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Autore: gLizzie    10/05/2012    3 recensioni
allooooora... questa storia e' OOC, poco da fare.
e' MOLTO OOC.
vi basti sapere che Kurt non e' gay.
e che e' innamorato di una ragazza del Glee.
e che quella ragazza e' Quinn Fabray.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurt Hummel, Quinn Fabray, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stava cercando di ucciderlo.
Non c’era altra spiegazione: lo odiava e voleva farlo fuori.
Altrimenti per quale motivo Quinn Fabray sarebbe rimasta in gonnellina e reggiseno?
Va bene, stavano raccogliendo fondi per il Glee, ma…
Kurt si meravigliava ogni minuto che passava della propria incredibile forza di volontà, che lo stava spingendo a continuare il lavaggio della sua stupida auto anziché saltare addosso alla bionda come gli suggerivano sia il suo istinto che i suoi pantaloni.
- Ciao Kurt- disse una ragazza alle sue spalle.
“Oddio. E adesso Mercedes che vuole?” pensò Kurt, scocciato, distogliendo lo sguardo dalla gonna leggermente sollevata di Quinn.
- Quando la renderemo ufficiale?- fu più o meno quello che uno scioccato Kurt Hummel poté udire quando la ragazza continuò a parlare.
- Scusa… di cosa stai parlando?- domandò il ragazzo, sperando con tutto il cuore di aver capito male.
- Della nostra storia!- esclamò l’altra, sorridendo.
Se i pensieri di Kurt fossero stati sms, sarebbero stati facilmente descrivibili come un gigantesco “WTF” seguito da un numero a dieci zeri di punti interrogativi.
- P-pensavo fosse chiaro…- balbettò Kurt – a me piace un’altra persona- spiegò, girandosi involontariamente verso la cheerleader.
Mercedes, una maschera di delusione pura, seguì il suo sguardo.
- Quinn?- intuì.
Kurt sospirò, poi sorrise.
- Sì
Mercedes annuì, cercando di metabolizzare la notizia.
Poi prese da terra un sasso e lo scaraventò contro il parabrezza dell’auto di Kurt, il cui vetro andò in frantumi.
- Mi hai spaccato il parabrezza!- urlò il ragazzo, spaventato – perché mi hai spaccato il parabrezza?
- Tu mi hai spaccato il cuore- sbottò lei, prima di andarsene indignata.
“Oh, sì, mi sembra proprio una buona ragione” pensò Kurt, furioso.
Tutti i membri del Glee abbandonarono il proprio lavoro per formare una piccola folla attorno all’auto, che aveva il cofano coperto da schegge di vetro.
- Che è successo?- dicevano tutti.
- Che è successo?- disse Lei.
Kurt arrossì, anche se non poté spiegarsi il perché, e rispose:
- Beh, Quinn, ho detto una cosa a Mercedes, lei si è arrabbiata e…- ma fu subito interrotto.
- Oh Dio! Le hai detto di no?- domandò la bionda, portandosi le mani alla bocca.
“Se pensa che resisterò ancora a lungo a quegli occhi si sbaglia di grosso” pensò Kurt, inebetito.
Poi si riscosse:
- No! Cioè, sì… ma come fai a…- cercò di formulare una frase di senso compiuto, ma la ragazza non sembrava avere l’intenzione di permetterglielo.
- Glie l’ho detto io! Glie l’ho detto io di chiedertelo… con Santana…- piagnucolò la Fabray guardando l’amica, che le fece l’occhiolino.
Se (e solo se) Kurt avesse notato quel particolare, si sarebbe chiesto l motivo di tale gesto.
Lui, come il resto del Glee d’altronde, non sapeva che le due fossero spie della Coach Sylvester mandate a separare il Club: la sua versione rimaneva quella ufficiale, e cioè che Quinn voleva controllare Finn.
Quindi, non era consapevole del fatto che la ragazza si stesse brutalmente prendendo gioco di lui e, nel vedere quegli occhi pieni di finte lacrime, si sentì in colpa:
- Ma no… Non fa niente, la faccio portare nella prima autofficina e…- cercò nuovamente di prendere la parola, ma Quinn lo interruppe per l’ennesima volta.
Intendiamoci: non che a lui desse fastidio.
- Allora aspetto con te il carro attrezzi. È tutta colpa mia e questo è il minimo che possa fare- decise la bionda.
Descrivere le sensazioni di Kurt in quel momento non è difficile: immaginatevi come vi sentite voi durante la scena più romantica della vostra OTP.
Esattamente: sclero totale (altresì detto “fangirling”, utilizzando il linguaggio tecnico).
Sclero totale trattenuto dentro di sé: certamente non poteva permettersi il lusso di iniziare a saltellare per il parcheggio.
- S-se vuoi…- rispose, cercando di trattenere il muscolo cardiaco nella propria cassa toracica.
- Non se ne parla!- esclamò la voce della ragazza che in quel momento Kurt avrebbe voluto vedere con meno urgenza di quella che avrebe impiegato se, per esempio, avesse dovuto salvare Finn da un edificio in fiamme.
Esatto: in quel momento Rachel Berry era la persona meno desiderata al mondo.
- Cosa vuoi?- sbottò Kurt, velenoso, contro Rachel.
- Voglio aspettare io con te. Lei non la conosci neanche- spiegò l’altra.
Kurt stava per ribattere qualcosa di tremendamente offensivo ma, ovviamente, Quinn arrivò per prima:
- Che c’è, Berry, hai paura che lo possa stuprare?- abbaiò.
Tra le molteplici reazioni di Kurt, quelle più evidenti furono due: viso paonazzo e cavallo dei pantaloni stretto in maniera imbarazzante.
Apparentemente, e fortunatamente, nessuno se ne accorse: tutti troppo impegnati ad assistere alla rissa verbale tra le due.
- No, non penso niente del genere, Presidentessa della Castità- disse le ultime tre parole con un evidente tono da “mi fai schifo” – soprattutto visto che stai con Finn – aggiunse, sorridendo al diretto interessato.
Dal nulla apparvero Santana e Brittany, e ognuna afferrò un braccio di Quinn giusto in tempo per evitare che ammazzasse la Berry.
- Fatto sta- continuò Rachel – che resto io qui con Kurt. Anche lui lo preferisce.
In quel momento, i pensieri di Kurt vagavano tra il “neanche fra un milione di anni” e il “però, Dio, se mi stuprasse davvero”.
Quinn si girò verso di lui con un adorabile sopracciglio inarcato.
- È vero?- la domanda suonava molto come un “esiste davvero gente che preferisce la compagnia della Berry alla mia?” , e lui avrebbe voluto rispondere qualcosa tipo “no, mai, io voglio solo te”.
Tra il fare la figura dell’idiota davanti al Glee Club al completo più l’intera squadra dei Cheerios e il passare un’ora in compagnia di Rachel Berry, il ragazzo optò per la seconda e, in risposta alla capo-cheerleader, alzò le spalle.
Rachel sorrise, raggiante.
Quinn fece una smorfia, più per il sorriso di Rachel che per altri motivi, poi tornò insieme a Santana a lavare un enorme SUV nero.
Durante l’ora successiva Kurt e Rachel chiacchierarono di tutto e di più (ovvero: Rachel parlava. Vi sfido io ad ascoltarla per anche solo due minuti).
E il ragazzo non ricordava l’ultima volta che aveva insultato mentalmente una persona così tanto.
Un’ora che avrebbe potuto passare da solo con Quinn Fabray.
Sprecata.


   
 
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