Fanfic su artisti musicali > Falling In Reverse
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Autore: Momos    07/05/2012    1 recensioni
Fic sui Falling in Reverse
-se vuoi provarci fallo con qualcun'altra, non so se te ne sei accorto, nel caso contrario te lo dico apertamente. Mi stai sulle palle.- disse Guen scandendo bene le parole. Forse nessuna ragazza si era mai rivolta così a Ronnie, per questo si alzò nella stanza un -oooh- generale.
-Mi piacciono le sfide bella roscia- la provocò Ronnie.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-è inutile che ti spieghi il perchè, non capiresti- le rispose lei

-provaci, non sono tanto stupido! La droga e l'alchool mi ha bruciato milioni di neuroni ma non sono del tutto scemo- ironizzò lui. Guen rise

-non mi va, mi sentirei una stupida- rispose la rossa abbandonando il tono di sempre. Ronnie si sistemò di fronte a lei

-facciamo così, me lo racconterai quando ti andrà- le propose. Per la prima volta Guen alzò lo sguardo e sorrise annuendo.

-ti va di raccontarmi la tua di storia?- chiese Guen. Ronnie fece spallucce

-Non c'è molto da dire. Sono Ronnie, ho 28 anni e sono un cantautore. Non ho mai conosciuto mia madre ma non mi interessa, sono cresciuto con mio padre che ringrazio sempre e mio fratello. Ho passato gli ultimi anni in carcere e gli anni precedenti non facevo altro che bere e drogarmi. Ho buttato tanti, troppi anni così e ora sono pulito e felice- Ronnie racconò brevemente la sua vita, -non è molto interessante- disse poi alla fine.

-e non ti importa sapere perchè tua madre ti ha abbandonato?- chiese Guen

-sinceramente? Se l'ha fatto meglio così. Se fosse rimasta magari sarei diventato anche peggio di come ero. Insomma, avrà avuto i suoi buoni motivi per andarsene. Per fortuna c'era papà, lui mi ha sempre sostenuto- Ronnie cambiava quando parlava della sua storia, si agitava un pò e Guen lo notava perchè iniziava a giocare con la zip della sua felpa.

-Isabel aveva ragione, forse non sei così antipatico- disse la rossa dandogli una pacca sulla spalla. Ronnie rise e si rimise al suo fianco.

-cosa stavi ascoltando prima?- chiese infilandosi la cuffietta che era rimasta a penzoloni. Guen rise e gli mostrò la canzone timidamenete, per la prima volta. Ronnie si strofinò gli occhi,

-ti apprezzo come cantate, puoi chiedere a chiunque non sono una che scherza con la musica. Sono molto selettiva e...cavolo voi siete proprio forti!- disse Guen ridendo, -hai una bella voce, scrivi dei bei testi e delle belle melodie, davvero- continuò Guen. Ronnie fece come per inchinarsi

-grazie rossa! Tu suoni qualcosa?- le chiese Ronnie continuando a scorrere tra i vari artisti presenti nell'ipod di Guen.

-suono il basso- rispose lei salendo sul palco. Ronnie alzò lo sguardo

-dove vai ora? Devo inseguirti ancora?!- domandò preoccupato, Guen rise

-volevo solo farti sentire come suono, ma qui non c'è un basso!- rispose. Ronnie rimase giù, appoggiato con le braccia sul bordo del palco

-lì c'è una chitarra se vuoi- disse Ronnie indicando una chitarra appoggiata in un angolino, Guen la afferrò la collegò all'amplificatore e si mise seduta a terra. -Fammi sentire qualcosa rossa- disse Ronnie guardandola

-è una mia canzone, sei la seconda persona a cui la faccio sentire- le rispose Guen iniziando a suonare. Aveva scritto quella canzone pensando a degli episodi della sua vita. In quella canzone c'erano piccole parti di lei, una parte della sua breve infanzia, della sua brutta adolescenza e poi Isabel. Il suo sole, anche se non lo dimostrava spesso Guen considerava Isabel il suo angelo custode venuto per salvarla. Cantava con una voce roca, quasi rotta dal pianto. Ronnie finita la canzone salì sul palco.

-complimenti rossa, sono bellissime le parole ma, è tutto vero quello che racconti?- le chiese Ronnie aiutandola a tirarsi su. Guen posò la chitarra, si strinse nelle spalle e annuì -sono solo piccole parti- disse lei.

Ronnie si avvicinò a lei e la accarezzò sul braccio. Non voleva sbilanciarsi e questo era ovvio. Il viso di Guen si riempì di nuovo, dopo tanti anni, di piccole lacrime che iniziarono a rigarle il viso. La rossa si tuffò tra le braccia di Ronnie. Dopo tanti anni stava piangendo di nuovo, stava sfogando tutta quella rabbia che aveva dentro da tutta una vita nei confronti della sua "famiglia".

 

 

   
 
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