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Autore: Paolina91    08/05/2012    1 recensioni
Honey ha un sogno diventare una ballerina professionista ma questo desiderio sarà ostacolato dai genitori, quando la sedicenne andrà a New York per il concerto dei Tokio Hotel insieme alla sua amica la sua vità cambierà totalmente. Chissà cosa succederà nella vita dei quattro musicisti tedeschi e in quelli della bella ballerina.
Genere: Romantico, Sportivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2



Una volta chiuse nella loro stanza, si sentivano al sicuro.

Nonostante le urla provenienti dal piano inferiore.

Decisero di ascoltare la conversazione fra i genitori.

-Tesoro non urlare così, le ragazze sentono. – disse la madre cercando di calmare il marito.

-Non mi importa, non ce la faccio più. Ogni volta che si parla di scuola con Honey tutto va storto. Deve imparare a studiare e siccome i risultati non si vedono, ho trovato un metodo per far cambiare le cose. –

-E sarebbe?- chiese nuovamente la moglie spaventata.

-Facile, diremo stop alla danza fino a che non si metterà a studiare. –

La madre rimase basita dall’idea del marito ma fu costretta ad accettare, non c’era altra via d’uscita.

Poco dopo i genitori comunicarono la notizia alla ragazza che scoppiò a piangere disperata.

-Non potete farmi questo, lo sapete che la danza è tutto per me!-

-Invece posso, d’ora in poi lo studio sarà il tuo tutto e non osare obiettare ancora con me!- urlò il padre ma Honey voleva continuare a lottare per il suo sogno, e non si fece intimorire.

-No questa volta non accetto nessun ricatto! Io andrò a danza. –

-No signorina fine della discussione. –

La mora era già pronta a ribattere ma la mano del padre che velocemente si era schiantata contro la sua guancia, la fece smettere di parlare.

Si sentiva male suo padre non l’aveva mai sfiorata con un dito in 16 anni e adesso era come se il mondo le fosse crollato addosso.

Lo aveva deluso profondamente non c’era altra spiegazione altrimenti non sarebbe mai arrivato a tanto.

Cominciò a singhiozzare e decise di nascondere il viso fra le mani mentre le lacrime continuavano a scendere oltre che per il suo sogno infranto, anche per il male fisico.

Non pensava che suo padre sarebbe arrivato a tanto.

Si voltò dandogli le spalle e salendo di corsa nella sua camera pronta ad essere consolata dalla sorella.

Anche sua madre era rimasta colpita dal gesto del marito, non se lo aspettava e non seppe come ma gli urlò –Ti odio! –



Una volta in camera Honey trovò nuovamente conforto nelle esili braccia della sorella.

-Tranquilla troveremo una soluzione. Non permetterò a nessuno di farti rinunciare al tuo sogno. –

-Grazie ti voglio bene sorellina. –

Si misero sotto le coperte ma mentre la splendida bionda si addormentò subito, la mora continuò a piangere silenziosamente per tutta la notte.


La mattina Honey venne svegliata dolcemente da sua madre che le accarezzava la guancia.

Dopo essersi preparata, scese a fare colazione non degnando di uno sguardo il padre così come la madre e la sorella.

Si recarono a scuola con dei sentimenti dentro di loro completamente differenti.

Hilary era pronta ad iniziare una nuova vita, e Honey era determinata a trovare una soluzione al suo problema più grande.

Anche se prima avrebbe dovuto pensare all’interrogazione di letteratura.

Questa volta l’interrogazione andò molto meglio tanto che riuscì a strappare un 7 e mezzo alla vecchia strega.

Poi a mensa seduta al fianco della sua amica cominciò a pensare alla soluzione per il suo dilemma.

Le venne in mente un idea grandiosa, serviva solo il supporto del suo insegnante di danza.


Nel primo pomeriggio con l’aiuto della sorella decise di recarsi presso la palestra dove si allenava.

Come entrò Gabriele il suo insegnante di danza le sorrise, e si avvicino per salutarla.

Lui era un ragazzo nato in Italia più precisamente a Roma e dopo molto studio era riuscito ad ottenere un contratto con una grande compagnia.

Però purtroppo in seguito ad un infortunio si dovette ritirare, e una volta guarito decise di insegnare danza.

-Ciao tesoro. Come mai sei qui? Oggi non hai allenamento!- le disse lui baciandole una guancia.

-Devo parlarti. Innanzitutto ieri mi sono iscritta al concorso della American Accademy, prenderanno venti ballerini per lo stage e solo due entreranno nella scuola. –

-Ma è una notizia strepitosa Honey! Allora dobbiamo metterci al lavoro. –

-E qui sorge il problema, i miei mi hanno vietato danza per i brutti voti. Ma io ho trovato la soluzione mi serve solo il tuo aiuto. –

-D’accordo dimmi quello che devo fare principessa. –

-E’ semplice tu potresti venire questa sera dopo cena a casa mia e parlare con mio padre. Gli spiegherai che sei disposto ad aiutarmi tutti i giorni dal lunedì al venerdì per tre ore. Solo che studieremo solo tre giorni mentre gli altri due mi preparerai per le selezioni; che ne dici?-

-Dico che sei un genio piccoletta mia!. – disse spettinando la mora con la sua mano gigante.

-Grazie ti adoro!. – gli rispose Honey.

-Io di più.- e dopo l’ultimo abbraccio le sorelle se ne andarono.


Una volta che furono nella loro camera cominciarono entrambe a studiare.

Honey doveva impegnarsi di più con la scuola.

Se otteneva buoni voti, i suoi sarebbero stati disposti a farla partecipare allo stage, ovviamente se sarebbe stata ammessa.

Ben presto arrivò l’ora di cena, nella sala da pranzo si respirava un aria strana.

Parlarono pochissimo tutti, ma Honey non perse l’occasione di spiegare ai genitori del voto ottenuto in letteratura.

E poi gli raccontò che aveva trovato una persona disposta ad aiutarla nello studio tutti i giorni, e ad una cifra modica tanto che l’avrebbe pagata lei stessa.

Dopo cena infatti Gabriele si presentò a casa sua per spiegare tutto ai genitori, e portò con se anche il suo diploma.

Una volta convinto il padre, Honey lo accompagnò alla porta salutandolo con un bacio a stampo.

Le ragazze si ritirarono nella loro stanza, pronte ad addormentarsi.


**


Mentre in salotto i genitori restarono in silenzio.

Ormai non si parlavano più.

Fra di loro si era alzato un muro, che sicuramente sarebbe stato difficile da abbattere.

La mamma non si aspettava di certe un comportamento tale dal marito.

Proprio lei che era contro la violenza, adesso ne aveva visto un atto contro la sua adorata bambina.

Ma la cosa che la faceva stare peggio era il fatto che suo marito considerasse Honey un incapace.

Non la considerava degna di quella famiglia; mentre lei l’avrebbe amata comunque.

Poi era stata proprio lei a spingere la figlia verso lo sport, e non c’era da meravigliarsi se adesso lei volesse fare quello nella vita.

C’era da considerare anche la bravura di Honey nella danza, una ballerina straordinaria.

Il suo fisico già di per se asciutto, era ormai perfetto grazie agli allenamenti.

La tecnica anche quella era impeccabile, sua figlia non si arrendeva fino a che non riusciva ad imparare un passo.

Certo anche lei pensava che doveva mettere più impegno a scuola, ma non si sarebbe mai sognata di vietarle di ballare.

Si alzò dal divano per andare a letto.

Una volta chiusa nella sua stanza, i pensieri ripresero automaticamente.

E si ritrovò a riflettere anche sull’altra figlia.

Così dedita allo studio, una ragazza veramente impeccabile.

Ottimi voti, nessun vizio.

Infatti non pretendeva mai di uscire nel fine settimana oppure di essere portata a delle gare piuttosto che a dei concerti.

La scuola per lei era tutto.

Amava studiare e proprio per questo era riuscita ad ottenere una borsa di studio nella più prestigiosa università tedesca.

Anche se le sarebbe mancata tanto per via della distanza, era giusto che inseguisse il suo sogno.

Con ancora questi pensieri stampati in testa si addormentò.


**


Nell’altra stanza invece le ragazze erano sedute sui loro letti.

Hilary stava ricontrollando delle nozioni per la verifica del giorno dopo.

E strano ma vero anche sua sorella, stava ripassando tutte le materie per il giorno seguente.

Molte volte la sua sorellina le sembrava la protagonista del loro telefilm preferito.

Una ragazza con un'unica ambizione diventare una cantante internazionale.

Proprio come Honey che voleva essere una ballerina.

Lei credeva in sua sorella; però sapeva bene che quella carriera non sarebbe durata per sempre.

Dopo 15 o al massimo 20 anni in quell’ambiente eri fuori, potevi anche essere la migliore al mondo ma prima o poi saresti stata sostituita.

Ecco perché suo padre sognava un'altra carriera per lei.

La voleva vedere laureata e realizzata per tutta la vita.

Ma Honey era testarda, sapeva quello che voleva e sicuramente l’avrebbe ottenuto.



Il mattino seguente, si svegliarono completamente riposate.

In casa regnava un silenzio assoluto.

Chissà dove si erano cacciati i loro genitori.

Avevano un unico pensiero in testa; fare colazione velocemente e poi non perdere l’autobus.

Una volta pronte si avviarono verso la fermata con un venticello testardo che muoveva i loro capelli.

In brevissimo tempo arrivarono alla fermata dell’autobus.

Appena salite a bordo, i compagni di classe di Honey la salutarono subito.

Lei sorridendo si avvicinò alla sua migliore amica.

Cominciarono a chiacchierare su cose senza senso, ma loro erano così.

Cominciavano una conversazione sensata che poi però perdeva ogni logica visto la simpatia delle due ragazze.


Una volta a scuola si avviarono verso l’aula di scienze.

Jennifer si sedette come al solito in ultima fila, mentre Honey in prima.

Era stata obbligata dal professore.

Infatti lui pensava che la ragazza non stesse attenta in classe per avere dei risultati così bassi.

Quel professore aveva una teoria ben precisa.

Una persona ottiene voti bassi per solo due motivi: il primo può essere il non studio mentre il secondo motivo era il fatto di avere qualche problema mentale diciamo.

Una volta seduta, prese subito il libro e il quaderno degli appunti per ripassare l’ultima lezione.

Quando il professore fece il suo ingresso in aula, i ragazzi si alzarono salutandolo.

Poi si risedettero.

-Oggi ho una sorpresa per voi. Faremo un estemporanea. –

Fra i banchi si alzò un brusio che fu azzittito dallo sbattere del registro sulla cattedra.

Honey si sentiva abbastanza sicura, ormai studiava scienze lezione per lezione per non rimanere indietro.

In più ora aveva un motivo in più per ottenere buoni risultati, doveva farlo per la danza anche se i suoi genitori non lo sapevano.

Lei gliene avrebbe parlato una volta rimediate tutte le materie a scuola.

Il professore consegnò il compito.

Avevano un ora per rispondere correttamente a vari quesiti.

Quei compiti erano sempre molto difficili.

Erano domande a scelta multipla, con quattro possibili risposte di cui una completamente sbagliata, una corretta e due che potevano andare.

Però la mora si sentiva sicura.

Aveva studiato quelle cose, e non avrebbe sbagliato.

Non poteva fallire, si sentiva molto più motivata a studiare in quel modo.

Però era consapevole che avrebbe dovuto rinunciare alle sue uscite serali durante la settimana ma anche nel week end se voleva recuperare , mancavano poco meno di tre mesi alla fine della scuola.

Mancavano ancora due anni al termine di quell’inferno come lo chiamava lei.

Certo sapeva che l’istruzione è molto importante però lei avrebbe voluto solo essere libera.

Come si diceva in tedesco? Ah si Freiheit.

Quella parola le piaceva tantissimo.

Ecco un'altra cosa bella della sua vita, il saper parlare varie lingue.

Ecco perché aveva scelto il linguistico come sua sorella.

La storia della sua famiglia era molto particolare.

La madre era nata in Germania da genitori Italiani.

Per cui sapeva parlare sia l’italiano che il Tedesco così come sua sorella.

Consegnò il compito per prima cosa che lasciò il professore senza parole.

Ma non perse l’occasione per controllarlo subito, cominciò a correggerlo e Honey notò che aveva cerchiato solo tre risposte sbagliate su 40.

Il che significava un voto superiore al sette.

Sapeva che suo padre avrebbe pensato, ora si che ho risolto il problema; bastava solo toglierle la danza per farla studiare.

Ma non era così e prima o poi lui l’avrebbe scoperto, ma non avrebbe potuto impedirle nulla.

Ormai era maggiorenne a tutti gli effetti.

Aveva 16 anni e ad ottobre ne avrebbe fatti 17.

Prima che uscisse dall’aula il professore richiamò la sua attenzione complimentandosi per l’ottimo voto.

Sua sorella da dietro il vetro aveva assistito a tutta la scena ed esultava per lei.


Nel pomeriggio come concordato andò a casa del suo insegnante.

Pronta per tre ore di studio, consapevole che quando sarebbe tornata a casa avrebbe avuto ancora da completare i compiti scritti.

Ma per il suo sogno questo ed altro.

Suonò il campanello e il suo insegnante le aprì la porta sorridendole.

-Ciao piccola come va?-

-Alla grande oggi ho preso 8 nel compito di scienze. Però domani c’è quello di geografia per cui aiutami.-

-Mettiamoci al lavoro. –

Studiare con lui era divertente.

Lui le metteva allegria.

Nella sua testa si chiese perché si erano lasciati.

Esatto avevano avuto un storia per un paio di mesi.

I ricordi erano ancora vivi nella sua testa.

Stare con lui era magnifico, sapevano di essere entrambi ancora innamorati l’una dell’altro quando si erano lasciati; ma il proprietario della palestra aveva minacciato di cacciare Gabriele se la loro storia non fosse finita.

I loro sentimenti erano ancora vivi, ecco perché quando uno dei due stava male oppure semplicemente per ringraziarsi si scambiavano dei baci a stampo.

Finita la lezione, Honey si alzò dalla sedia sgranchendosi le gambe.

Prese i libri e cominciò a sistemarli nella sua tracolla fucsia con delle stelle nere.

Uno stile del tutto particolare il suo.

L’aveva preso dal suo idolo: Avril Lavigne.

Si avviò verso la porta per andarsene quando Gabriele la prese per i fianchi baciandole il collo.

-Mi raccomando domani ci vediamo in palestra. –

Annuì sorridendo e finalmente si avviò verso casa.

Ormai erano le sei di sera.

Il tempo di arrivare a casa, farsi una doccia rilassante, cenare e poi compiti fino almeno le dieci.


Come entrò in casa, l’atmosfera sembrava più serena.

I suoi genitori si parlavano più degli ultimi due giorni.

Suo padre si avvicinò accarezzandole la guancia e scusandosi per il gesto.

E Honey non perse l’occasione per raccontargli dell’ottimo voto.

  
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