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Autore: kimskins    10/05/2012    3 recensioni
Lei ha passato un'infanzia difficile, dovuta alla morte di entrambi i genitori.
Lui anche, ma sta ripagando i sorrisi persi essendo la causa di altri milioni.
Per lei la danza è tutto, l'unica ancora di salvezza.
Cantare era un hobby per lui, ora un lavoro.
Lei ha solo 16 anni.
Lui ne ha compiuti 18 da poco.
Lei è dura e orgogliosa, col tempo ha imparato a fidarsi solo di se stessa.. poi anche di un angelo.
Lui è il re degli scherzi, dolce e imprevedibile.
Lei ballerà nella sua crew.
Lui odierà la ragazza a primo impatto.
Nessun ballerino può confrontarsi con lui, non ammette paragoni.
Lei rimarrà impassibile, continuando a ballare, ballare, ballare.
Lui, di sottecchi, conitnuerà a farla ballare fino allo strenuo delle sue forze.
Lei, a testa alta, manterrà il confronto, facendogli capire che non mollerà mai. Non di nuovo.
Un giorno lui esagerà, lei piangerà.
Non era mai successo, l'ultima vola era accaduto molti anni fa, alla morte dei suoi genitori.
Lei si stava innamorando, mantenendolo nascosto a se stessa.
Lui si era appena accorto che il suo cuore stava piangendo pesantemente, per l'errore commesso.
Lei si chiama Ronnie.
Lui si chiama Justin.
©.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capther six - Never mind, go on.





Autor's POV.

Ronnie, quella sera scese giú a mangiare anche se non ne aveva molta voglia.
Si sistemò i capelli in una semplice coda, jeans e una maglietta nera. Non sapeva dell'arrivo di Selena.
A lei non le era mai andata molto a genio, sin da bambina.
Scesa giú, trovò il suo posto occupato da una ragazza, era di spalle. 





Ronnie's POV.

"Scusami, quello é il mio posto." Dissi abbastanza tranquilla.
La ragazza si voltò e per quanta memoria fotografica potessi avere, quella doveva essere Selena.
Mi si formò un nodo alla gola quando lei si alzò. Mi sorrise.
Sembrava falsa a primo impatto. 
Pantaloni a tre quarti bianchi, scarpe col tacco e maglietta abbastanza larga. I capelli? Sembravano fatti a mano.
"Tu devi essere Ronnie, piacere." Mi allungò una mano che io strinsi, le sorrisi.
"Piacere mio, tu devi essere Selena."
Sentí Justin sbuffare e guardarci con disprezzo.
"Smettila di fare la leccaculo, lo sai benissimò chi é, Ronnie." Selena si girò e fece una risata abbastanza nervosa. 
Io, come sempre, gli risposi a modo.
"Scusami se volevo essere gentile con la tua ragazza." Mi fece una smorfia.
"Scusami se ho preso il tuo posto, io.." La interruppí.
"Tranquilla, vado a prendermi un'altra sedia." Mi sorrise e si risedette al suo posto.

'Che diavolo ci fa quella qui?!'
Uscí dal ristorante abbastanza alterata e andai verso Kenny che era seduto nella hall.
"Kenny che diavolo.." Alzò una mano per farmi tacere, e io lo guardai male.
Mi guardò e scoppiò a ridere sicuramente per la mia faccia, ma non mi fece continuare.
"Stai tranquilla, Ron. É una ragazza dolcissima e simpatica. le piacerai." Mi buttai di fianco a lui.
"Perché non sei a tavola con gli altri?" Lo guardai smanettare con il suo i-phone.
"Non avevo molta fame, siediti tu al mio posto se vuoi."
"Sinceramente, la fame ormai é passata!" Sbuffai. "perché kenny..?" Feci finta di lagnarmi.
"Smettila di fare la bambina, in fondo Justin ti vuole bene." Mi sorrise.
"Ma non mi importa un fico secco di quel pinguino ritardato, chiedo perché lei qui."
L'omone scoppiò a ridere, mentre io attendevo una sua risposta.
Mi voltai a guardarlo ed era piegato in due.
"Mi rispondi?" Cercai di smuoverlo, ma non la voleva smettere!
Arrivarono Ren e Alfredo che mi videro per terra a schiaffeggiare Kenny che non ne voleva sapere di smetterla. 
"Ron, si può sapere che cosa sta succedendo?" Mi voltai verso il mio migliore amico con una faccia distrutta.
"Non lo so, ho detto una cosa e lui é scoppiato a ridere."
I due si avvicinarono, Ren mi lasciò un bacio sulla guancia e si sedette dietro di me, per farmi poggiare su di lui. Alfredo invece, si sedette accanto a Kenny che si era rimesso composto.. Ma ancora non la smetteva di ridere!Avrei voluto sapere tanto il perché.
"Allora Kenny, si può sapere perché ridi cosí tanto?" Chiese Alfri.
"Si stava lagnando e ad un certo punto ha chiamato Justin.." Rise e poi continuò. "Pinguino ritardato!"
Risero anche Alfredo e Ren, ma era una risata normale!
"Oddio kenny, e tu stavi ridendo perché gli ho dato del pinguino ritardato?" Lo guardai cosí: -.-
E Alfri sorrise.
"Kenny ha la risata facile, devi saperlo." Smise e poi riprese il suo cellulare.
"Non centra nulla, ma guarda wui. Guardando questo e sentendo Ron fare quella affermazione.." Riprese a ridere come un matto.
Io gli staccai il cellulare dalle mani e vidi insieme a Ren il perché della sua risata.

'Ora capisco' mi venne da ridere.
Alfri si avvicinò e si sporse sul cellulare incuriosito.
Dopo quello, avrei riso anche io in quel modo.. E cosí feci.
Era una gif, dove Justin era da Ellen e si tirava su i pantaloni, camminava da pinguino e poi correva verso l'uscita sbagliata.
Anche Ren e Alfredo furono contagiati.
"Questa dobbiamo dirla a Millor!" Disse Alfri, che trascinò Ren con se.
Kenny si era ripreso dal suo stato di ridarella e mi disse di sedermi accanto a lui.
"Cosa c'é che non va?" Cercava di rassicurarmi.
"Ho paura per il concerto." Lo guardai.
"Non devi preoccuparti, sarai bravissima e poi sarà soltanto domani." Finí la frase con una leggera risata.
"Grazie per il conforto, Kenny!" Ridemmo ancora, ma la mia fu interrotta al solo vedere Justin e Selena uscire mano per mano dalla sala ristorante. Ridevano.
Poi lui mi vide e.. Mirò dritto portandosi dietro Sel. Perché si comportava in quel modo?
"Andiamo Kenny." Selena mi guardava e poi riguardava Justin.
"Perché non la portiamo con noi?"
"Selena, non dire stupidaggini." Lei si fermò e lo guardò seria.
"Justin, smettila. Lei verrà con noi." La vidi avvicinarsi a me e sorridermi calorosamente.

Tutti quei sorrisi mi mettevano un po' di paura.
"forza, dai.. Vieni con noi." Le sorrisi scuotendo il capo. Non avevo voglia di fare il terzo in comodo.
"Non voglio creare disturbo, e poi vorrei passare un po di tempo con Ren." Le sorrisi, sperando che se la bevesse.
Fece un sospiro, sembrava ci fosse rimasta veramente male.
"Oh.. Capisco." guardò Justin e poi mi salutò.
"Rimane fino al concerto, vuole vederti ballare." Ren mi fece saltare, non sapevo fosse tornato.
"ah.. Aspetta, cosa?!" Lo guardai male male male male.
"Smettila di fare la stupida hai capito bene!" Rise e mi abbracciò.
"Ti lascio con il tuo affetto, vado in camera." Mi alzai, ma mi fermò per un polso.
"Non vai a salutare gli altri? Digli almeno che non mangi."
In effetti quella sera non avevo toccato cibo. gli sorrisi e andai nella sala ristorante.
Mi poggiai con le mani sulla sedia di Pattie e Scooter.
"Come procede la cena?" Gli dissi mostrandogli il mio sorriso migliore.
"Senza di te, Renier, Justin e Selena." smorzai una risata.
"Ero passata soltanto per un saluto, torno su in camera." Guardai Alfredo ed era proprio buffo. Si stava strafogando con un piatto di pasta. Mentre me ne andavo gli dissi "Cerca di non ingozzarti troppo, mi servi domani sera!" Gli feci un occhiolino e lo sentí parlare.
"Tu cerca di sculettare meno, che ti parte un anca!" Gli feci la linguaccia e salí in camera.
Mi cambiai e mi misi un pantalone della tuta e una felpa non molto pesante. Quella sera faceva abbastanza freddo. Sentí il cellulare vibrare. Un messaggio dal chatlog.

'hei c:' era un certo j_swag, lo ricordavo. Tempo prima mi aveva cercata ma.. Chi era?
'hei, per caso ci conosciamo?'
'potremmo conoscerci meglio c:' avevo capito bene?
'sei per caso un..maniaco?'
'ahahah, divertente la ragazza! Sono soltanto un semplice diciottenne c:'
'wowo, fermi tutti devo sentirmi onorata! ;)' gli risposi per giocare.
'Qual'é il nome di questa splendida creatura?'
'Chiamami Alaska :) il tuo, splendida anima?' Mi divertiva quel ragazzo.
'James, James Bond :P'
'hahah, intraprendente il ragazzo :)'
'Divertente la creatura :) ora vado, sono con.. amici in giro. Ci si sente.. Alaska ;)'

'vai di già? :(( buona serata a te James.' Chiusi il collegamento.
Uscí sul terrazzino con il cellulare in mano. Pensai.
James.. Sembrava tanto il nome di James Bond.
Perché avevo mentito? Perché semplicemente non ci si può fidare di estranei. Insomma, se quello mi conosceva veramente e mi sarebbe venuto a cercare? Su ragazze, capitemi. u.u
Me ne andai a dormire, nonostante non ne avessi la ben che minima voglia.




5 July, 4.56 pm.

"Justin!" Ero per l'ennesima volta con il sedere per terra.
Cosa aveva di tanto sbagliato quel ragazzo, per farmi finire sempre male?! Mi allungò la mano che io strinsi, per poi alzarmi. 
Sbuffò, io a mia volta.
"Scusami é che.. Non riesco a concentrarmi." Si mise una mano tra i capelli e se ne andò diretto verso il suo camerino.
A capirlo quel ragazzo. Ripresi da sola le mie prove, in quell'enorme stadio c'eravamo solo noi, gli altri sarebbero arrivati mezz'oretta dopo per finire i preparativi del concerto.
L'ansia saliva sempre di piú e la paura di sbagliare qualche passo.. Mi perseguitava.
Ma ripresi a danzare senza di lui, per sentirmi sicura, cosa che con lui non ero mai. Quando la canzone finí, sentí il cellulare squillare per due volte. Bloccai la musica e lo presi, per poi sedermi sul bordo del palco.

'Alaska!' Era J_swag! Mi spuntò un sorriso.
'Jey!.. Posso chiamarti cosí?'
'Puoi tutto, spendida creatura ;)' che dolce che era quel ragazzo, non potete nemmeno immaginare quanto!
'Come stai?' 
'Chiuso in una stupida stanza, innervosito piú che mai. Tu?'
Povero.
'Stanca e ansiosa.' Bella risposta, ron.
'Ansiosa di cosa?'
'Ballo. E stasera dovrei esibirmi..'
'Oh, andrai alla grande! Anche se non ti ho mai vista ballare, ma sorvoliamo.'
Risi e sentí dei passi. 
Mi voltai ed era Justin che smanettava con il suo cellulare.

'Lo spero, Jey. É la prima volta per me..' Mi rispose subito.
'Dove ti esibirai?'
'A boston. Perché?'
'Ma sono lí anche io! **' Il cuore incominciò a pulpitare.
'*-* allora un giorno ci incontreremo :)'
'É una promessa.' Sorrisi e mi voltai verso Justin che mi fissava con il cellulare in mano.
"Hai intenzione di rimanere ancora per molto lí?" Cavolo, mi ero appena calmata!
"Se vuoi che balli con te non mi irritare.. e poi fino a due secondi fa c'eri anche tu a smanettare quel coso." L'avrei strangolato, si lo avrei fatto con molto piacere!
"Dettagli, ora alzati e ricominciamo." Mi tese la mano, ma non la presi. Mi alzai con i miei piedi e con il mio culo.
Andai a far ripartire la musica. Mi misi di corsa davanti a Justin e lui dietro di me. Toccava ripetere e ripetere quel pezzo in coppia che non ci riusciva molto bene.
"Ferma, ferma, ferma!" e boom, uno sopra l'altro. Di nuovo, per l'ennesima volta.
Cavolo se mi sarei levata di lì, se ne avessi avuto la forza. Avevo perso il controllo del mio corpo, non ero in me!
"Ti avevo detto di fermarti.." mi sussurrò a due passi dalle mie labbra. Poi da quelle labbra carnose uscì una lieve risata che mi contagiò come un freddo gelido.
"Scusami." Risi e posai la testa sul suo petto. Sentivo il suo cuore battere. "Perchè batte così forte?" prese a battere ancora di più.
"Stiamo ballando da più di mezz'ora senza pause, vuoi che non batta proprio?" era credibile come scusa. Ma gli credetti, in fondo era vero.
"Che ne dici se cambiamo qualche passo?" alzai di colpo la testa con un'idea che balenava da una parte all'altra di quel minuscolo cervello che avevo.
"Quali?" Non capiva. Mi alzai e gli tesi la mano.
"Quelli coppia. Guarda.. Potremmo levare il salto, oppure quando mi fai girare perchè dopo non ci capisco più niente." Rise e si mi affiancò.
"Forza stupiscimi." Strano da dire, ma in quel momento stavamo andando d'accordo. un passo avanti.
Fece partire la musica e io chiusi gli occhi facendomi trasportare dal momento e dalla fantasia.
 Mancava poco all'inizio del concerto, ed
era una follia fare certi cambiamenti all'ultimo minuto.
Presi a fare una slide da una parte, poi dall'altra.
"Forza prova a seguirmi." Continuai a fare altri tre quattro slide, in modo che mi potesse seguire.
Poi cominciai lentamente a fare qualche movimento ben messo con le braccia e le gambe, con lui a fianco.
Poi presi dall'iniziativa, qualche scambio di posto. Poi girammo di scatto la testa entrambi e ci sorridemmo.
"Sei un fottuto genio Ron, ma non basta." Sorrisi abbassando la testa.
'Guance, state avvampando solo per un sorriso..?wow.'
"Come intendi complicare le cose..?" lo sentì ridere e poi due mani scivolarono sui miei fianchi, finendo poi sulla pancia. alzai lo sguardo verso gli spalti vuoti.
"Lasciati andare." Prese ad ondeggiare per un po', poi mi prese e mi alzò in aria facendomi girare. Allargai le braccia ed allungai le gambe.
"Brava così." Mi sussurrò sotto il suono della musica che lo sovrastava. Poi mi lasciò e io feci qualche salto allontanandomi da lui.
"Prendimi." Corsi verso di lui, preso alla sprovvista, e misi le mani sulle sue spalle mentre mi alzava in aria. Lo guardavo, o meglio,
ci guardavamo.
Sembravamo essere in sintonia con il ballo. Mi fece girare in aria mentre feci una spaccata. andò bene. Poi mi mise giù.
Sul finire della canzone, fece come per farmi cadere, ma alla fine mi prese come in un caschè [non so come si scrive, sorry ç_ç].
Era a due passi da me, avevamo i respiri affannati, i cuori che si sovrastavamo e..
un sorriso che poche ore dopo avrebbe illuminato un intero stadio.








6.47 pm.

Dov'era, dov'era, dov'era? Non lo trovavo, non lo trovavo più!
- Ren, urgente. Chiama Pattie, è sparita la mia truccatrice.- Non entravo immediatamente sul palco, sarei entrata alla canzone prima di Boyfriend.
- Pattie è impegnata a cercare Justin. La cerco io!- Mancavamo pochi minuti all'inizio e non si trovava nessuno.
- Fanculo Ren, me la sbrigo da sola.- Non amavo molto il trucco, ma dovevo pur conciarmi per bene.






6.57 pm.

Il trucco era finito, mi mancava un po' di lucida labbra.
"Ron, sai dov'è Justin?" Erano Alfredo e Millor, avevano il fiatone.
"Ancora non si trova?!" Mi voltai di scatto, lasciai il lucida labbra e lo andai a cercare. "Dove lo avete cercato?" Mi seguivano per i corridoi, l'ansia era tanta. Si sentivano già le urla da fuori, il dj aveva già attaccato con la musica per il countdown.
"Dappertutto! Nei bagni, nei camerini,  siamo tornati anche in albergo!" Ma.. mi venne un'idea. Ci stavamo dirigendo in posti già visti.

- meno un minuto per il countdown! - cazzo, no.
"Tour bus?" Presi a correre verso l'uscita.
"Tour bus? Millor, ti avevo detto di cercare lì, l'hai fatto?" Millor gli rispose di no e incominciarono a litigare proprio come due bambini.
"Smettetela e andate a mantere calme le fan, Pattie e Scooter, vi prego! Io vado a cercare Justin." Aprì la porta e uscì fuori.
C'era ancora il sole. Ero vestita come per andare sul palco.
Corsi verso il tour bus, nonostante i tacchi. Gli odiavo, ufficialmente.
Aprì lo sportello e incominciai ad alzare le tendine dei letti.
"Justin..?" sentì muoversi, così saltai. Poi vidi una tendina spostarsi, l'aprì del tutto. Scoppiai a ridere.
"Che ti ridi?" Lo feci scendere e lo presi per mano.
"Corri non c'è tempo." Era frastornato, cercava di tornare indietro ma lo trascinai dentro.
"Aspetta ho dimenticato il cellulare!" Lo portai nel suo camerino, era troppo frastornato per capire qualcosa. Lo feci sedere su quel divanetto rosso fuoco. Si mise una mano tra i capelli.
"Ron, perchè siamo.." La sua voce fu interrotta, come il mio respiro.

- Meno di un minuto al countdown, fatevi sentire! - Sentì le ragazze urlare come non mai. Justin si alzò.
"IL CONCERTO!" Gli lanciai i vestiti e prese a levarsi la maglia. Rimasi.. impietrita. Si mise la maglietta bianca e viola. Si sistemò al volo il ciuffo allo specchio mentre io lo guardavo dal riflesso.
Era..
spettacolare.
"Allora? mi dai quei pantaloni?!" Si voltò.
"Scusami, tieni." Glieli lanciai. Mi guardò. io mi voltai.
"volevo che uscissi, ma fa nulla." lo sentì dire. La mia faccia, oh dovevate vederla. Ero paonazza in viso al solo pensiero di avere Bieber dietro di me in boxer.
Ero abituata a vedere Ren che non mi ascoltava mai in boxer, ma lui mi faceva uno strano effetto.
Sentì le sue mani sui miei fianchi. Mi voltai. Me lo trovai già vestito e messo apposto. Era stupendo. Aveva ancora il viso assonnato e per questo mi lasciai scappare una leggera risata.
"ron, proviamo un'ultima volta il salto?" Annuì e lo trascinai fuori nel corridoio più grande, che portava verso il palco.
Mentre correvo un po' lontano da lui, vidi Alfredo e Millor correre verso di me. Gli feci cenno che lo avevo trovato.
"Justin.. corri!" Gli dissero. Lui gli fece cenno con la mano di stare fermi.
"Non muovetemi, il tempo di un salto." Lo guardai e sorrisi, lui mi fece un cenno con il capo.
Corsi verso di lui e facemmo quel salto. Lo guardai e lui mi fece atterrare perfettamente. Millor e Alfredo ci guardarono stupiti.
"Da quando litigate così dolcemente?" Li guardammo e ridemmo. Un flash mi colpì gli occhi, quando li riaprì vidi Ren con il suo i-phone in mano.

- 10, 9, 8.. - Lo guardai.
"CORRI!" Prese a correre come un matto tenendomi la mano. Ma io non dovevo andare con lui!
"Ti rallento, Justin!" 

- 7,6,5..- Arrivammo sotto il palco, lui salì sulla pedana. Gli presi il viso tra le mani e lo avvicinai al mio.
"Spacca tutto lassù." Mi sorrise e mi baciò la mano.
"Lo farò soltanto quando arriverai tu e Sel vedrà quanto sei brava."

- 4,3.. - Gli sorrisi e gli stampai un bacio sonoro sulla guancia.
"e.. se sbaglio qualche passo? Se mi prende il panico e.." Incomiciai a gesticolare e lui mi fermò prendendomi le mani.
"Non importa Ron. Va avanti, e non ti fermare." Mi lasciò lì con un occhiolino e si girò. Voltò il capo e
mi disse una cosa che soltanto il mio cuore avrebbe potuto sentire.
"Stasera sei uno schianto."
- 2,1,0.. - il delirio più totale.











LOOK AT ME NOW, BITCHES!


Losssso, ci ho messo più del previsto a postare..
Ma è un papiiiiro, anzi due e forze maggiori non mi hanno permesso di stare qui.
Spero sia di vostro gradimento, scusate gli errori non ho avuto il tempo di rivedere.
he ne dite, me la lasciate una recensione? *-*
Vi ringrazio, voi che recensite e anche chi legge soltanto.





Un bacio, Jes.




  
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