Capitolo 4: Paura di un no (Tsubaki Nakatsukasa)
Camminava lentamente, con passo insicuro, stringendo tra le mani qualcosa di gommoso a cui forse un tempo sarebbe stato concesso essere chiamato "palla", ma che adesso era un non ben definito oggetto di colore grigio slavato senza una forma precisa. Se ne stava tesa ad ascoltare ogni singolo rumore, dal lamento del vento che batteva con foga sul recinto al gracchiare delle foglie secche sotto i suoi passi. Poi, a un tratto, si fermò.
Un ragazzo robusto stava pacatamente disegnando dei cerchi nell'acqua del laghetto con un bastoncino, dandole le spalle. Sembrava non essersi accorto della sua presenza.
-M-Masamune...
Il ragazzo continuava imperterrito a giocherellare con il bastoncino nell'acqua, come se non avesse sentito.
-Masamune!
Il ragazzo si fermò e alzò leggermente il capo, senza voltarsi. -Che c'è, Tsubaki?
-Ecco, mi chiedevo se...
-Se?
La ragazzina abbassò gli occhi e prese a girare nervosamente un piede sul terreno.
-Ecco... vorresti giocare a palla con me?
Il ragazzo si girò. -E perché me lo chiedi con un tono così... dimesso?
-Perché... ecco, perché...
La bambina, lasciato cadere l'oggetto a terra, iniziò a stropicciarsi la gonna, sempre più irrequieta.
-Perché hai paura che ti dica di no?
La ragazzina smise di rovinarsi il vestito e guardò il ragazzo. -... Sì.
Quest'ultimo si alzò e si avvicinò alla piccola, guardandola severo.
-E anche se fosse?
La bambina restò interdetta. Se lui non avesse voluto giocare, le avrebbe ugualmente detto di no, anche se lei glielo avesse chiesto con un tono deciso. "Devo smetterla di comportarmi così" pensò.
-Niente. Se mi dici di no non fa niente.
Il ragazzo abbozzò un sorriso quasi soddisfatto. Poi raccolse la palla da terra e la lanciò verso la bambina, che, colta di sorpresa, lasciò che la colpisse in faccia.
-Hai dei riflessi troppo lenti, sorellina!
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Note: Ossequi! Rieccomi, leggermente in ritardo, con un nuovo capitolo della mia spregevole fan fiction. Questo qui non mi convince fino in fondo... non so come mai, ma non riesco a farmelo piacere. Sarà che è troppo breve, o troppo semplice... Come potete vedere, Tsubaki non si trova molto a suo agio con suo fratello(a me ha sempre dato quest'impressione), e quando gli parla, assume sempre quell'aria umile che a quanto pare a lui dà un po' di fastidio(ha un non so che di personale, questo capitolo).
Ringrazio sempre chi mi recensisce, grazie di cuore! *si inchina* Continuate a seguirmi e a darmi consigli e/o critiche, sarà sempre tutto ben accetto! See ya!