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Autore: Reina    30/11/2006    5 recensioni
Quando bene e male hanno un significato ben diverso da quello che gli viene generalmente attribuito. Quando a distanza di 12000 anni la tragedia rischia di ripetersi ancora una volta e due anime devono lottare per proteggere il loro amore... un amore che per alcuni, invece, è sinonimo di peccato. Attenzione: Il penultimo capitolo è stato modificato. Per coprendere al meglio alcuni avvenimenti ne è consigliata la lettura.
Genere: Triste, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(le istruzioni consigliano di imprimere il marchio sulla pancia, o in alternativa sulla schiaìena)

Riassunto dell’ultima puntata:

L’esame per la selezione dei Jonin è alle porte e tutti si stanno dando da fare per prepararsi al meglio.

Sasuke è momentaneamente in trasferta a Konoha per attendere al varco quelli dell’Akatsuki, contando sul fatto che prima o poi tenteranno di mettere le zampe… er… le mani sull’amico.

Mentre Neji e Tenten litigano e fanno la pace (non con poche difficoltà del ragazzo), quelli del Clan Chaos Dragon si autonominano personal trainer di Sakura e Hinata.

Riusciranno le due ragazze ad arrivare vive al giorno dell’esame?

Speriamo proprio di sì!

 

(Punto di vista di Sakura)

Un’altra settimana era passata ed altre tre separavano noi chunin dal fatidico giorno dell’esame.

Io e Hinata stavano vivendo, se possibile, il peggior momento della nostra adolescenza e ne avevamo preso coscienza nel preciso istante i n cui avevamo aperto quella lettera.

Mentre molti se la stavano cavando con allenamenti molto più blandi del nostro, che oltre ad essere dannatamente severo, ma ho persino cominciato a sognarmelo di notte.

Passino gli esercizi di aerobica di Zelas (cara dolce sorella ninfomane di Garv) che non capisco a cosa servano, ma sono divertenti; i combattimenti corpo a corpo dover rischiamo la pelle una volta sì e l’altra pure, e – ciliegina sulla torta- il percorso ad ostacoli progettato da Phibrizio (il signore degli inferi in persona, che a quanto dice Garv sta progettando di distruggere un mondo o due).

Trovandosi difronte un bambino con gli occhini color cioccolato (uno delle solite giovani vittime a cui il signore degli inferi prendeva “in prestito” il corpo) così puccioso non erano riuscite a dirgli di no quando gli aveva chiesto se volevano un gran bel percorso ad ostacoli per migliorare la loro prontezza di riflessi.

Non lo avessero mai fatto.

Quello a cui erano costrette le due, non era un percorso qualsiasi, nossignore.

Non sarebbe stato nello stile di quel nanetto psicopatico pluriomicida con le manie della distruzione di massa creare qualcosa di banale.

In parole povere ci siamo ritrovate a passare in una galleria semibuia, dove scattavano silenziosi e subdoli come il loro ideatore, tranelli del genere più svariato, e se non si stava attenti, ci si potevi trovarti faccia a faccia con una doppia ascia della morte, una botola che avrebbe potuto condurti su un bellissimo letto di spade, ghigliottine in caduta libera e persino dei getti infuocati.

“Sono ninja, in fondo dovrebbe essere facile per loro” direte voi.

Bene.

Aggiungiamo dieci chili per arto e vediamo quanto è semplice.

 

- Dannato moccioso. Ora pure l’antitetanica devo fare. Auch!

- Scusa.

Le due kunoichi era ferme a riposarsi in uno dei tanti spiazzi del tunnel dove erano state predisposte le attrezzature per il pronto intervento.

- Non ti preoccupare. “scusatemi, ma volevo rendere tutto più realistico”. Realistico un corno. Avrebbe potuto andarmi anche bene il realismo – Hinata la guarda non esattamente benissimo - Ok, sto mentendo, non mi va affatto bene. Dimmi un po’ tu se era necessario usare delle frecce con la punta arrugginita. Secondo me la piattola ci vuole morte.

- Esagerata. Però devi ammettere che siamo già migliorate parecchio.

- Siamo ancora vive vorrai dire.

- Non essere pessimista Sacchan. Su, muoviamoci che il sole tramonta tra un ora 

- Ah! E vedi di non dimenticarti dei…

- KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!

 

Un’altra cosa di cui non bisogna dimenticarsi, sono dei fantocci che possono comparire dove meno ce lo si aspetta, non che siano pericolosi ma se non si schiatta per l’infarto c’è la buona possibilità  di arretrare sulla traiettoria di qualche trappola ancora attiva.

Nel peggiore dei casi ci si può trovare faccia a faccia con dei cadaveri ambulanti a cui non è stata dato l’estremo riposo, e che in vena di uno spuntino, prendano la decisione di scomodarsi per “accompagnarti” verso l’uscita nel caso NON si fosse decisi a cedere uno dei propri organi che loro reputavano tanto succulenti.

Mi chiedo cose gli diano a quegli zombie… voglio dire, non dovrebbero avere lo scatto atletico di una lumaca?

Giuro che se non passo quel dannato esame vado in pensione anticipata.  

(Fine punto di vista di Sakura)

 

Ed un’altra giornata era passata, mentre la voglia di sostenere l’esame scemava.

Se non fosse che era troppo stanca, Sakura avrebbe ben volentieri accompagnato Hinata all’Ichiraku, dove Naruto stava festeggiando la promozione a Chunin, e si diresse direttamente a casa dove s’immerse nella vasca da bagno per un bagno ristoratore.

L’amico aveva avuto la fortuna sfacciata di dover affrontare pochi avversari alla fase finale e Lady Tsunade, in quell’occasione non aveva dovuto neanche richiamare i kage degli altri villaggi, anche perché i loro rappresentanti erano stati bocciati tutti nelle due fasi precedenti.

 

Hinata se ne stava bellamente seduto su una delle seggiole del chiosco mentre ascoltava il racconto di Nasuto.

A sentirlo parlare sembrava che gli avversari fossero tutti delle schiappe, e che lui era stato una forza della natura.

L’addestramento dell’ero-sennin aveva dato i suoi frutti, ma se anche fosse successo che qualcuno lo aveva messo in difficoltà, lui non lo avrebbe mai ammesso di certo.

Non poté fare a meno di scoppiare a ridere quando raccontò di aver sorpreso Neji in atteggiamenti “strani” con Tenten.

- … ti giuro, se me lo avessero raccontato non ci avrei creduto. Ero proprio qui, a mangiare il mio amatissimo ramen, quando mi giro. E sai cosa vedo? Quella lastra di ghiaccio di tuo cugino, che sorrideva a TenTen. Stava sorridendo. Ma te lo immagini?! E io che credevo fosse vittima di una paresi facciale…

 

Poche seggiole più in la sedeva Sasuke, sotto l’effetto dell’henge no jutsu (techica della trasformazione) che gli dava l’aspetto di un uomo in là con gli anni.

Dopo giorni e giorni di appostamento vicino alla casa della sua ex-compagna di gruppo, senza alcun risultato, aveva scoperto che si era trasferita altrove con la futura capo Clan degli Hyuga, ma ignorava completamente dove si trovasse la loro abitazione.

Non riuscendo a trovarle in giro pedinarle era tecnicamente impossibile, quindi non gli era rimasta altra possibilità se non appostarsi, dove avrebbe avuto buone occasioni di incontrarle (ergo: l’Ichiraku) e le sue aspettative non furono tradite.

Ora che si ritrovava ad assistere alla scena si stava chiedendo se non fosse il caso di portare il ragazzo dall’oculista.

Praticamente metà villaggio se ne era accorto, e l’altra metà lo sapeva grazie alla finissima arte del gossip.

*O se ne è accosto e in la considera come un’amica, O è semplicemente scemo*

Tornò ad osservarli.

Lui che parlava.

Lei che ridacchiava guardandolo come se fosse un dono di dio piovuto dal cielo.

Lui che si comportava esattamente come al solito.

*Non c’è dubbio… è scemo*

 

E così passarono altre due ore, mentre un Sasuke spazientito tamburellava le dita sul tavolo.

Finalmente si diressero a casa.

Senza accorgersi di essere seguiti, o se lo avevano capito, la loro era veramente un’interpretazione da oscar.

Una volta giunti all’appartamento Naruto si trattenne per un tè gentilmente offerto dalle ragazze.

Da fuori li sentiva ridere a crepapelle finché non sentì il ragazzo urlare.

- MA NON È GIUSTOOOOOOOO!! Sigh… proprio ora che ero diventato Chunin, voi… siete cattive ragazze!!

- E piantala di urlare baka! Non vedi che siamo stanche? La piattola ci ha massacrate oggi. E da settimana prossima ci toccherà pure fare i corpo a corpo nel tunnel degli orrori.

*Tunnel degli orrori? Cos’è ‘sta storia?*

- Tunnel degli orrori? Cos’è ‘sta storia? Ha a che fare con quelle abrasioni?

- Fidati… – intervene Hinata - …è meglio che non lo sappia

Erano poi finiti col cambiato discorso.

Dopo che Hinata aveva scoperto quella brutta faccenda degli Akuma, entrambe avevano convenuto che sarebbe stato meglio spiegare tutto al ragazzo quanto, o non avrebbe apprezzato scoprirlo per altre vie, e in effetti aveva apprezzato parecchi il gesto, anche se avevano dovuto spiegarglielo molte volte prima che capisse.

Così gli erano stati poi presentati Xelloe, Zelas, Garv e i suoi priestgeneral Valgarv, Rashart e Raltark con cui si manco a farlo apposta, si era praticamente trovato (tutti e tre della stessa pasta).

Per grazia divina non aveva incontrato Phibrizio o sarebbe finito anzitempo all’aldilà.

 

Un ora più tardi Naruto era sull’uscio di casa.

- Beh… è stata una bella serata.

- Non potrei dire di meglio.

- ci vediamo domani all’allenamento… (sghignazzando) sono curioso di vedere questo fantomatico “Tunnel degli orrori”

- Naruto-kun… non credo che sia il caso… sul serio.

- Vaaaaa bene!

Prima che potesse andarsene Hinata afferrò il ragazzo per il bavero della giacca e gli piazzò un bacio sulla guancia, poi rientrò nell’appartamento e si chiuse la porta alle spalle.

Il coraggio a  cui la ragazza dovette fare appello non può essere misurato. 

Lo stesso vale per la stupidità di nasuto che passo tutta la notte ad interrogarsi su cosa avesse spinto la ragazza avesse fatto una cosa del genere.

 

Sasuke stava studiando da una buona mezzora la finestra della camera di Sakura, e ci sarebbe rimasto molto a lungo se la sua coscienza interna non fosse intervenuta.

*Scusa se te lo chiedo. Hai rubato rotoli proibito ultrasegreti, ucciso nel sonno pezzi così grossi che ne bastano la metà, rischiato la pellaccia per recuperare quelle schifezze che servivano a Kabuto per i suoi esperimenti e molte altre cosucce… e ora tu ti vieni a fare tutti ‘sti problemi per una violazione di domicilio?*

* È illegale*

*Ma vaff…*

*Non essere volgare*

*Sì mamma!*

*Hn!*

* Loquace come sempre. Ricordami di regalarti un dizionario per natale. Ok, ora basta con i convenevoli. Vedi di scassinare quella finestra, piazzale il sigillo e torniamocene a casa.*

Per una volta si trovarono d’accordo, e cominciò a smanettare con i cardini.

Ma ciò che sarebbe successo quella sera, avrebbe avuto conseguenze inaspettate, per lui, per Sakura e per i demoni piazzati in salotto che aspettavano l’inizio del rituale.

Ma per tutto si sa, c’è il proprio tempo, e ciò che avvenne nelle settimane successive non fece eccezione.

 

Angolo dell’Autrice:

 

Ecco un altro capitolo.

Scusate il ritardo ma ho avuto una settimana molto impegnativa.

A parte una coppia o due, gli altri paring sono stati predisposti.

Nel prossimo capitolo aggiungerò una piccola spiegazione sulla magia dei demoni e come vengono creati, anche perché sono piccoli dettagli che avranno un ruolo importate nella storia.

Penso proprio che scriverò una parte di intermezzo in cui verrà narrata la storia verificatasi 12000 anni fa.

Fidatevi, se riuscirò a rendere l’idea come ce l’ho in mente, Romeo e Giulietta sembreranno dei dilettanti.

 

  
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