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Autore: Spettatrice    10/05/2012    1 recensioni
"Bastò un attimo, un rumore improvviso da dietro un cespuglio a farla girare. Strizzò gli occhi nell’oscurità e riconobbe il suo cavaliere misterioso. Occhi di ghiaccio la stavano fissando con un’intensità innaturale. Il portamento fiero, i capelli biondo-platino e quel ghigno .. il suo ghigno preferito.
 
Il ragazzo fece un passo in avanti, quanto bastava per lasciare la sua zona d’ombra e far brillare il suo sguardo sotto la chiara luce della luna.
-Non pensavo che saresti venuta- Furono le sue prime parole. La voce era chiara, sicura.
-Non lo pensavo nemmeno io- Rispose la ragazza alzandosi. Stava mentendo.
Al contrario la sua voce era insicura, stava ancora tremando. I suoi occhi erano stanchi, questo era chiaro, ma per la prima volta dopo tanto tempo avevano iniziato a brillare, sotto la stessa luce che illuminava il volto del ragazzo.
Draco avanzò ancora di qualche passo, fino a raggiungere Hermione e posizionarsi di fronte a lei. I loro occhi sembravano fondersi insieme, in un vortice di emozioni.
-Facciamo un gioco, Granger. – Le sussurrò lui, le labbra vicinissime all’orecchio della ragazza.- Per stasera le parole non valgono, voglio soltanto i fatti .. – E così dicendo, inclinò la testa per baciarla nell’oscurità della notte"

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Hermione Jean Granger è cambiata. Negli ultimi tempi non è più la stessa. Sarà un bacio, forse atteso da troppo tempo, che riaccenderà in lei una fiamma seppellita da lei stessa per paura di soffrire.
E' come un gioco, una lotta da cui ormai non si può più scappare. Sopravvive chi è indifferente, perde chi si innamora.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Flashback, terza parte ;
 
 
Settimo piano, ore 23.45 .
La luce lunare riusciva a stento a penetrare attraverso le tende pesanti di quell’angosciante dormitorio.
Un’ombra l’attraversò, eclissando per un breve attimo quell’unica fonte di luce presente.
Si sentirono dei passi, poi la porta della stanza si aprì, creando un secondo spiraglio di luce, mentre Hermione Granger si ritrovava in sala comune.
Tra le mani stringeva un piccolo pezzo di carta, con talmente tanta forza che le sue dita erano diventate rosse. Ormai l’aveva aperto e ricontrollato almeno un centinaio di volte.
 
“Il mio orgoglio mi sta logorando, ma non amo avere rimpianti.
Stasera fatti trovare fuori dal castello, nei pressi del Lago Nero.
 Ti aspetto non prima della mezzanotte .. “                  
                                                                                                           Anonimo.
 
Quella sera, quando si era svegliata, ancora nella poltrona accanto al fuoco, aveva trovato la sala comune piena di gente.
Così, non avendo intenzione di attaccare conversazione con nessuno dei presenti, si era rifugiata in dormitorio, isolandosi.
Lì, sopra al suo letto, un piccolo origami a forma di gatto era stato piegato con cura.
Per vari minuti la ragazza era rimasta indecisa sul da farsi. Era abbastanza convinta che quel piccolo foglietto di carta nascondesse un messaggio, ma al tempo stesso non voleva per nessuna ragione disfare la pazienza e la precisione con cui era stato fatto.
C’era stato qualcosa, più forte della sua volontà, che l’aveva però costretta ad aprirlo. Era una speranza, una speranza attesa da tempo. Un messaggio che aveva sognato di ricevere, in segreto.

Si ritrovava ora per i corridoi di Hogwarts, allo scoperto.
Non aveva avuto la brillante idea di prendere in prestito il mantello dell’invisibilità di Harry, ma forse era meglio così. Non voleva assolutamente rischiare di svegliarlo.
Quinto piano ..
Aveva appena superato il bagno dei prefetti e si stava dirigendo verso la scalinata ..
Quarto, terzo piano ..
Il tempo scorreva, mancavano solo 7 minuti all’orario indicato ..
Secondo piano ..
Passò in fretta davanti all’aula di Aritmanzia, per poi continuare e scendere un’altra serie di scalini.
L’ansia iniziava a farsi sentire. Angoscia e paura si mescolavano insieme. Aveva lo stomaco in subbuglio .. il fiato corto ..
Primo piano ..
Il cuore aveva perso qualche battito.
Il castello si faceva ogni secondo più buio, man mano che la ragazza scendeva di piano. Estrasse di colpo la bacchetta e pronunciò con voce tremante:
-Lumos-
Un raggio di luce le accarezzò il viso, mostrando i suoi tratti stanchi, angosciati dal sapere e dalla tensione.
Ma ora una nuova paura cresceva in lei, mentre con sguardo furtivo usciva dal castello, gettandosi nell’aria ghiacciata della notte.
Si riempì i polmoni di aria fredda .. di un’aria nuova, ricca di tensioni e insicurezze.
3 minuti ..
Con uno scatto iniziò a correre per scaricare tutta la tensione che aveva dentro. Il vento le faceva lacrimare gli occhi, mentre con violenza si scagliava sul suo viso,  sui suoi tratti dolci ..
A mezzanotte e un minuto Hermione si trovava di fronte all’acqua scura del Lago Nero, senza fiato. Nonostante avesse appena finito di correre, aveva brividi che ricoprivano ogni centimetro di pelle del suo corpo .. le gambe le tremavano e avrebbe potuto svenire da un momento all’altro.Si sedette ai margini dell’acqua, nascondendo la testa tra le sue braccia e le ginocchia piegate. Sentiva i battiti del suo cuore prendere ritmi sempre più frequenti, sempre più veloci ..
Rimase in quella posizione per circa un’altra decina di minuti, mentre la tensione la stava lentamente logorando. Non sapeva se quello che stava facendo era uno sbaglio e non sapeva nemmeno se potesse trattarsi di una trappola. Non ci aveva pensato, non aveva avuto il tempo di farlo e neanche la voglia. Sperava, con ogni parte del suo corpo, che fosse una sola persona ad aspettarla nel mezzo della notte.
Bastò un attimo, un rumore improvviso da dietro un cespuglio a farla girare. Strizzò gli occhi nell’oscurità e riconobbe il suo cavaliere misterioso. Occhi di ghiaccio la stavano fissando con un’intensità innaturale. Il portamento fiero, i capelli biondo-platino e quel ghigno .. il suo ghigno preferito.
 
Il ragazzo fece un passo in avanti, quanto bastava per lasciare la sua zona d’ombra e far brillare il suo sguardo sotto la chiara luce della luna.
-Non pensavo che saresti venuta- Furono le sue prime parole. La voce era chiara, sicura.
-Non lo pensavo nemmeno io- Rispose la ragazza alzandosi. Stava mentendo.
Al contrario la sua voce era insicura, stava ancora tremando. I suoi occhi erano stanchi, questo era chiaro, ma per la prima volta dopo tanto tempo avevano iniziato a brillare, sotto la stessa luce che illuminava il volto del ragazzo.
Draco avanzò ancora di qualche passo, fino a raggiungere Hermione e posizionarsi di fronte a lei. I loro occhi sembravano fondersi insieme, in un vortice di emozioni.
-Facciamo un gioco, Granger. – Le sussurrò lui, le labbra vicinissime all’orecchio della ragazza.- Per stasera le parole non valgono, voglio soltanto i fatti .. – E così dicendo, inclinò la testa per baciarla nell’oscurità della notte.


  
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