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Autore: Alice Joy    10/05/2012    2 recensioni
“Ti amo” disse Alice.
“Ti amo” rispose Jasper.
Pronunciando quelle due parole per la prima volta nella sua esistenza.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale | Coppie: Alice/Jasper
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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JALICE – MISSING MOMENT N.01

“Ti amo” disse Alice.

“Ti amo” rispose Jasper.

Pronunciando quelle due parole per la prima volta nella sua esistenza.

 

* * *

 

Non era tanto un  presentimento che qualcosa stesse per accadere, ma che quel qualcosa fosse già in corso.

Più di una volta ormai Jasper aveva visto Alice fermarsi e mettersi a sedere e, più di una volta le aveva chiesto che cosa la preoccupasse.

“Sto solo pensando…” le disse.

“Perché non pensi ad alta voce?”

Lui le prese la mano.

“Che c’è?”

Era inutile parlargli di qualcosa che non avrebbe saputo accettare, allora mentì. Gli disse che non aveva molta voglia di parlare e basta. Che non c’era niente che la preoccupasse sul serio.

“Questo trucchetto non funziona con me, sei una pessima bugiarda!”.

Era una bugia e Jasper lo sentiva. Sentiva che la sua Alice era persa in una giungla di pensieri. Tutto ciò li avrebbe prima o poi portati da qualche parte, ne era sicuro. E di certo lui non avrebbe potuto passare il resto della sua eternità con quel peso.

Un’emozione indefinita per lui, quasi un senso di colpa per quel sentimento così forte che Jasper non avrebbe mai creduto essere in grado di provare.

“Jasper? Vieni?”

Alice si era allontanata parecchio trotterellando lungo il sentiero davanti a loro. Si fermò  e si voltò verso di lui con in mano un fascio di fiori di bosco. Il sole che filtrava attraverso il fitto degli alberi le attraversava i capelli facendola brillare di una luce propria.

Jasper la guardò e l’amò. In quell’istante si rese conto che avrebbe voluto rimanere per sempre insieme a lei.

Alice si sedette su di una pietra ad aspettarlo, raccolse le ginocchia al petto ed il vestito le scoprì le cosce. Jasper sorrise dolcemente godendosi quell’immagine.

“Ho un regalo per te”

Si sedette accanto a lei porgendole un filo d’erba con il quale legò i suoi fiori. Alice era incantevole, Jasper si accorse di essere rimasto senza fiato.

“Hai smesso di respirare”

“Non ne ho bisogno, ricordi?”

Ma Jasper sapeva che quella era solo una mezza verità e questo gli provocò un brivido lungo la schiena.

Alice si chinò in avanti verso di lui leccandogli una guancia con la lingua. Jasper non era del tutto sicuro che quel gesto gli piacesse.

“Perché l’hai fatto?”

“Perché volevo farlo”  sussurrò lei ancora con le labbra vicinissime alle sue.

“Sai di buono”

“E tu che ne sai?”

Si baciarono ancora. Con le dita di Alice che cercavano la camicia di lui e le mani di Jasper dappertutto.

Riusciva a sentire il suo profumo anche nei suoi capelli, l’immagine delle sue cosce nude tra un bacio e l’altro lo aveva portato al limite della sopportazione.

Jasper ci pensò. Pensò al suo pensiero fisso e costante e poi non ci pensò più, lo fece e basta. Le infilò una mano sotto al vestito, e nell’attimo in cui lo fece una scarica di adrenalina gli investì il cervello. Ne seguì un istante di deliziosa crisi, qualcosa che nessuno dei due si era mai concesso prima di allora.

Alice aprì le gambe permettendo a Jasper di farsi strada tra la sua intimità. Lo baciò, negli occhi un desiderio sfrenato.

“Alice” sussurrò Jasper roco. Sentiva il contorno del suo seno premere sul suo torace. Immaginò come avrebbero potuto essere i battiti del suo cuore.

Alice era tutta sua e lui non avrebbe mai voluto altro che lei.

“Ti amo” disse Alice.

“Ti amo” rispose Jasper. Pronunciando quelle due parole per la prima volta nella sua esistenza.

La presenza di lei gli saturò i sensi. le prese la mano facendola scendere dal masso ed Alice lo seguì come in un sogno. Stavano per fare l’amore e per quanto sarebbe mai stato possibile, Jasper sentiva già i grilli allo stomaco.

Camminarono insieme mano nella mano, verso il fitto del bosco finché non si sdraiarono vicini. Jasper pensò che questa volta sarebbe stato diverso, che avrebbe amato Alice senza errori.

Le aprì il vestito ad ogni bottone. La bocca di lei lo chiamava e lui baciava il suo stesso nome. Poi, con estrema rudezza, pose fine al loro contatto.

Jasper si mise a sedere ed Alice l’osservò con un brivido d’esitazione chiedendosi dove avesse sbagliato. Lo abbracciò da dietro, la prepotenza della sua sensualità fu in grado di togliergli nuovamente il fiato.

Jasper era stregato, in ginocchio di fronte a lei, cercava di respirare con meno affanno.

Alice gli posò le labbra sulle sue.

“Voglio fare l’amore con te” disse e lui la sentì appena ma si convinse a fare come gli veniva detto.

Si sdraiarono di nuovo.

“Ti amo Jasper”

 “Non riusciresti neanche ad immaginarlo. Non riusciresti ad immaginare cosa ho provato in balia del potere di una donna. Un miscuglio di sofferenza e passione, di vita e di morte”

“Io non sono come lei…”

“Scioglimi da questo tormento. Ti prego scioglimi perché non resisto più”

Ed Alice lo sciolse aumentando la presa sui suoi fianchi, fissandolo dritto negli occhi.

Jasper si sentì come un’ape su di un fiore, desideroso di penetrare fino al suo nettare proibito.

“Anch’io voglio fare l’amore con te” le confessò.

Allora sul volto di lei si sciolse uno sguardo di dolcezza e meraviglia. Si amarono con ogni fibra del loro essere, quasi fino a fondersi uno nell’altra.

L’aria attraversata da un vento leggero, piacevole, caldo che frusciava attorno ai loro corpi trasmettendo un’ebrezza dolcissima. Un silenzio infinito e indefinito.

Alice e Jasper si amarono, il loro amplesso fu improvviso, dolce e senza limiti, lungo e breve al tempo stesso.

Giacquero sfiniti, con la pelle che si sfiorava, le mani incrociate, la mente ad inseguire il passato, il presente ed il futuro.

Due creature apparentemente diverse, eppure già profondamente uguali.

 

 

 

   
 
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