Ciao
a tutti e finalmente
ben ritrovati^^
Sì,
lo so: non mi sono
fatto sentire per parecchio tempo e di questo mi dispiace.
Ho
avuto parecchie cose da
fare in questi due mesi e temo che gli impegni non siano finiti, ma
lasciamo
stare che è meglio^^.
Il
capitolo di oggi è ricco
e pieno di tante belle sorprese (è il minimo per avervi
fatto aspettare tutti
quanti^^).
Ah!
Vi avviso che sto
ancora collaborando con l’autore Alextintura e i miei
personaggi sono comparsi
nella sua fic Card Captor Naruto a partire dal capitolo 30
(già uscito insieme
ai seguenti) e
nella nuova di nome Notte
di Luna piena atto secondo, quindi non sono stato sempre in letargo^^.
Detto
questo, vi auguro una
buona lettura.
ROMA
VIA TIBURTINA
106. 8: 5 A. M.
“Dove
mi trovo!”
Sofia è nuda in un mondo totalmente bianco
“E’ un sogno forse!” non trova altra
soluzione e s’incammina.
“Sofia!”
una voce la
chiama e…
FLASH!
Una
luce dorata
avvolge quel mondo bianco accecando la ragazza.
“EHI,
MA CHI
SEI!” la Rossi cerca di mettere a fuoco la figura ma non ci
riesce.
“Non
temere, non sono una tua nemica”
la rassicura la voce mentre
comincia a apparire una sagoma
femminile “Siamo
insieme da molto tempo!”
che tende le mani verso di lei
“Vieni
ad abbracciarmi. Non avere paura”
e attende che lei si
faccia avanti.
“Ma
chi sei tu?”
la ragazza riesce a stento a vedere la sagoma ma nient’altro
“Dimmi chi sei!”
“Io
sono ******”
questa cerca di presentarsi ma qualcosa copre il suo nome.
“Come?”
la
ragazza chiede di nuovo ma…
“Quanto
dovrò aspettare ancora!”
la figura femminile abbassa le braccia e fa per andare via.
“ASPETTA!”
la ragazza
corre verso di lei ma per quanto si sforzi, non riesce a seguirla e la
vede
allontanarsi sempre di più mentre tutto si fa nero.
“Un
giorno c’incontreremo!”
queste sono le ultime parole della donna prima che….
DRIIIIIIIIIINNNNNNN!
La
sveglia del
comodino suona come una pazza e Sofia “AAHH!” si
alza d botto e respira
profondamente “E SMETTILA!” e spegne la sveglia.
La
ragazza si
alza e va in bagno per farsi una doccia: dopo una notte di caccia, ha
bisogno
di una bella lavata.
“Ancora quel sogno!” pensa la
Rossi
mentre l’acqua calda le scorre lungo il suo giovane corpo
“E’ da più di
una settimana che lo sto facendo. che diavolo significa?”
ogni notte è lo stesso: lei che cammina in un mondo bianco,
la luce dorata
improvvisa e poi la figura femminile che le chiede di avvicinarsi.
“Che cosa significherà mai?”
mentre
s’insapona per bene, se lo chiede “Che
sia legato alla mia prima metamorfosi?” ormai
è diventata un licantropo da
tre settimane e manca poco alla luna piena “Forse
è la mia parte umana che sta per andarsene o
chissà che…” ma ferma quel
pensiero sul nascere “Devo chiederglielo! Ormai ne sono
certa” e pensa a
Sauron. Sente di averlo già incontrato.
Dopo
essere
uscita dalla doccia, la ragazza indossa le prime cose che vede ed esce
dalla
sua stanza in direzione della saletta di ritrovo.
“Lo
sento! Io e
Sauron ci siamo già incontrati prima!”
più lo vede, più ne è sicura mentre un
ricordo le attraversa la mente.
MINI
FLASH
BACK! Di CINQUE ANNI PRIMA
Una
giovane
Sofia Rossi stava correndo lungo il corridoio di un laboratorio
scientifico.
A
quell’epoca, Sofia era uno spirito libero: faceva solo
ciò che voleva lei e
ascoltava sempre e solo la madre, all’epoca ancora viva.
Era
il giorno
di martedì grasso e lei si era vestita come Cat Woman
interpretato da Alley
Berry: un corpetto nero borchiato e molto aderente che scendeva fino
all’ombelico e lasciava scoperte le spalle e parte della sua
terza di seno; un
paio di shorts neri le coprivano le gambe fino alle ginocchia e stivali
di
pelle completavano il suo abbigliamento. Non mancavano un paio di
guanti neri
con le dita tinte d’argento e la maschera della sua eroina
preferita insieme a
una frusta giocattolo.
La
giovane
Sofia aveva scoperto d’identificarsi con quel personaggio,
tant’era vero che
molti la chiamavano << Cat Girl >> e ne
andava fierissima^^.
Con
la sua
solita euforia, era entrata nella struttura in cui lavorava la madre,
attirando
le attenzioni di tutti i colleghi che ormai avevano fatto
l’abitudine a vederla
correre in quel modo.
La
ragazza
svoltò l’angolo e si trovò di fronte al
laboratorio della madre e…
SLAM!
Con
un
energico salto l’aprì ed entrò.
“MAMMA
SEI…
Pronta?” ma quando entrò si accorse che la madre
era i compagnia.
“Sofia!”
e
giustamente la riprese.
La
madre di Sofia
Rossi, si chiamava Angela Fiore: era una donna sulla quarantina ma
anche lei
piena di vitalità. La figlia aveva preso molto da lei: il
colore dei capelli,
la corporatura e la carnagione ma gli occhi di Angela erano verdi e il
viso era
leggermente allungato.
Angela
Fiore
era una donna di medie dimensioni, teneva i capelli castani rossicci
corti fino
alle spalle e aveva l’abitudine e coprire la fronte. Quando
era al lavoro,
indossava sempre un lungo camice bianco che nascondeva parte del corpo
salvo
per le gambe che lei rifiutava sempre di coprire: infatti, indossava
sempre
gonne che arrivavano fino alle ginocchia e scarpe con tacchi a spillo
di vario
colore.
Quel
giorno
indossava una gonna nera e tacchi a spillo rossi, mentre una camicia
rosa le
copriva il busto. In quel momento era seduta sulla sua scrivania.
“Scusa!”
la
ragazza si mise una mano sulla testa “Dai mamma, rischiamo di
fare tardi” la
famiglia era invitata ad una festa privata e non potevano di certo fare
tardi.
“Ah,
giusto
la festa” la donna si batté una mano sulla fronte
“Devi scusarmi ma oggi ho un
impegno che non posso assolutamente rimandare” e si rivolse
al suo
interlocutore che…
“Non
si
preoccupi!”rispose calmo “La famiglia prima di
tutto!” dimostrandosi molto
comprensivo e si alzò dalla poltrona rivelandosi…
“Un
ragazzo!”
Sofia lo squadrò a dovere e “Mamma che fai?
C’è un ragazzo e non me lo presenti
nemmeno?” per di più era un suo coetaneo.
“Scusa
tesoro
ma lui è il figlio di una cliente!” rispose la
madre “Dammi due minuti e sono subito
da te” si alzò dalla sua poltrona
“Arrivo subito!” e corse fuori tutta
indaffarata.
“Ma
guarda
che bella donna gatto che abbiamo qui” commentò il
ragazzo con un sorriso
mentre osservava la ragazza.
Era
un
moretto ben piazzato vestito in abito modello Matrix: pantaloni di
pelle nera,
scarpe nere, maglietta aderente dello stesso colore e occhiali da sole
della
Ck. Una cosa che differiva col protagonista era la carnagione ambrata e
il modo
in cui teneva i capelli, a punta e si notavano delle curiose saette
dorate.
“E
tu da cosa
ti sei travestito? Sei una sexy versione di Neo?” rispose la
ragazza mentre
notava che la maglietta non nascondeva i muscoli.
“Veramente
questo è il mio abito classico!” rispose il moro
“Non ho ancora deciso cosa
mettermi quest’anno!” dando questa risposta e le
sorrise.
“Non
starai
mica vedendo queste!” la ragazza puntò la sua
scollatura generosa con un
sorrisino.
“No,
guardavo
i tuoi occhi” rispose lui senza scomporsi “Sono
davvero molto belli!” sembrava
essere il tipo che non guardava il corpo ma altro.
“Che
adulatore! Potrei innamorarmi!” la ragazza gli si
avvicinò mentre si toglieva
sensualmente la maschera lasciando così cadere liberi i suoi
setosi capelli che
all’epoca coprivano parte della schiena “E i tuoi
come sono?” e gli sorrise.
“Non
saprei,
sai dirmelo tu?” rispose il bel moro sollevando leggermente
gli occhiali da
sole e mostrando dei penetranti e chiari occhi verdi.
“Sei
da
sbavo!” rispose le ragazza e, di scatto…
SMACK!
Gli
sfiorò le
labbra con un bacio che lo lasciò di sasso.
In
quel
momento entrò Angela che “Forza Sofia, andiamo o
facciamo tardi!” la richiamò.
“Arrivo!”
la
ragazza la raggiunse subito “Ciao bel ragazzo!” e
gli fece l’occhiolino.
“ASPETTA!”
il
ragazzo la chiamò ma ormai era già sparita.
Quei
momenti
cessarono il giorno della morte della madre. Con la sua scomparsa,
Sofia sentì
di aver perso una parte di se e non riuscì ad affrontare la
vita con l’energia
che l’aveva sempre contraddistinta.
Giurò
però a
se stessa che non avrebbe più pianto come allora e sarebbe
andata avanti anche
per la madre.
FINE FLASSH
BACK!
“Non
l’ho più
visto ma sono sicura che era lui!” ora quel viso è
ben chiaro nella sua mente
“Lui conosceva mia madre!” non ne ha più
dubbi ma “O cavolo! Vuoi vedere che ho
baciato un licantropo allora?” ha questo pensiero.
NELLA STANZA
DÌ RITROVO
Sofia
entra
nella stanza in cerca di Sauron ma “Non
c’è!” non lo vede.
“YOH
SORELLA!”
seduto al tavolo con solo un paio di pantaloni c’è
Raizee. Il gigante nero è
impegnato ad aggiornare le sue agendine rap.
“Ben
svegliata!” seduta su un divano c’è
Rachel che solleva la testa da una delle
sue letture preferite: una doujinshi yaoi^^. Per lei dei cortissimi
shorts e
una magliettina bianca mentre i capelli ricadono liberi.
“VAI!
VAI!
SII!” mentre Jo sta giocando alla Playstation 3 a uno dei
tanti giochi. Lui
indossa una semplice canotta nera e pantaloncini dello stesso colore
per
mettere in risalto il fisico.
Quando
si
accorge di Sofia “Ciao! Dormito bene?” la saluta
gentilmente.
“Ehm.
si!” la
ragazza non si è ancora abituata alla naturalezza dei suoi
compagni
nell’andarsene in giro per
casa mezzi
nudi^^.
Comunque
nemmeno lei ci scherza: indossa una camicetta di lino bianco molto
aderente che
mette in risalto il fisico snello e semplici shorts blu^^.
“Scusate,
sapete dirmi dov’è Sauron?” alla fine
non o vede nella stanza.
“Cerchi
Sauron!” Jo fa mente locale e poi “Che ore
sono?” chiede l’orario.
“Le
dieci e
venti” risponde Rachel “A quest’ora
Sauron starà parlando al telefono con la
madre!” queste sono le abitudini del Sandtimes.
“Sua
madre?” la
Rossi piega la testa verso sinistra “Ma non è
stato lui a dire che non dobbiamo
avere più rapporti con i nostri familiari!”
ricorda perfettamente cosa le disse
al suo risveglio.
“Questo
vale
solo se la tua famiglia non fa parte di una delle organizzazioni
mondiali” la
illumina Jo “Perché rompere i rapporti se si
combatte per la stessa causa?” il
moro non ci vede niente di strano.
“Le
altre
organizzazioni!” Sofia riporta alla mente il suo incontro con
quella vampira
dai capelli rossi e poi quella Seras che << aveva baciato
il suo master!
>> “Senti Jo, posso chiederti una
cosa?”
“Certo!”
il
ragazzo si alza in piedi e si avvicina “Se non ci aiutiamo
tra di noi allora
che facciamo!” le fa capire che non ci devono essere segreti
tra di loro e
anche gli altri due annuiscono.
“Avete
detto
che ci sono altre organizzazioni, vero?” il Greyback annuisce
“Vorrei sapere
quali sono e perché esistono!” vorrebbe chiedere
altro ma al momento preferisce
sapere questo, dopo penserà a Sauron.
“Uff!”
Jo
sospira sconsolato “E’ una storia molto lunga!
Proverò a spiegarti le cose più
importanti, il resto te lo diremo in seguito. Ti va bene?”
“Meglio
di
niente!” risponde la ragazza incrociando le braccia.
“Vieni
qui!”
Rachel si sposta e invita la rossa a sedersi vicino a lei.
“Ehi
Jo, te la
senti davvero?” Raizee parla senza rima, segno che il
discorso è serio.
“Non
preoccuparti!” gli sorride il Greyback e si siede davanti a
Sofia.
“Allora!”
la
ragazza pende dalle sue labbra.
“In
totale
siamo sette organizzazioni: la nostra, i Flying Wolves; quella inglese
degli
Hellsing, quella africana Alleanza delle grandi terre ninja; quella
asiatica la
Soul Society; quella australiana dell’Ordine di Merlino,
quella dell’America
del nord Devil May Cry e quella dell’America del sud del
Grande Blu!” Jo elenca
le sette organizzazioni e fa una piccola pausa per permettere a Sofia
di
tenerle a mente.
“Che
nomi!”
questo è il primo commento della Rossi “Sembrano
quasi ispirati a giochi o libri”
in particolar modo si riferisce all’organizzazione americana
e a quella
australiana.
“Effettivamente
è così!” risponde il Greyback con un
leggero sorriso “Ogni organizzazione ha
diversi membri, alcune sono anche mescolate: la nostra e quella degli
Hellsing
li sai; le altre sono ancora più variegate.
L’Alleanza della grandi terre è
costituita da ninja, anche Sauron lo è!”
“Aspetta
un
attimo” Sofia ferma il compagno e solleva un altro dubbio
“Vuoi dire che lui è
nato in Africa?”
“Più
o meno!”
risponde vago “Però la sua famiglia vive
lì” e la illumina su questo “Ora ti
starai chiedendo come è possibile vero? Lascia che ti faccia
io una domanda:
quanti anni ci dai?” e le fa questa domanda a bruciapelo.
“Come?
La
vostra età?” Sofia non si aspettava una simile
domanda e non l’aveva ancora
chiesto “Beh, direi che tu Jo hai più o meno 25
anni, stessa cosa posso dire
per Rachel, mentre Raizee sembra il più anziano” e
fissa meglio il gigante nero
“Senza offesa ma ti do una trentina
d’anni”
“DOH!”
il
gigante nero crolla sulla sedia che…
CRACK!
Sotto
il suo
dolce peso si rompe facendolo finire culo a terra^^.
“Sentito
niente!” ma si alza subito incolume, lasciando la ragazza di
sasso.
“Che
ho detto?”
Sofia crede di aver fatto un guaio.
“Hai
semplicemente azzeccato la sua età e la nostra!”
le risponde Rachel che
si sta coprendo la bocca per non
scoppiare dalle risate “Che figura di merda che hai fatto!
Fff!” generate dalla
delicatezza del gigante.
“Voglio
vedere
se riderai tu quando cadrai!” Raizee si volta offeso
dall’altra parte.
Jo
sorride alla
ragazza “Hai indovinato! Come licantropi siamo giovani: se
t’interessa saperlo,
tu e Sauron siete coetanei” e le rivela questa piccola
curiosità.
“Davvero!”
la
ragazza ci rimane di stucco “Ma com’è
possibile?” non crede vero che i suoi
compagni siano pressappoco suoi coetanei.
“Te
l’ho detto:
siamo giovani, ma non per questo da sottovalutare” risponde
Jo “Tornando a noi,
i genitori di Sauron vivono in Africa e sono i consiglieri di uno dei
capi
dell’organizzazione e anche loro parecchio giovani”
già s’immagina la reazione
della Rossi quando saprà chi sono (cioè Itachi
Uchiha e Kaeleena Sandtimes^^)
“Nelle altre ci sono: shinigami, maghi e streghe, demoni
terrestri e decaduti e
pirati. Siamo sempre in contatto con loro e, quando è
possibile, c’incontriamo
per scambiare quattro chiacchiere. Ci sono anche dei collaboratori in
delle sub
unità sparse per il mondo: per casi particolari, ci fanno
subito un fischio!”
quindi non ci sono solo le sette organizzazioni mondiali ma altri aiuti
esterni.
“Incredibile!”
la ragazza non si aspettava una simile organizzazione “Ma
perché fate tutto
questo? Eh. Aspetta! Hai detto che nelle altre organizzazioni ci sono
shinigami, maghi, demoni e altro? Mi stai prendendo in giro per
caso?” trova
assurdo che simili cose esistano.
“Esistiamo
noi
e anche quelli degli Hellsing!” Jo fissa serio la ragazza
“Perché non
dovrebbero esistere anche loro?” giustamente, se ci son
licantropi e vampiri
allora perché non possono esserci shinigami maghi, ninja e
altro?^^
“In
effetti è
vero!” la ragazza si tira un buffetto sulla testa
“Allora chi sono questi
membri” ora è curiosa di sapere i nomi “Magari
ci fosse qualche personaggio manga!” questo
pensiero se lo tiene per se ma
“Sauron è anche un ninja.
Potrebbe anche
conoscere Naruto Uzumaki o quel fico da urlo di Itachi Uchiha”
al solo
pensiero sbava ala grande^^ (da notare che non ha menzionato Sasuke^^).
“Perché
rovinarti la sorpresa?” le risponde Jo con un sorriso
“Quando scoprirà che
Sauron è figlio di Itachi darà di matto!”
come
direbbe qualcuno, il fascino di casa Uchiha strega tutti^^.
Il
ragazzo poi
torna serio “Mi hai chiesto perché ci sono
così tante organizzazioni vero?” e
questo è un argomento molto delicato.
“Ah!
sì!” Sofia
torna coi piedi per terra e presta attenzione all’amico.
Jo
prende un
profondo respiro “Noi esistiamo per evitare
l’Apocalisse!” e rivela la verità.
“Cosa!”
la
ragazza sgrana gli occhi: ha capito bene?
“Devi
sapere
che tempo fa in un luogo a cavallo tra realtà e fantasia
c’è stata una
terribile guerra” Jo continua imperterrito
“Durò solo pochi giorni, ma sembrò
fosse passata un’eternità!” ma si sente
che la sua voce trema “Lì, sono morti
alcuni tra i guerrieri più forti e valorosi che fossero mai
esistiti. Tra
questi c’era mio fratello!” nel ricordarlo sente le
lacrime agli occhi.
“Jo!”
Sofia si
rende conto di aver riaperto una vecchia ferita e “Scusami,
non volevo” si
scusa subito con lui.
“Non
preoccuparti!” a rispondere per lui ci pensa Rachel: anche
lei sta piangendo
“Giustamente non lo sapevi” non potrebbe di certo
fargliene una colpa.
Raizee
è ancora
di spalle: la Rossi non può vedere il suo viso ma anche lui,
nel ricordare cosa
avvenne, trattiene a stento le lacrime.
“Lasciamo
stare!” Sofia capisce che ciò che avvenne allora
ha segnato i cuori dei suoi
compagni, non osa immaginare cosa senta Sauron “Ne
riparleremo un’altra volta
va bene?” lei sa bene cosa significa perdere qualcuno.
“Scusa
me!” fa
Jo di rimando mentre si asciuga gli occhi “Pensavo che
sarebbe stato più facile
parlarne ma…”
“Non
lo è mai!”
risponde Sofia per lui “So cosa significa perdere qualcuno e
vi capisco” quando
perse sua madre, le crollò il mondo addosso.
“Era
qualcuno
d’importante?” chiede Rachel mentre stringe
nervosamente un cuscino.
“Era
mia madre!”
risponde con sguardo basso “Morì in un incidente
molto tempo fa” e si sforza di
non piangere “Scusami Jo!” ma alla fine anche lei
non riesce più a trattenerle.
“Non
è
necessario!” il Greyback si avvicina a lei e
l’abbraccia “Ora siamo noi la tua
famiglia!”
Anche
Rachel
non si trattiene e si unisce all’abbraccio “E una
famiglia non ti lascia mai da
sola!” non potrebbe volere nulla di più.
“E’
VERO!” alla
fine Raizee non si trattiene più e solleva tutti e tre col
suo dolce abbraccio
“WWWWWUUUAAAAAAAHHH! E’ COSI’ BRUTTO
PIANGERE!” e come farebbe Franky piange
come una fontanella^^.
“GGGGHHHHH!”
mentre i tre poverini vengono stritolati non riescono più a
respirare.
POCHI MINUTI
DOPO
Dopo
che la
calma è tornata e Raizee è stato pestato a sangue
per aver stretto troppo, Jo
si siede di nuovo.
“Lasciamo
perdere la guerra che è meglio, almeno per il
momento!” e Sofia annuisce “Ciò
che l’aveva causata era un’entità
misteriosa priva di una forma precisa: lo
chiamammo Chaos. Allora non potevamo batterlo, così lo
sigillammo in una
barriera magica e dividemmo la chiave in sette pezzi. Ogni
organizzazione
custodisce uno di questi pezzi e si assicura che non cada nelle mani
sbagliate”.
“Chi
potrebbe
aver interesse a liberare un simile mostro” da quello che la
Rossi ha capito,
questo Chaos è il portatore della fine.
“I
membri di un
gruppo che noi chiamiamo Chaos!” risponde Rachel
“Sono licantropi, vampiri,
ninja, shinigami, arrancar, stregoni e streghe, demoni e altre creature
che
ambiscono ad ottenere il potere. Non sappiamo come, ma vogliono
impadronirsi
del potere di Chaos e usarlo per i loro scopi!” e spiega il
loro obiettivo.
“E’
terribile!”
Sofia capisce al volo “Posso sapere quali sono le
chiavi?” ora è curiosa di
saperlo.
“Lo
saprai
presto non preoccuparti” le sorride Jo “Non
prendertela: è solo che prima
dovresti superare una prova”.
“Una
prova? E
quale sarebbe?” se serve questo per farsi accettare
completamente, allora la
farà.
“Si
chiama
Licantogenesi!” a rispondere alla domanda della Rossi
è stato….
“Ben
arrivato
Sauron!” il Greyback da il suo buon giorno
all’amico “Come stanno i tuoi?”
“Bene!
Vi
salutano” risponde il moro con un sorriso. Al momento indossa
solo un paio di
jeans altrimenti il corpo scolpito è in bella mostra. Tra i
suoi scolpiti
pettorali è appeso un ciondolo d’argento
raffigurante la testa di un lupo con
in bocca un fulmine.
“Oh
Mio…!”
Nel
vederlo sia
Sofia sia Rachel si tengono il naso tappato o rischiano di perdere un
litro di
sangue^^.
“Yo
Fratello!
Hai deciso di fare tanto casino in questo modo possiamo scopare sul
tavolino!”
Raizee si rimette subito in piedi e fa questa rima molto strana^^.
“Eh!”
Sofia
allontana i pensieri un po’ sconci che le erano venuti sul
suo master e guarda
stupita il gigante nero.
“Te
lo dissi
allora e te lo ripeto Raizee!” il Sandtimes fissa storto il
suo enorme amico
“Prova anche solo ad avvicinarti a me con
quell’intenzione e, se avrai un
compagno, sarai costretto a fare sempre l’uke!” e
il suo è un chiaro
avvertimento.
“Cattivo!
Ho
così tanto amore da dare ma nessuno mi capisce!”
il gigante nero si appoggia al
muro depresso.
“Ehi,
non mi
dite che Raizee è…” non che lo
guarderà in modo diverso ma Sofia vuole avere
una conferma.
“Si!
Raizee è
gay!” conferma Rachel con un sorriso divertito
“Anche se non completamente:
come dice lui al 70% pensa ai maschi, mentre il rimanente 30% lo dedica
a cibo,
rap e femmine!” in pratica è gay quasi convinto^^.
“Ma…
Ma…” Sofia
lo dice incredula “Quando ci siamo conosciuti, mi ha chiesto
se volevo scopare
con lui” lo trova assurdo.
“Appunto
per
questo dice così!” la illumina Jo con un sorriso
“E poi sei una bella ragazza
Sofia, non ti nego che anch’io ci avrei provato con te se non
fosse che sto con
Rachel!” e
le confessa la verità “Ma io
sono etero al 100%!” non ha i gusti dell’enorme
amico^^.
“Ehm!”
la
ragazza non riesce a dire altro, tanta è
l’emozione che le spuntano fuori
orecchie e code “Oh no!” e questa volta se ne
accorge eccome^^.
“Suvvia
non
preoccuparti!” ma Rachel le mette una mano sulla spalla
“Se per te va bene,
possiamo fare una cosa a tre!” ma questa è
perversione pura!
“EEEHHH!”
al
solo pensiero, la Rossi salta via e si aggrappa al soffitto con gli
artigli.
“Rachel!”
La
riprendono i
due mori.
“Ops!”
la
Blackstar si da un buffetto sulla testa per autopunirsi.
“Lasciamo
perdere che è meglio” Sauron sa che la mora ha dei
gusti molto particolari “Non
preoccuparti, scendi!” e richiama la Rossi che è
ancora appesa al soffitto con
le code dritte dalla paura^^.
“Uff!”
la
ragazza guarda negli occhi il suo master e si da una calmata scendendo
con un
balzo poi si rivolge al gigante“Raizee, scusa se ti ho
offeso! Non mi aspettavo
che fossi bisex!” alla fine non è il tipo che
giudica gli altri: lei per prima
era una spirito libero.
“Forza
amico,
vieni qui e mettiamoci una pietra sopra!” anche il Sandtimes
non vuole far
deprimere ulteriormente il gigante “Come reagirebbero i tuoi
fratelli rapper se
ti vedessero così?” sa come stimolarlo.
“Giusto!”
il
gigante si alza e torna dagli altri “Scusa me sorella, certe
volte ho la testa
di pastafrolla!” e si scusa a modo suo
“Però con te facevo sul serio, una
bellezza come te è come un desiderio!”
“Ehm.
Grazie!”
la ragazza capisce il senso e gli da qualche buffetto sulla schiena
“E lei non
si scusa con lui?” si rivolge al Sandtimes.
“Raizee
sa che
scherzo” risponde il moro tranquillo “Mi spiace ma
ho interesse per il gentil
sesso!” anche lui fa capire che è etero al 100%.
“Ah,
ho
capito!” la ragazza tira un sospiro di sollievo
“Prima mi stavate parlando di
una prova: che cos’è questa
Lica…” non riesce a ricordare il termine.
“Licantogenesi”
risponde Jo “Non è una semplice prova ma qualcosa
di molto pericoloso” e
l’avverte con tono serio.
“Che
intendi
dire?” la Rossi sente un brivido salirle dietro la schiena.
“I
licantropi
hanno una particolarità rispetto ai vampiri” con
tutta la serietà che può
avere, il gigante nero dice una cosa importante “Anche se non
sembra,
camminiamo a metà tra due mondi: quello umano e quello delle
bestie” di solito
usa le rime per parlare ma il discorso importante va fatto seriamente.
“Beh,
questo lo
so!” Sofia non ci vede niente di strano “Per un
mese siamo umani mentre nelle
notti di luna piena diventiamo delle bestie fameliche di carne
umana” e
quest’ultimo passaggio le mette i brividi.
“Ed
è proprio
per questo che esiste la Licantogenesi” Jo arriva al punto
“Non è altro che un
duello interiore tra la parte umana e quella bestiale per il dominio
dell’uno
sull’altro”.
“Quindi
volete
che io affronti il mio lato bestiale?” Sofia crede di aver
afferrato il
discorso.
“Esatto!”
risponde Sauron “Sconfiggilo e avrai un potere nuovo e il
controllo sui tuoi
istinti”.
“In
parole
povere ognuno di noi l’ha fatto e ha ottenuto un potere
particolare: hai
presente One Piece?” Rachel interrompe il moro e fa questa
domanda all’amica.
“Sì
ma che
c’entra?” questa proprio non la capisce.
“Il
nostro lato
bestiale o lupo interiore ha un potere speciale dentro di se e molti
sono
identici a quelli di quel manga” risponde la Blackstar con un
sorriso.
“Ferma
un
attimo! Vuoi dire che potrei avere uno dei poteri dei pirati della
ciurma più
pazza del mondo?” alla Rossi non sembra vero.
“Non
solo
quelli: ce ne sono di tutti i tipi” risponde Jo che entra nel
discorso “Per
esempio io ne ho uno che non si è mai visto nella storia di
One Piece: si
chiama Petali di ciliegio; mi permette di creare dal nulla un numero
illimitato
di petali di questo fiore ma in realtà sono infinite lame
che riducono in
polvere l’avversario senza che questi se ne
accorga” e fa un sorrisetto
divertito “Ho un bel soprannome nel giro: l’Ultimo
Petalo!”
“Lo
terrò a
mente!” la ragazza crede di aver capito “Quindi se
io sconfiggo il mio lupo
interiore, ottengo questo potere tipo frutto del diavolo?”
“Esatto
ma devi
sapere altre due cose” Sauron riprende il discorso
“Primo: il potere è nascosto
nel nome del lupo interiore che non è mai quello che hai tu,
batterlo vuol dire
scoprire come si chiama la parte bestiale che hai dentro di te.
Secondo: se
perdi, sarà il lupo interiore a dominare sul tuo corpo. Se
questo succederà,
perderai per sempre l’umanità che ti distingue
dalle bestie e diventerai una
belva famelica incapace di riconoscere gli amici dai nemici”
e dopo aver
aggiunto questo agghiacciante particolare, attende la reazione della
ragazza.
“Quindi,
rischio di diventare quello che compare nei libri e nei
film!” che non tarda ad
arrivare.
“Anche
peggio!”
risponde Jo “Non possiamo permettere che avvenga una cosa
simile, per questo,
se perderai ti uccideremo. È meglio morire che diventare
fonte di morte
incontrollata” e non ha tutti i torti.
“E
ditemi una
cosa: vi è mai successo di dover uccidere un vostro
compagno?”la ragazza vuole
capire se c’è mai stato un precedente.
“Fortunatamente
no!” risponde Sauron “Nessuno di noi o degli altri
licantropi che abbiamo conosciuto
hanno perso contro il loro lupo interiore. Tuttavia ci sono stati dei
casi che
hanno forzato dei nostri compagni a compiere questo gesto” in
pratica sono 1 su
mille che rischiano di perdere il duello interiore.
“Hai
un
vantaggio però” Raizee vuole essere schietto
“Se affronti il tuo lupo interiore
quando è nato da poco, questo è più
debole e abbastanza facile da battere!”
ecco perché la maggior parte riesce a domare il suo lupo
interiore “Ma ci sono
alcuni lupi interiori che hanno dei poteri così devastanti
che, anche se appena
nati, sono temibili” ma c’è sempre la
fregatura.
“Aspetta,
vuoi
dire che i lupi interiori sanno usare il loro potere?” Sofia
vuole essere
preparata a tutto.
“Esatto!”
le
risponde Rachel “Alcuni, anche se giovani, sono
così forti da mettere paura. I
rischi aumentano se si hanno più code” e dopo aver
detto questo….
“Io
ne ho due!”
la ragazza ha un brivido mentre osserva le sue morbide code rosse.
“Hai
capito!”
risponde Sauron con un sorriso “E, se ricordi bene, io ne ho
nove” quindi il
suo lupo interiore doveva essere una forza della natura “Ma
io sono un caso
particolare. Il motivo del mio numero esagerato è una causa
esterna un po’
difficile da spiegare su due piedi”.
“Come
faccio se
il mio lupo interiore è troppo forte?” la ragazza
ha paura di morire giovane.
“C’è
un modo!”
risponde il Sandtimes molto vagamente e comincia a uscire dalla stanza
“Vieni
con me, te lo spiegherò subito” poi si rivolge ai
compagni “Fatevi trovare fra
qualche minuto nella palestra. Fra poco si inizia” ed esce.
“Aspettami!”
Sofia lo segue senza pensarci due volte “Ora
o mai più, devo chiederglielo!” se
fallirà, vuole almeno andarsene senza
dubbi.
“Forza
ragazzi,
diamoci da fare!” Jo non vuole perdere tempo.
“Ok!
Speriamo
che Sofia ce la faccia!” anche se la conosce da poche
settimane la Blackstar ha
fatto subito amicizia con lei.
“Un
peccato è
che una botta non mi abbia concesso, comincio a pensare che con una
femmina mai
farò sesso! Yo!” a questo punto Raizee si
rammarica con le sue rime.
SCHIAFF! SCHIAFF!
“NON
DIRE CAZZATE IDIOTA!”
Ma
Rachel e Jo
non se la tengono e lo colpiscono con un doppio schiaffo sulla testa^^.
“AAAAAAUUUHH!
INCOMPRESO DAI MIEI COMPAGNI SONO, SOLO I MIEI FRATELLI RAPPER
COMPRENSIVI
SONO! YEAH!” alla fine si riprende e alza il volume^^.
“Sei
una lagna!”
Sospirano
i due
ragazzi^^.
NELLA
STANZA DÌ SAURON
Il
Sandtimes ha
condotto la new entry del gruppo nella sua stanza personale.
È
una grande
camera con pareti bianche: al lato destro ci sono una serie di tele e
oggetti
artistici tra cui una pistola argentata e una spada a doppia lama in
stile
medievale; al lato sinistro c’è un grande armadio
dove il Sandtimes tiene il
suo guardaroba e una libreria piena di libri e dvd; in mezzo
c’è un tavolo
quadrato rifinito; al lato più lontano
c’è un letto a baldacchino da tre piazze
vicino al quale c’è anche una televisione a
schermo piatto collegato a una
serie di cavi per lettore dvd, computer e modem. Affianco al letto
c’è un
comodino lavorato dove sono messe alcune cornici e un Nokia touch
scream.
“Wow!”
questa è
la prima parola che la ragazza riesce a dire.
“Ti
piace?” il
padrone di casa si volta verso di lei con un sorriso “Questo
è il mio piccolo
mondo: qui c’è quello che io ritengo
più importante” e si avvicina alle tele.
“Le
hai fatte
tu?” anche Sofia si avvicina e può ammirarle
estasiata “Ma sei bravissimo” si
ferma a vederne una che raffigura un piccolo altopiano circondato da
una grande
foresta.
“Disegnare
e
dipingere è sempre stato un mio hobby!” nei suoi
occhi si può vedere un velo di
nostalgia “La tela che vedi raffigura il posto da dove
è iniziata tutta la mia
storia” per un attimo si perde nei suoi ricordi.
“Hai
per caso
fatto l’artistico?” un artista simile potrebbe
uscire solo da quell’università.
“No,
ho studiato
da autodidatta!” risponde il Sandtimes “Ho avuto
degli ottimi maestri” nel
vedere la faccia stupita della ragazza le risponde così con
un dolce sorriso.
“Com’è bello quando sorride!”la
ragazza
si perde nell’immensità degli occhi del moro
mentre si sente avvampare^^.
“Ho
anche altri
hobby” Sauron si avvicina alla libreria e prende un libro
“Adoro la
storiografia e i miti” alla fine molto tranquilli
“E adoro C.S.I.!” bei gusti.
“Hai
davvero
molti passatempi” Sofia non può fare a meno di
ammirarlo “Come fai ad avere
così tanto tempo se devi buttare
l’immondizia!” questa è
l’espressione per
indicare il loro lavoro.
“Ho
i miei
modi!” risponde il Sandtimes mentre rimette e posto il libro
e si volta verso
la ragazza “E tu? Hai hobby?” e le pone questa
semplice domanda.
“Ecco…”
Sofia
non sa da dove iniziare “Adoro giocare con la chimica: quando
ero piccola
facevo intere composizioni e le più belle le appendevo al
muro” se la madre era
un Nobel non c’è da stupirsene^^ “Ma una
cosa che mi fa sempre sentire bene è
ballare e fare aerobica” con un sorriso nostalgico abbassa
leggermente il viso
“Mia madre mi diceva sempre che la musica l’aveva
sempre ispirata ma si
rammaricava di non riuscire a ballare”.
“Davvero
dei
bei passatempi” commenta Sauron con un sorriso poi decide di
passare alla cose
serie “Quando combatterai contro il tuo lupo interiore
tienili sempre a mente,
imprimiti le immagini delle persone che ti hanno reso quella che sei
ora e non
arrenderti” si avvicina al comodino e, dopo aver aperto il
tiretto e preso
qualcosa, “Prendi!” glielo lancia.
La
ragazza lo
prende al volo e apre la mano per vedere cosa sia: un pendaglio rotondo
grigio
su cui è disegnata la testa di un lupo; nella bocca
dell’animale è incastonata
una gemma gialla.
“Che
cos’è?” dopo
averlo osservato, lo chiede curiosa.
“Un
portafortuna!” risponde il Sandtimes “Me lo
regalò un uomo molto saggio del
luogo da cui vengo: è stato uno dei pochi a credere
veramente in me! Quando ho
domato il mio lupo interiore l’ho tenuto con me e mi ha
salvato da una fine che
non volevo. Ora è tuo: abbine cura” ma di fronte a
un simile regalo…
“Non
posso
accettarlo!” Sofia rifiuta “E’ un oggetto
prezioso per te e non posso e non
voglio togliertelo” sta per ridarglielo ma lui alza la mano.
“Allora
facciamo
così: tienilo per me” il Sandtimes se ne esce con
questa proposta “A parte
questo medaglione non indosso altre cose e mi piange il cuore a
lasciarlo
dentro il cassetto. Tienimi questo pendaglio fino a quando non te lo
chiederò”.
“E’
un altro
modo per dire che me lo regali ma preferisco accettare questa
proposta” alla
fine non può rifiutare e lo indossa “A cosa mi
servirà?” questo proprio non
capisce.
“Lo
vedrai!”
risponde il Sandtimes “Ora passiamo a
un’altra… MHM!” non ha tempo di dire
altro che le sue labbra vengono zittite da un bacio dalla Rossi che lo
lasciano
spiazzato.
Dopo
un minuto
di silenzio, le labbra dei due si staccano e lei guarda lui con occhi
brillanti.
“Sei
davvero
tu!” il bacio è stato semplicemente a stampo ma
lei voleva accertarsi di una
cosa “Sei tu quel ragazzo di cinque anni fa”
riconoscerebbe la morbidezza e
delicatezza di quelle labbra tra mille.
“Che
vuoi
dire?” il moro licantropo è spiazzato: non si
sarebbe mai aspettato un simile
gesto.
“Cinque
anni
fa, incontrai un ragazzo della mia età
nell’ufficio di mia madre che mi chiamò
<< gattina >> ed io lo baciai un secondo
dopo; il mio primo bacio”
ecco perché l’ha riconosciuto, il primo non si
dimentica mai (Vero!^^) “E ora
so che quel ragazzo di cui non conoscevo nemmeno il nome è
qui davanti a me” e
il suo sorriso sembra tornato quello di quando era una Cat girl.
Il
Sandtimes la
osserva incredulo poi non può fare a meno di ricambiare quel
sorriso “Mi hai
sorpreso per la seconda volta Sofia Rossi, una in più di una
mia amica d’infanzia”
e chi mai sarà^^ “Mi hai beccato!” e non
nega l’evidenza.
“Allora
ho dato
il mio primo bacio a un licantropo!” nella sua voce non
c’è sorpresa ma un
certo divertimento “Sarei potuta diventare come te molto
tempo fa!”
“Allora
mi hai
dato un bacio a stampo, non correvi rischi” risponde lui
avvicinandosi “Quando
tua madre l’ha saputo, ha sorriso sai?” le sussurra
queste parole quasi come se
fossero una liberazione.
“Mia
madre è
sempre stata così!” ecco perché Sofia
la considerava un esempio da seguire
“Come l’hai conosciuta?” vorrebbe sapere
com’è iniziato tutto.
“E’
un po’
difficile da raccontare in pochi minuti e ora abbiamo da
fare” il Sandtimes
vorrebbe dirle molto ma prima preferisce chiudere questa questione.
“Se
supero
questa prova, me lo dirai?” vuole avere la promessa che non
le nasconderà
niente su sua madre.
“Sono
cose che
ti riguardano direttamente no! Perché dovrei
nascondertele!” e questa è la sua
risposta “Vieni qui” e la fa sedere sul letto.
“Che
cosa vuoi
darmi ora”Sofia lo osserva senza capire.
“Bevi il mio
sangue!” risponde il moro mentre
accarezza i capelli della ragazza “Fallo e capirai tutto. Ti
assicuro che dopo
vedrai il mondo in maniera diversa”.
“Che
cosa
diventerò?” la ragazza ha una leggera paura.
“Non
cambierà
niente se tu lo vorrai” risponde lui e…
GRAFF!
Si
lacera
profondamente i il pettorale sinistro e crolla sul letto.
“ODDIO!”
Sofia
vede con terrore che si è graffiato una coronaria e sta
perdendo molto sangue.
Non è pratica di primo soccorso ma deve fare subito qualcosa-
“Non
preoccuparti guarirà tra breve” la rassicura
Sauron e, dopo averla presa, la
avvicina di forza alla ferita “Avanti, fallo prima che si
rimargini del tutto!”
e chiude gli occhi.
Nei
primi
momenti la ragazza sente solo paura per un simile gesto: quasi crede
che il
moro voglia che sia lei a porre fine alla sua vita ma poi…
“Sniff!
Sniff!”
l’istinto di ciò che ha dentro prende il
sopravvento e, mentre gli occhi
diventano gialli, apre la bocca ora piene di zanne e comincia a leccare
avidamente quel liquido rosso.
“Non
permettere
che vinca!” le dice Sauron mentre la lascia fare “Cavolo come lecca..” mentre
sente un impulso più che naturale.
Dopo
alcuni
minuti la ragazza termina di leccare quel definito pettorale ormai
tornato
perfetto.
“…”
con ancora
alcune gocce che le pendono dalle labbra, la ragazza apre e chiude le
mani “Mi
sento strana! Come se si fosse svegliato qualcosa dentro di
me!” non riesce a
spiegarlo in altro modo.
“Non
sforzarti
di capirlo!” Sauron rimane sdraiato mentre la osserva
“Segui il tuo istinto
ora”.
“Il
mio
istinto!” Sofia osserva il suo master rimanendo rapita da
quegli occhi così
penetranti “Ora mi dice una cosa precisa!” si mette
carponi sopra di lui e “Le
tue labbra!” senza aspettare una risposta lo bacia
appassionatamente.
La
ragazza è
presa per i fianchi e i ruoli ‘invertono: ora è
Sauron quello che sta sopra di
lei finché quelle labbra ambrate non si staccano.
“Anf!
Anf!” il
Sandtimes non si sarebbe mai aspettato una simile reazione
“Anche il mio
istinto diceva la stessa cosa!” ma da parte di sé
stesso.
La
Rossi non
dice niente: si limita a osservare il ragazzo che ha davanti
e…
“Scusa!”
si
alza da sopra di lei e le tende la mano “Ora hai una prova da
superare” le fa
capire che questo non è il momento.
Lei
la afferra
e si alza davanti a lui “Non è finita qui, ti
avverto!” nei suoi occhi
risplende una luce che sembrava sparita da tempo “E dopo non
dire che non ti
avevo avvertito!” ed esce dalla stanza lasciando da solo il
suo Master.
“Quegli
occhi!”
al Sandtimes ricordano qualcosa.
“Hai
fatto un’ottima scelta, figliolo”
a fianco a lui appare uno spirito (ma di quelli
veri) .
Si
presenta
come un’alta figura avvolta in una lunga tunica blu notte,
decorata con stelle
d’argento. Il busto è protetto da
un’armatura d’argento su cui è disegnata
una
luna piena attraversata da una stella dorata. Dietro la schiena
spuntano tre
paia di ali dorate. Il volto è semi coperto da una maschera
blu che lascia
vedere solo gli occhi rossi.
Questo
potente
spirito si chiama Incanto di Folgore Cavaliere della luna anche noto
come
<< la prova del lupo >> perché
testa il coraggio di coloro che
sceglie come suoi protetti con un particolare rituale: materializza le
paure
delle persone sottoforma di lupi famelici e li lancia
all’attacco contro il
potenziale; se questo sopravvive sarà suo protetto ma lo
sconfitto muore
divorato dalle sue stesse paure. Sauron è stato uno dei
tanti di questi
potenziali ma ha superato la prova battendo le sue paure (per
approfondire
vedete il capitolo 2 della mia fic Sauron la storia del lupo).
Il
Sandtimes
osserva il suo spirito “Lo dicesti anche con Seras se non
sbaglio!” ricorda
benissimo che disse le stesse identiche parole.
“Non
parlavo di quello”
ma lo spirito
ricambia lo sguardo con severità “Mi
riferivo al ciondolo che
le hai dato! Se lo userà bene, potrà battere il
suo lupo interiore. Forse lei è
quella che fa per te!”
e aggiunge
anche queste parole.
“Chi
può
dirlo!” risponde lui mentre indossa il suo giubbotto di
pelle.
“Non
dimenticare ciò che promettesti Sauron. Un eroe mantiene
sempre la parola data!”si
limita a rispondere lo
spirito e sparisce.
“Già!”
sospira
amaramente il Sandtimes e si avvia anche lui.
NELLA
PALESTRA
“Allora
sei
pronta?” Jo è davanti a Sofia ed è
pronto a cominciare.
“Che
devo
fare?” con questa domanda, fa intendere di essere pronta.
“In
ginocchio
come il saggio indiano metterti devi e in meditazione come un buddhista
andare
devi!” con questa ennesima rima Raizee risponde alla domanda
della Rossi.
“Che
c’entrano
il saggio indiano e il monaco buddhista!” questa Sofia non
l’ha capita^^.
“Non
ascoltare
le scemenze che dice questo bestione e ascolta me!” ma anche
Rachel vuole dire
la sua “Immagina di trovarti in mezzo a tanti bei maschietti
che ci danno
dentro come conigli e poi uno ti nota e t’invita a scopare,
con quello
raggiungi la pace dei sensi in un attimo” e lei al solo
pensiero.
SPRUZZ!
Si
accascia a
terra con una bella emorragia nasale in corso^^.
“Oh
mamma!” nel
vedere la reazione dell’amica, crede che proverà
il consiglio del gigante
nero^^.
“Sei
senza
speranze!” Jo la guarda col tic nervoso “Questo
yaoi ti sta friggendo il cervello!”
le consiglierebbe qualcosa di più salutare.
“Meglio
di quei
tuoi Power Rangers!” ricambia lei mentre si rialza offesa.
“Non
ricominciare con questa storia” ma il moro dai capelli a
spazzola non vuole
toccare questi argomenti.
“Indossano
delle tutine così strambe e fuori moda che non si capisce se
siano maschi o
femmine dentro quei caschi colorati male” ma lei rigira il
coltello nella
piaga.
“Sempre
meglio
di quel bell’imbusto che si veste col pigiama azzurro e la
vestaglia rossa che
spaccia per mantello!” ma anche lui punzecchia la sua ragazza.
“Come?”
che lo
guarda con gli occhi ridotti a delle fessure ed è in
posizione.
“Mi
hai
capito!” ma anche il Greyback è in posizione.
“Ehm…
ragazzi!”
Sofia cerca di chiamarli ma…
“Non
rompere!”
I
due la
fissano male.
“O-Ok!”
la
ragazza non osa ribattere^^.
“Ogni
volta è
sempre la stessa storia, si offendono a vicenda e poi risolve la foga
amatoria!” Raizee resta in disparte ma il suo commento in
rima lo fa sempre^^.
“Finitela
per
favore!” ma a risolvere la lite interviene Sauron stesso
“Abbiamo una
Licantogenesi da fare!” ricorda loro perché sono
in palestra.
“Vedete
di fare
il vostro lavoro!” nella stanza accede anche Nadia, vestita
sempre nello stesso
modo.
“Sissignora!”
Jo si calma e torna a prestare attenzione a Sofia “Per
spiegare meglio quello
che ha detto Raizee e spiegato Rachel” si ferma un attimo e
la fissa quasi per
dire << Dopo facciamo i conti! >> torna da
Sofia “devi entrare in
un profondo stato di meditazione fino a raggiungere la pace dei
sensi” ci
voleva tanto a spiegarlo? “Quando l’avrai
raggiunta, ti troverai davanti al tuo
lupo interiore” e la fissa serio.
“Quando
te lo
troverai davanti di sicuro ti dirà qualcosa” il
discorso lo continua Sauron
“Ascolta cosa ti dirà e ragiona sempre su ogni
singola parola ma non
avvicinarti a lui fino a quando non inizierete a combattere. Se non
riesci a
batterlo subito, non esitare e ritirati subito. Non tutti i licantropi
riescono
a ottenere la Licantogenesi al primo tentativo” e spera di
essere stato chiaro.
“Se
fallirai e
verrai sconfitta saremo costretti a ucciderti” la donna dai
capelli arancioni
la fissa seria mentre si avvicina “Non costringerci a tanto.
Vinci e torna sana
e salva!” questo è il suo augurio.
“Lo
farò!” la
ragazza annuisce e si siede in meditazione “Ci vediamo
presto!” chiudendo gli
occhi.
“In
bocca al
lupo!” altro Rachel non può dirle.
“Raizee
l’incenso!” Jo prende un piccolo braciere e lo
mette davanti alla Rossi.
“Eccolo!”
il
gigante nero porta una piccola urna e mette il contenuto dentro il
braciere
“Forza sorella!” e anche lui da il suo sostegno.
“Non perdere!” Sauron osserva la
ragazza
sperando che vada tutto bene.
Quando
l’incenso comincia a bruciare, il fumo entra subito nelle
narici della Rossi
permettendole di rilassare ulteriormente la mente
finchè…
LA
LICANTOGENESI DÌ SOFIA
La
ragazza apre gli occhi e si guarda intorno spaesata.
Si
ritrova in una grande valle. Il cielo notturno è illuminato
da una luminosa
luna piena. Il luogo è quasi completamente spoglio se non
fosse per alcune
rocce che s’innalzano verso il cielo e per una catena
montuosa che si può
vedere in lontananza.
“Dove
mi trovo!” la ragazza non ha mai visto un luogo
più affascinante e tetro di
quello.
“Benvenuta
nel mio mondo Sofia Rossi!”
risponde una voce
femminile alle sue spalle che la fa sobbalzare.
“Ma
tu chi sei?” la ragazza, dopo essersi voltata osserva
incredula il suo
interlocutore.
A
parlare è stato un cucciolo di lupo: il suo manto
è castano rossiccio mentre
due code si muovono tranquillamente, i suoi occhi sono due gemme simili
a
rubini leggermente opachi.
“Mi
chiedi chi sono?”
l’animale si avvicina di qualche passo e
poi si siede in posa di gatto egizio “Tu
chi credi
che sia?”
vuole vedere se la ragazza è sveglia.
“Mmm,
vediamo!” lei si mette un dito sul mento e fa per pensarci
“Ho quasi
l’impressione che tu sia il mio lupo interiore!” ma
era una piccola finta.
“Indovinato!”
risponde il lupo “Immagino
che ti abbiano detto che dovrei dirti qualcosa ma
personalmente… Che fai?”
nota che la ragazza lo sta osservando con attenzione.
Sofia
si mette carponi e si avvicina alla lupetta fino a essere a pochi
centimetri da
lei e non smette di squadrarla.
“Sbaglio
o ti hanno detto che non ti dovresti avvicinare a me”
almeno le regole
dicono così ma…
“KAWAI!”
alla fine la Rossi non resiste più e prende la lupacchiotta
spupazzandosela^^.
“NO!
LASCIAMI!”
la cucciola si dimena da quel tenero
abbraccio ma non riesce a divincolarsene.
“QUANTO
SEI MORBIDA!” la ragazza accarezza delicatamente il pelo
della testolina fino a
baciargliela^^.
“NO!
NIENTE BACINI, NIENTE COCCOLE!”
ma la
lupacchiotta si dimena come una forsennata “E
VA BENE MI
CI HAI COSTRETTO!”
alla fine rimane ferma finché.
“AHI!”
la ragazza sente qualcosa bruciare e si allontana subito “Ma
che hai fatto?”
abbassando lo sguardo può notare che la sua camicia
è bruciata.
“Questo
è il mio primo potere!”
risponde la lupa mentre la osserva “Si
chiama Fuoco ragazza! Io posso manipolare il fuoco in tutte
le sue forme e creare onde termiche concentrandolo in determinati
punti! A me
piace avvampare fino all’infinito e non voglio restrizioni di
nessun tipo: sono
uno spirito libero che evade dalle regole imposte dagli altri”
ed espone il suo
pensiero.
Che
fa sorridere la Rossi “Segui l’idea che
<< la libertà è potere
>>
vero?” nel dire quelle parole le sembra di tornare indietro
“Come quando
pensavo di essere una Cat Woman!” un ricordo davvero molto
lontano.
“Già,
proprio quello!”
risponde la lupetta “Se
non sbaglio, tu amavi essere come me ma poi ti sei chiusa in
gabbia da sola!”
e la guarda con disprezzo “Mi
fai
schifo!”
“Sono
quasi d’accordo con te!” la ragazza da questa
risposta “Dentro di me c’è una
parte che desidera tornare quello che era una volta, ma ce
né anche un’altra
che non ci riesce. Puoi capire ciò che voglio
dire?”
“Non
nego di comprendere!”
ammette il lupo interiore “Ma
simili sdolcinatezze non le sopporto! Ora basta parlare,
iniziamo!”
e viene avvolto da una luce argentata trasformandosi.
“Ehi,
ma come hai fatto?” Sofia sgrana gli occhi incredula nel
vedere il risultato.
Il
lupo interiore della Rossi è diventato una copia sputata
della ragazza, cioè ha
forma umana, salvo per il fatto che è ricoperta interamente
da morbido pelo
rossiccio. Le due code si muovono libere e le orecchie di lupo spuntano
dai
capelli leggermente ricci.
“Toccarmi
prima del tempo è stato un errore”
risponde il lupo
interiore “Questa
è la penalità per averlo fatto”.
“Non
è giusto!” protesta la ragazza “Da dove
esce questa regola? E poi non è colpa
mia se eri così puccia e morbida!” è
stato il primo pensiero che le è balenato
in testa quando l’ha vista.
“I
tuoi compagni ti avevano detto che non dovevi toccarmi prima
che cominciassimo e poi io non sono puccia”
risponde la copia lupo della ragazza mentre
si osserva “Cavolo!
Ora potrei anche provarci con lui”
e fa un pensiero
ad alta voce.
“Provarci
con chi?” che stimola la curiosità di Sofia.
“Diciamo
che c’è un lupo interiore che mi sta facendo
girare la
testa!”
risponde lei mentre le code cominciano a scodinzolare “E’
bello, sexy e un po’ sadico! Uff non gli ho ancora detto
niente!”
si rammarica di questo^^.
“Beh,
potrai chiederglielo dopo no?” la ragazza non ci vede niente
di strano.
“Può
darsi!”
risponde lei e si mette in posa “Ora
basta
chiacchiere, IN GUARDIA!”
e si lancia all’attacco.
“SONO
QUI CHE TI ASPETTO!” e la ragazza non è da meno.
KAPOM!
KAPOM!
Le
due cominciano con un calcio in rovesciata seguito da una rapida serie
di pugni
abilmente schivati e parati da entrambe.
“Siamo
pari eh?” Sofia con un salto si porta a distanza di sicurezza
senza staccare
gli occhi dall’avversario.
“Forse
per
quanto riguarda tecnica ma non hai ancora visto di cosa sono
capace!”
risponde la sua copia licantropesca mentre i suoi pugni vengono avvolti
dalle
fiamme “Il
riscaldamento finisce! ASSAGGIA QUESTO!
PUGNO DÌ FUOCO!”
e lancia un micidiale gancio destro che diventa enorme.
WAAAAMMMPPP!
Sofia
riesce ad evitare l’attacco per un pelo
“E’ lo
stesso che usa Ace di One Piece!” ma…
“Dove
scappi!”
si ritrova il suo lupo interire davanti
pronto a colpire di nuovo “LITTLE
BOY!”
e con il pugno
che avvolge la mano…
KAPOM!
Sferra
un potente colpo in faccia alla Rossi “AAARRRGGHH!”
che lo riceve in pieno.
“Piaciuto!”
sorride il lupo interiore “E
non ho
nemmeno iniziato! Con te avvamperò più del fuoco
stesso. FIAMMA!”
e viene
interamente avvolta dalle fiamme.
“EHI
MA ESCI DAI FANTASTICI QUATTRO!” a questo punti Sofia non
capisce più che colpi
usa.
“Io
manipolo il fuoco a mio piacimento anche avvolgendomi
interamente in esso”
risponde il lupo interiore mentre comincia a STACCARSI DA TERRA
“E
posso sfruttarlo anche per volare!”
“Oh
mamma!” la ragazza non sia spettava di certo di avere un lupo
interiore così
forte.
“FLAME
CAT!”
senza aspettare il lupo interiore si lancia all’attacco con
una fiamma a forma
di felino e….
CRASH!
Colpisce
il suolo mancando Sofia che riesce a spostarsi in tempo.
“Qua
ci vorrebbe un po’ d’acqua per spegnerti i
bollori!” commenta la ragazza.
“Non
servirebbe a niente!”
risponde il lupo interiore mentre appoggia
la mano destra al suolo “Potrai
scappare quanto ti pare ma io so come
prenderti! HEAT EXPLOSION!”
e…
WWAAAAMMMPP!
Sotto
i piedi di Sofia si alza una colonna di fuoco che sale verso il cielo.
“AAAAAHHHH!”
Sofia la evita di striscio ma viene scottata al fianco destro
“Ma come hai
fatto!” mentre si tiene la parte colpita.
“E’
una variante del mio primo potere”
risponde
ghignante il lupo interiore “Concentro
il
calore in una parte specifica del mio corpo e lo rilascio sottoforma di
onde
termiche e queste si propagano in qualunque direzione io voglia”
un potere davvero
devastante.
“Primo
potere!” ma la ragazza teme di aver sentito una cosa peggiore
“Non vorrai mica
dire che hai un potere extra” se è così
è davvero messa male.
“Indovinato!”
risponde il lupo interiore spegnendo le
fiamme “E
se questo ti è piaciuto, l’altro ti
farà
impazzire. Anzi eccolo qui!”
e…
CRACK!
Sulla
sua fronte si apre un occhio verticale con la pupilla arcobaleno.
“O
merda!” nel vedere quella cosa, la ragazza ha i brividi.
“Vero!”
risponde il lupo interiore “Ti
confesso
che anch’io ho un po’ di paura a usarlo visto che
è molto difficile da
controllare”
ammette di preferire il primo al secondo “Si
chiama
Ricordo: mi permette di resuscitare coloro che sono defunti per un
periodo
limitato. La condizione è che io li conosca o che abbia
sentito parlare di loro
in modo da poter effettuare l’evocazione”
e spera di essersi spiegata bene.
“Aspetta!
Hai detto riportare in vita i morti!”la ragazza sente la
paura percorrerle la
schiena.
“Esatto!”
conferma il lupo interiore gioendo del risultato ottenuto “La
resurrezione può essere fatta sempre ma la condizione
è che
il risorto non si allontani troppo da me e dura al massimo cinque minuti”
una condizione
più che logica considerando che non è come la
terribile Resurrezione Impura di
una serpe di nostra conoscenza.
“E’
mostruoso!” ma Sofia non vuole una cosa simile
“Preferirei mille volte farmi
scannare piuttosto che usare i morti come armi. Solo un mostro farebbe
una cosa
del genere” offenderebbe sé stessa e le persone a
cui tiene.
“Questo
è anche un motivo per cui non mi piace di usarlo”
risponde il lupo
interiore “Ma
con te non mi posso trattenere, ne va della
mia libertà, quindi non perdiamo tempo! PREPARATI AD ESSERE
DISTRUTTA DAI TUOI
CARI DEFUNTI!”
l’occhio al centro della fronte brilla e…
ZOCK!
ZOCK! ZOCK! ZOCK! ZOCK!
Dei
raggi colorati colpiscono il terreno e, dopo un istante, escono diverse
masse
di energia che si compattano fino ad assumere sembianze umane.
“No!”
nel vedere chi si trova davanti, Sofia sente le lacrime agli occhi.
“Sofia!”
a parlare è ANGELA, sua madre.
Indossa
il suo abito da lavoro: camicia bianca, gonna nera corta, scarpe rosse
con
tacchi e camice da lavoro.
“Ma
dove sono finito!” a parlare è un ragazzo
più grande di Sofia: capelli castani
e corti, occhi castani e vestito con camice bianco “Sofia! Ma
cosa è
successo?ӏ uno dei colleghi della ragazza morti
la notte in cui fu trasformata
in un licantropo.
“Dove
sono quei mostri?” altra apparsa è una mora con
gli occhi azzurri vestita con
il camice. Anche lei era una collega della Rossi morta divorata dai
Ghoul in
quella notte.
“Mi
sembra di essere tornato in Gran Bretagna!” a fianco
c’è un altro collega della
ragazza dai capelli albini.
“Mamma!
Giorgio! Chiara! Walter!” ora la ragazza non riesce
più trattenere le lacrime:
sente che sta per crollare emotivamente.
“A
quanto sembra ho una seconda possibilità di bere il tuo
sangue!” altro risorto
è il vampiro che aveva causato tutto.
“Come
puoi vedere non ho mancato nessuno”
il lupo interiore
della ragazza osserva la sua parte umana seria in viso “Ora
come ti finisco? Le trasformo in marionette o li lascio
fermi a parlare con te?”
ma poi si disegna un ghigno sadico sul suo viso.
“Sei
mostruosa!” la prima a parlare è proprio Angela
“Come puoi fare una cosa del
genere! Sei identica a mia figlia eppure la fai soffrire
così! Sei senza
cuore!” la guarda schifata.
“Io
sono il lupo interiore di tua figlia”
senza incrinare
il suo sorriso sadico risponde alla madre della Rossi “Lei
mi deve battere per ottenere la Licantogenesi ma io mica
sono disposta a dargliela tanto facilmente no!”
“Licantogenesi!”
Angela sgrana gli occhi incredula “Questo vuol dire
che…” e torna a fissare la
figlia “Sofia, tu sei diventata un licantropo!”
anche lei piange.
“Come?
Ma che sta dicendo?” il castano cioè Giorgio
osserva la ragazza e poi il suo
lupo interiore.
“Ma
stiamo scherzando, i licantropi non esistono” la ragazza
cioè Chiara non può
credere a una cosa del genere.
“Sofia,
di qualcosa!” Walter non può crederci e chiede
alla ragazza di dire la verità
“Che cosa ci è successo!”
“Non
è ovvio mocciosi!” a rispondere è il
vampiro ghignante “Siete morti per mano
dei miei Ghoul e quella mocciosa è stata trasformata in un
cane pulcioso
ghiotto di carne umana” e queste parole suonano come una
sentenza di condanna
ma…
SCHIAFF!
Riceve
uno schiaffo da Angela.
“Che
c’è donna?” il mostro non fa una piega e
fissa ghignante la rossa “La verità fa
male?”
“Ho
capito bene cosa è successo!” ma lei lo guarda
male “Ciò che mi ha fatto
arrabbiare è stato come hai osato chiamare mia
figlia!”
“Allora
mi correggo! Ora questa piccola sgualdrina è uno stupido
sacco di pulci bravo
solo a mangiare, dormire e ululare nelle notte di luna piena”
ma il vampiro
inveisce ancora di più sulla ragazza “Trovo
vomitevole essere usato da uno
stupido lupo!” e offende anche il lupo interiore di Sofia.
“Ehi
buffone!”
e questo comincia a perdere le staffe “Bada
che è questo stupido lupo che ti sta controllando e non mi
ci vuole niente a farti tornare da dove sei venuto, quindi modera i
termini
chiaro!”
di sicuro non lo lascia parlare ancora.
“Fa
pure, meglio rimanere morto che essere controllato da una bestia
schifosa come
te!” ma il succhia sangue non si scompone “Voi
licantropi mi date il
voltastomaco e anche quel dannato moccioso, se lo rivedo
lo…NH!” ma smette di
parlare e i suoi occhi diventano vuoti.
“Ecco,
così stai un po’ zitto!”
il lupo interiore non ha perso tempo con
lui “Forza
signori, fate ciò per cui siete venuti
qui! Uccidete Sofia!”
e dopo aver dato quest’ordine.
“Il
mio corpo!” Giorgio non riesce a muoversi come vorrebbe.
“No,
non voglio essere causa della morte di una mia amica anche se
è un licantropo!”
Chiara fa lo stesso.
“Se
fosse davvero un licantropo, ci avrebbe attaccato senza
indugi!” ma Walter
spezza una lancia in favore della ragazza mentre si muove.
“Mi
dispiace dovervelo dire ma Sofia è davvero un
licantropo” ma Angela sa cosa è
diventata la figlia “Ma non per questo dobbiamo avere paura
di lei! Ciò che cambia
è la forma non l’anima: Sofia è sempre
quella che avete conosciuto e ora sta
combattendo contro la sua parte animale per sopraffarla!”
rapidamente spiega la
situazione.
“Se
è così allora forza Sofia, batti questa tipa che
ti somiglia e aiutaci!” Giorgio
ha capito la situazione al volo.
“Sofia,
non rimanere lì impalata! Non voglio farti del
male!” anche Chiara la incita a
rialzarsi.
“Forza
gattina, dacci dentro come solo tu sai fare!” anche Walter
cerca d’incitarla.
“Sofia
reagisci!” anche Angela cerca di stimolare la figlia a
combattere.
Ma
la ragazza è in ginocchio con le mani in testa: dopo aver
visto la madre e i
colleghi è crollata.
“E’
inutile
che le parliate!”
il lupo interiore resta fermo a osservare “Ormai
è crollata psicologicamente, la vittoria
p mia!”
e un ghigno soddisfatto gli si disegna in viso.
Dall’altra
parte, Sofia è ancora sotto shock e non da segno di reazione.
“Non
posso!” ripete sempre dentro di se “Non posso far
loro del male! Loro sono miei
amici. Lì c’è anche mamma”
nel ricordare i momenti che ha passato con quelle
persone, vampiro escluso, la paura la pervade ancora di più
“Cosa faccio?
Qualcuno mi dica cosa devo fare!” le lacrime scendono copiose
dal suo viso e
una di questa bagna il pendaglio che ha al collo.
“Combatti!”
risponde una voce alla sua domanda mentre il monile
s’illumina.
In
un lampo, il paesaggio cambia
di nuovo: ora la Rossi si trova in una foresta lussureggiante
illuminata da un
caldo sole primaverile.
“Cosa!”
la ragazza alza gli occhi
e si guarda attorno “Sono forse morta?” che abbia
fallito con la prova.
“Non
è ancora finita
Sofia!”
dice di nuovo la voce dietro di
lei.
La
ragazza si volta e “Chi sei?”
non l’ha mai vista in vita sua.
Davanti
alla Rossi è apparsa una
ragazza della sua stessa età: i capelli biondi scendono
liberi sul viso da
bambola candido come la porcellana. Cosa che incuriosisce sono gli
occhi color
argento come quelli di Rachel.
Il
fisico snello e sinuoso è
coperto da un aderente e attillata tutina nera decorata con fiamme
rosse ai
fianchi che le lascia scoperto l’ombelico e parte del seno
mentre le spalle
sono scoperte; degli aderenti shorts rosso sangue le arrivano fino alle
ginocchia mentre degli stivaletti rossi le arrivano fino ai polpacci.
Come
decorazione ha dei braccialetti dorati sulle caviglie e ai polsi dai
quali
partono dei guanti neri con le estremità argentate (quasi
come fossero degli
artigli).
“Mi
chiedi chi sono?”
sul viso della sconosciuta si disegna un dolce
sorriso “Prova
a indovinare”
la mette alla prova.
“Indovinare?
Ma non ti ho mai
visto prima e poi come…” la ragazza si blocca e la
osserva meglio “Aspetta, la
tua voce è identica a quella del mio sogno e la tua sagoma
è identica”
ricollega quella misteriosa figura a questa vestita come una donna
gatto.
“Brava,
mi hai
riconosciuto”
sorride la ragazza con un
sorriso “Ora,
finalmente riesci a vedere me e il tuo mondo interiore”
di questo è felice.
“Mondo
interiore?” la ragazza
fissa incredula il paesaggio circostante “Questo è
il mio mondo interiore?” non
riesce a crederci.
“Si
Sofia”
conferma l’altra “Questo
è il mondo
interiore in cui io, la tua Zampakutò, ho la mia dimora ed
è sempre da qui che
ho cercato di contattarti ogni notte in queste tre settimane”
e rivela anche questo particolare.
“Davvero!”
Sofia stenta a credere
a quello che sente “Sembra quasi come nel manga di Bleach di
cui ho visto
qualche episodio con gli amici” nel ricordare cosa fece
Ichigo ebbe un colpo
“Tu sei la mia Zampakutò? Ma come è
possibile! Come ho fatto a venire qui e a
vederti!” ma torna con i piedi per terra e fa subito questa
domanda: trova
assurdo essere riuscita a fare una cosa del genere.
La
bionda ragazza si avvicina a
lei e indica il pendaglio “E’
merito di questo e del sangue di Sauron!”
e risponde alla domanda “Questo
monile, aiuta chi
lo indossa a stabilire un contatto con la parte più profonda
di se. Inoltre il
sangue di Sauron ha lentamente risvegliato una parte di te che credevi
persa”
e spera che la ragazza sappia a cosa si riferisce.
“Ha
fatto quello che credo io?” Sofia
stringe il pendaglio nelle mani.
“Lui
ti ha donato una
seconda possibilità di essere libera”
risponde la bionda “Tu
non
sei una ragazza che si adatta alle regole, sei uno spirito libero: ecco
perché
t’identifichi così tanto con Cat woman. Anni fa lo
avevi capito ma poi te ne se
dimenticata perché la paura e il dolore ti hanno fatto
perdere quel credo”
ora il suo volto diventa serio “Ma
tu non l’hai
dimenticato vero?”
questa risposta è fondamentale.
“Ecco.
io!” la ragazza abbassa
gli occhi ma poi “Cos’è?”
sente qualcosa.
“Sei
grande Sofia!” una voce del
suo passato risuona in quella foresta.
“E
chi la ferma a una come te?”
un’altra voce risuona.
“FORZA
CAT GIRL!” una voce
squillante fa altrettanto chiamandola con il suo vecchio soprannome.
“Ma
sono le voci dei miei vecchi
amici” Sofia le riconosce tutte “Dove
sono?” si guarda intorno speranzosa.
“In
questo mondo
interiore cresce un albero per ogni persona che conosci”
risponde la Zampakutò “Questo
perché hai
influenzato le loro vite e loro la tua. Sei entrata in sintonia con le
loro
anime fino a capire cosa pensassero di te al solo contatto. Questo
è il Flusso
della tua esistenza che scorre impetuoso e inarrestabile”
con queste parole il paesaggio cambia e…
“Ma…
Ma…” Sofia e la Zampakutò si
trovano su un altro piano dimensionale completamente nero in cui
scorrono
infiniti flussi di energia in ogni direzione. La ragazza riesce a
sentirli
tutti senza eccezioni “Sembra quasi che mi stiano
incitando” suonano tutti come
parole d’incoraggiamento.
“Esatto
Sofia!”
risponde la Zampakutò mentre il paesaggio torna ad
essere la foresta “Io
le
sento ogni giorno qui e so identificarle all’istante e
prevederne i pensieri:
so dove sono e anche come rispondere ad ogni azione, come se danzassi
in mezzo
a infinite spade”
e con un sorriso chiarisce
questo passaggio.
“Come
se danzassi in mezzo a
infinite spade?” ripete Sofia dubbiosa “Quindi come
se tu prevedessi la mossa
dell’avversario e reagissi di conseguenza. Come se fossi un
felino” crede di
aver capito cosa vuole dirle “E’ questa la tua
abilità, vero? Leggere il flusso
energetico!”.
“Si
chiama Regina di
Spade!”
risponde la bionda annuendo “Mentre
il tuo lupo
interiore ha il potere tipico di un demone del mondo antico”
e da un importante indizio.
“Un
demone del mondo antico?” la
ragazza sgrana gli occhi “Certo! Ho capito come si
chiama” quelle parole le
hanno fatto comprendere il nome della sua parte bestiale “Ora
manchi solo tu!
Come ti chiami?” se scopre il nome della sua
Zampakutò è a posto.
“Prima
rispondi alla prima
domanda che ti ho fatto”
vuole avere una risposta.
La
ragazza sorride e chiude gli
occhi “Secondo te, io posso dimenticare chi sono?”
e la guarda fissa.
“Allora
chi sei?”
e le rifà la domanda.
“Non
è ovvio? Sono la rinata Cat
Girl!” se prima non sapeva cosa fosse la strana sensazione
che aveva, ora lo ha
capito benissimo “E tu hai un nome bellissimo, lo
sai!” nel capire questo, ha
aperto le orecchie alla sua anima.
“Ti
ringrazio!”
sorride la Zampakutò “Ora
vai e vinci!” la foresta
sparisce e Sofia si ritrova nel luogo
dove vive il suo lupo interiore.
“Grazie!”
la ragazza si rialza con una nuova luce negli occhi. Le persone
resuscitate
sono davanti a lei.
“Sofia
ma che…” Angela nota quella luce negli occhi della
figlia e “Dove eri finita?”
sorride.
“Scusa
mamma!” la ragazza si asciuga gli occhi “Avevo
dimenticato questa sensazione di
libertà!”
“I
suoi
occhi sono cambiati, che significa?”
il lupo interiore
di Sofia la guarda pensierosa “Beh,
ormai è
spacciata”
crede che non si moverò più.
“Sofia
ferm…” Giorgio sta per dirle qualcosa
quando…
KAPOM!
Riceve
un calcio acrobatico che lo fa volare a terra e lascia increduli gli
altri.
“Scusami
Giorgio ora vi libero subito!” la ragazza tira fuori la forma
ibrida e scavalca
con un salto i risorti.
“DOVE
CREDI DÌ ANDARE!” ma il vampiro le è
alle calcagna ma…
“Sparisci!”
la Rossi si volta di scatto e….
ZOCK!
Con
un potente pugno gli stacca la testa e riprende la corsa verso il suo
lupo
interiore.
“Vai
figlia mia!” Angela è costretta a voltarsi e
osserva felice la figlia.
“FORZA!”
Anche
i suoi colleghi fanno il tifo per lei.
“CHE
SPERI DÌ FARE!”
il lupo interiore si vede costretto a
muoversi e “FIAMMA!”
per non correre rischi si avvolge di fiamme
“PRENDI
QUESTO LITTLE BOY!”
ed è pronto a
colpire la ragazza che all’ultimo schiva il colpo “COSA!”
lasciandolo incredulo.
“Ora
so come ti chiami!” la ragazza sussurra queste parole
all’orecchio del suo lupo
interiore.
“CHE
COSA!”
e questo sgrana gli occhi “NON
FARMI
RIDERE!”
si allontana e nella sua mano destra appare una spada fiammeggiante con
due
code all’estremità “MUORI”
e la cala verso la Rossi.
“Sofia,
tu sai come fermarla!”
la Zampakutò fa sentire la sua voce.
“Certo,
Teresa!” e dopo aver pronunciato quel nome…
CLANG!
ZACK!
“COSA!”
il lupo interiore sgrana gli occhi “DA
DOVE E’
APPARSA!”
mentre vede che la sua spada di fuoco è tagliata in due.
Nella
mano destra della Rossi è apparsa una Claymore
dall’elsa argentata mentre la
lama bianca è messa in risalto dalla luna di quel mondo.
“Ti
presento la mia Zampakutò!” la ragazza spinge via
il suo lupo interiore e la
punta dritta davanti a lei “Si chiama Teresa, mentre tu sei
Nekomata vero?” e
con un sorriso rivela il nome che le ha suggerito la sua
Zampakutò.
Ovviamente
il lupo interiore sgrana i tre occhi incredula “Come
hai fatto a capire il mio nome senza che fossi io a
dirtelo!”
non capisce l’arcano.
“Perché
tu usi i poteri del gatto a due code della mitologia giapponese, alias
una
Nekomata!” risponde la ragazza trionfante “Direi di
aver vinto no?” ma non
abbassa la guardia.
“Uff!”
Nekomata sospira sconsolata, ritira le fiamme e chiude il terzo occhio
“Riconosco
la sconfitta! Anche se continuassimo, tu mi
batteresti: la Zampakutò e quello sguardo da felino che hai
mi mettono i
brividi!”
e viene avvolta da una luce argentata per poi appoggiarsi a terra come
un
anello d’argento con un rubino in mezzo alla bocca di un lupo
“Questa
è la mia forma quando non userai la Licantogenesi, mentre
la spada che hai visto prima è l’arma che
può apparire secondo la tua volontà!”
e spiega le sue
forme.
Sofia
ripone la spada e raccoglie l’anello e, dopo averlo rigirato
tra le mani, lo
indossa all’anulare destro “E ora?”
chiede.
“Ora
dovresti decidere una parola d’ordine per attivarmi. Prima
però vorrei chiederti un favore che credo accontenterai:
puoi evitare di usare
Ricordo? Nemmeno a me piace usarlo”
e fa questa richiesta.
“Hai
la mia parola!” risponde la ragazza che non lo avrebbe mai
usato “Per la tua
parola d’ordine credo che << Avvampa
>> sia perfetto!” lo ha
ripetuto più volte quindi non glielo può negare.
“Mi
piace! Ora possiamo andare!”
risponde
Nekomata.
“Aspetta
un attimo!” la ragazza volge lo sguardo verso i resuscitati
“Che ne sarà d
loro?”
“Stanno
per tornare liberi!”
risponde Nekomata.
“Sofia!”
in quel momento la voce di Angela si fa sentire “Sono sicura
che sia stato
Sauron a morderti vero?”
“Si
mamma!” la ragazza non ha motivo di mentire.
“Allora,
dagli un bacio da parte mia e digli che ho piena fiducia in lui
così come l’ho
in te!” con queste parole scompare.
“Lo
farò!” sorride la figlia.
“Ehi
Sofia!” Giorgio la richiama “Non so che cosa farai
adesso ma, per favore, se
siamo morti, metti un fiore sulla nostra tomba!”
“Non
fare lo spiritoso!” lo riprende Chiara “Ehi, guai a
te se ti vedo piangere di
nuovo eh?” e si rivolge all’amica.
“Dacci
dentro gattina, ti vedremo dal paradiso!” gli sorride Walter.
“Grazie!”
la ragazza sorride mentre quel mondo sparisce e si risveglia.
NELLA
PALESTRA
Il
corpo di
Sofia è avvolto da una luce argentata e quando sparisce.
“WOW!”
I
presenti non
sanno come altro descrivere il suo nuovo aspetto.
Dalle
mani piccole e delicate, ora munite di artigli
affilati, spunta una morbida pelliccia rossiccia che le ricopre
interamente gli
avambracci come se indossasse un guanto di velluto; una striscia
sottile di morbida pelliccia rossa le lambisce i seni
prosperosi e il
fondoschiena lasciandole l'addome piatto completamente nudo e glabro,
mentre
altra peluria rossiccia le ricopre i polpacci torniti mentre i piedi
sono
scalzi; i capelli castani, ormai divenuti del colore delle
fiamme, si
allungano sulla schiena come una sorta di criniera leonina selvaggia da
cui
fanno capolino due grosse e sensibili orecchie lupesche,
dall'appetitoso
fondoschiena spuntano sinuose due seducenti e morbide code di
lupo
scarlatte e l'iride dorato del lupo inghiotte quello castano rossiccio
dell'umana.
“Eccellente!
Ben venuta Sofia!” Nadia
accoglie calorosamente la ragazza con un sorriso.
“Davvero
un bell’aspetto” commenta Rachel che
la guarda da capo a piedi “Però una
novità c’è: non hai le
zampe!” e indica i
piedi nudi.
“Le
zampe?” la Rossi si guarda i piedi e non
capisce.
“La
maggior parte dei licantropi, quando
attiva la Licantogenesi ha zampe di lupo” risponde Sauron poi
nota la Zampakutò
della ragazza “E quella? È il tuo lupo
interore?” si presenta come un fioretto
dalla guardia a croce.
“Lei
è la mia Zampakutò” risponde Sofia
mentre fissa Sauron “Si chiama Teresa!” e la
presenta ai suoi compagni.
“COSA!
HAI UNA ZAMPAKUTO’!” Rachel ammira la
spada da ogni angolazione.
“Sì!”
ma Sofia non si spiega tanta agitazione
“Tu non ne hai una?” dovrebbe averla.
“Magari
l’avessi!” sospira la Blackstar
depressa.
“Come?”
la Rossi osserva stupita la sua nuova
amica e non capisce.
“A
parte Sauron e te, nessuno di noi ha una
Zampakutò” ma Jo le da la spiegazione che cerca
“Se l’avessimo, sarebbe stato
troppo bello” anche lui è un po’ geloso
della fortuna della ragazza.
“Se
una Zampakutò fuori riuscissi a tirare,
con i miei fratelli rapper un doppio casino potrei fare!
YEAH!” mentre Raizee
parla calmo in rima.
“Come
hai capito, tu ed io siamo i soli in
questo gruppo ad averla” Sauron la guarda con calma
“Come ci si sente a… EHI!”
ma si ritrova Sofia davanti.
“Scusa
ma ho un piccolo regalo da parte mia e
di mia madre” e senza aggiungere altro, la lupetta si fionda
sulle labbra del
moro.
“Che
foga!”
Pensano
i
presenti nel vedere quel bacio così passionale.
“A quanto
sembra, il destino ha voluto che vi rincontraste!”
Nadia osserva la scena
con un sorriso “Mi sa che
è lei quella
che cerchi Sauron!” nel frattempo si accende un
sigaro per gustarsi meglio
la scena^^.
“Ma come fa?” mentre sente la
lingua
della ragazza muoversi dentro la sua bocca, il Sandtimes non riesce a
spiegarselo “E’ la seconda
volta oggi che
mi ha colto di sorpresa” ma alla fine anche lui
collabora “Che sia davvero un segno
del destino” e
affonda le mani nei suoi folti e indomabili capelli.
“Cavolo
come
gli sta smontando le labbra!” nel vedere la scena Rachel si
sta accaldando
tutta^^ “Ehi Jo, li seguiamo a ruota” e fa la sua
proposta sconcia al ragazzo.
“Aspetta!”
ma
il moro sta facendo una cosa strana “Ancora cinque secondi e
questo è il bacio
limonoso più lungo che Sauron abbia mai ricevuto”
sta cronometrando il tempo
del bacio^^.
“YOH!
ANCH’IO
UN SIMILE TRATTAMENTO VOGLIO AVERE, COSI’ POI I PRELIMINARI
MI FARANNO ANCOR DÌ
PIU’ GODERE! YEAH!” mentre Raizee balla e reppa
come un matto di fronte a
quella scena^^.
Alla
fine i due
si separano ansimanti.
“Anf!
E questo
per cos’era!” il Sandtimes ha quasi il batticuore e
solo una ragazza era
riuscito a farglielo venire (ma questa è un’altra
storia^^).
“Per
avermi
aiutato” risponde la ragazza con un sorriso “Ed
è anche da parte di mia madre:
ti dice che ha piena fiducia in te” e consegna il messaggio
che doveva.
“Ti
ringrazio!”
sentire quelle parole lo rincuorano molto poi “Aspetta, hai
incontrato tua
madre? Come?” non riesce a spiegarselo.
“Forse
è legato
al potere del suo lupo interiore” Nadia solleva
quest’ipotesi “Allora Sofia,
quali sono i tuoi poteri?” vuole saperli in modo da capire
come muoversi con
lei.
“Ecco…”
la
ragazza ha il dubbio se dire tutto oppure no ma alla fine “Il
mio lupo
interiore ha due poteri: uno è quello del Fuoco ed
è quello che ha usato
prevalentemente, mentre l’altro si chiama Ricordo”
dice solo il nome del
secondo.
“Che
cosa fa?
Non l’ho mai sentito!”Jo osserva serio la ragazza
“Devi dircelo: la fiducia nel
branco deve essere massima” la stimola a rivelare tutto.
Sofia
sospira
“Ricordo, anche se per poco tempo, riporta in vita persone
che ho conosciuto o
di cui ne apprendo la storia usandolo come meglio voglio. Il mio lupo
interiore
l’ha usato riportando in vita mia madre, tre miei colleghi e
il vampiro che ha
dato origine tutto”
e spiega
dettagliatamente in cosa consiste.
“Sofia!”
Nadia
fissa seria la ragazza “Devi giurarmi che non userai mai
questo potere” e le da
quest’ordine “E non farne mai parola con nessuno al
di fuori dei presenti” teme
le reazioni degli altri.
“Non
si
preoccupi: già ho deciso di non usarlo mai” ma
Sofia le fa capire di essere
d’accordo con lei “Anche il mio lupo interiore me
l’ha chiesto”.
“E
ha fatto
bene!” risponde Sauron mettendole le mani sulle spalle
“Usa solo ed
esclusivamente il potere del Fuoco: già è forte
di suo” e anche lui le
proibisce di usare il secondo “A proposito, non ci hai detto
come si chiama il
tuo lupo interiore e nemmeno il potere di Teresa!” e decide
di cambiare
argomento.
“Gusto!”
la
ragazza rimedia subito “Il mio lupo interiore si chiama
Nekomata, mentre il
potere di Teresa è Regina di Spade
cioè..” ma viene interrotta.
“Davvero
un
potere utile” sorride Jo “Questo devi apprenderlo
alla perfezione!” un potere
del genere sarà eccezionale contro l’avversario.
“Conoscete
quest’abilità?” la Rossi non se lo
aspettava proprio.
“C’era
un
vampiro che aveva questo potere molto tempo fa” le risponde
Sauron.
“ERA
UNA LEI E,
A DETTA DEL MAESTRO, ERA UNA FORZA!” Rachel ora è
emozionata oltre ogni dire
“Ora vale la pena presentarti anche i nostri lupi”
e indica un anello argentato
che ha al medio destro “Questo è il mio e si
chiama Zanna Bianca. La sua
abilità si chiama Argento: trasforma e manipola in argento
vivo tutto quanto” e
lo presenta a dovere.
“YOH!
FAMELICUS
IL MIO LUPO SI CHIAMA!” Raizee indica una catena dorata che
ha al collo “MUSCOLO
E VORTICE I POTERI RICHIAMA! UNO IL MIO CORPO MI PERMETTE DÌ
MANIPOLARE MENTRE
IL SECONDO ASSORBIRE E ESPELLERE CIBO IN GRAN QUANTITA’ MI FA
DIVORARE! YEAH!”
e con le sue rime spiega di che cosa è capace il suo lupo
interiore^^.
“Il
mio si
chiama Luparia!” Jo indica un braccialetto al polso destro in
cui sono
riprodotti dei petali misti “Il suo potere è
doppio: il primo te l’ho detto,
Petali di Ciliegio mentre il secondo si chiama Clima. Questo manipola
le
condizioni metereologiche come un niente” e questo secondo
potere è molto
particolare.
“E
siamo giunti
a me!” Sauron mostra il suo ciondolo “Lui si chiama
Incanto di Folgore ed è
dotato del Tracciamento, ossia l’abilità di creare
oggetti che sono la
manifestazione del mio spirito e manipolare gli spiriti stessi. La mia
Zampakutò l’hai vista prima appesa al muro: si
chiama Licaone e usa Fulmine e
trasforma in argento tutto quello che graffia” e presenta
tutto a dovere.
“Cavolo,
mi
avete detto tutto dopo aver sbloccato la mia Licantogenesi”
la ragazza non si
aspettava una cosa del genere.
“Non
ancora
tutto ma il tempo non manca” risponde Nadia “Sofia
ti consiglio di disattivare
la tua trasformazione: anche se non sembra, consuma una grande
quantità di
energie. Dovrai imparare a mantenerla il più a lungo
possibile!” e le da un
valido consiglio.
“Come
faccio?”
la ragazza annuisce ma non sa il modo per sciogliere questa mossa.
“Semplice:
concentrati!” le risponde Rachel “Non ci vuole
niente” le fa capire che è
semplice come respirare.
“Ok!”
la
ragazza tira un respiro e…
PUFF!
La
Licantogenesi si annulla e la ragazza sente un leggero mancamento.
“Mi
sento
stanca. E pensare che mi sono svegliata solo un’ora
fa” non immaginava che
questa trasformazione esaurisse così tante energie.
“Come
ha
detto l’umana che tu chiami padrona, devi imparare a usarla
per più tempo!”l’anello
s’illumina e appare
Nekomata in versione semi umana che la fissa seria.
“Ma
tu puoi
renderti visibile?” Sofia non se lo sarebbe mai aspettato.
“Tutti
i lupi interiori possono farlo!”
risponde lei.
“Non
mi dire
che l’hai toccata prima che iniziaste a parlare”
Sauron osserva sia Sofia sia
Nekomata.
“Non
ho saputo
resistere!” si giustifica la ragazza con una mano sulla testa
“Era troppo
carina e pucciosa!” e quindi non ha potuto resistere.
“YOH!
UNA
QUARTA SORELLINA QUI ABBIAMO E ORA TANTO CASINO FARE
DOBBIAMO!” Raizee squadra
bene la lupetta interiore da ogni angolazione e…
KAPOM!
Riceve
un pugno
in faccia dalla diretta interessata^^.
“AVVICINATI
A ME DÌ UN ALTRO PASSO E TI FACCIO SALTARE LA TESTA!”
si dimostra essere molto
caliente come la sua protetta^^.
“Non
attacca
amico!” Jo scuote la testa trattenendo le risate^^.
“Ci
ha
provato.” anche Rachel non può fare a meno di
ridere^^.
“Uff!”
Sauron
si limita a scuotere la testa.
“Mi
fa pena,
poverino” nel vedere il trattamento che riceve da tutti,
Sofia non si sorprende
che il gigante nero sia gay.
“Raizee
sbaglia
l’approccio tutto qui” risponde Nadia mentre sta per andare via
“Sauron, ora che Sofia a
sbloccato la Licantogenesi e ha la Zampakutò, deve imparare
ad usarle alla
perfezione. Sai cosa devi fare” e va via.
“Come
desidera!” il Sandtimes fa un riverito inchino, poi si
rivolge alla ragazza
“Ora faremo sul serio ragazza. Sei pronta?” nel
frattempo fa schioccare le
dita.
“Certo!”
risponde
la ragazza mentre è vicina al suo lupo interiore
“Ma dopo abbiamo un paio di
cose da dirci bellezza e non accetto scuse” e nei suoi occhi
si vede un forte
istinto felino “Pronta Nekomata?”
“Vediamo
di metterci al lavoro”
ghigna il
lupo interiore della ragazza “Chi
è il primo?”
“Allora
cominciamo” anche Jo s’impegnerà per
tirare su la ragazza.
“E
dopo faremo
un doppio casino” di questo Rachel n’è
certa.
“Dolore
mi hai
fatto ma ora col secondo round mi riscatto, Yeah!“ e anche
Raizee è pronto a
cominciare^^.
“All’inizio
sarà dura, ma poi vedrai: ci prenderai la mano”
dopo quest’avvertimento di
Sauron l’allenamento della Rossi ha inizio.
NELL’UFFICIO
DÌ NADIA
La
Versetti,
dopo essere salita, accede nel suo ufficio: una stanza squadrata
illuminata da un
candelabro stile ottocentesco; il pavimento è formato da
mattonelle arancioni
che si fondono con la parete bianca su cui sono appesi una serie di
quadri; la
scrivania è vicina all’ampia finestra che mostra
il panorama.
Nadia
si siede
sulla morbida poltrona e apre uno dei cassetti della scrivania tirando
fuori
una scatola metallica.
“Tutto
è
cominciato con le sette chiavi” Nadia compone una serie di
tasti sulla scatola
“Ma quando finirà?” che si apre senza
nessun rumore.
All’interno
della scatola c’è solo un oggetto: un ciondolo su
cui è appeso un cristallo di
zaffiro. Dopo averlo fissato per alcuni secondi, Nadia richiude la
scatola.
“Mi
chiedo
quando agiranno” la donna ripone la scatola nel cassetto e,
dopo essersi
alzata, esce dalla stanza.
AFRICA
VILLAGGIO DÌ KONOHA, UFFICIO DELL’HOKAGE
È
mezzogiorno
nel villaggio segreto della Foglia patria dell’organizzazione
Grande alleanza
Ninja.
Il
sole splende
su questo villaggio cinque volte più grande di quello
descritto nel manga che
tutti amiaimo^^.
Ma
perché è
così grande? La risposta è semplice:
perché ospita i ninja provenienti da tutte
le grandi terre ninja: Fuoco, Vento, Fulmine, Terra e Acqua.
Per
ogni terra
ninja sono stati fatti degli appositi quartieri, tutti caratterizzati
dalle
architetture del luogo di provenienza senza che siano posti cancelli o
barriere
che impediscano l’accesso agli altri: ognuno reca,
però, il simbolo degli
antichi villaggi di appartenenza.
Al
centro di
quest’enorme ed eterogeneo agglomerato, sorge la montagna dei
Kage in cui sono
stati scolpiti i volti di tutti quelli che hanno governato su queste
grandi
terre; sotto di esso si trova il luogo simbolo del potere politico
dell’organizzazione: il palazzo dei Kage su cui è
inciso il kanji dell’Unione.
A guardia di quest’importante struttura vi sono i gloriosi
samurai del paese
del Ferro.
L’architettura
di questo palazzo è un misto di quelle dei paesi alleati:
una struttura a cono
di pietra del deserto del Sahara che si regge su una base rettangolare
di
magnetite dipinta con i colori di rosso e arancio; sull’ampio
tetto a terrazza
è costruito un piccolo altare su cu sono incisi i cinque
simboli degli elementi
e una roccia che raffigura cinque ninja senza volto appartenenti alle
omonime
terre che si salutano con le due dita della mano destra alzate davanti
al volto
mentre al centro v’è una figura incappucciata in
preghiera. Quest’ultima sta a
rappresentare la commemorazione dei defunti che hanno lasciato questo
mondo
senza nemmeno aver potuto immaginare un simile miracolo^^.
NELL’UFFICIO
L’ufficio
dei
cinque vertici di quest’organizzazione è
un’ampia stanza ovale arredata con
pregiati mobili antichi e dotata di ogni confort di ultima generazione,
c’è
persino un frigo bar per rinfrescarsi quando serve. Al centro della
stanza c’è
un grande tavolo rotondo con sei seggi, dove al momento sono seduti i
cinque
Kage col loro copricapo davanti. Dietro di loro ci sono i loro
consiglieri.
“Io
direi che
per oggi abbiamo finito!” con il suo sorriso solare, Naruto
si ritiene
soddisfatto per oggi.
“Sarà
l’Hokage
ma non cambierà mai!” alla sua destra si trova
Itachi che non può fare a meno
di sorridere al suo buon umore.
“Di
che ti
sorprendi caro. Ecco perché ci siamo noi ad
aiutarlo” Kaeleena alla sinistra
del biondino ricorda al marito il loro compito di consiglieri, anche se
l’Uzumaki è molto più diligente di
quello che sembra^^.
“Ma
se siamo
solo a metà riunione!” a riprenderlo è
il Kazekage seduto alla sinistra del
biondino.
Il
Kazekage
Gaara no Sabaku è colui che governa sul paese del vento e
delle sabbie. E’ un
ragazzo coetaneo di Naruto dai corti e leggermente ispidi capelli rossi
come il
fuoco che mettono in risalto il pallido e serio viso su cui risplendono
dei
seri occhi color acquamarina leggermene infossati mentre sulla fronte
c’è un simbolo
rosso che in giapponese vuol dire Amore. Il corpo della stessa
corporatura
dell’amico è coperto dalla veste bianca dei Kage
sotto la quale indossa
l’uniforme tipica del suo paese: una tuta color terra
decorata ai lati con
delle eleganti strisce nere, pantaloni dello stesso colore e sandali
neri.
Come
detto,
Gaara è coetaneo di Naruto ed è legato a lui da
un profondo legame di amicizia,
risalente alla loro infanzia.
“Sempre
il
solito!” alla destra rosso si trova Temari la sorella
maggiore “Dio! Itachi quando sorride
è ancora più
bello!” ma nell’osservare
l’Uchiha maggiore pensa ad altro^^.
È
una biondina
di 23 anni sul metro e 79 e dagli occhi verdi. I capelli biondi sono
tenuti da
due corti codini mentre il fisico snello e proporzionato è
protetto da un lungo
abito nero che scende fino alle caviglie mentre ai piedi ha dei comodi
sandali
neri.
“O mamma! Kaeleena è sempre magnifica!
Cos’ha
quell’Uchiha che io non ho!” altro che
osserva la consigliera dell’Hokage è
Kankuro, il fratello maggiore di Gaara che è a sinistra.
È
un ragazzo di
22 anni alto sul metro e 82. Il corpo è interamente coperto
da una tuta nera
che lascia solo il viso scoperto e questo è coperto da un
leggero trucco viola.
La specialità di Kankuro? L’uso delle marionette
ma a donne è zero^^ (cercasi
ragazza disponibile per il poverino^^).
CRASH!
“HOKAGE
SMETTILA DÌ FARE CASINO CON LE TUE SOLITE BAMBINATE!
SCOMMETTO CHE NON HAI
CAPITO UN TUBO DÌ QUELLO CHE STAVAMO DICENDO!”
dopo aver colpito e lesionato il
tavolo con un poderoso pugno, il Raikage A sbraita contro il biondino^^.
È
un gigante
nero alto più di due metri. I capelli bianchi sono
ordinatamente messi
all’indietro con il gel, sul viso ha un pizzetto ben curato e
dei corti baffi.
Sotto
la veste
da Kage non indossa altro, infatti si può vedere il fisico
glabro e scolpito
che risalta ancora di più col bianco, mentre alla vita ha un
cinturone dorato
dello stesso modello di quello del campione del mondo dei pesi massimi
del
Wrestling (alcuni dicono che sia piombato nell’arena di
Summer Slam della WWE
nel bel mezzo di un Elimination Chamber e abbia messo K.O. tutti i
grandi
campioni e poi se l’è fregata lui dicendo
<< QUESTA E’ MIA! >>^^)
mentre le gambe sono protette da aderenti pantaloni neri. Alle
muscolose
braccia porta dei bracciali dorati che in realtà sono dei
pesi che usa per
mantenersi sempre in forma.
Curiosità
su A:
aveva perso il braccio sinistro durante uno scontro con un certo baka
dai
capelli a culo di papera di nostra conoscenza ma grazie alla dolce
Inoue dotata
di poteri guaritivi, ha recuperato l’arto perso e, come segno
di riconoscenza
verso la dolce ramata le ha regalato la cintura del campione del mondo
femminile^^ (si dice l’abbia fatta sgraffignare dallo
spogliatoio mentre la
campionessa faceva la doccia lasciandole un biglietto con scritto
<<
Questo è per avermi fatto le corna con quel becchino senza
arte né parte!
>> e una foto di A mentre riempie di punte una bambola
dell’Undertaker^^).
“Il
Boss è
sempre il solito!” sospira sconsolato il povero Darui^^.
È
un ragazzo
nero di 25 anni sul metro e 90. Gli indomabili capelli bianchi gli
coprono
l’occhio sinistro mentre il corpo scolpito è
coperto da un’aderente uniforme
nera a doppia spalliera senza maniche mettendo così in
evidenza il kanji del
tuono sul bicipite sinistro. Le gambe sono coperte da dei lunghi
pantaloni
bianchi che arrivano fino ai piedi coperti dai sandali.
È
il braccio
destro di A e ha la sua piena fiducia: calmo e controllato non perde
mai la
calma e chiede sempre scusa per le scenate del Boss. È uno
degli scapoli d’oro
dell’organizzazione ma lui non riesce a trovare la donna
giusta (lettrici chi
ci vuole provare^^).
“Dai
stupido
cretino, dacci un taglio con queste fesserie che sto piantando le
radici su
questo pavimentino! O Yeah!” e mentre reppa allegramente alla
sinistra del
fratello, Bee fa sentire la sua e….
BONK!
Viene
subito
messo a tacere da un poderoso pugno in testa da parte del fratellone^^
“BEE,
COME TI PERMETTI DÌ PARLARE IN QUESTO MODO A TUO
FRATELLO!” che non se la tiene
e lo riprende molto delicatamente^^.
“Anche
se solo
con un dito, il tuo pugno da sempre un male poco gradito,
Yoh!” e nemmeno con
la faccia a terra il folle rapper smette di fare le rime^^.
Ovviamente
la
scenetta fa a stento trattenere le risate dei presenti.
“Sei
sempre il
solito esuberante moccioso!” con questa predica Oonoki, lo
Tsuchikage riprende
sia A sia Naruto^^.
Sapete
che i
sette nani sono otto? L’ottavo è proprio lui: un
perfetto mix tra Brontolo e
Dotto^^.
Apparentemente
è un innocuo vecchietto alto un metro e 40 anche se la forza
di menare le mani
non gli manca mai^^.
I
capelli
bianchi sono raccolti dietro la testa in parte liscia dalla calvizie
mentre sul
viso è messo un risalto un naso a patata e due occhi tondi
che non potrebbero
mai sembrare arrabbiati.
Indossa
la sua
piccola tunica bianca di Kage sotto la quale c’è
l’uniforme del suo villaggio
del tutto identica a quella dei ninja della foglia con la differenza
che è
rossa e pende dalla spalla sinistra.
Scherzi
a
parte, Oonoki, oltre ad essere il più anziano dei Kage (ha
più di un secolo e
mezzo alle spalle e non si capisce come faccia ad avere una simile
tempra^^) è
anche l’unico in grado di usare la micidiale arte della
Polvere, un’abilità
maggiore appresa dal suo “defunto” maestro: unica
nel suo genere. Anche se non
lo dimostra, il vecchio rispetta molto i suoi colleghi Kage, in
particolar modo
il Kazekage che, nonostante la giovane età, è
molto maturo e trova molto
divertente l’Hokage che lo chiama affettuosamente nonnino^^.
“Suvvia
Tsuchikage
non se la prenda” alla sua destra c’è il
nipote Akatsuchi che col suo viso
pacioso resta sempre vigile.
È
un gigante
bello tondo e dal volto pacioso di circa due metri, i capelli sono
coperti da
una bandana rossa che gli copre interamente la testa; sul viso bello
tondo cui
viene voglia di tirare le guance, si può vedere un naso a
patata e gli occhi
tondi come quelli del nonno. Indossa l’uniforme del villaggio
della Roccia e
non si separa quasi mai dal nonno e maestro perché sua
guardia del corpo.
“Perché
non si
comportano mai in maniera tranquilla” con le braccia
incrociate Kitsuchi
osserva divertito la scena.
Anche
lui è un
gigante di due metri circa e ha gli stessi tratti di Akatsuchi: non per
niente
è il padre del ragazzo ed è quindi figlio di
Oonoki^^ (questo fa capire che il
vecchietto era più alto una volta^^). Unico tratto
distintivo è a serietà del
viso evidenziata dai basettoni neri che arrivano fino al mento e si
uniscono in
un piccolo pizzetto, il naso acquilino e il fisico muscoloso.
“Che
ragazzi
teneri” con un dolce sorriso la Mizukage osserva sia Naruto
sia Gaara.
Il
suo nome è
Mei Terumi. È una donna dal fisico snello e ben
proporzionato di un metro e
76,. Il sinuoso corpo è coperto da un lungo abito blu
elettrico che mette però
in risalto le forme. I lunghi capelli castani le scendono leggermente
crespi
fino alle caviglie, anche se leggermente tenuti a coda, il suo occhio
destro è
sempre coperto da un ciuffo mentre il sinistro è di un bel
verde chiaro. Non
manca un filo di rossetto per mettere in risalto le labbra.
È
una donna
molto forte, dotata di ben due abilità innate capaci di
liquefare in pochi
minuti il suo avversario.
È
molto
premurosa, tanto che è ben voluta da tutti i bambini delle
varie terre. È una
dei maggiori sostenitori delle idee dei due Kage più giovani
e, come la
precedente Hokage ora a capo dell’ospedale del villaggio, si
è molto
affezionata a Naruto.
Un
difetto di
questa bella donna è che spesso mischia le parole che sente
facendo combinazioni
che non c’entrano nulla col discorso. Quello che causa
principalmente questi
piccoli lapsus è il suo braccio destro Ao.
“Possibile
che
abbiano il vizio di fare tutto questo casino!” al momento Ao
è l’unico che sta
dietro la Mizukage: il secondo è al momento impegnato in una
missione.
Ao
è un uomo
anziano sulla quarantina dall’aria sempre dura e burbera.
Indossa una lunga
tunica blu che mette in risalto i capelli dello stesso colore tenuti
alti e
dritti.
Alle
orecchie
porta delle pergamene che altro non sono che un sigillo per il suo
occhio
destro coperto da una benda: infatti è un Byakugan, antico
bottino di guerra
ottenuto contro un membro del clan Hyuga; l’altro occhio
è azzurro.
È
un abile
sensitivo ma ha la pecca di parlare troppo dei suoi tempi e questo
causa le
confusioni della Mizukage che, quando non lo sopporta più,
gli si avvicina
gentilmente e col sorriso sulle labbra gli dice << Zitto
o ti uccido!
>> e ovviamente lui ci rimane di sasso^^.
“Allora
che ne
dite di fare una piccola pausa?” propone
l’imprevedibile biondino “Una tazza di
the e riprendiamo!” così almeno si calmano gli
animi^^.
“E’
un’idea!”
Gaara fa capire di essere d’accordo.
“E
va bene! Qua
si crepa dal caldo!” anche A accetta di fare una pausa mentre
si risiede.
“Lo
accetto più
che volentieri!” la Mizukage precede lo Tsuchikage e accetta
con un sorriso.
“Ehi
ragazzina,
un po’ di rispetto per gli anz…” Oonoki
fa per riprenderla ma….
CRACK!
Si
muove male e
sono dolori “OOOOHH LA MIA SCHIENA!” e sono
tremendi^^.
“Fff!”
e di
fronte a quella scena Naruto riesce a stento a trattenere le risate^^.
BONK!
Ma
ci pensa
Itachi a richiamarlo alla realtà con un sonoro pugno sul
capo.
“Non
ridere di
lui!” l’Uchiha mantiene tutto il suo contegno senza
battere ciglio (Come diavolo
fa!).
“Allora
signor
Tsuchikage? Le va una tazza di the e magari un bel
massaggio?” Kaeleena
ripropone al vecchio Oonoki l’idea e lui si limita ad annuire
“Ottimo! Allora
provvediamo a far calmare la sua povera schiena!” e ci pensa
lei stessa al massaggio.
“Ooooh!
Si
proprio lì! Che mani d’oro che hai!” e
il vecchio Oonoki la riempie di
complimenti attirando l’invidia di quasi tutti i presenti^^.
TOC!
TOC!
Poi
qualcuno
bussa alla porta dell’ufficio.
“Avanti!”
Naruto risponde immediatamente.
“Puntuale come un orologio!”
pensa Itachi
mentre guarda quello appeso al muro.
La
porta si
apre e fa il suo ingresso un’altra delle ragazze
più desiderate delle sette
organizzazioni mondiali: Hinata Hyuga.
È
una giovane
ragazza dal dolce e innocente sorriso alta sul metro e 79. La sua pelle
è
liscia e bianca come quella di una bambola e i suoi occhi color perla
la
mettono ancor più in risalto, così come i lunghi
capelli neri che tiene
sciolti. Il corpo sinuoso e aggraziato è coperto da
un’elegante giacchetta a
maniche corte color lilla, mentre le gambe sono protette da
pantaloncini neri
molto aderenti che le lasciano scoperte le ginocchia. I piedi sono
coperti da
morbidi sandali blu.
Discende
dal
casato degli Hyuga, una delle famiglie più nobili del
villaggio di Konoha ed è
la primogenita del capoclan.
Sin
da piccola
ha sempre coltivato un forte sentimento per Naruto che poi è
diventato vero e
sincero amore dichiarato in una situazione di estremo pericolo e poi in
seguito
ricambiato dal biondino. Per chi è fan della coppia
NaruxHina, questa è la fic
adatta per loro^^.
La
sua
popolarità è tale che in molti provano a rubarla
al biondino ma lui non è di
certo rimasto fermo a guardare: nessuno tocca la ragazza che ama e
stessa cosa
fa lei con le altre che ci provano con lui^^ (mica sono scemi^^)
“Buongiorno
a
tutti, vi ho portato il the!” infatti, la ragazza ha con
sé un vassoio con
quattordici tazze piene e, per non fare preferenze, la mette subito in
mezzo al
tavolo e poi si avvicina al suo biondino personale dandogli un tenero
bacio
sulla guancia che viene ricambiato^^.
“O
YEAH! Tu ci
vizi sorellina, ci riempi sempre di dolce teina!” Bee non
perde occasione di
reppare mentre prende la sua tazza “Mhm! Ma alla fine ti
aspettiamo tutti,
perché questa è la gioia di noi tutti!”
e nel sentire l’aroma si sente sempre
più ispirato^^.
“Sai
che sono
d’accordo con te fratello!” anche A si gusta del
buon the e non può fare a meno
di apprezzarlo “Ma che ci mette per
renderlo così buono!” non riesce mai a
capire l’elemento X^^.
“Questo
si che
mi rimette al mondo!” anche lo Tsuchikage si gusta il the
“Vorrei che mia
nipote fosse capace di farne uno così!” sarebbe il
nonno più felice del
mondo^^.
“Come
sempre
riesci a calmare gli animi Hinata!” anche Gaara si gusta il
suo the con vero
piacere.
“Tutte
queste
belle ragazze e sono già impegnate!” mentre tiene
la sua tazza in mano, il
povero Kankuro si sente depresso oltre ogni dire^^.
“Finiscila
con
queste lagne!” lo riprende Temari mentre si gusta il suo
“Mettiti con la tu
marionetta se sei solo!” e gli da l’unico consiglio
che conosce^^.
“Solo
una donna
innamorata può fare un the così buono!”
la Mizukage attribuisce la riuscita
della bevanda al cuore con cui viene a essere fatto^^.
“Troppi
sentimentalismi!” fa Ao mentre beve il suo the “Ai
miei tempi non si facevano
così tante moine all’ora del the!” e
comincia a parlare dei suoi tempi “La vita
era molto più dura e diretta: il sentimentalismo non serve a
niente!” e le sue
parole.
“Il mio matrimonio sarà privo di
sentimentalismo? Non servirà a niente?”
la Mizukage fa casino con le
parole^^.
“Oh
Oh!”
Gli
altri
notano la cosa ma non sanno mai che dire^^.
“Dare
un bacio
in una riunione è assolutamente fuori luogo!” nel
frattempo Ao continua col suo
sermone “Come se questa fosse l’ultima volta che vi
vedete!” si vede che è un
conservatore tremendo^^.
“Il mio matrimonio è fuori luogo!”
la
Mizukage fa di nuovo l’abbinamento sbagliato “Sarà l’ultima cosa che
farò!” e questo è il colmo^^.
“Ooooooohhhhh!”
Tutti
alzano le
mani facendole vibrare: per dire che sanno già
l’epilogo^^ (ve li immaginate
tipi come lo Tsuchikage o Gaara che fanno così?^^).
“Eh!
Perché
fate così?” Ao nota il loro comportamento
“Guardate che…” ma ormai è
troppo
tardi^^.
La
Mizukage si
alza e con un dolce sorriso “Zitto o ti uccido!”
dice al suo consigliere queste
terribili parole^^.
“Eh!”
e lui ci
rimane ovviamente di sasso^^.
“OLE’!”
E
gli altri
danno il loro contributo^^.
“Ci
sono
cascato di nuovo!” e il poverino rimane di sasso^^.
“Alla fine un po’ tutti i Kage hanno i
loro
difetti!” Itachi non può fare a meno di
sorridere a quelle scenette
comiche^^.
SLAM!
Poi
la porta
viene aperta di colpo e Sasuke, vestito con la sua divisa ambu, fa il
suo
ingresso.
“SASUKE!”
E
ovviamente
viene ripreso.
“Scusate
ma ho
fretta!” l’Uchiha minore mantiene la voce calma e
si avvicina al suo Hokage
“Naruto, è appena arrivata una nuova missione di
livello A! A nord-ovest dell’Africa
è in corso una nuova guerra civile. Sfortunatamente gli
altri ninja sono tutti
in missione. Chi mandiamo” ed espone subito il problema.
“Tsk!
Un’altra
cavolata come questa!” ogni volta che vede Sasuke, A sente
sempre brutte
notizie.
“Ma
perché non
la smettono con queste scemenze! Alla fine non risolvono mai e chiamano
noi a
risolvere la situazione!” anche Oonoki si lamenta di suo.
“Siamo
ninja e
abbiamo il dovere di rispondere a questa missione” ma Gaara
richiama i suoi due
colleghi al dovere “Naruto, sei tu il responsabile
dell’organizzazione per
quanto riguarda missioni. Come ci muoviamo!” si rivolge poi
al suo amico
ricordandogli il suo compito.
“Visto
che ci
sono, andrò io a risolvere la situazione!” e il
biondino intende andare
personalmente.
“Ma
Naruto e la
nostra serata speciale!” Hinata ci rimane male: i due avevano
programmato
una serata solo per
loro due.
“La
faremo dopo
che sarò tornato!” le risponde il biondino con un
sorriso “Non ci rinuncerei
mai e lo sai” e le accarezza il mento
“Sarò qui prima che tu possa dire
Ramen!”
che è la sua parola preferita^^.
“Se
vai da
solo, fai casini Dobe!” Sasuke non perde occasione per
sfotterlo “Poiché
nemmeno io ho molto da fare, vengo con te!” nemmeno un
esercito potrebbe
battere i due.
“Ok
allora!”
risponde il biondino che va al muro dell’ufficio e afferra la
sua enorme spada
“Signori, parto subito! Fatemi sapere
novità!” e senza perdere tempo, esce
fuori dall’ufficio con il suo amico.
“Buona
fortuna
Naruto!” Hinata sa bene che il suo ragazzo è forte
ma la preoccupazione c’è
sempre.
“Dai,
non
prendertela!” ma Kaeleena le mette una mano sulla spalla
“Approfitta del
momento per pensare a qualcosa di buono da fargli trovare per quando
torna!”
non sa che altro consiglio darle.
“Come
sempre
rovini i bei momenti fratellino!” sospira Itachi “Magari Kaeleena
sapesse
cucinare come sa consigliare!” ma fa anche questo
pensiero: sua moglie sarà
brava a fare di tutto ma per la cucina è proprio negata^^.
“Direi
che ora
possiamo sciogliere la seduta che ne dite?” propone Mei
mentre prende un altro
po’ del suo the “Perché non andiamo a
prendere un po’ d’aria?” e a questa idea.
“Andata!”
Rispondono
tutti, chi più chi meno convinto^^.
Tutti
escono
tranne Kaeleena e Hinata che raccoglie le tazze.
“Uff!”
la
povera Hyuga sospira sconsolata “Volevo almeno che bevesse
una goccia!” mente
prende il bicchiere del suo fidanzato che non è stato
toccato.
“Non
te la
prendere, sono cose che capitano” la consola la Sandtimes
“Riuscissi io a fare
un buon the!” e anche lei si deprime^^ Come detto,
è negata per la cucina.
“Ma
non avevi
capito come fare?” Hinata la guarda incredula: glielo aveva
spiegato in maniera
così dettagliata.
“Scusami,
ho
perso gli appunti!” confessa la donna depressa
“Dai, lo bevo io un po’ del tuo
the: ne ho proprio bisogno” e prende la tazza.
“Un
giorno ci
riuscirai, ne sono sicura!” la consola la ragazza.
“Ti
ringrazio!”
Kaeleena recupera un po’ il suo sorriso e fa per bere, ma
vede il riflesso del
soffitto e si ferma seria.
“Che
c’è?” la Hyuga
ha notato lo sguardo della donna che nel frattempo ha alzato lo il capo.
Sul
soffitto
dell’enorme ufficio, proprio in mezzo alla stanza vicino al
lampadario pende
una cordicella su cui è appeso un ciondolo con uno smeraldo
esagonale.
Nell’osservare
quella pietra Kaeleena è presa dai ricordi mentre abbassa lo
sguardo.
“Quanto
sarà
passato?” anche Hinata ha capito la preoccupazione della
donna e pone questa
domanda.
“Troppo
tempo”
risponde genericamente la donna “Padre,
madre, Fenrir: vi libereremo, è una promessa!”
mentre fa questo pensiero,
si beve il the “Ottimo, come sempre” e poi torna a
sorridere a Hinata.
“Ne
sono
contenta!” sorride la giovane mora mettendo da parte quel
pensiero.
NORD-OVEST
DELL’AFRICA. UN GIORNO DOPO!
I
due ninja
sono arrivati sul luogo al tempo record di due ore e, in mezza giornata
hanno
risolto il problema senza mietere vittime.
Conclusa
la
missione, i due ninja tornano a casa.
“Che
missione
pallosa!” si lamenta Sasuke mentre si aggiusta un arco sulla
spalla.
L’arco
in
questione è di pregiata fattura, interamente bianco con
disegni stilizzati di
nero e rosso e ha riflessi bianchi candidi. La corda è
sottile e quasi
trasparente.
Sasuke
non si
separa quasi mai da quell’arma: la conserva ancora meglio
della sua Kusanagi
per un motivo molto particolare, è la sua
Zampakutò.
“Dico
io, tutto
questo per una donna!” anche Naruto si lamenta un
po’ “Mi sa che questi non
hanno letto l’Iliade” e cita la famosa opera.
“Nemmeno
tu
l’hai mai letta Dobe” lo punzecchia
l’Uchiha “Hai solo letto una versione
ridotta per i bambini o non avresti capito nulla” come
sappiamo Naruto non è
fatto per stare troppo seduto^^.
“Non
ho tempo
per stare sui libri a rovinarmi il cervello” ma se leggere lo
aiuterebbe! “Ho
altre cose da fare!”.
“E
che cosa
avresti di tanto importante da fare se non mangiare Ramen, firmare
pratiche
noiose e uscire con Hinata?” ma Sasuke elenca le poche cose
che fa l’amico.
“Quest’ultima
è
la più importante” risponde il ragazzo a tono
“E poi che ne sa il <<
verginello del villaggio? >> “ e lo sfotte in
quel modo.
“Hai
qualche
ultima parola da dire prima che ti ammazzi!” che non apprezza
per niente e lo
guarda con tanto di Sharingan attivo.
“Sei
un Baka
dai capelli a culo di papera!” questa è la
risposta del biondino^^.
“MA
IO TI
AMMAZZO DOBE DALLA TESTA CUBICA!” l’Uchiha non ci
vede più dalla rabbia ed
estrae la sua spada.
“FATTI
SOTTO!”
e anche Naruto lo punta nervoso con lo spadone pronto ma….
BONK!
BONK!
Due
mani
appaiono dal nulla e colpiscono quelle due teste bacate.
“AHIA!”
E
ovviamente i
due si lamentano mentre si tengono la testa fumante.
“Certe
volte siete come due bambini!”
davanti a Naruto appare uno spirito.
È
un uomo alto
due metri circa sulla trentina. Sul volto leggermente appuntito
c’è un po’ di
barba mentre i capelli castani scuri si muovono indomabili fino alle
spalle;
gli occhi sempre seri sono coperti da un paio di occhiali a mezzaluna.
È
interamente coperto da un lungo abito bianco che finisce con rifiniture
azzurre.
Quest’uomo
è in
realtà la Zampakutò di Naruto e si chiama Tsubasa
No Bi (tradotto, significa
Lama del sole o Sole tagliente) e, cosa incredibile, è il
gemello di Zangetsu
(tradotto, vuol dire Luna Tagliente), cioè la
Zampakutò di Ichigo.
“Abbiamo
dei padroni davvero tremendi!”
accanto a Tsubasa no Bi ne appare un altro.
È una grande
fenice dorata dagli occhi verdi
come smeraldi. Il suo nome è Sacra Fenice di Nephtys ed
è la Zampakutò di
Sasuke.
“PERCHE’
DIAVOLO L’AVETE FATTO!” l’Uchiha esplode
contro i due mentre si tiene il capo
dolente.
“Forse
perché vi state comportando come due scemi!”
risponde la fenice “Ricorda
che Naruto è un tuo amico, non puoi dirgli simili parole!”
e riprende il suo protetto.
“Naruto,
credo che tu abbia capito cosa voglio dirti!”
senza cambiare espressione, anche Tsubasa riprende
il suo padrone.
“Sì,
hai
ragione!” il biondino gli risponde in modo calmo: non
oserebbe mai alzare la
voce contro parte della sua anima.
“Ok,
ok! Scusa
Dobe!” alla fine anche Sasuke si da una calmata e si scusa.
“Andata!”
sorride il ragazzo.
“Così
va meglio!”
annuisce la
Fenice “Beh,
che aspettate a tornare a casa? Avete delle cose da
fare no!”
invita i due
ragazzi a darsi una mossa e sparisce.
“Sbaglio
o avevi promesso a Hinata che avresti fatto subito!”
anche Tsubasa No Bi mentre
sparisce ricorda al suo protetto gli impegni che ha preso^^.
“Avete
ragione!” conferma il biondino “Forza
Sasuke!” e prende l’amico per il braccio
che…
“So
camminare
da solo grazie!” si libera del braccio dell’amico e
si avvia con la sua solita
aria imbronciata ma “SPOSTATI!” percepisce qualcosa
dietro di loro.
ZACK!
Due
secondi
dopo una katana taglia in due il terreno e davanti ai due appare una
figura
incappucciata dalla testa ai piedi.
“E
questo chi
è!” Naruto sta per estrarre la spada ma viene
fermato da Sasuke.
“Non
lo so, ma
lascia che ci pensi io! Quel fendente era rivolto a me”
grazie al suo sharingan
l’Uchiha ha visto la traiettoria del colpo capendo di essere
lui il bersaglio.
“Tu!”
la
misteriosa figura punta l’Uchiha con la spada
“Dimmi, dove si trova la
pergamena!” e il suo è un vero comando.
“Pergamena?”
I
due si
guardano in faccia e non capiscono.
“Scusa,
quale
pergamena… EHI!” Naruto sta per chiedere qualcosa
quando si vede arrivare
contro un kunai che schiva prontamente.
“Taci!”
il
misterioso assalitore non lo considera nemmeno “Dove si trova
la pergamena!” e
ripete l’ordine usando una voce più tagliente.
“Non
so chi tu
sia o di che pergamena parli” Sasuke alza la sua spada in
avanti “Ma se cerchi
rogne amico, le hai trovate!” il suo è un chiaro
invito a farsi sotto “Naruto,
restane fuori!” e fa capire all’amico di non
intromettersi.
“Peggio
per
te!” l’avversario si mette in posa e….
CLANG!
Con
una
rapidità eccezionale, appare davanti all’Uchiha
minore che para prontamente e
inizia un rapido duello.
“E’ veloce!” mentre
osserva con
attenzione i movimenti dell’avversario, Sasuke fa questo
pensiero “Non so quale sia il suo
stile ma muove la
spada come fosse il suo braccio” e nota anche
l’abilità nel movimento.
In
quel momento
l’avversario fa per praticare un affondo che Sasuke schiva
prontamente ma “Ora!”
con un movimento inaspettato…
ZOCK!
Devia
la
traiettoria dell’attacco all’ultimo istante e
ferisce di striscio l’Uchiha che
si allontana di scatto.
“Incredibile!” Sasuke si tocca
la guancia
che è stata colpita “In
un attimo ha
cambiato la direzione dell’attacco in piena esecuzione!
Inoltre ho percepito
del chakra scorrere sulla lama! Voleva provare a stordirmi ma sono
stato più
veloce e l’ho evitato in tempo!” grazie
al suo sharingan è riuscito a
salvarsi all’ultimo istante.
Dall’altra
parte il misterioso nemico mantiene la guardia alta “Tsk! Non sono riuscita a colpire la parte che
volevo. Quegli occhi sono
identici a quelli di quell’uomo, eppure perché
sento di stare sbagliando tutto!
Il mio Shin-Ren, l’allenamento del cuore non percepisce
nessun pensiero
malvagio in lui” questa misteriosa
abilità non l’ha mai tradita “E quell’altro chi è?”
sposta leggermente
lo sguardo su Naruto “Somiglia a
quell’altro con l’armatura dorata ma il suo cuore e
la sua anima risplendono di
luce” non capisce chi siano questi due
ma…
“TI
SEI
DISTRATTO!” approfittando dell’improvvisa
distrazione dell’avversario Sasuke
cala la sua spada.
CLANG!
CLANG! ZOCK! ZOCK!
Le due spade si scontrano
di nuovo e, per
l’impatto, scivolano dalle mani dei proprietari.
“Bene
e
adesso…” Sasuke è sicuro di riuscire a
battere subito l’avversario senza arma
ma…
KAPOM!
Riceve
un
potente calcio allo stomaco che lo costringe ad arretrare.
“Adesso
sei
finito! Con quel colpo non ho colpito un centro nervoso.”. Fa
capire di aver
sorpreso l’Uchiha.
“Davvero?”
ma
lui sorride e…
PUFF!
Sparisce
in una
nuvola di fumo rivelandosi una copia.
“Cosa!”
non si
aspettava una simile mossa
“Dov’è!”
“ECCOMI
QUI
CHIDORI!” Sasuke appare da dietro e cala il suo attacco
elettrico verso
l’avversario ma…
ZOCK!
Questo
si
abbassa all’ultimo istante e la mano dell’Uchiha
infilza il mantello che viene
sollevato “Porca…” e gettato sulla
faccia faccia...
KAPOM!
E
l’avversario
ne approfitta per colpire il moro alle spalle con un potente calcio che
paralizza i suoi centri nervosi.
“MA
CHE…”
Naruto che è rimasto in disparte può vedere il
volto dell’assalitore.
“Dannazione!
Non riesco a…” Sasuke finisce a terra di schiena
(cioè col volto verso l’alto)
e cerca inutilmente di muoversi ma, quando il mantello avversario gli
viene
tolto, le parole si bloccano nel vedere contro chi sta combattendo.
Davanti
all’Uchiha si staglia una ragazza della sua età
sul metro e 79. Il fisico
sottile e aggraziato mette in risalto le sue forme ben proporzionate.
La pelle
è color del miele e i lunghi capelli color platino la fanno
risplendere ancora
di più mentre gli occhi sono bronzo dorato, penetranti come
quelli di un falco.
Questa
leggiadra quanto letale ragazza indossa un
body senza maniche di fitta
rete di pelle nera; sopra il seno generoso indossa una corazza bianca
(in
pratica come un top così s'intravede anche la
scollatura^^), i guanti sono
di pelle nera e arrivano fino al gomito mentre le dita sono
munite di
piccoli artigli d'argento (come se avesse gli artigli della tigre)
ovviamente
sandali di pelle nera che le arrivano fin sopra il ginocchio.
Sopra
indossa un haori corto di seta rosso sangue con le maniche molto ampie
(ma è
abbastanza corta da far vedere il sedere sodo^^) tenuto chiuso
da un obi
di pelle nera ovviamente sul davanti è
bello aperto. Sulla stoffa
dell’haori ha tatuata una bella testa di tigre che ruggisce;
il fodero della
katana è infilato nell'obi sulla schiena.
I lunghi capelli sono
chiusi da una treccia alta mentre la parte inferiore del volto
è coperta da una
maschera nera.
“Per
te è finita!” la misteriosa ragazza è
pronta a calare un nuovo pugno
ma…
“Chidori
Nagashi!” da geniale Uchiha che è, Sasuke usa il
flusso dei
mille falchi che avvolge tutto il suo corpo di elettricità
costringendo
l’avversaria ad allontanarsi.
“Usi
l’arte del Fulmine!” gli occhi felini della ragazza
mantengono la
calma “In questo modo hai reso inutile la mia
tecnica!” infatti…
“Esatto!
Ora posso muovermi!” usando
l’elettricità, il ragazzo ha
recuperato le sue funzioni motorie (come si dice: chiodo scaccia
chiodo^^).
KAPOM! KAPOM!
Ma
la ragazza non resta ferma e colpisce il moro con un pugno
appartenente a uno stile molto particolare.
“UGH!”
e il ragazzo lo riconosce subito “Questo è lo
stile della Tigre!
Non pensavo che ci fosse qualcuno capace di praticarlo con tanta
maestria” in
un certo senso si sta complimentando con la bionda platinata.
“Risparmia
i complimenti: non li voglio!” ma l’avversaria si
lancia
all’attacco, pronta a ricominciare quando.
“ADESSO
BASTA!” Naruto si frappone tra due e…
KAPOM! KAPOM!
Colpisce
i due con un calcio in rovesciata e poi li afferra per la testa
mettendoli a terra.
“Ti
avevo detto di non intervenire Dobe!” costretto a terra dalla
mano
dell’amico.
“Questo ragazzo è velocissimo! Non
sono riuscita ad anticiparlo!” mentre la misteriosa
ragazza cerca
strenuamente di liberarsi ma la presa del biondino è ben
salda.
“Per
favore, smettila di combattere!” l’Hokage si
rivolge alla misteriosa
assalitrice “Non so cosa cerchi ma hai preso un granchio: non
sappiamo nulla di
questa pergamena” e mette subito in chiaro le cose
“Per favore, dicci chi sei!”
e lascia la presa sui due.
“Tsk!
Perché diavolo sei intervenuto!” protesta Sasuke
“Avevo tutto sotto
controllo!” gli sono stati rovinati i piani.
“Come
no!” risponde il biondino con un sorriso bastardo.
La
misteriosa ragazza si alza in piedi e prende la sua katana che ha
l’elsa dorata a forma di tigre e la rinfodera.
“Vuoi
sapere chi sono biondino? Allora seguimi: c’è un
rifugio qua
vicino” e si avvia.
Naruto
decide di seguirla e fa segno a Sasuke di venire anche lui.
“Tsk!”
anche se controvoglia, l’Uchiha decide di seguirli e recupera
la
Kusanagi.
POCHI MINUTI DOPO! DENTRO UNA
PICCOLA RADURA.
La
misteriosa ragazza ha condotto i due in una radura lussureggiante,
dove sorge una piccola casetta di legno leggermente sgangherata.
La
ragazza apre la porta e fa segno ai due di entrare.
Dentro
il luogo è spoglio: c’è solo un piccolo
tavolo, un semplice camino
e un giaciglio di rami al lato.
“Allora!
Possiamo sapere chi sei?” Naruto si ferma in mezzo alla
piccola
stanza e fissa la ragazza che si è voltata verso di lui
“Ah che sbadato! Io
sono Naruto Uzumaki, Hokage di Konoha e uno dei capi della Grande
Alleanza
delle terre Ninja” e si presenta alzando le due dita della
mano destra.
“Che
catapecchia!” fa il moro mentre si poggia al muro
“Io sono Sasuke
Uchiha di Konoha, membro dell’organizzazione Grande Alleanza
delle terre Ninja
e appartengo al glorioso clan Uchiha” anche lui si presenta.
“Uso
questa casa solo per riposare!” chiarisce la ragazza mentre
si sfila
la mascherina che le copre il viso che si rivela bellissimo e scolpito
dagli
angeli “Il mio nome è Akemi Yamada, detta Scarlet
Shade e vengo dall’isola di
Tora” e si presenta anche lei.
“Molto
piacere” sorride Naruto “Hai detto che vieni
dall’isola di Tora!
Devi scusarmi ma non l’ho mai sentita nominare!” e
con tono molto educato (da
quando in qua Naruto è così educato 0_0) le dice
di non conoscere il luogo da
cui viene questa misteriosa ragazza.
“Non
me ne sorprendo!” risponde Akemi “La mia
è una piccola isola situata
nell’oceano indiano, non molto distante da qui, ma non
è segnata su nessuna
carta geografica!” e spiega il motivo del perché
la sua isola non sia
conosciuta.
“Solo
i luoghi segreti non sono segnati sulla cartina al giorno
d’oggi!”
Sasuke interviene nel discorso e trae le sue conclusioni “Che
cosa custodisce
quel luogo e tu perché sei qui?” e pone la domanda
che gli ronza in testa.
“La
mia isola è il luogo in cui viene venerato il dio Kwon,
colui che
pronuncia le parole sacre del potere: il maestro supremo del
combattimento
senza armi. Quest’isola è abitata da monaci
combattenti specializzati nelle arti
della tigre e nell’uso di Shin-Ren e Yubi-Jutsu che
permettono di allenare il
cuore e controllare i centri nervosi.
Da
quando ho memoria, sono sempre vissuta su quest’isola ma il
mio
maestro e padre adottivo, il gran Maestro dell’Alba, mi ha
detto che io non
sono di quella terra: lì vi abitano solo i monaci che sono
tutti maschi e io
sono l’unica femmina” Akemi fa una piccola pausa
per permettere ai due di
interiorizzare tutto.
“Hai
detto che su quell’isola vi abitano solo monaci combattenti,
allora
come ti sei ritrovata là?” Naruto lo chiede con
tutta la curiosità che ha.
“Nessuno
l'ha mai saputo!” risponde la Yamada “Mi dissero
che ero stata
trovata in fasce davanti al tempio del sommo Kwon ma non è
mai stato chiaro
come: i contatti sono sempre molto limitati!” e fa capire che
il posto è top
secret.
“Che
senso ha vivere come un eremita!” Sasuke non stacca lo
sguardo dalla
sua interlocutrice “Che cosa custodite in
quell’isola e perché ora sei qui?” e
ripete la domanda di prima.
“Noi
siamo i custodi delle pergamene del Potere che racchiudono segreti
arcani circa il mondo e le sue origini” la Yamada da questa
rapida risposta
“Almeno questo era il nostro compito” nei suoi
occhi passa un velo di tristezza
“L’isola di Tora non esiste
più!” e rivela la verità.
I
due ninja sgranano gli occhi.
FLASH
BACK DÌ CIRCA DUE MESI PRIMA
Sul
grande oceano indiano sorgeva una piccola isola verde.
La
flora era ricca e varia, vicino alla riva crescevano diversi alberi da
frutta che facevano sembrare quel luogo un piccolo paradiso.
Su
questa piccola isola c’era un altopiano su cui sorgeva il
tempio del
dio Kwon.
Era
una costruzione in stile indiano: la cupola color terra leggermente
rialzata, saliva verso il cielo; l’ingresso era sorvegliato
da due grandi tigri
di pietra sedute in posa di maxi gatto egizio.
Intorno
al tempio sorgevano delle piccole abitazioni dello stesso stile e
gli abitanti vi camminavano tranquillamente.
Tra
questi vi era Akemi che in quel momento stava leggendo alcuni libri
provenienti dal mondo esterno.
Indossava
un lungo mantello bianco strato di nero che le copriva tutto il
corpo snello.
“Manga!”
dopo aver chiuso il suo giornaletto, la ragazza sorrise
“Davvero
molto curiosi e divertenti! Quanto vuoi per questo?” e si
rivolge al commerciante.
“Mi
fai sempre la stessa domanda Akemi ed io ti do la stessa
risposta!”
disse un uomo incappucciato con indosso una tunica nera “Non
mi devi nulla!” in
quel luogo non serviva usare il denaro.
“Non
c’è proprio nulla che possa darti?”
chiese la ragazza con un
sorriso.
“Già
il tuo sorriso è un ottimo pagamento per me”
rispose lui.
“Sei
incorreggibile!” Akemi non poté fare a meno di
ringraziarlo e dopo
un inchino si allontanò.
“Akemi,
vieni qui!” a pochi metri c’era un alto uomo che
chiamò a sé la ragazza.
Era
un uomo alto quasi due metri. Vestiva una corta cotta di maglia
coperta da un abito color porpora con cappuccio incorporato che copriva
il suo
volto.
“Eccomi
padre!” la ragazza arrivò davanti a lui e fece un
riverito
inchino.
“Vieni,
è il momento di ricevere la tua spada!” e giuntala
per il fianco
la condusse al tempio.
IL
TEMPIO DÌ KWON
All’interno
si respirava un’atmosfera surreale: nell’aria si
sentiva un
leggero odore d’incenso mischiato ad alcune spezie utili per
la meditazione.
Il
tempio era circondato da una doppia fila di colonne, per il resto non
c’erano sedili o altro.
Al
limite estremo del tempio c’era un altare su cui era poggiato
un
grande scrigno perfettamente lavorato: al suo interno vi erano
custodite le
Pergamene del Potere.
Akemi
e il padre entrarono nel tempio al momento vuoto e si avvicinarono
all’altare.
Giunti
lì i due s’inginocchiarono in segno di riverenza.
“Sei
pronta a rinnovare il tuo credo?” chiese il grande maestro
dopo
essersi voltato.
“Io,
Akemi Yamada giuro eterna fedeltà al divino Kwon e, insieme
ai miei
fratelli, m’impegno a combattere il male di questo mondo con
la forza della mia
fede e a custodire l’antico segreto delle Pergamene del
Potere con la mia
anima” e recitò questa frase di rito.
“Molto
bene!” disse il maestro compiaciuto e si avvicinò
all’altare “Che
il sommo Kwon ti protegga sempre” e tornò con in
mano una lunga katana che era
appoggiata lì vicino “Questa è Scarlet
Shade, d’ora in avanti i vostri nomi
saranno la stessa cosa! Quando la estrarrai ricorda sempre che combatti
per il
tuo credo!” e la consegnò alla figlia
che…
“Non
lo dimenticherò mai!” fece un riverito inchino
mentre teneva la
katana tra le mani.
“Alzati
figlia mia!” il gran maestro le tese la mano che fu presa
“Ora
sei a pieno titolo una di noi!” e le sorrise.
“Grazie
padre!” sorrise la ragazza.
“E
ora dobbiamo festeggiare!” e tirò fuori un pacco
dalla tunica.
“Per
me!” Akemi si attaccò la spada alla schiena e lo
prese.
“Con
la speranza che ti piaccia!” sorrise il padre.
“Di
sicuro!” rispose la bionda.
POCHI
MINUTI DOPO CASA DÌ AKEMI!
La
casa della ragazza era semplice: formata da un paio di stanze. La
prima era il soggiorno arredato con mobili pregiati, di cui alcuni
moderni, un
grande tappeto lo attraversava fino alla porta laterale;
l’altra, era la stanza
da letto in cui si trovavano due semplici letti affiancati da un
armadio e una
piccola biblioteca.
In
quel momento il gran maestro, il saggio Yamada, era seduto sulla sedia
del tavolo e aspettava pazientemente di vedere la figlia con indosso il
nuovo
abito che le aveva preso.
Essendo
in casa si era tolto il cappuccio, mostrando un viso sulle
tonalità dell’ambrato e ben curato: non mostrava
nemmeno di avere trent’anni
che portava benissimo, i capelli neri erano raccolti in una lunga e
morbida
coda mentre gli occhi color bronzo dorato erano seri e calmi anche se,
in quel
momento, si poteva notare una certa agitazione^^.
“Eccomi
qui!” Akemi uscì dalla stanza da letto con indosso
l’abito che ha
adesso.
“Ti
sta benissimo figlia mia!” le sorrise il padre.
“Sembra
fatto su misura per me” nell’osservarsi, la ragazza
era quasi
meravigliata “Grazie padre!” e fece un riverito
inchino.
“Non
ringraziarmi, è stato un piacere regalartelo!” di
rado faceva dei
regali alla figlia ma in quelle poche occasioni riusciva sempre a
stupirla e di
questo ne era contento.
SULLA
RIVA DELL’ISOLA SPIAGGIA
WWWWWOOOOOOSSSHHHHHH!
Con
quel suono sinistro due individui apparvero sulla costa.
“E’
dunque qui il luogo in cui si trova questo interessante
tesoro?” a parlare era
stato un uomo ricoperto da una splendente armatura d’oro. I
capelli biondi
erano alti mentre gli occhi rossi come il sangue.
“Proprio
così, Re degli eroi” rispose l’altro.
Questo indossava una lunga tunica nera su
cui erano disegnate delle nuvole rosse mentre il volto era coperto da
una
maschera arancione a forma di spirale che lasciava intravedere solo
l’occhio
destro rosso come il sangue mentre i capelli corti erano neri. Dietro
la
schiena portava un enorme ventaglio.
“Perché
hai deciso di metterti la tua vecchia maschera!” chiese
l’uomo in armatura che
aveva notato questo particolare.
“Anche
se maschero il mio Rinnegan, non cambierà niente: preferisco
usarlo al momento
giusto” rispose l’uomo mascherato
“Muoviamoci!” e si avviò.
“Attento
a non darmi ordini Tobi!” mantenendo un portamento fiero,
anche il cosiddetto
re degli eroi si avviò.
NEL
VILLAGGIO
“E’
ora della preghiera al sommo Kwon figlia mia” il gran maestro
si alzò dalla
tavola, dopo un rapido pasto e ricordò ad Akemi
l’orario.
“Eccomi
padre!” rispose la ragazza mentre sparecchiava “Un
attimo solo e….” di colpo
percepì un cambiamento nell’aria.
“Che
cos ti…” ma anche il padre lo percepì
“Chi sono!” due presenze mai sentite
prima e….
BOOM!
BOOM! BOOM!
Delle
potenti esplosioni squarciarono il silenzio e la calma
dell’isola.
I
due si fiondarono fuori e si presentò loro uno spettacolo
agghiacciante: il
villaggio era stato ridotto a ferro e fuoco.
“IL
TEMPIO!” gridò il gran maestro “AKEMI!
VA A PROTEGGERE LE PERGAMENE! SVELTA! IO
FERMERO’ GLI INVASORI!” e ordinò alla
figlia di pensare alla protezione del
loro tesoro più prezioso.
“SI
PADRE!” e la giovane ragazza non esitò attimo.
“Sparite,
miseri vermi!” l’uomo in armatura era davanti a un
manipolo di monaci combattenti
che gli si lanciarono contro ma….
ZACK!
ZACK! ZACK! ZACK! ZACK!
Dal
nulla apparvero delle armi che li trapassarono uccidendoli sul colpo.
“Tsk,
patetici!” disse il cosiddetto Re degli eroi senza battere
ciglio, poi notò
Akemi che correva verso il tempio “Ma guarda! Mi avevano
detto che qui vivevano
solo monaci. Forse lei sarà un altro bel tesoro da
aggiungere alla mia
collezione!” e con un sorriso che non prometteva nulla di
buono la seguì.
“Gilgamesh
non perdere tempo” ma Tobi gli si avvicinò dopo
aver compiuto un autentico
massacro “Il nostro obiettivo sono le Pergamene del Potere.
Va a prenderle
subito” e gli ordinò cosa fare.
“Non
osare mai più darmi degli ordini” ma il re dorato
lo fissò storto “Se sono qui
è solo per volontà del mio Master che mi ha detto
di seguirti” ma s’incamminò.
SWISSH!
ZOCK!
Ma
una katana bloccò la sua strada e il gran maestro fece la
sua comparsa.
“Tu
guarda, ce né un altro!” ghignò
Gilgamesh.
“A
lui ci penso io!” ma Tobi si fece avanti.
“Come
avete osato profanare questo luogo sacro!” il grande maestro
fissò i due
invasori con sguardo freddo “Io, Soichiru Yamada Gran Maestro
dell’Alba vi
punirò!” e si lanciò
all’attacco contro Tobi.
“Il
Gran Maestro eh?” l’uomo mascherato lo
guardò senza battere ciglio e….
SWWWWWIIIHHH!
Quando
sembrava essere stato colpito dall’attacco dello Yamada,
questo lo attraversò.
“Che
cosa!” fece incredulo il gran maestro.
“Sarai
anche il capo della baracca ma contro di me non puoi fare
niente!” voltandosi
tranquillamente, Tobi lo fissò col suo occhio visibile
“Hai perso!” e disse
queste glaciali parole.
“AAAAAHHHHHHHHH!”
il gran maestro non cedette e tentò un nuovo attacco con un
potente calcio ma
anche questo attraversò il corpo dell’avversario
che poi lo afferrò alla testa.
“E’
ora di morire Gran Maestro! Regno degli Umani!” e
attivò una tecnica devastante
che in un istante gli estrasse l’anima facendolo sprofondare
nelle tenebre.
“Akemi!” questo fu
l’ultimo pensiero del
saggio maestro prima che i suoi occhi si chiudessero per sempre.
“Non
era un granché!” fece calmo Gilgamesh il re degli
eroi mentre prendeva la
katana che era stata lanciata “Davvero bella! Credo che la
aggiungerò alla mia
collezione!” nel vedere la forma dell’elsa su cui
era rappresentata un’aquila e
il perfetto equilibrio, decise di prenderla.
“Fa
come vuoi, ora finiamo la missione!” senza nemmeno degnare il
compagno di uno
sguardo Tobi si avviò verso il tempio.
NEL
TEMPIO!
“No!”
Akemi grazie allo Shin-Ren riusciva a trattenere le lacrime ma il suo
cuore
piangeva oltre ogni dire nel percepire la vita dell’adorato
padre estinguersi
“Sono rimasta solo io! Dovesse costarmi la vita,
proteggerò le Pergamene!”
ormai era decisa.
“E’
un peccato che un così bel fiore debba appassire
così presto! Mi sarebbe
piaciuto aggiungerti ai miei tesori” dall’ingresso
risuonò beffarda la voce di
Gilgamesh e poi….
SWIH!
SWISH! SWISH!
Una
moltitudine di armi piovve verso la ragazza che
però…
CLANG!
CLANG! CLANG!
Estrasse
Scarlet Shade e deviò tutti gli attacchi.
“Niente
male! Non è da tutti salvarsi da un attacco di Gilgamesh, il
re della
leggendaria città di Uruk, nonché il Servant
più potente che ci sia” davanti ad
Akemi apparve Tobi che tese la mano per afferrarla ma lei fu
più veloce e si
allontanò.
“Dannato
mostro! Non ti perdonerò mai per aver ucciso mio
padre” nonostante usasse lo
Shin-Ren per controllare le sue emozioni, percepiva la rabbia scorrerle
dentro.
“E
così il gran maestro era tuo padre! Se la cosa ti
potrà consolare, ora lo
raggiungerai!” e tese la mano destra in avanti
“Addio! Shinra Tensei!” e con
quella parola.
WWWOOOOSSSHHH!
CRASH!
Usò
una potente tecnica che schiantò la povera ragazza contro le
colonne del tempio
che la seppellirono.
“Davvero
un bel colpo Tobi, o dovrei chiamarti Madara Uchiha!”
Gilgamesh gli si avvicinò
e lo guardò ammirato.
“Chiamami
semplicemente Tobi” rispose l’uomo mascherato
“Ora muoviamoci!” e si avvicinò
all’altare ma…
“VOI
NON FARETE UN ALTRO PASSO!” Akemi piombò su di
loro con la sua katana in pugno
pronta a decapitare Tobi ma “Cosa!” di colpo fu
bloccata a mezz’aria.
“Sei
ancora viva, complimenti!” Tobi la fissò con
l’unico occhio visibile “Ma ormai
per te è finita!” estrasse il ventaglio
e…
KAPOM!
CRASH!
La
colpì con inaudita violenza schiantandola contro il muro
facendole perdere i
sensi.
DIVERSE
ORE DOPO!
L’alba
sorse sull’ormai distrutta isola di Tora.
Akemi
aprì debolmente gli occhi e si ritrovò coperta di
detriti.
“No!”
ma quando i suoi occhi misero a fuoco lo spettacolo devastante di
fronte cui si
trovavano, le lacrime scesero abbondanti “No!”
tutto quanto, il villaggio, il
tempio, l’altare erano stati distrutti e nessuno a parte lei
era sopravvissuto
“No!” talmente era la rabbia e la disperazione che
si graffiò il viso già
sanguinante.
“NNOOOOOOOOOOO!”
E
quel grido disperato riecheggiò per tutta l’isola.
FINE
FLASH BACK!
“…
Ci vollero
tre giorni perché mi riprendessi completamente e altri tre
per dare degna
sepoltura ai miei fratelli e a mio padre. Poco dopo decisi di prendere
il mare
e tutt’ora sono alla ricerca di quei due uomini e della
Pergamena che hanno
rubato dalla mia isola” detto questo Akemi tace.
Naruto
e Sasuke
restano in silenzio per alcuni minuti poi…
“Dannato
Madara!” Sasuke stringe i pugni furioso “Ancora una
volta hai portato solo
morte e distruzione!” non lo perdonerà mai per
questo.
“Ora
che ci
penso, tu hai lo stesso cognome di quell’uomo. Sei un suo
parente per caso?”
Akemi osserva seria l’Uchiha e attende una risposta.
“Tobi
o Madara
ha tentato di conquistare il mono molto tempo
fa” ma è Naruto a rispondere
“E ha traviato Sasuke portandolo dalla sua
parte, fino a quando non sono intervenuto io e l’ho fatto
ragionare” e
chiarisce anche questo punto.
“Capisco!”
la
ragazza osserva prima Naruto poi Sasuke “Quindi sapete chi
è quell’uomo
mascherato e l’altro?” vuole sapere qualcosa anche
su Gilgamesh.
“Gilgamesh
è un
anima eroica riportata in vita grazie a una reliquia molto
potente” risponde
l’Uchiha “E’ considerato il primo eroe
della storia nonché il Re degli eroi, ma
in realtà è solo un gran presuntuoso che
considera suo tutto ciò che suscita il
suo interesse. Entrambi fanno parte di un’organizzazione
criminale di nome
Chaos” e da una risposta esaustiva alla bionda.
“Quindi
sapete
parecchio di loro” Akemi capisce che non sono da soli
“Ho una richiesta da
farvi: vi prego di dirmi tutto quello che sapete sul loro conto e su
questa
organizzazione Chaos. In cambio io…” ma viene
interrotta da Naruto.
“Ti
unirai a
noi?” che completa la frase.
“Sì!”
questa è
la risposta della ragazza “Sono forte, è vero, ma
non è abbastanza per poter
sconfiggere due avversari come loro e gli altri membri. Vi prego,
aiutatemi a
colmare la mia debolezza” e giunge le mani in segno di
preghiera.
“Lascia
che ti
faccia una domanda!” Sasuke si stacca dal muro e si avvicina
alla bionda
“Perché li cerchi? Vuoi vendetta o
altro?” vuole capire se questa ragazza è
come era lui o no (incrociamo le dita).
“Il
dio Kwon
insegna a perseguire la via della giustizia che non va confusa con la
vendetta”
risponde Akemi “E’ vero, non posso perdonarli per
quello che hanno fatto agli
abitanti della mia isola ma non perseguirò mai la vendetta.
Ciò che mi preme
ora, è recuperare le Pergamene, se poi mi troverò
davanti quei due, li ucciderò
ma col cuore sereno e ardente di giustizia” questa
è la sua risposta.
“Un
po’ di
tempo fa mi consideravo un vendicatore: desideravo uccidere tutti
coloro che mi
avevano fatto soffrire con la forza del mio odio ma poi il Dobe qui
presente mi
ha aperto gli occhi” Sasuke fa questa premessa “Ma
tu segui una strada diversa
dalla mia e ti auguro di continuare a farlo con tutto il
cuore!” e accenna a un
sorriso.
“Terrò
a mente
le tue parole Sasuke!” anche la Yamada accenna a un sorriso
“Ebbene? Cosa mi
rispondete?” attende l’esito della sua richiesta.
“Io
accetto!”
Sasuke non tarda a far sentire la sua risposta “Anche
se non sembra, abbiamo molti tratti in comune. Spero di
conoscerti meglio!”e fa questo pensiero. Che la
freccia di cupido abbia
colpito il suo cuore?^^.
“E
nemmeno io
mi tiro indietro!” con un sorriso solare Naruto le tende la
mano e Akemi la
stringe “Benvenuta nell’Organizzazione Grande
Alleanza delle terre Ninja” ed
essendo l’Hokage ha l’autorità per
permetterle l’accesso.
“Grazie!
Non vi
deluderò ragazzi” e il sorriso sul volto della
Yamada diventa ancora più bello.
EPILOGO!
VILLAGGIO DÌ KONOHA!
Akemi
Yamada
viene immediatamente presentata agli altri Kage che, saputa
l’esperienza della
ragazza, accettano il suo ingresso nell’organizzazione.
Fino
a quando
Akemi non avrà trovato un buon alloggio, Sasuke le ha
offerto ospitalità nella
grande villa del suo clan, presentandola al fratello e alla cognata che
l’hanno
accolta calorosamente.
Naruto
è corso
di filato da Hinata e i due innamorati hanno fatto la loro serata
speciale^^.
“Tu
che dici?
Questa Akemi potrebbe fare breccia nel cuore del nostro
Sasuke?” mentre
sparecchia la tavola, la Hyuga lo chiede al suo ragazzo.
“Chissà!”
Naruto non sa che risponderle “Io comunque spero di si:
così almeno anche lui
potrà essere felice”e le sorride solare.
“Speriamo
bene!” e anche lei ricambia il sorriso poi si avvicina al suo
ragazzo “E’ il
momento della sorpresa finale.” e gli da un dolce bacio.
“Dolcissima!”
quando le loro labbra si staccano, l’Uzumaki la osserva
sognante “Ti amo
davvero!” e non si stancherà mai di dirglielo.
“Io
ancora di
più!” risponde la Hyuga poi “Guarda che
quello era solo un piccolo assaggio!” e
tira fuori un sorriso birichino.
“Mi
sembrava
poco” e la serata dei due innamorati continua^^.
RESIDENZA
UCHIHA!
Akemi
entra
nella sua stanza: ampia, illuminata dalla luna con tutti i confort e un
bel
letto comodo.
Per
la notte
ora indossa una semplice e aderente maglietta nera con un piccolo
pantaloncino bianco.
La
giovane
ninja di Tora si affaccia alla finestra e ammira la luna.
“Padre,
fratelli, è una promessa: recupererò le Pergamene
del Potere” e giunge le mani
in segno di preghiera, poi nota una foto sul comodino.
Su
di essa sono
raffigurati Naruto, Sasuke, Sauron, Inuyasha, Ichigo, le due Sakura,
Seras,
Rufy e Shirou che fanno il segno della vittoria.
“Non
so chi
siano questi ragazzi, ma se sono loro amici, allora sono sicura che
saranno
come loro” i due ninja hanno subito fatto una buona
impressione su di lei,
soprattutto “Sasuke, non so cosa tu abbia passato ma credo
che un giorno lo
saprò” e appoggia la foto sul comodino mettendosi
poi a letto.
NEL
PROSSIMO CAPITOLO
Hellsing
viene a sapere che un manipolo di
vampiri ha la sua tana in Australia.
Nefertari
partirà con Seras e Alucard nel
nuovissimo continente e farà la conoscenza dei membri
dell’Ordine di Merlino e
Selen scoprirà che il ragazzo che un tempo le ha cambiato la
vita è un membro
di una delle sette organizzazioni.
Questo
e altro nel prossimo capitolo.
Teresa è un personaggio di Claymore.
http://sphotos-a.xx.fbcdn.net/hphotos-ash4/198127_213514025330350_2179488_n.jpgTobi è il cattivo ufficiale di Naruto.
http://2.bp.blogspot.com/-QOm1miLoeFU/TgQrUNvw9pI/AAAAAAAAB-c/i14-XSNirE8/s1600/tobi+naruto4.jpg
Gilgamesh
è un personaggio di Fate Stay
Night.
Un ringraziamento a Ninja 767 per aver ideato il personaggio di Akemi Yamada e a Ladyash per il suo costume e l’aspetto di Sofia in Licantogenesi.
Questa è l'immagine a cui è ispirata Akemi
Questa è l'isola di Torahttp://www.tuttogratis.it/img/primopiano/1/foto_isole_005.jpg
Non posso mancare i volti dei vari Kage, ovviamente non c'è Naruto^^
http://02-0.store.lh.embed.ro/disk1/9d/c5/746446.jpg?token=153d56dd09b9afd0
Nel capitolo precedente non avevo messo un'immagine della strega Hikaru e molti me l'hanno chiesta,. Questo è il suo viso.
http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-ash2/157736_100001296486109_1924125348_n.jpg
Per il volto di Tsubasa No Bi immaginate Zangetsu di Bleach con un abito bianco.