. Mi venne un colpo.
-5? Forse voleva dire 7-intervenni.
-Oh no, signorina. Non mi dica che non era consapevole di aver già passato il quarto mese di gravidanza-ridacchiò.
-Beh, veramente io...-
-La pancia è ben evidente, come può notare-
in effetti ci avevo pensato spesso, ma credevo fosse ridicolo che non lo avessi scoperto prima. Questo voleva dire che..
Quella volta non si trattava di un virus intestinale!


-Come ho fatto a non accorgermene prima?-stavo urlando e camminavo avanti e indietro per la cucina di casa mia.
-Calmati, ok? Non sarebbe cambiato niente-rispose a tono Harry.
-Quindi tu mi avresti lasciata anche sapendo che ero incinta di te?-calò il silenzio e non ne ero affatto felice. Iniziò a girarmi vorticosamente la testa e fui costretta a poggiarmi sul tavolino per non cadere.
-Che hai?-chiese allarmato.
-Niente, ho solo un po' di mal di testa-mi aiutò ad andare sul divano e mi ci fece sdraiare. Mi addormentai.

*Pov. Harry*
Aveva gli occhi chiusi e respirava regolarmente, probabilmente dormiva. Io ero seduto affianco a lei e la guardavo. Era proprio bella. In due giorni la mia vita era completamente cambiata, ma non sapevo dire se in meglio o in peggio.
Avere un figlio è la cosa più bella che ci sia al mondo, ma bisogna essere pronti e bisogna anche avere una famiglia. E quella non era una famiglia.
Io e Daisy non saremo tornati insieme, non ci amavamo più.
Hope.
Ora capivo perchè le aveva dato quel nome. In situazioni del genere si può far affidamento soltanto alla speranza che alla fine si sistemi tutto, in un modo o nell'altro.
Mi arrivò un messaggio.
'Mittente: Abigail'
"Ehi, oggi ho il giorno libero, che ne dici se andiamo a prendere un caffè insieme?"
mi sistemai nervosamente i capelli. Guardai Daisy, e poi rilessi il messaggio.
"Scusa, Ab, ma non posso proprio"risposi.
Più la guardavo e più mi sembrava di rivivere il nostro primo incontro.
Mi ero seduto di fianco a lei in metropolitana e ci eravamo ritrovati a sentire i Beatles dal suo i-Pod, cantando allegramente. Lei neanche sapeva che fossi il famoso Harry Styles dei One Direction. Ero solo Harry.
-Wow, adoro i tuoi capelli-fu la prima cosa che disse.
Era stato amore a prima vista, almeno per me.

"Quindi tu mi avresti lasciata anche sapendo che ero incinta di te?" avrei dovuto dire qualcosa. La verità, però, era che io non avrei mai voluto lasciarla.
Perchè l'avevo fatto?
Perché ero arrivato ad un punto nel quale dubitavo dei miei sentimenti nei suoi confronti. L'odio che poi avevo scaturito in lei, aveva fatto sì che quella storia finisse sul serio. Forse l'amavo ancora, o forse no.
Non ero più sicuro di niente.

*Pov. Daisy*
Quando mi svegliai lui era ancora lì, seduto accanto a me. Avrei immaginato che magari sarebbe uscito per incontrare la sua nuova ragazza. Abigail, sì, si chiamava proprio così.
-Ehi-sussurrai. Lui sobbalzò e mi sorrise.
-Ehi-ripetè. Mi misi seduta e lui mi venne affianco.
-Va meglio?-chiese. Annuii con il capo. Venne a crearsi lo stesso silenzio che poco tempo prima mi aveva sconvolta.
Mi rifiutavo di credere che Harry fosse un tale bastardo.
-Che ore sono?-domandai, strofinandomi l'occhio destro con una mano.
-Le tre e mezza circa-sgranai gli occhi. Era rimasto lì tutto quel tempo, solo per me. Magari ero ancora importante per lui.
-Scusa, io non volevo rovinarti la giornata-dissi.
-Se avessi voluto me ne sarei andato, ma se non l'ho fatto c'è un motivo-
-E quale sarebbe questo motivo?-
-Sei bellissima quando dormi-
oh, perfetto, adesso avevo anche le allucinazioni.
-Se te lo stai chiedendo, non sei pazza. Ho detto proprio così, non te lo sei immaginato-rise.
Diamine, avevo dimenticato che quel ragazzo riusciva a capirmi come nessun altro. Arrossii violentemente e lui se ne accorse, perchè continuò a ridere. Quanto amavo la sua risata.
Non so cosa mi spinse a prendere il suo viso tra le mani e baciarlo. Fu una cosa istintiva, una cosa che sentivo il bisogno di fare.
Lui, contrariamente a quello che mi aspettavo, non si oppose, ma prolungò quel bacio e ne aumentò l'intensità.
Immersi una mano fra i suoi ricci, mentre con l'altra continuavo ad accarezzargli il viso. Lui faceva scorrere le sue mani sulla mia schiena, facendomi tremare.
Avevamo entrambi il fiato corto quando ci staccammo. Lo guardai negli occhi intensamente. Feci per parlare, ma non uscì nessuna parola dalla mia bocca. Dopo un periodo di tempo che mi sembrò un'eternità, Harry si alzò dal divano di scatto e iniziò a guardarsi intorno.
Io mi limitavo a guardarlo senza dire nulla. Avevo quasi paura.
Prese il telefono che era sul tavolino e si diresse verso la porta.
-Harry, aspetta, ti prego-urlai, raggiungendolo.
Lui, però, mi chiuse la porta in faccia e, dal rumore che sentii, dedussi che iniziò a correre giù per le scale.
Sentivo gli occhi pungermi, mentre la prima di tante lacrime mi rigò il viso.
 


D's corner.


Tadaaaaan, eccomi di nuovo qui! Lo so che sono ancora una volta in estremo ritardo e mi scuso profondamente con voi. Purtroppo sono piena di compiti ultimamente ç_ç
Alloooora, sì, questo capitolo è un po' strano, anzi, MOLTO strano, ma ho la mente contorta io u.u
Beh, spero vi piaccia :) 
Continuate a recensire perchè prima delle 9 recensioni non continuo (sto cercando di guadagnare tempo, sì ahahah)
Grazie mille a quelle che seguono la storia, non sapete quanto mi rendete felice! 
Un bacio a tutte, D. xx 
  
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