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Autore: rememberdecember    08/05/2012    14 recensioni
-Le vedi quelle due Zayn?-
-Quali? Le gemelle?- chiesi accorgendomi di due ragazze praticamente identiche intente a discutere animatamente.
-Sì, quelle- annuì ancora più convinto.
-Beh? Quale delle due sarebbe già invaghita del nostro Malik?- chiese Liam dandomi una pacca sulla spalla.
-Ehm... Veramente questo non me lo ricordo- disse Harry accasciandosi su una sedia imbarazzato mentre si grattava la nuca.
-Sei una pessima spia, Styles- lo presi in giro continuando a guardare fuori dalla finestra.

**
Ce la farà Zayn a capire quale delle due gemelle è interessata a lui?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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The start's party.

-Ma certo, non ci sono porblemi!- squittì una gemella, della quale purtroppo ancora non avevo colto il nome. Era difficile distinguerle, davvero. Poi quella sera avevano entrambe i capelli sciolti, portati lunghi e con la riga dalla stessa parte. Sembrava lo facessero apposta per non farsi riconoscere. I vestiti non erano simili, in quanto una -quella che stava parlando- portava una giacca di pelle bianca sopra un vestito blu, mentre l'altra indossava un leggero vestitino color smeraldo senza nessun giacchetto.
-Infatti, entrate con noi e nessuno si accorgerà di niente- sorrise l'altra sorella facendo l'occhiolino a me e i miei amici. 
Alla fine avevamo convinto Niall a venire con noi e di chiedere alle gemelle se avrebbero potuto farci imbucare. Gli avevo rifilato la storia secondo la quale mi doveva un favore, dato che lo avevo salvato da un bulletto nel pomeriggio, anche se infine fui io il secondo ad essere salvato. 
-Grazie mille ragazze- disse timido Niall voltandosi un momento verso di noi. 
-Comunque, non ci presenti i tuoi amici?- chiese una delle due bionde, abbottonandosi il giacchetto.
-Io sono Louis!- come sempre, Tommo si affrettò a prendere la parola per primo senza problemi. Allungò una mano che venne stretta prima da una e poi dall'altra sorella.
-Mich-
-Camille, piacere.-
Okay, ora le avevo inquadrate e, almeno per quella sera, le avrei distinte senza rischiare di scambiarle. Mich quella con il giacchetto, Camille quella con una piccola voglia sul braccio destro scoperto, proprio sopra il gomito.
-Il piacere è tutto nostro- ammiccò Harry guardando prima la bionda e poi me. 
Gli lanciai una gomitata scherzosa e poi decisi di presentarmi come si deve, dato che nel pomeriggio non ne avevo avuto occasione.
-Io sono Zayn- dissi allargandomi in un sorriso. Desideravo talmente capire quale delle due fosse interessata a me che sperai di notare la prima delle due che arrossisse davanti alla mia espressione divertita, sorridente e affascinante allo stesso tempo. Sì, ero parecchio modesto. 

Una volta entrati nel bar del campus -che era quasi irriconoscibile senza tutti i tavolini attaccati-, fummo travolti da una musica talmente forte da fracassare i timpani. C'era così tanta gente che non si riusciva quasi a distinguere una persona dall'altra tra la folla intenta a ballare. Sembrava davvero una festa coi fiocchi eppure, nello sguardo delle gemelle non aleggiava nemmeno un'ombra di entusiasmo. Si limitarono ad un'alzata di spalle. 
-Io vado a bere qualcosa, chi viene con me?- propose Camille scoccandoci un'occhiatina veloce, per poi voltarci le spalle e dirigersi verso il bancone degli alcolici, che quella sera era davvero stracolmo.
Niall, Louis ed Harry la seguirono senza esitare un momento, mentre io e Liam aspettammo una dichiarazione da parte della sorella. Quando ci voltammo per cercarlca con lo sguardo però, se n'era già andata lasciandoci da soli accanto all'entrata per andare a buttarsi in mezzo alla mischia di gente scatenata.
Dopo essermi sistemato il colletto della camicia, mi diressi anch'io al centro della pista, deciso a tutti i costi di divertirmi. Anche se avrei dovuto aspettare per riuscire nel vero intento della serata, comunque potevo cercare di rilassarmi un po' e godermi quella che probabilmente era un'occasione rara, dato che non vedevo matricole in giro, apparte noi cinque. 
Cominciai a muovermi a ritmo di musica cercando di ritrovare Mich dispersa tra la gente. Mentre ballavo seguendo bene il ritmo, una mano mi arpinò la spalla costringendomi a girare lo sguardo. Mi volta di scatto e vidi una folta chioma bionda ondeggiare a tempo e delle spalle muoversi a un centimetro da me. La ragazza cominciò a strusciarsi sul mio copro spingendosi sempre più indietro, cozzando contro il mio bacino. Riuscii a scostarle leggermente i capelli verso sinistra e riconobbi la giacca di pelle che fasciava quelle due spalle piccole e squadrate. 
Mich continuava a ballare sinuosamente alternando movimenti del bacino con quelli delle braccia senza staccarsi un attimo da me. Decisi che era arrivato il momento di agire, così la costrinsi a voltare lo sguardo verso di me. Appena si girò però, la traccia alla console cambiò, diventando sempre più lenta, sempre più calma...
La bionda mi circondò il collo con le braccia, facendo incontrare per la prima volta i nostri sguardi. Mi persi solo un momento nelle sue iridi glaciali, finché non appoggiò la testa sul mio petto e riprese a muoversi lentamente. Le circondai la vita e iniziai anch'io a ballare quel lento, sempre leggermente agitato essendo tra le braccia di una ragazza, che, probabilmente, era cotta di me. Infondo c'era il cinquanta percento delle possibilità che fosse lei la gemella interessata, come c'era la probabilità che invece stessi prendendo un granchio e fosse la sorella. Ma in quel momento poco me ne preoccupai. 
Decisi solo di seguire il mio istinto e così lasciai scorrere le mani sui suoi fianchi accarezzandoli dolcemente, posai il mento sulla sua testa e non smisi un attimo di ondeggiare a tempo di musica. Venni scosso da un brivido quando la sua mano congelata mi accarezzò una guancia prima che le sue labbra si posassero sul mio collo, lasciando un bacio sfuggente. 
-Ci vediamo al bar fra cinque minuti- alitò nel mio orecchio per poi dileguarsi dalla mia presa. Scomparve tra la folla e mi lasciò lì in mezzo, eccitato, sconvolto e confuso allo stesso tempo. 
Guardai l'orologio, era mezzanotte meno cinque. Allo scoccare del nuovo giorno mi sarei diretto al bar senza esitazioni, ero troppo curioso di scoprire cos'avesse in mente. Non che mi aspettassi chissà cosa, ma sul fantasticare non avevano mai posto una tassa, così mi permisi d'immaginare il resto della serata. Mi si prospettava davanti un programmino veramente interessante e, se tutto fosse andato secondo i piani, anche il giorno dopo.
Scossi la testa come per riprendermi dallo stato di trans in cui ero andato e cominciai a camminare e a spingere la gente per arrivare al bar. Scorsi da lontano Mich intenta a sistemarsi la giacca bianca e a intrappolarsi i capelli in una coda, tutto questo mentre si sedeva su uno sgabello. 
-Hey- le sussurrai una volta arrivato alle sue spalle, facendo scorrere due dita fino alla sua clavicola partendo dall'attaccatura del collo appena sotto l'orecchio.
La bionda sobbalzò e portò una mano sul petto come a voler constatare i suoi battiti accellerati, che in realtà si sentivano anche dall'altra parte della schiena, con tutto il giacchetto addosso. 
"Sì, è lei" pensai tra me e me.
-Hey- rispose guardandomi di sbieco. Mi fece cenno di sedersi accanto a lei ed eseguii senz'aspettare un secondo in più.
La luce soffusa non mi permetteva di soffermarmi troppo sui particolari del suo volto o  -specialmente- del suo corpo, ma i suoi occhi verdazzurri mi avrebbero colto e congelato anche al buio. Provavo una tremenda soggezione e decisi così di smorzare la tensione creatasi tra di noi.
-Non hai caldo?- chiesi indicando la giacca bianca che indossava.
Scosse la testa timidamente e abbozzò un sorriso, uno dolce di quelli che quando li guardi vorresti scioglierti dalla tenerezza.
-No, ho freddo in realtà- disse alzando le spalle. 
 
 
Niall. 
 
La vidi sciogliersi i capelli da lontano. Era davvero... Stupenda. Dal primo giorno che l'avevo vista avevo perso la testa per lei eppure, sapevo che non si sarebbe mai interessata a una matricola sfigatella come me. Come avrebbe potuto? Lei era tutto ciò che qualsiasi ragazzo desidera: bella, intraprendente, un po' prepotente, simpatica, molto intelligente e sorprendentemente furba. La seguii con la coda dell'occhio mentre si accostava alla toilette per sistemarsi un tacco. 
"Coraggio Niall" m'incitai e decisi di andare almeno a dirle qualcosa. Da quando eravamo entrati al locale non c'eravamo scambiati nemmeno una timida parola se non per salutarci. 
-Ti stai divertendo?- le domandai avvicinandomi. 
Alzò lo sguardo dalle sue scarpe e lo spostò verso di me, congelandomi. Sorrise e scosse la testa affranta. 
-Non sono tipo da feste, io- rispose seguendomi con gli occhi mentre mi accostavo a lei. 
-E perché hai deciso di venire stasera?- chiesi di getto, senza riflettere, senza pensare magari di essere troppo invadente. 
Sorrise un'altra volta, sta volta più ampiamente, illuminando tutto il volto in un'espressione divertita e facendomi quasi squagliare lì accanto a lei.
-Diciamo solo che... Dovevo compiere una missione- rispose ridendo, guardando verso il bar. 
Scoccai un'occhiata nella stessa direzione e poi mi concentrai di nuovo sui suoi occhi intenti a scrutarmi per bene. 
-E tu? Ti stai divertendo?- domandò senza smettere un attimo di sorridere. 
-Certo- risposi titubante, troppo poco sicuro delle mie parole per essere convincente. Stare così vicino a lei mi faceva uno strano effetto. 
-Certo- ripeté ironicamente come per autoconvincersi della mia bugia. 
-Nemmeno io sono tipo da feste- ammisi grattandomi la nuca imbarazzato. 
Lei annuì un momento e poi un "silenzio" imbarazzante scese tra di noi. Sì perché nonostante la musica fosse altissima dall'altra parte del bar, in quell'angoletto era come smorzata, forse anche un po' dal fatto che l'imbarazzo mi giocava sempre brutti scherzi, come per esempio annebbiarmi la vista oppure l'udito facendo divenire ogni suono intorno a me ovattato e quasi impercettibile. 
-Hai freddo?- chiesi un po' per smorzare la tensione, un po' perché mi accorsi che stava tremando. 
-No, sto bene- rispose falsamente. 
-Ma... Mich, tu non avevi una giacca addosso?- la stavo bombardando di domane, più per disperazione che per curiosità.
La vidi allargare il sorriso e buttare un momento la testa indietro prima di incrociare le braccia al petto. 
-Sì. L'ho prestato a Camille perché aveva freddo- sentenziò annuendo.


Note dell'autrice.
Tadadadààà! Dai, questa volta non ci ho messo tanto per postare, no? Sono stata proprio una prava pampina :') Volevo davvero ringraziarvi per tutte le recensioni e per aver messo la mia storia tra le preferite/seguite/ricordate, mi rendete veramente felice c: Insomma avete capito che è successo? Dietmi di sì e che non ho scritto una cagata nella quale non si capisce niente D: daidai!
Ho deciso di mettere il Pov di Niall per far capire bene insomma, la storia sarà incentrata su Zayn principalmente, ma anche Niall è molto importante :)
Allora, volevo dirvi che i nomi delle gemelle sono ispirati a due mie amiche (immaginate i nomi non è difficile su e.e) a cui voglio tanto tanto pppène e che leggono questa storia e sopportano ogni mio sclero x) Le descrizioni fisiche però non sono ispirate a loro infatti ora vi metto qui una foto di come m'immagino le sorelle.
Al prossimo capitolo bellezze x
un bacio
-Mandy

(Non fate caso a quella... ragazza in al centro e.e)
 Mich e Camille :)

 
  
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