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Autore: IwannabedrunkwhenIwakeup    10/05/2012    1 recensioni
Jasmine è una normale ragazza, va a scuola, ha delle amiche, le piace un ragazzo. Finchè ad una festa bacia il ragazzo della sua migliore amica..
(Dal prologo)
Poi ci baciavamo. Le sue labbra erano sulle mie. Le mie labbra erano sulle sue. Sapeva di fragola e cioccolato. Avevo paura di fare qualcosa di sbagliato. Non avevo mai baciato un ragazzo prima.
Ma era come se noi due ci appartenessimo da una vita. Eravamo le parti di qualcosa separato dalla nascita, che finalmente tornava a ricongiungersi.
Eravamo NOI. Noi.
Le sue mani vagavano tra i miei capelli, mi piaceva il suo tocco. Pensare che ho sempre odiato chi mi toccava i capelli. Lui era l'eccezione. Quella che conferma la regola, si.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Aveva i capelli biondi e degli occhi azzurro ghiaccio. Si stava baciando con una ragazza, su una panchina nel parco. Poi si misero a passeggiare mano nella mano. Io ero con Sofia, che mi aveva costretto ad andare con lei ad incontrare un ragazzo, ma questo non si era presentato. Ad un certo punto lui mi passò di fianco. Il mio cuore iniziò ad accellerare. Pensai a quanto fosse bello. Sentivo i suoi passi che si allontanavano. Poi ad un certo punto si fermò, si girò dalla nostra parte e salutò Sofia. Io ci rimasi di pietra. Come poteva conoscere un essere così sublime? Appena ci fummo allontanati abbastanza dalla coppietta, iniziai a tempestare Sofia di domande. Scoprii che si chiamava Luke, si era trasferito da poco lì, e che era in classe con Marco, un suo amico che le piaceva; usciva con molte ragazze, non era un tipo di cui innamorarsi. Mi disse che era meglio che me lo dimenticassi. 
Ma io non lo feci, non ce la facevo.
Il mese successivo, Sofia iniziò ad uscire con Marco, e mi obbligava ad andare con lei davanti al classico ogni giorno per vederlo. Vedevo Luke tutti i giorni, ma non avevo il coraggio di parlargli. Lo vedevo con varie ragazze, che si baciavano. Lo vedevo da solo, e ogni tanto i nostri sguardi si incrociavano. Lo vedevo, vedevo solo lui. Sempre, nei sogni, nei pensieri. Ma non ero mai riuscita a dire neanche a Sofia che mi piaceva. Avevo paura che lei gliel'avrebbe detto. Ero riuscita pure ad avere il suo numero, rubato segretamente dal numero della mia amica, ma non gli avrei mai spedito un messaggio. 
Una sera andammo al cinema io, Sofia, una nostra amica, Marta, Marco e dei suoi amici, tra cui c'era anche Luke. Durante il film ero seduta vicino a lui, non so per quale scherzo del destino. Ero felice, tremendamente felice. 
Ma non successe nulla. Due parole scambiate, per passarsi i pop-corn degli altri. E rimanevamo due sconosciuti. Due sconosciuti che da lontano si conoscono. 
O almeno, io lo conoscevo, perchè probabilmente lui si era dimenticato della mia esistenza.
O meglio, se ne ricordava solo per prendermi in giro.
 
"Ciao Francesca. Ci puoi lasciare soli."
Era arrivato Marco. Le feci segno con la testa di restare, non lo avrei potuto affrontare da sola.
"Lei non vuole, quindi non me ne vado. Se vuoi dire qualcosa lo dirai anche davanti a me. Oppure le cose che hai da dire non sono importanti. Se è così, muovi il tuo culo e esci da questo locale." rispose lei. Mi era mancata davvero tanto. Il modo in cui ci sostenevamo a vicenda.
Io continuavo a tenere la testa bassa. Non si meritava il mio sguardo. Non dopo tutto quello che era successo.
"Ma.." iniziò a protestare lui.
"Effe ha ragione. O parli davanti a lei, o niente. Quindi sbrigati a parlare, che c'ho una vita da recuperare, PER COLPA TUA" le ultime parole le pronunciai alzando la voce.
Prese una sedia e si sedette.
"Allora. Mi dispiace. Davvero. Sono serio. "
"Uhm, le tue scuse non le accetto, sia chiaro." mi affrettai a dirgli.
"Devo ammettero, Sofia non mi è mai piaciuta tanto. E' sempre stata come un gioco. E' stato tutto facile con lei. Invece con te è tutto più difficile. E mi intrighi."
L'avrei voluto prendere a schiaffi sul momento. Ma non potevo. Volevo, dovevo sapere. 
"Comunque quella sera avevano corretto la Fanta. E te la sei bevuta tutta tu. Quindi è normale che non ti ricordi niente."
"Chi è stato? " domandai. 
"Valentina e Agnese. Non so cosa fosse, ma era roba forte visti gli effetti." disse, sospirando.
Valentina era un'amica di Sofia, che andava in un altra scuola. Si vestiva sempre in modo molto provocatorio ed aveva tutti i ragazzi che gli sbavavano dietro di lei. Si vedeva lontano un miglio che odiava Sofia, ma lei sembrava non accorgersene. Per quanto riguarda Agnese, era un'ochetta che le leccava i piedi, facendo tutto quello che diceva lei.
"E volevano fare ubriacare Sofia. Invece è successo il contrario."
"Cosa intendi?" mi disse lui.
"Niente, lascia stare. Ma che cosa è successo quando ero ubriaca?" dissi guardandolo negli occhi, per la prima volta da quando era lì. Aveva occhi color nocciola e capelli nero corvino a cresta. Il naso un po' schiacciato; due folte sopracciglia gli incorniciavano il viso, sul quale era dipinta un'espressione da strafottente. Quell'espressione che era sempre nel suo viso. Che me lo aveva sempre fatto odiare. Non si poteva dire che era brutto, ma si credeva troppo Dio.
"Allora. Stavi ballando. Si vedeva che eri ubriaca. Così sono venuto lì e ti ho portato via da tutti. Eri indifesa, non come al solito, così puntigliosa. Non volevo che tutti ti vedessero in quello stato. Così siamo andati in cucina. Tu continuavi a dire frasi sconnesse, tipo -Il mio cane è blu- o -la macchina. Dell'albero. Fa squit squit.- facevi morire dal ridere."
"E poi mi hai baciato, non è così?" lo fermai un secondo.
"Si. Cioè. No. Tu mi hai baciato." 
"E' impossibile. No, no, no, io non avrei mai tradito la mia migliore amica, no, no, no" continuavo a ripetere con la testa tra le mani.
Lui dopo un poco riprese a parlare "La cosa più strana è che dopo hai iniziato a parlare. E dicevi cose sensate. Cioè più o meno. Hai iniziato a farneticare che avevi visto uno che scopava con una, e che ci stavi male. Non avrei voluto dirtelo, perchè magari adesso te ne ricorderai e starai ancora male."
Chi scopava chi? Oddio, ed io che pensavo che questa storia si sarebbe ricomposta, invece si stava ingarbugliando ancora di più. Probabilmente era Luke, ma con chi ?
Feci l'occhiolino a Francesca che comprese al volo e disse "Scusa, ma sarebbe meglio cambiare discorso.. Dimmi un po', che gossip ci sono li da te al classico?"
"Uhm, l' Aurora si è messa con Federico, e che io sappia Luke si vede con Pamela.." rispose lui.
"Chi è Pamela?" chiese Francesca, facendo finta di non capire.
" Sai quella bionda, molto sexy, era anche alla festa di Sofia, mi dispiace che se la sia accalappiata lui, perchè io un giro con lei me lo sarei fatta volentieri.. " disse lui, facendo uno sguardo malizioso.
Straperfetto, Luke, Pamela, festa. Si certo era tutto chiaro. Guardai l'orologio. Erano le quattro. 
"Marco, avevo promesso a mia madre che l'avremmo aiutata a cucinare, è tardissimo, noi andiamo ciao" mentii.
"Ok, perfetto, ciao ragazze." detto questo prendemmo i giubotti e salimmo in casa.








 
Spazio autrice.
Yess, ora si capisce molto meglio, tutto, vero?
Troviamo qui un Marco che dice la verità, che non si lascia trasportare dai sentimenti.
C'è anche una descrizione di Luke.. ma non lo trovate *---*
Sto cercando un'immagine di lui, ma non trovo niente di veramente *--*
Se trovate qualcosa che secondo voi ci sta bene, mandatemi il link, troverò come ricambiare il favore.
Comunque, probabilmente tarderò con il prossimo capitolo perchè devo ancora scriverlo .-.
Non so che altro dire..
Vi amo, grazie <3
Ketty.
  
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