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Autore: bimbarossa    09/05/2012    2 recensioni
Ecco la seconda parte di questo diario, di questa cronologia che, dopo il passato, ora si rivolge al futuro. Ma prima di spingersi nei secoli attraverso lo sviluppo di Crystal Tokyo, non si può saltare la tappa fondamentale, il fulcro di questo cammino. Perché il tutto comincia con una nascita speciale, il coronamento di un amore che è stato messo alla prova per millenni, ma che ancora resiste, che ancora combatte per il suo trionfo.
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Prima dell'inizio, Dopo la fine
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Apocalisse.

Ragnarock.

Nemesi.

Ecpirosi.

Cataclisma finale.

Ho talmente tanti nomi e mi chiamano in talmente tanti modi che non so più quale sia quello vero.

Ma non credo che faccia differenza per una creatura che nasce per morire.

Non faccio in tempo neanche ad abituarmi al mio nuovo corpo, rivestimento di carne e sangue così liquido ma al tempo stesso stabile e caldo, che devo autodistruggermi e portare con me nella mia scia, nastro nero di morte che si avvita attorno al mio collo come un cappio, tutti quelli che entrano in contatto con il mio Silenzio.

Sento già le cellule che si duplicano, le ossa che si saldano, le vene che si riempiono di sangue vivo, percepisco un pulsare costante e ritmico.

Saturno, il pianeta che finora è stato inattivo ma mai placido, tranquillo ma mai innocuo, si sta risvegliando e dalla massa di gas di metano che lo compongono sorge un essere la cui volontà non è mai esistita poiché è puro destino, perfetto mezzo e fine ultimo che non conosce pietà o compassione ma solo imparziale palingenesi.


Elisabetta.

L'Autrice.

Ho solo questi nomi e per semplice rispetto della privacy non vi menzionerò il mio cognome o gli altri due nomi che mi hanno affibbiato come vuole la tradizione durante il battesimo.

Sono una ragazza che ha sempre desiderato diventare scrittrice e sto intraprendendo questo cammino che non so dove mi porterà.

Di sicuro non avevo mai pensato di scrivere qualcosa su Sailor Moon, la mia eroina preferita di quando ero piccola e di quando sono grande.

Ma questa storia che da mesi sto pubblicando mi è stata imposta dal destino, non ho potuto farne a meno, qualcosa me lo imponeva e continua a impormelo.

Tutto ciò che scriverò non vuole e non vorrà mai delegittimare la proprietà dei personaggi che appartengono e apparteranno solo a Naoko Takeuchi ma voglio solo raccontare la mia esperienza e le coincidenze che mi hanno portato a condividere questo racconto con voi, specialmente con Miss_Writer che mi è sempre stata vicina incoraggiandomi quando vedevo che le recensioni non arrivavano e che magari ciò che scrivevo poteva annoiare o non piacere.

Ma scrivere è solo l'atto finale; forse dovrei cominciare dall'inizio e spiegarvi quello che trovai in soffitta quella calda mattina estiva in cui ero rimasta a casa da sola, ignara della sensazionale scoperta che mi aspettava.


Percepisco un odore.

Il mio primo atto fisico è dilatare la narici per afferrare questa piccola e fuggevole fragranza di caprifoglio che mi solletica il naso fino a che essa diventa quasi inconsistente e poi sparisce del tutto.

Dietro le palpebre chiuse vedo una luce viola intermittente.

Vorrei aprirle ma ancora è troppo faticoso per me così focalizzo la mia attenzione sugli altri miei sensi.

La lingua è secca e cerco di staccarla dal palato come se non avessi mai bevuto, ed in effetti è proprio così mentre il tatto non posso neanche usarlo. Galleggiò nel vuoto,o almeno penso di galleggiare perché non sento niente, niente mi tocca e questo senso di sospensione che mi culla come un bambino appena nato è tremendamente soporifero.

Ma non posso addormentarmi. Mi sono appena svegliata e non posso deludere il mio pubblico.

Sento la bocca arida che si piega in una smorfia ironica per il mio pensiero perché i miei spettatori sono un ammasso di scheletri bianchi, di morti dimenticati, di anime tormentate.

Delle voci.

Mi volto nella direzione da cui viene questo suono così strano. So che stanno aspettando me, che sono qui per me ma io sono la Signora del Silenzio, non sono abituata ad esercitare il senso dell'udito.

Ma non sono nemica del suono.

Il Silenzio ha un suono, a metà tra una vibrazione e un fischio di un fantasma.

No, io sono l'antitesi della Parola, del suo potere che è pari al mio ma opposto poiché per mezzo di essa si creano principi, idee, progresso, costruzione e distruzione. Attraverso la Parola c'è intermediazione mentre io sono Assoluta. Io sono Assoluta e Vuota.

Mi giudicano la guerriera della morte e della rinascita ma non hanno capito niente.

Princess Saturn è la Regina del Nulla, una livella che non crea e non uccide, una tabula rasa che appiana ogni torto, ogni apparente ed effimera vittoria per permettere di nuovo la Gioia e il Dolore. Il Bene e il Male.

Perciò queste voci mi infastidiscono alquanto ed è solo per allontanare questi molesti disturbatori che compio lo sforzo di aprire gli occhi.

Vedo solo buio ma anche il buio è qualcosa. Il buio è una coperta di onice e velluto nero, è il velo di Maya ma anche un paramento di tenebrosa malvagità.

Questo buio però non è totale. Tre figure, piccine piccine si avvicinano nel mio sconfinato e illimitato orizzonte fino ad arrivare vicino a me, sotto di me e alzano la testa guardandomi.

Si è svegliata allora! Dovremmo ucciderla prima che prenda il pieno possesso dei suoi poteri!” una biondina nervosa e magra mi osserva come se fossi l'essere più repellente di questo universo.

Non possiamo ucciderla e lo sai! Ormai lei è la nostra unica possibilità, è troppo tardi anche per un omicidio!”la sua compagna con il simbolo di Nettuno sulla fronte è lapidaria nella sua sentenza mentre la donna con negli occhi la Ruota del Tempo tace, come se avesse paura di ferirmi con altre verità che potrebbero distruggere chiunque ma non me.

Le Guardiane dei Talismani! Dovrei ringraziarvi di avere interrotto il mio lungo sonno...” le mie prime parole escono con fatica poiché è difficile tradurre dei concetti astratti, usare quei sottili fili di carne che sono le corde vocali e l'aria che inspiro e poi sopportare quegli agglomerati senzienti di suoni che mi infastidiscono tanto.

Parlare è contro la mia natura ma per divertirmi con loro ne vale la pena. Voglio anche io ottenere qualcosa da questo straziante gioco.

Sapete quale è il suo vero nome?”domando sibillina.

Mi guardano interdette, sempre con il naso all'insù nella loro comica impotenza.

Il nome di cosa?”scatta la bionda con il lungo vestito blu.

Ma come? Parlo dell'antico gioiello per cui questa guerra è iniziata e che tutti bramano. Il suo vero nome è Cristallo d'Argento Illusorio,” rido con gusto nel pronunciare l'ultima parola come per assaporare meglio la prossima rivelazione, ”e quanto mai la definizione fu più azzeccata! Il suo potere infatti non conta niente, non più! Non in confronto al mio, non in confronto a questo,” e indico il mio pianeta, Saturno, che comincia a bollire sotto i nostri occhi mentre una patina violacea si alza da esso e si propaga nello spazio circostante.


Non sono mai stata una ragazza molto dedita allo sport. Le mie materie preferite sono storia e letteratura e come ho già detto ho sempre desiderato essere una scrittrice.

Per questo anche quel giorno, invece di uscire ero rimasta a casa da sola a leggere uno dei romanzi femministi che sono la mia passione.

Poi sentii un rumore che proveniva dalla soffitta e sono andata a controllare. Lì c'erano solo i bauli di mia nonna che nessuno apriva da anni ma stranamente uno era semiaperto. Dubitavo che fosse stata mia madre ma mi avvicinai perché dentro sembrava brillare come se ci fosse una torcia accesa al suo interno.

Mi sporcai le dita di polvere che mi pulii nei pantaloni e poi guardai. Un libro enorme se ne stava adagiato, solitario e sporco ma con un'energia latente che potevo nettamente percepire.

Non potevo resistere così lo aprii con fatica per non farne rovesciare le pagine che non erano tutte completamente attaccate alla costola interna del volume.

Sembrava molto vecchio e sfogliandolo notai che era stato scritto da diverse mani. Sembrava una raccolta ingiallita dal tempo messa insieme da più persone.

Ovviamente quando lo lessi non trovai mai il nome di Sailor Moon o la storia inventata da Naoko Takeuchi ma solo delle cronache di donne aliene che in un tempo molto lontano avevano affrontato una grande prova, una guerra fisica e interiore.

Quello che ho trovato l'ho trascritto in questa storia da me pubblicata e sono sicura, anche se non ne ho le prove, che loro fossero proprio le paladine della legge che tanto seguivo quando ero bambina, e volevo condividere con voi la mia scoperta trascrivendone fedelmente il contenuto .

Certo, vi chiederete perché siano rimasti brevi spezzoni delle Guardiane del Sistema Solare Interno o come siano finiti i diari dei Generali in questa raccolta.

Ho fatto molte ipotesi e penso che i diari delle Quattro Guardiane per la maggior parte siano stati distrutti nel conflitto che si è svolto in quel misterioso Regno della Luna.

Posso vederlo dalle macchie di sangue che incrostano i fogli pieni della grafia minuziosa e precisa della Guerriera dell'Acqua citata nel mio libro che ho identificato arbitrariamente con Princess Mercury; minuscole formule matematiche costellano i bordi, molto diversi dai cuoricini e dalle facce buffe presenti nel diario della Guerriera dell'Amore. La sua scrittura è piena e rotonda quasi a voler riempire tutto il foglio con i suoi occhielli e le sue volute. Assomiglia un po' a quella della mia guerriera preferita, la Signora delle Tempeste, con la sua grafia a scatti, contornata da fiori che fanno da cornice alle pagine. Ma la più elegante, la più raffinata è sicuramente quella della Principessa del Fuoco; anche quando parla degli incubi e delle paure non dimentica mai le regole della forma e della sintassi. Niente orpelli o disegnini simpatici decorano le sue memorie poiché le sue parole, le sue frasi elaborate ma sentite costituiscono il più importante e prezioso insegnamento che è tutto quello che ci è dato sapere di lei.

Sui generali il fatto che i loro scritti si trovassero insieme a quelli delle loro nemiche mi ha lasciato piuttosto perplessa, ma credo che qualcuno e non chiedetemi chi, li abbia ritrovati, tra le rovine polverose di Silver Millennium e abbia deciso di conservare queste antiche testimonianze perché in un futuro lontano i posteri sapessero cosa fosse realmente successo e potessero giudicare in maniera obbiettiva entrambe le fazioni. Per quanto mi riguarda ho trovato particolarmente affascinante il personaggio di Beryl, una ragazza normale come chiunque di noi che per amore, o per odio dovrei dire si è trasformata in una strega. Di certo non è l'unica, ho visto di peggio nella nostra realtà. La sua grafia è particolarmente minuta, come se avesse una mancanza di stima o avesse un complesso di inferiorità mentre scarabocchi informi e senza senso si profilano nelle estremità inferiori delle pagine.

Queste sono le cronache contenute nella prima parte del libro, quella messa peggio e con più lacune. La seconda invece contiene i diari delle Guerriere del Sistema Solare Esterno con la scandalosa e sorprendente parte riguardante Sailor Galactos, ma l'arrivo di mia madre mi aveva interrotto e così tutto venne nascosto sotto strati di polvere e ragnatele.


Ogni parte del mio corpo neonato è in perpetua connessione con l'universo circostante. Non mi è concesso neanche di avere intimità con me stessa, sono solo un conduttore, l'ultima pedina rimasta sulla scacchiera. Ma sono stufa di arrivare per ultima ed andarmene per prima. Per una volta vorrei combattere insieme a loro, stare al fianco di qualcuno che possa reggere l'urto del mio terribile potere, ma nessuna delle mie compagne può farcela.

Mi sento debole, dal nucleo più profondo di me stessa, la mia anima cristallina, si propaga un tremore leggero ma è sufficiente per farmi temere che la Cosa stia per iniziare.

Non posso chiamarla fine perché non lo è, è solo un annullamento, uno azzeramento di tutte le forze in capo, un momento di respiro e di riflessione che ha come prezzo il mio sacrificio.

Dalla mia posizione sopraelevata mi abbasso lentamente fino a toccare il suolo e appena lo faccio il mio corpo nudo viene rivestito come un guanto da un elegante abito viola e nelle mie mani appare lo scettro con la Falce che lo sormonta.

Anche questa è una falsa credenza. La Cosa non si sprigionerà di certo da questo bastone privo di potere intrinseco ma dal fulcro della mia persona.

PERSONA.

Adesso sono una persona, con una coscienza razionale, con un cuore che batte, e ho paura.

Ho paura della morte, non voglio morire!

Perché? Perché devo farlo? Non voglio tornare nell'oblio, voglio continuare a sentire questa deliziosa aria che entra nei miei polmoni, voglio usare i miei nuovi pollici opponibili non per bramare il mio nero strumento falciforme ma per afferrare un altra mano. Forse la mano di una delle tre donne che adesso sono alla mia stessa altezza così che io posso vedere nei loro occhi ora una scintilla di superstizioso terrore e angosciosa rassegnazione.

So che vi sareste augurate che io non mi fossi mai svegliata ma sono la vostra unica salvezza...quando i Talismani si uniscono si generano due entità: Io che sono Totale Vacuità e la Coppa Lunare, fonte di estrema Speranza...ma voltatevi...quel mucchio di cenere sul pavimento del Titan Castle è tutto quello che rimane di quest'ultima,” la guerriera con gli occhi color del mare mi osserva e vedo che lei sa.

Colei che poteva brandirla è morta e quindi la Coppa Lunare si è disintegrata!” Princess Neptune afferra la mano (come la invidio!) della nervosa biondina che comincio a trovare inaspettatamente simpatica, come se solo in questo momento la terribile verità si fosse affacciata alla sua mente e provo compassione per lei, per tutte loro, per la ragazza che è tornata indietro sfidando i soldati di sua madre e si è suicidata accanto al corpo della persona che amava.

Una parte di me si sente responsabile anche se io non sono la causa ma l'effetto che tutti questi eventi hanno provocato. E una strana sensazione di soffocamento mi si forma in gola, sento bruciare questi occhi che hanno appena visto la luce, sento qualcosa che spinge per uscire ma non non posso permetterlo, io non devo provare sofferenza o felicità.

La mia unica arma, la mia unica protezione da me stessa è la neutralità.

Non è colpa tua Sailor Saturn, non devi ritenerti responsabile ne devi trattenerti! Fallo avanti, non puoi più aspettare, la nostra realtà come la conosciamo è finita e solo tu puoi farla rinascere!” la Nera Guardiana delle Sacre Porte contiene tutta la tristezza del mondo nel suo sguardo immoto e senza tempo e io capisco che è inutile procrastinare.

Solo tu sarai immune dal mio potere Princess Pluto poiché ciò che ti costituisce è fuori dal mio controllo, ma ti conviene tornare al tuo ruolo di Custode poiché solo lì il mio potere non ti raggiungerà e anche così non sono sicura di non cancellare anche te. Il Tempo è una costante ma io sto per eliminare ogni forma di vita e di pensiero esistente nel raggio di milioni di kilometri da qui per una distanza non quantificabile”respiro velocemente perché sarà un'azione che smetterò di fare molto presto”quello che rimarranno saranno solo i ricordi. Quello è il tuo campo Pluto, non il mio. Io non possiedo ricordi perché non possiedo ne passato ne futuro. Ho solo questo straccio, questo brandello di presente, e per quello che vale sono felice di avervi conosciute. Mi dispiace così tanto.”

Fallo ora, non si può più aspettare, ti prego...”

Non avrei mai pensato che qualcuno mi pregasse di distruggere tutto ma la voce di Princess Pluto e il suo tono autoritario hanno ben ragione di spronarmi.

La pressione dietro le mie palpebre è diventata insopportabile e posso sentire che anche quella barometrica, di pressione, sul mio pianeta sta vertiginosamente aumentando tanto che mi chiedo se il mio astro non stia collassando, e allora il mio potere sarebbe niente in confronto alla nascita di una supernova.

Finalmente arriva, quel senso di struggente malinconia...tutti i rimpianti, tutti i rimorsi, tutte le esistenze che avrei potuto vivere e quelle che distruggerò mi si palesano davanti rendendomi la visuale appannata e liquefatta. Sento le lacrime che scendono, una, due, poi sempre più copiose.

Sto espiando gli errori di tutti, i fallimenti di tutti gli esseri del creato, e soffrendo per tutti loro, attirando su di me questo peso indescrivibile che non mi fa respirare, posso solo piangere, fino a prosciugarmi, fino a diventare un guscio duro composto solo di Silenzio e carbonio.

Le parole, queste strabilianti latrici di mistico potere che io temevo ora si fanno strada nella fessura che era la mia bocca ma adesso è solo una ferita, una faglia, una frattura nell'essere di pietra che sono diventata.

Death ribbon revolution!

Come un nodo disfatto di un fiocco che non si scioglieva mi sento spezzare in tanti piccolissimi frammenti che in un esplosione di antimateria enorme partono come razzi verso il centro del Sistema Solare, verso Silver Millennium.

Non so che pezzo sono, credo che il fegato abbia distrutto Miranda Castle e tutti i suoi dignitari mentre il mio alluce sta raggiungendo Mercurio.

Vedo la mia patria che si avvicina, un faro che mi guida, che mi chiama e per la prima volta mi sento Complementare a lei, io che sono sempre stata Completa, un organismo unicellulare fine a se stesso.

Voglio questa appartenenza, questa Comunione e mi preparo disperata a schiantarmi su di essa.


Le cronache delle Guerriere del Sistema Solare Esterno, forse perché non hanno partecipato al conflitto sono molto più estese e con maggior numero di dettagli su come era la loro vita prima della distruzione del Regno della Luna.

Leggendo quella della Signora del Mare si affacciava, anche se come personaggio secondario una donna che non ha un riscontro nell'opera di Naoko Takeuchi quindi non sapevo bene come interpretarla.

Ma negli ultimi plichi che ho letto recanti il sigillo, della famiglia reale presumo poiché è una falce di Luna crescente, è di nuovo venuto fuori il nome di Larissa e il suo diario era tra le pagine di quello scritto dalla fantomatica sovrana di quel regno dimenticato. Quindi ho dedotto che ci fosse uno stretto legame tra le due e che essa fosse presente durante le ultime fasi della guerra.

I fogli sono molto deteriorati e a volte le parole neanche sono leggibili o sono sbavate, drammatico segno che chi scriveva stava piangendo.

Non so se crederete a tutto ciò, non voglio convincere nessuno. Vi chiederete inoltre perché sono intervenuta in prima persona, perché adesso.

La risposta e che non potevo lasciarla sola. Nessuno avrebbe parlato di lei o per lei, Princess Saturn si è immolata per salvare tutto e tutti e volevo che il suo gesto fosse raccontato. Perché le Parole hanno un enorme potere, le Parole rimangono, vangelo di speranza, di fede nel futuro e nelle proprie capacità per rendere noi stessi e il mondo un posto migliore. Le parole permettono di andare avanti, di progredire, di imparare dai nostri sbagli ed evitare che di nuovo qualcuno intervenga per riportare indietro le lancette sullo zero. Princess Saturn non è ne morte ne rinascita. E' tutto ciò che sta in mezzo: la mancanza di possibilità, di energia , di evoluzione, di rinnovamento eppure è una forza necessaria in quanto il lavoro sporco qualcuno deve pur farlo quando si raggiunge il punto di rottura, di non ritorno.

In ultimo per non tediarvi tanto con dissertazione filosofiche risponderò alla domanda che qualcuno forse si farà. Ma come ha fatto il diario di Princess Saturn a salvarsi dalla distruzione?

Beh, sfogliando tutto il libro era rimasta solo una pagina bianca, immacolata e non mi spiegavo la sua presenza.

Poi una sera in cui una brezza fresca anticipava l'autunno ma ancora si sentivano i grilli frinire e le raganelle gracidare nel fiume davanti a casa mia, mentre stavo cercando di addormentarmi con la pagina vuota sul comodino, entrò una lucciola.

La fissai mentre svolazzava per la stanza, e si posava per un attimo sul foglio. Con mia somma costernazione apparvero degli sbaffi scuri e non ero sicura neanche di avere visto bene.

Comunque catturai l'insetto e alla sua luce nel foglio bianco apparvero delle scritte, ultima e flebile testimonianza della guerriera che come le lucciole brilla per poco e solo quando l'oscurità è più totale. Come le stelle. Come noi che in un universo freddo e incomprensibile siamo un puntino luminoso e splendente.

Quando ho deciso di pubblicare questa storia questo avrebbe dovuto essere il capitolo conclusivo,e mi sarei tenuta il segreto per me. Ma ho cambiato idea, non posso ancora lasciarla andare.

Perché vicino alla scatola con questo libro ve ne era un'altra, ancora più misteriosa e pericolosa, i cui contenuti possono cambiare il corso di tutti noi.


Avevo pensato che impattando contro la Luna avrei distrutto lei e me. Ma, e non so se sia una cosa positiva, è stato più uno scontro spirituale, una fusione di due anime che erano state lontane troppo a lungo e che finalmente si siano ritrovate.

Sento il mio cuore, perché adesso so che è questo frammento quello che si è diretto qui, che smette piano di battere, le ossa si stanno sciogliendo, le cellule si dimezzano fino a che ne rimane solo una, una minuscola particella di vita.

Perché io sono viva e un giorno rinascerò per vivere, con tutto quello che comporta questo termine. Questa Parola.

E anche questa. Aspettami.


  
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